Vale la pena dare una seconda opportunita'?

Dare una seconda possibilità?

La risposta a questa domanda varia molto.
A seconda del carattere, dell'età, dell'ambito...

Nei rapporti di coppia, davanti ad un tradimento, non la concepisco.
La seconda possibilità intendo :grin:.
E non mi importano i discorsi da film tipo "è stato un attimo di debolezza, è stato solo un rapporto fisico... ecc..." NO SECOND CHANCE!
Sono d'accordo con chi ha detto che quando viene a mancare la fiducia una volta, è per sempre.

Nell'amicizia e nel lavoro son più tollerante. Anche se con l'avanzare dell'età e dell'esperienza sono sempre meno tollerante anche qui .
La misantropia è in fase di sorpasso sulla filantropia.
Sì perchè tendenzialmente sono troppo, ma troppo buono e comprensivo. Tendo spesso a vedere la buona fede e/o giustificazioni/attenuanti a comportamenti scorretti o egoistici da parte degli amici o pseudo-tali.

Certo, bisogna sempre valutare l'entità del danno subìto e le motivazioni che ci stanno dietro. Ma fondamentale, quando il "fattaccio" non è estremamente grave, è capire se c'è vero pentimento, se ci sono delle attenuanti serie e se c'è cmq sincerità da parte di chi ha tradito la mia fiducia e la buona volontà di recuperare il rapporto di amicizia.
Può capitare a tutti di sbagliare, ma entro certi limiti. E cmq la penitenza ci vuole, sia anche solo il fatto di ammettere l'errore e chiedere, anche solo con uno sguardo, scusa!
Altrimenti... niente misericordia e pollice verso !

Per peccati veniali cmq dò sempre una seconda possibilità, anche una terza... anche perchè essere troppo intransigenti non lo considero umano e porterebbe ad un isolamento totale inevitabile. Da tutto il mondo, anche da noi stessi.

 

in quella frase, posta in conclusione di un breve discorso dove spiegavo il mio punto di vista sull'argomento in questione, non volevo banalizzare puerilmente e rivestire così come risolutore di tutti i dispiaceri post sad ending lo svuotamento di palle presso il primo buco che ti si presenta. non funziona così. quello che ho scritto così cruentemente (vero, tu non mi conosci e non conosci il mio modo di scrivere) era una cosa del tipo “la vita è un fiume in piena. ci sono un sacco di uomini (cazzi) e donne (fighe) migliori che non conosciamo e meritano di essere conosciuti”. quando qualcosa finisce trovo sia giusto prendersi del tempo per sé, razionalizzare e aprire nuove porte. poi il mio “no” categorico nel dare una seconda possibilità nasce dal fatto che nella mia vita ho dato un sacco di volte una seconda possibilità. e i risultati? ottimi, da non crederci, davvero: inculate senza vaselina e (troppi) ore/giorni/mesi di patimenti vari. quindi, istintivamente, se una persona mi chiede “daresti una seconda opportunità ad una persona che ti ha fatto del/star male?” – ovviamente non mi riferisco ad uno screzio da quattro soldi. in tal caso manco c’è da chiedere-, rispondo, con tanto occhi infuocati e armi post-atomiche varie, con un "no" secco. comunque, guardando il tutto a ritroso - credo che tutti siamo passati davanti a questo bivio [che programma di merda, tra l’altro] – queste situazioni ci rendono vulnerabili quando non ci crediamo tali, ci fanno vedere nudi con tutte le nostre imperfezioni, sgretolano ogni certezza e ci fanno conoscere parti sconosciute, plasmano il nostro carattere. sta a ognuno di noi decidere dopo quale sia la scelta da fare - il male minore. personalmente, mi sono reso conto che trovo inutile rimuginare, cercando di riaprire e cicatrizzare, un qualcosa che non potrà andare via. se un rapporto finisce in malo modo è perché deve/doveva andare così e stop. ah, me la dai una seconda possibilità?

 

Certo Paris e scusami, in genere non mi fermo alle apparenze ma stavolta ho risposto troppo impulsivamente
E capisco cosa c'è dentro di te per farti affermare questo,capisco tutta la rabbia,la frustrazione,la delusione e lo schifo.
Solo che a volte ho visto davvero sbagliare senza averne intenzione...sono casi rari ma ci sono;
è come quando una madre per troppo amore non ti permette di aprire le ali e di volare... lei cerca di proteggerti da tutto ma in realtà ti soffoca eppure crede di fare il meglio per te.
So che sono casi limite, ma esistono anche questi.
Per il resto, su di una questione come il tradimento io ragiono esattamente come te perchè lì sai sempre a cosa vai incoontro e cosa fai all'altro.
Scusa ancora.

