Topic sui Dream Theater

Dopo diversi ascolti penso di poter dire qualcosa di più preciso riguardo a questo Black Clouds:

- A Nightmare To Remember: non cambio opinione...nonostante qualche difetto è una delle perle di questo disco. Aggressiva nella prima parte con un LaBrie che tiene comunque molto bene, poi semplicemente stupenda la parte melodica centrale, con uno dei refrain più belli del disco. La sequenza di assoli, come ho già detto, è trascurabile, ma salvo l'ultimo solo di Petrucci subito prima della parte cantata da Portnoy, dove la canzone torna ad essere veloce ed oscura. Bella anche la coda finale col famoso blast-beat (che in realtà dura pochissimo^^) e in sostanza un pezzo che è già superiore a qualsiasi altro di Systematic Chaos (disco che continua a piacermi, ma che ho parzialmente ridimensionato nell'ultimo anno).

- A Rite Of Passage: come singolo è molto buono, con quel riff ossessivo e un pò tamarro ripetuto anche troppe volte all'interno della canzone. E' sicuramente il pezzo meno bello del disco, ma ha comunque i suoi pregi: il riff portante,appunto, ma anche il buon ritornello. Mi piacciono anche il solo di Petrucci e la prima parte di quello di Rudess (prima degli effetti Game Boy per intenderci). Funzionerà sicuramente dal vivo, ma nel disco c'è molto di meglio.

- Wither: confermo che è la miglior ballad dei DT dai tempi di Through Her Eyes e Spirit Carries On...in poche parole da "L'ALBUM" per eccellenza
Bellissima quanto semplice...solo un breve assolo di Petrucci prima del refrain finale. LaBrie davvero fantastico...canzoni come queste esaltano tutte le sue doti e si sente.

- The Shattered Fortress: un pò di amaro in bocca ai primi ascolti, perchè comunque mi aspettavo un pezzo che avesse sì numerosi richiami ai capitoli precedenti, ma che avesse anche delle parti inedite e dei nuovi riff. Invece di nuovo non c'è praticamente nulla, se si esclude l'ultima parte, comunque molto breve. In ogni caso, risentire tutti quei riff e quelle melodie è una vera goduria per me che considero i primi 3 capitoli della saga tra le cose migliori mai fatte dai DT (mi piace anche Repentance, ma molto meno rispetto alle altre). Tra le cose nuove ci sono gli assoli, tra cui spicca quello di Petrucci a cavallo tra le ultime 2 parti della saga.
Alla fine, se proprio doveva esserci un collage di varie canzoni, questa era quella ideale e nonostante tutto, non credo che la skipperò nemmeno tra 1 anno^^

- The Best Of Times: un altro dei capolavori del disco, imho. Inizio davvero commovente con violino, piano e chiatarra acustica che riprendono le melodie finali, poi brusca accelerazione, ma il pezzo non prende affatto una piega aggressiva, anzi rimane molto melodico e solare, nel momento in cui LaBrie canta i bei momenti vissuti da Portnoy col suo padre scomparso.
L'atmosfera ritorna malinconica dopo la notizia del cancro e da qui inizia la seconda parte che ha un ritornello dalla forte carica emotiva.Infine, come hanno già fatto notare molti altri, è stupendo l'assolo di Petrucci nella lunga coda della canzone.

- The Count Of Tuscany: con i vari ascolti mi ha convinto sempre di più...il tempo ci dirà se vale quanto le 2 Suite (quelle con la S maiuscola) più famose dei DT...ad esempio In The Presence Of Enemies, per quanto bella e coinvolgente, non ha raggiunto i livelli di Octavarium.
Il Conte Toscano invece potrebbe farcela, dato che ha una struttura completamente diversa dalle suite conclusive dei 2 precedenti album: è fondamentalmente divisa in sole 2 parti, nella più classica divisione parte veloce/parte lenta. In mezzo una lunga parte di tastiera di Rudess, inizialmente un pò noiosa, poi ci si fa l'abitudine e si coglie un suo perchè...infatti rappresenta bene l'angoscia provata dal povero Petrucci che pensa di essere prigioniero a casa del Conte (sul testo assolutamente ridicolo dirò dopo :P) e anticipa le bellissime melodie della parte finale.
Kai evidenziava dei vari "salti" improvvisi all'interno della canzone...io li ho avvertiti solo durante i ritornelli della prima parte, che in effetti partono all'improvviso e sembrano quasi slegati dal brano. Per il resto la canzone mi sembra che scorra molto bene...proprio per questo alla fine mi da più la sensazione di una lunga canzone, piuttosto che di una suite divisa in più parti.
Ah 2 parole sul curioso testo: secondo me è quantomeno risibile...cioè Petrucci si fa portare in giro in macchina da questo perfetto sconosciuto, poi quando giungono a casa sua, si ca*a sotto e teme per la sua vita. Poi il Conte che gli dice "ma no...hai capito male...non voglio ucciderti" Ma che storia è? Che poi in giro per la rete ho letto interpretazioni assurde...ma lasciamo perdere^^

In definitiva se dovessi dare un voto a questo disco, non esiterei ora come ora a dare il 90...che sarà esagerato per molti (tutti?), ma non per uno che darebbe 75 a Chaos e 80 ad Octavarium, giusto per dire gli ultimi 2.
Rispetto alle uscite del dopo-Scenes infatti, per la prima volta i DT tornano a dare alle stampe un album senza cali...senza cioè le varie Forsaken, These Walls, As I Am e mediocrità simili. D'altra parte, i pezzi da 90 sono 4 su 6 (Nightmare, Wither, Best Of Times, Il Conte) e gli altri due sono comunque molto buoni e ascoltabilissimi...aggiungiamoci anche le cover, che non ho commentato perchè conosco troppo poco le versioni originali (fatta eccezione per To Tame A Land), ma che sono assai piacevoli da ascoltare, e abbiamo il disco che avrei sempre voluto sentire dai DT del nuovo millennio.

