Topic sui Dream Theater

Mmmm non mi pare di aver insultato nessuno...

 

Bah, sono sempre dell'opinione che le recensioni non dovrebbero avere voti, questo per evitare inutili polemiche e per meglio far concentrare il lettore sul contenuto e non sui numeri.
Comunque sia questo è un disco discreto, ma come secondo me lo erano anche i suoi predecessori, con alti e bassi, sempre troppa carne a cuocere ma con dei cuochi comunque di prima scelta. Nei dischi dei Theater c'è sempre un sacco di roba e a volte è veramente difficile raccapezzarsi però una cosa è certa: oramai hanno perso il cantante che faceva la differenza, limitato da linee vocali per gioco forza contenute e mai incisive e quindi da ritornelli che difficilmente restano nella testa. Secondo me sono dischi buoni ma che fanno difficoltà ad essere ricordati proprio per il problema di cui sopra.

 

per me uno dei dischi migliori degli ultimi anni, meglio di Train, systematic e Black Clouds... ovviamente non a livello di quanto fatto fino a Scenes.

mi sembra un album in cui i dream vogliono fare i dream vecchio stile a tutti i costi per compiacere i fan, alcuni suoni sopratutto di Rudess e anche gli arrangiamenti rimandano palesemente a Images & Words.

cmq buon disco, non eccelso, in cui purtroppo continuano a sbrodalare parti strumentali piuttosto inutili con 200 note al secondo che lasciano il tempo che trovano.

Rudess leggermente meno irritante del solito ma ancora si dimostra un corpo estraneo nell'economia dei DT sia per scelta dei suoni che a volta non c'entrano veramente nulla sia per arrangiamenti che inserisce.

 

Mi fa piacere

 

Onore a Massimo, che è riuscito ad ascoltarlo tutto...e mi pare già tanto...

 

per ora l'ho ascoltato un paio di volte, non mi ha detto granchè... è presto per un giudizio finale ma temo che mi allineerò a quanto scritto nella rece, cose più che buone e altre quasi da censura...

 

Giusto, concordo.

Dunque, la recensione contiene molte argomentazione sulle quali sono in totale disaccordo, altri spunti invece li considero più obiettivi.
Ora, mi sembra (come già sottolineato da tanti altri ed un motivo ci sarà) che ogni uscita dei Dream Theater sia una sconfitta o un obrobrio a prescindere. Qualsiasi cosa facciano non va bene.....
Come già argomentato nel mio intervento sulla recensione, A Dramatic Turn Of Event non sarà un capolavoro, non conterrà nulla di innovativo ma il songwriting è degno di nobili traguardi e le sonorità tremendamente cariche e dissetanti.
Le ballate sono sentite e toccanti e le tracce con più minutaggio risultano tenaci, pur avendo come comune denominatore una parte centrale del tutto strumentale che nell’architettura le rende alquanto similari.
Petrucci mi pare di nuovo ispirato, Myung presente e vivo. Rudess risulta anche fin troppo sperimentale sul sound (criticabilissimo), ma quando mette mano al pianoforte unisce e mette d’accordo tutti . La novità Mike Mangini è altresì all’altezza del difficile compito assegnatogli, anche se in tutta onestà in certi scorci non ha il tiro del suo predecessore. LaBrie potrebbe e dovrebbe dare di più ma forse ha smarrito nelle corde certe tonalità... gli anni passano, vero.

Ora, per assimilare questo lavoro ho impegnato e sto impegnando moltissimi ascolti, il che per me è un fattore estremamente positivo.
La prima critica la muoverei verso Build Me Up Break Me Down,risultante fastidiosa, piatta ed avulsa dall’intero lavoro: i richiami alle sonorità di “Static Impulse” ed “Elements Of Persuasion” risultano piuttosto evidenti ed antipatici.
Per il resto è un album che a me sta piacendo perché io personalmente, e forse non solo io, è quello che chiedo ai DT e che mi aspettavo
da loro dopo le tante delusioni di questo decennio...

Poi possiamo discutere su tutto ed accettare qualsiasi parere, ci mancherebbe, ma se iniziamo un’analisi partendo già prevenuti allora
quanto vale la pena confrontarsi?