 

ovviamente come ho scritto sopra dipende dai casi, ma in generale non ha senso continuare a dare possibilità ad uno\a che continua a fallirle, che sia anche per colpa, ma se uno non ci mette l' impegno per 3 volte, vuol dire che non prova nulla...non c'è verso, la metà dovrebbe essere la ragione di vita, e non si può continuare a fallire le possibilità che vengono date. Pazienza sì, intesa come lentezza nel conformarsi, ma fallimenti di possibilità non devono essere concessi secondo me più di una volta.
Sarò duro, ma non è necessario essere di burro e lacrime sempre.

 

Personalmente, per me, si sgarra una volta di troppo anche sgarrando una sola volta.

Probabilmente è un ragionamento che può apparire antipatico, cinico, ma è il mio modo di fare. Il mio ragionamento è più o meno questo: ci sono cose su cui non ci si può accontentare. Non posso avere una fidanzata che non stimo o un amico di cui penso che sia un perfetto coglione; non sopporto di passare un solo minuto a cercare di giustificare l'idiozia o la stronzaggine (per esempio) di un conoscente, figuriamoci di una persona a cui dovrei tenere! Così come non posso raccontare (o avere voglia di stare ad ascoltare) me stesso a qualunque persona mi si pari davanti.

Diffido del "amicone compagnone" perchè penso che in realtà molti si accontentino delle persone con cui si circondano pur di non rimanere soli, e quella non è amicizia. Io al contrario, ho preferito isolarmi per molto tempo piuttosto che aprirmi al primo che capitava. Amico non è colui con cui bere, uscire e fare due chiacchiere. Per tali scopi una macchina può bastare ed avanzare. Amico è colui a cui puoi affidare bancomat, pin, chiavi di casa e segreto d'infanzia.
Perciò, per me vale la regola del "pochi ma buoni". E' praticamente impossibile trovare decine di persone con cui ci si possa trovare perfettamente a proprio agio e a cui si può concedere pienamente fiducia senza problemi. Si può uscire in "cricca", in compagnia tutti assieme senza essere veri amici per anni; ciò non toglie che ci si possa divertire, ma da qui a fidarsi come di un amico con un compagnone ce ne passa. L'amico è anche colui con cui ci si trova in piena sintonia e con cui si superano i problemi.
Con ciò non intendo assolutamente dire che l'amico sia una persona perfetta: non esiste. Intendo invece dire che deve essere la persona con cui, trovate le giuste distanze, puoi pensare di trovarti tra quarant'anni ancora a chiacchierare di speranze, progetti, divertimenti, passatempi, cose più o meno serie eccetera.
Se cerco di pensare alle persone che staranno al mio fianco in futuro ne vedo poche, sette al massimo. E questo perchè so che a loro non penserò mai di dare una "seconda possibilità": la prima, quella cioè con cui mi sono presentato a loro, è quella che conta. Ad una persona del genere concediamo molto: se fa qualcosa di talmente irritante da indurci a incrinare il rapporto, allora una seconda occasione è spesso inutile.
Credo che la famosa "seconda chance" si dia a qualcuno su cui si è fatta già parzialmente una croce sopra. Chiamarla seconda opportunità, per me, implica già sia l'ultima e che si è consapevoli che non si tarderà a giungere comunque a più drastiche misure nel rapporto. Con ciò dico che ci sono persone a cui "concediamo" di sgarrare perchè le reputiamo incapaci di farci realmente (e consapevolmente) male, e altre che valgono un po' meno. Sono le relazioni "di serie B" (lavoro, vicinato, amici di amici, frequentazione per abitudine o altre circostanze), le quali sono la maggioranza delle relazioni che intratteniamo normalmente.
Riesco a perdonare solo gli errori dei miei veri amici; discorso ancora più profondo per l'amore: il vero amore della vita può non essere perfetto ma comunque vedremo sulla sua immagine tutto ciò che desideriamo. Una seconda occasione per me non è contemplabile: o tutto o niente.

Per essere sintetico possiamo dividere le persone in due categorie:
Così come ci sono i protagonisti (a volte registi) della nostra vita, ci sono anche le comparse. Ai primi diamo modo di stare sul palco quanto vogliono, sperando sia tanto tempo. I secondi sono una cornice a cui, se sbagliano la propria parte, diamo una seconda possibilità senza troppe speranze, sapendo che in fondo non sono rilevanti.

 

dopo 20 anni di buonismo es econde possibilità, e in cambio solo calci in culo, ormai ho imparato...
nessuna pietà

 

senza fare chissà che discorsoni: non si vive in eterno ed è inutile correr dietro a uan persona che ha fatto una scelta o che ci ha portato a fare una scelta; inoltre, son dell'idea che si spezza il rapporto, quasi sicuramente sarà impossibile da recuperare..
in conclusione..no,niente seconda possibilità.,.