Ok...ho finito...ovviamente se in futuro cambierò idea, sarò molto più sintetico

 

Sono d'accordo con Flea. Più lo ascolto e più mi piace, mi prende, mi incuriosisce. Indubbiamente superiore a Octavarium e SC. The Best of Time è sublime a mio avviso, un mix tra "surrounded" e "Spirit carries on", con un Petrucci nel finale molto sentimentale. Count Of Tuscany è una suite superiore a TPOE, con quella parte centrale psichedelica che richiama l'intro di Octavarium. Sognante. Fortess mi piace, molto. Nonostante il pseudo growl iniziale che lascia il tempo che trova, mi piacciono i richiami alle puntate precedenti, riarrangiate al meglio. Forse il pezzo più banale e commerciale resta A Rite of Passage, ma nel complesso è un bel lavoro. Non si deve partire prevenuti solo perchè sono i DT e ci si aspetta chissà quale opera d'arte. I&W, AWAKE, SFAM sono dei capolavori, ed in quanto tali pressochè irripetibili.. Ma BC&SL è un bel disco cavolo.
Concordo con Flea sul voto. Almeno 90. Considerando sopravvalutati Octavarium e SC....

 

ma solo a me l'inizio cantato di the best of times ricorda spirit of the radio dei rush?

cmq per quanto riguarda il testo di count of tuscany ho letto su l'intervista a mike di metal hammer che parla di un esperienza di petrucci prima di un loro concerto a firenze, in cui vagabondando per una campagna vicino la capitale toscana incontra questo conte che lo porta a fare un giro nel suo castello. John s sente molto a disagio in quel posto e teme di non uscirne vivo. Certo che rispetto a a change of seasons o octavarium il testo è piuttosto stupido e banale.

 

Sto ascoltando adesso BC&SL! Per il momento mi sento di dire che Wither è una buona ballad, finalmente non melensa ed eccessivamente sdolcinata come poteva essere la, a mio parere, pessima The Answer Lies Within, ma in ogni caso questa Wither non mi pare niente di che! Un'unica considerazione: ho sempre considerato Portnoy un batterista eccellente e mi è sempre piaciuto quindi lo dico quasi con il groppo in gola: Portnoy mi ha rotto le balle, poi in questo album ha dei suoni invero bruttini!

 

cosa mi avevi detto, la rovina dei Dt sono i suoi fan?

Comunque per il commento di Flea, che ha scritto praticamente una recensione, sono con lui anche per a nightmare to remember, che ha ottime idee, l'avevo sottovalutata invece è proprio un gran bel pezzo.

 

Se questo è da 90 ecco i miei voti per i primi 6 dischi dei DT:

120
250
250
200
100
250

 

The Ministry ha il grossissimo difetto di avere una parte strumentale (che è il solito palleggio di assoli sboroni) totalmente slegata dal resto della canzone.

Forsaken... mah, prova a sostituire LaBrie con Amy Lee e ottieni un pezzo degli Evanescence... mi piaciucchia l'assolo

 

Con il fatto che Amy Lee la canterebbe meglio, quelle linee vocali cantate da LaBrie sono oscene, chorus soprattutto.

 

Infatti, fatta da lei sarebbe da top ten su mtv

 

Basta vedere Going Under che non è tanto diversa, ma fermiamoci qui che sennò finiamo troppo OT

 

Partendo dal fatto che non darei mai 90 ad un album dei dream da awake in poi, poco importa alla fine il giudizio soggettivo....alla fine si tratta di numeri. Di sicuro stabilire dei criteri oggettivi nella musica la trovo una cosa quasi impossibile

 

I miei gusti sui DT ormai li conoscono pure gli smiles di questo topic, quindi adesso non fare che cadi dalle nuvole e ti scandalizzi perchè do voti troppo alti. Quando dico che per me Octavarium vale 80 e Chaos 75, lo dico tenendo presente che Scenes e I&W valgono 100 e Awake 97...e lo stesso discorso vale per Black Clouds.
Tra l'altro ho scritto un papiro prima del fatidico 90, che dovrebbe dare qualche indicazione sul perchè gli darei questo voto^^

 

Nonostante le tue premesse quel 90 continua ad essere un voto fuori da ogni logica. Se I&W ed Awake valgono, rispettivamente, 100 e 97 significa che questo ultimo lavoro è appena appena inferiore agli albums più celebrati...

 

Non ho mai avuto troppi timori reverenziali nei confronti degli album storici di qualsiasi band, per cui se un disco appena uscito mi sembra qualitativamente di alto livello, non esito a dargli un voto alto.

 

Sono sicuro che la stessa cosa avrai detto a suo tempo per Train of thought, per Octavarium e Systematic Chaos. All'inizio magari possono anche sembrare di ottimo livello ma nessuno di essi, e sono sicuro anche per quest'ultimo lavoro, resiste al trrascorrere del tempo. Quest'ultimo decennio per i Dream Theater è all'insegna dell'oblio: fanno un disco, assolutamente niente di eccezionale, poi intraprendono un lungo tour e poi sotto con il prossimo disco ed intanto già si è dimenticato il disco precedente.
Dischi che non lasciano il segno, lungi dall'essere brutti ma altrettanto dall'essere importanti. Il problema non è tra bello o brutto ma proprio tra importante e non...