 

In base a cosa? E soprattutto che vuol dire "sonorità cariche e dissetanti"

Giudizio tuo personale, tanto quanto è personale il giudizio di Massimo in sede di recensione. Io di toccante non ci sento nulla, e le tracce col minutaggio più alto mi sembrano solo un collage di parti che fanno a cazzotti l'una con l'altra.

La seconda parte della frase è uno slogan preconfezionato che non vuol dire assolutamente nulla, la prima parte... oddio, di sperimentale non ci sento granché. Ci sento solo dei suoni orrendi e scelti alla cavolo di cane.

E allora gli scrivano del materiale su misura, altrimenti lo caccino via come hanno fatto con Portnoy e Sherinian prima di lui. Tanto la voce è solo uno strumento come tutti gli altri, tanto più se il marchio di fabbrica che contraddistingue il sound è già scomparso da tempo immemore.

Anche per ascoltare un disco brutto ci vuole molto tempo e moltissimi ascolti - per forza di cose, è brutto, dopo due tracce ti viene voglia di buttarlo dalla finestra, per forza di cose ti prende tempo.

Non capisco perché se le critiche sono positive e immotivate - come buona parte di quelle che muovi tu - allora debbano essere degne di confronto, mentre se sono negative e motivate allora chi le esprime deve essere per forza prevenuto. Misteri del fanboismo.

 

In Breaking All Illusion finalmente ho risentito un solo di Petrucci con tanto sentimento e meno sboronaggini inutili,è un buon album dai,peccato per un Mangini "timido" in questa sua prima uscita insieme ai DT e a un LaBrie che ormai non ce la fa più..ah,Rudess non fa danni, ed escluse rare volte,non mette versacci immondi

 

Si però non sono molto d'accordo col dare così poco al cd...addirittura l insufficienza...ora vi dico il mio personale parere:

Ho letto troppe cose senza senso su facebook su questo cd....troppe critiche ingiuste

Questo cd è stupendo.....al primo ascolto gli ho dato un 9, ma essendo più razionali mi sa che devo scendere ad 8

Comunque sono quasi del tutto spariti i duelli Rudess/Petrucci (ce n'è uno solo in Bridges mi sa) e le parti strumentali sono come quelle di Images and Words ...ovvero si va a costruire un qualcosa e non c'è una lotta all ultimo solo.

Sinceramente mi ha sorpreso molto il fatto che questo album è molto heavy e prog insieme....forse questo è il vero primo album dei dream theater prog metal moderno.....prima o erano rock progressive....o erano prog metal vecchio stampo...o alternative...o facevano le tammarrate metal da 4 soldi.....finalmente hanno trovato un equilibrio tra prog e metal..certo a me piacerebbe in futuro sentire anche un cd più soft, ma comunque ci sono anche diverse belle ballad all interno.

Ovviamente ci sono un sacco di collegamenti strutturali ad Images and Words (basti pensare ad On the backs che ricalca spudoratamente la struttura di Pull me under, o all accoppiata Far from Heaven/Breaking all illusions che si ricollega a Wait to Sleep/Learning to Live...o ad another day/this is the life...lost not forgotten/under a glass moon)...

E' un dato di fatto che la strutture delle canzoni del nuovo cd siano le medesime dei pezzi di Images and words....certo in alcuni pezzi la cosa è millimetrica...in altri è meno precisa e più libera.

La cosa non può essere casuale...i dream si son messi li con l intenzione di usare come base strutturale su cui scrivere i nuovi pezzi images and words....poi ovviamente non è che sono rimasti rigidi...se nella scrittura in alcuni momenti si dovevano distaccare dal modello lo hanno fatto.

La domanda è perchè? omaggio al loro capolavoro? Buon auspicio per la la loro rinascita artistica? Oppure era una cosa che hanno fatto volutamente di nascosto per mancanza di idee?

L unica cosa certa è questa: non si può parlare di autoplagio perchè i pezzi sono completamente diversi....sarebbe come prendere tutti i singoli che passano su RDS e dire che sono tutti l uno il plagio dell altro perchè seguono tutti la struttura strofa/ritornello/strofa/ritornello....i pezzi del nuovo cd sono diversi come note armonie ecc rispetto ad IeW.....mentre in passato hanno fatto citazioni di melodie già fatte...stavolta hanno ripreso strutture di pezzi già fatti.