 

quando la pasta si scuoce , mettiamo l'acqua a scaldare e la rifacciamo,
...certamente usando altra pasta.
quella scotta oramai non è più buona.

 

Dipende.

Secondo me in amore non esiste la doppia possibilità.
Se una ragazza sbaglia in genere penso sia meglio chiudere baracca, e lo stesso discorso vale se sbaglio io.

In amicizia è diverso... Secondo me qui le possibilità possono arrivare anche a 100000... Lo trovo un sentimento molto più profondo e sincero dell'amore, e personalmente starei malissimo se con un mio amico/a finisse tutto... Mi è successo recentemente con la mia ex migliore amica e sono stato di merda, e tuttora se ci penso mi viene una malinconia allucinante.

 

ci puo' stare non dare una seconda possibilità...ma bisogna avere dei buoni motivi per non darla e poi bisogna anche spiegare (alla persona a cui viene negata)il perchè.ovviamente questo è un parere personale.rimango però dell'idea, che il non darla dipenda sempre da una presa di posizione (assurda e di orgoglio, che non si vuole ammettere di avere, in alcuni casi).il sapere a priori che è giusto non dare una seconda possibilità mi sembra proprio starno, com'è possibile sapere che andrà male?cosa fai, ti basi sulle esperienze altrui? credo sia piu' saggio provare tutte le strade possibili e lasciare alla fine "la via del non ritorno" per non pentirsi, mentre ti guardi indietro.
se invece si è una persona che è troppo sicura di se e che pensa di avere ragione in ogni caso...ahimè per persone del genere non c'è rimedio, rimarranno solo dei bambini, che cercano di fare i grandi solo a parole, facendo finta di essere i colti della situazione (ingannando tutti,ma prima se stessi),gli esperti in ogni campo..e poi in pratica non riescono a combinare nulla e buttano nel cesso tutto quello costruito in una vita.

 

In linea generale concordo. In particolare con quanto messo in evidenza.

Posso conoscermi e sapere di essere una persona severa in determinate circostanze, ma sapere in maniera aprioristica che non darò una seconda opportunità in quelle stesse situazione mi sembra più una questione di orgoglio che di raziocinio e sentimento. Poichè sia che si parli di "amore" che di amicizia tiriamo in ballo sentimenti.

Chi non da una seconda possibilità lo fa perchè è stato ferito nel profondo , oppure perchè le esperienze gli hanno insegnato che di sovente dando una seconda possibilità si prende una via che porterà inesorabilmente ad essere ancora delusi o traditi, ma molto più spesso non fa che cogliere un'occasione.

E' triste a dirsi, ma credo che sia verosimile.

 

Io non volevo una seconda possibilità, mi bastava sapere, dico SAPERE, sentirmi dire perchè non era bastata neppure la prima.

Sempre più cinico

 

Una seconda opportunutà? Quale sarebbe la prima? Quindi quando si ha un rapporto con una persona, questa si chiama opportunità? Per cui? Per uno? Per l'altro? Per entrambi?
E la seconda cosa vorrebbe dire? Non te lo meriteresti, ma per questa volta sarò buono?

Sinceramente io ho sempre fatto come volevo. Se una persona mi fa del male, mi guardo dentro e mi chiedo cosa penso di questa persona, cosa è cambiato dentro di me, come la vedo ora, soprattutto in rapporto a come la vedevo prima.
Mi faccio delle domande... questa persona mi ha fatto male? Aveva scelta? Lo ha fatto volontariamente? Oppure mi sono creato io un'illusione e in realtà le cose stavano così da subito? E se non è così, mi fido di questa persona? Lei si fida di me? Quello che è eventualmente successo cosa significa? A cosa è dovuto?
Troppo semplice parlare di opportunità, non si tratta di rubare la cioccolata due volte.

 

e dopo che fai tutto sto bel discorso e concludi che è uno/a stonzo/a e poi fai un altro bel ragionamento e concludi che senza di lui/lei non ci puoi/vuoi stare?
probabilmente si chiama debolezza ma mi sarà capitato 10000 volte

 

No secondo me non è questione di fidarsi o meno, ma proprio di dire: "tale persona, dopo che mi ha fatto ciò, non mi interessa più"

A parer mio dare una seconda possibilità (sempre in amore, in amicizia è totalmente diverso) vuol dire tirarsi una palla al piede ancora per un sacco di tempo. E non mi baso sulle esperienze altrui, ma sulle mie passate.Quando davo una seconda possibilità (o me ne veniva data una), si tornava sempre punto a capo, con gli stessi problemi, le stesse solfe, ecc ecc...

Bhe allora per me da allora è sempre stato meglio non darne più e chiudere tutto subito. Ma non per questione di orgoglio o che, ma proprio perchè manca la voglia di andare avanti con quella persona.