Si deve pensare a questo come un colpo di genio o come ad una mancanza di idee? Non lo so.....però magari una dichiarazione in merito da parte dei Dream servirebbe ora che è uscito fuori il polverone..

La cosa che penso io è che senza On the backs of angels dove la cosa è spudoratissima io personalmente non avrei ascoltato il cd in quell ottica e agari non avrei notato la cosa subito...non in tutti i pezzi uno se ne accorge senza mettersi li proprio con l intenzione

Poi sul web girano articoli fatti con cattive intenzioni (non mi sto riferendo a Truemetal) perchè usano il termine "copiato" per denigrare i dream...termine che nè Thiago nè Portnoy hanno usato....perchè il cd non è copiato..solo che ora grazie a questi articoli la gente che odia i DT avrà la convinzione che i dream si siano autoplagiati ...cosa che non è vera

Invece si sentono meno autoplagi (l unico che mi viene in mente in questo momento è un pezzo di Lost not Forgotten che sembra Dance of Eternity...o un pezzo di Outcry che ricorda the ministry...ma non si può di certo gridare alla scopiazzatura)....però anche se non si può parlare di scopiazzatura si può parlare di basarsi troppo sulle strutture dei pezzi di Images and Words (su facebook c'è la nota di Thiago che associa ad ogni canzone del cd quella dell altro...e non è che serva la competenza di cui si vanta Thiago (e che sicuramente ha) per dirlo...anche io me ne sono accorto al primo ascolto).

Io il cd lo vedo come un misto fra Images and Words e Systematic Chaos

Mangini ha fatto un ottimo lavoro....certo nel mixer non è al massimo come si metteva Portnoy e quindi si sente di meno, ma si limita a fare il suo dovere facendo in alcune parti cose semplici ma funzionali al pezzo (e molti non so perchè si sono lamentati di questo...un batterista non deve solo fare circo), ma in altre facendo cose disumane.....certo magari suona un pò troppo Drum Machine e manca un pò di calore...ma il cd è stato scritto con una drum machine ed il buon Mangini avrà tempo negli anni per sperimentare di più e far sentire più personalità (poi anche come stile lui rimane più schematico rispetto ad un portnoy più fluido)...comunque ottima prova...batterista mostruoso...anche live...perfetto

Labrie (anche lui troppo criticato ingiustamente) non è che faccia in effetti molto...ma io non lo criticherei più di tanto...anche lui è rimasto funzionale al pezzo....ha cercato di non esagerare anche in modo di rifare le cose live per bene....in alcune parti forse sarà anche freddo e piatto, ma non possiamo negare che per la prima volta dopo anni faccia venire i brividi nelle ballad This the life e Beneath the Surface nelle parti in cui va più in alto....ed interpreta anche molto bene.

Rudess è stato molto criticato.....ho letto recensioni di siti importanti (non mi sto riferendo a Truemetal) dove si diceva testualmente che "Portnoy faceva bene a mozzargli le mani" (alla faccia della professionalità....linguaggi del genere non li sento neanche al bar...figuriamoci in una recension)....invece Rudess per la prima volta evita tutti quei soli fini a se stessi...evita tutte quelle pacchianate...e anche lui si mette al servizio del pezzo con arrangiamenti, accompagnamenti , atmosfere...quindi non capisco perchè nessuno lo lodi per questo....è ricomparso tanto piano....gli effetti dance su alcuni pezzi metal come in Outcry a me hanno fatto impazzire....e sentire dire "effetti di merda" (come ho letto da diverse parti) riferendosi al suono Moog anni 70 vuol dire che di progressive non si è mai sentito niente (a me quelle parti fanno venire i brividi)

Myung finalmente torna a scrivere ed è presente...si sente...fa un sacco di cose notevoli

Petrucci....da prova di ottimo compositore...di gusto....fa vedere che evita certe tammarrate del passato..e suona come al solito da dio....evitando molte volte virtuosismi inutili e mettendosi in disparte ad accompagnare il pezzo...funzionale al pezzo....e poi spara certi soli...ne abbiamo per tutti i gusti....da quelli tecnici..a quelli più soft ispirati stile pink floyd....e poi spara certi riffoni metal tiratissimi \m/

Comunque nonostante quello che ho detto (ovvero che tutti cercano di essere funzionali al pezzo evitando spesso parti inutili) questo resta forse uno dei dischi più tecnici e complessi dei dream...con parti strumentali disumane...scale impossibili ecc.... solo che non si sentono i duelli a chi va più veloce di un tempo, ma finalmente delle parti strumentali...delle composizioni

Il pezzo migliore è Breaking all Illusions (e qui siamo d'accordo tutti)....quello più geniale è Outcry (criticata troppo ingiustamente da tante persone).....le ballad This is the life e Beneath the surface sono stupende e mancavano da troppi anni pezzi del genere nel repertorio dream theater......la canzone più commerciale (e quindi forse la peggiore) è Build me up, ma nonostante ciò la canzone che ascolto di meno è Far from Heaven...boh forse col tempo la apprezzerò di più, ma la trovo un pò noiosa e preferisco passare subito a Breaking all illusions (di cui ne è introduzione...tanto che la cita)...ma con gli ascolti la sto apprezzando sempre di più Far from Heaven

Comunque la perfezione non si raggiunge....nonostante tutto si sente un pò di freddezza...maca un pò di pathos....alcune parti non sono agganciate bene...a volte manca un pò anche l easy listening di un Black Clouds (dico solo in alcuni frangenti)...cioè manca qualcosa per definirlo capolavoro....alcuni pezzi di Images and Words sono perfetti....non sono commerciali....sono tecnici...sono prog...sono ispirati....però piaciono comunque all ascoltatore occasionale (diaciamoci la verita...images and words piacerebbe anche ai nostri genitori)...perchè comunica....ci sono dei suoni belli.....di questo cd non si può dire altrettanto...le canzoni sono difficili da memorizzare (il che non è necessariamente un difetto), mancano delle melodie che ti si fioccano in testa facilmente, mancano un pò di emozioni....ovviamente questo discorso non è da prendere in assoluto...sto parlando in generale e sto cercando il pelo nell uovo

Ultima considerazione: non capisco come faccia la gente a dire che i dream si sono venduti e sono commerciali....escludendo Build Me Up questo è forse il cd meno commerciale che i Dream abbiano mai fatto e si stacca dagli ultimi due su molte cose...

finalmente sono tornati a fare prog....ora devono solo schiarirsi un pò le idee...semmai lavorarci su.....certo io vorrei sentire in futuro un cd dove il prog supera del tutto il metal....però almeno ora abbiamo trovato l equilibrio

è chiaro che il disco ha bisogno di più ascolti del solito per essere giudicato capito ed assimilato ....

alla luce di tutto ciò: mancano i duelli all ultima sega virtuosistica; le strumentali sono fatte per costruire un qualcosa; mancano i growl; mancano i plagi ad altre band; il disco finalmente suona 100% dream theater...cioè mancano tutti i difetti dei dream degli ultimi cd.....però stranamente il cd prende l insufficienza ed è inferiore ai cd precedenti...vabè rispetto...almeno voi di truemetal avete fatto una recensione fatta per bene e non avete iniziato a sparare offese come ho letto in altri siti dove secondo me non hanno neanche sentito il cd.....è solo il voto che trovo troppo basso

 

"Sonorità dissetanti" sarà la mia nuova catchphrase :grin:

Mi sa che sto disco mi piacerà un sacco a gudicare dai difetti Non fosse che il primo singolo, l'unico estratto che ho sentito finora, non mi entusiasma. Comunque prima dovrò aspettare che mi arrivi il cd a fine mese. Il problema è che poi avrò 5 disconi da sentire in parallelo (tra cui questo, RHCP e Opeth)...nei bei tempi in cui usavo il minipimer da mattina a sera sarei pure riuscito ad ascoltarli in poco tempo :\

 

All'inizio di Bridges poteva risparmiarsi il lamento del muflone in calore in cerca di pecorelle porche.
O è il mugugno di Portnoy quando gli hanno detto che andavano avanti senza di lui?

 

E' lo shamano io l'ho eliminato facendo partire subito la canzone senza tutti quei versi :grin: