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Tool

Discussione in 'Progressive' iniziata da Darkest Endeavor, 26 Aprile 2006.

  1. Darkest Endeavor

    Darkest Endeavor
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    16 Marzo 2008

    Uhm, probabilmente hai letto qualche post vecchio: è da almeno un anno che mi sono entrato nel mondo APC e che mi ci sono perso dentro... :)
    Ritengo "Mer De Noms" un disco eccellente, curato in maniera maniacale sotto tutti i punti di vista (songwriting, performance, produzione), una delle migliori uscite del nuovo millennio.

    Quanto invece all'esperienza APC live, devo dire che ti invidio e non poco, io ho conosciuto il gruppo troppo tardi per poter anche solo fantasticare di potermi gustare un loro concerto -e dopo aver letto del tour americano del 2005 con A Perfect Circle e The Mars Volta mi è venuta una bava tremenda... :D
     
  2. angeltool

    angeltool
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    16 Marzo 2008

    Scusa evidentemente nn ho visto la data del post:grin: Ad ogni modo personalmente ho molto apprezzato il progetto Puscifer ma sinceramente avrei preferito ke il Maynardo avesse portato ancora un po' avanti gli APC. Detto questo ovviamente TOOL innanzitutto!!!!!!
     
  3. King of Loss

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    11 Aprile 2008

    A mio parere il termine "grezzo" proviene dalla sensazione che danno i Tool (soprattutto nei primi 3 dischi, cioè fino ad Aenima) usando sempre e solamente le stesse sonorità...cioè voce, batteria, basso e chitarra impostati allo stesso modo. Da questo all'ascoltatore medio può risultare una impressione di piattezza, ripetività. Mentre invece uno dei tanti motivi per i quali li adoro è che abbiano fatto tanti capolavori non rivoluzionando mai il proprio modo di suonare...sono partiti con uno...e hanno finito (speriamo di no... :D) con lo stesso! E comunque parlando di produzione già in Aenima mi pare molto buona ma Lateralus e 10,000 Days sono tra i dischi meglio prodotti che abbia mai sentito...forse l'ultimo il migliore in assoluto...la potenza della chitarra di Adam mi ha sempre colpito ;)

    Accostando le parole Tool e Vuoto si crea un ossimoro...questo è poco ma sicuro :hihi:
    Ho sempre notato una certa difficoltà dell'ascoltatore medio al concetto di musica che Maynard e compagni hanno concepito durante i loro lavori...infatti reputo i Tool la band di più difficile assimilazione in assoluto; ogni nota, ogni parola della loro discografia ha un significato, certe volte nascosto altre volte no...e alla gente questo non piace, tutti i messaggi che contiene vanno capiti al volo altrimenti non meritano di essere considerati... :roll:

    Detto questo...in questo thread si è gia fatta una discussione in merito ai migliori testi di Maynard, oppure ne possiamo cominciare una seduta stante? :)
     
  4. Bestialdevastation

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    11 Aprile 2008

    mi piace molto lateralus, poi la copertina è sparaflesciantissima...
    10000 invece apparte qualche canzone non mi sembra eccezzionale
     
  5. Thrash 'Till Death

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    11 Aprile 2008

    dagli tante possibilità..è un disco stupendo;)
     
  6. Metalpollo

    Metalpollo
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    11 Aprile 2008

    Scelta moolto difficile a mio avviso.:)

    Comincio io, ma ne prendo uno per album, di meno non posso. Capitemi. ;)

    Undertow- Mi scelgo l'opener INTOLERANCE, che tante volte è risultato un vero affresco di sensazioni provate nella vita reale.

    Aenima- STINKFIST, è forse la canzone che ispira maggiormente e che comunica un messaggio universale, di miglioramento e cambiamento e di costante ricerca durante l'arco della vita...poi quei doppi sensi sul rapporto sessuale "alternativo" sono finezze vere e proprie (Darkest limita le battute,please.) :shutup:

    Lateralus- PARABOL/PARABOLA, altro monumento lirico a mio parere, non ci sono molti aggetttivi per definire la bellezza e la raffinatezza di quei versi. Una poesia vera e propria.

    10.000 Days- Le WINGS, è scontato, ma se si ascolta la musica col testo sottocchio non si può scappare al colpo emotivo che queste canzoni provocano. Immense.

    Tocca a voi amici. ;)
     
  7. Metalpollo

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    11 Aprile 2008

    Come non quotare.
    Per curiosità, quali sono le canzoni che non ti sembrano valide?:)
     
  8. Born to Darkness

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    11 Aprile 2008

    Bello, molto, Lateralus. Belle alcune canzoni prima... Aenima, bella Vicariously dopo. Non amo tutte le loro composizioni, ma Parabol-Parabola mi fanno godere.

    Pazzi fino in fondo. Bisogna apprezzarlo.
     
  9. Bestialdevastation

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    11 Aprile 2008

    canzoni proprio brutte non ci sono, ma ad un primo ascolto alcune mi sono sembrate simili
     
  10. King of Loss

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    11 Aprile 2008

    Ottimo...vedo che i seguagi di Maynard si fanno sentire :)
    Io ne scelgo......due per album, di meno è impossibile!
    Da Opiate:
    Hush - Un pezzo geniale a mio parere, a prima vista può sembrare banalissimo...qualche parolaccia qua e là...ma se si guarda bene il messaggio è molto attuale, in quanto ci succede ogni giorno di essere giudicati per quello che diciamo o facciamo...e certe volte cerchiamo di adeguarci al pensiero degli altri...anche se non si dovrebbe mai farlo :D
    Opiate - Altro testo molto profondo, nel quale si evince la negatività di Maynardo verso tutte le autorità religiose e politiche e l'appiattimento spirituale della gente media che si limita a seguire dei presunti idoli senza porsi delle domande, il mitico "Think for yourself, question authority" di Third Eye :)

    Da Undertow:
    Sober - Uno dei miei testi preferiti...il protagonista appare in profonda depressione (per droga?)...e non vuole che nessuno gli stia vicino perchè sa che alla fine finirà per fargli del male... :(
    Prison Sex - Altro pezzo di fine poesia, scaturito da un ipotetico abuso subito dal protagonista...che a questo punto rimane intrappolato in una "Prison" e per uscirne vuole fare ad un altro quello che è stato fatto a lui

    Da Aenima:
    Eulogy - Questo testo è uno dei piu violenti scritti da Maynard, e di notevole interesse. Si riferisce al creatore di Scientology, poi ripreso anche in Aenima ( Fuck L Ron Hubbard and Fuck all his clones. ) che secondo la visione del nostro cantante è uguale a tutti gli altri falsi santi e vuole utilizzare la sua popolarità solamente per avere guadagni sulle persone che gli credono
    Jimmy - Molto emozionale, parla del momento in cui il piccolo James (da qui Jimmy) è colpito dalla malattia della madre cominciata quando lui aveva 11 anni. Molti di questi temi saranno poi ripresi in Wings for Marie.

    Da Lateralus:
    Parabol/Parabola - Sicuramente il mio testo preferito...di una profondità unica! Chi ha visto il documentario presente nel DVD di Vicarious sicuramente è riuscito ad apprezzare al meglio le parole di Maynard in questa canzone, esprimendo gli stessi concetti trattati da Alex Grey nei suoi quadri e nella sua illuminante intervista; adoro il modo col quale il Narratore pensa alla sua esistenza prima del suo primo momento cosciente " We barely remember who or what came before this precious moment" lasciando aperta la possibilità di essere creato da un'entità superiore (who) oppure semplicemente dall'evoluzione (what); a questo punto il protagonista si rende conto di essere vivo, ed è felice di questo...una cosa che in pochi fanno, dandola per scontata...mentre come si dice "del futuro non v'è certezza" :) Poi vi è la visione del proprio corpo come il contenitore dell'anima, che nel momento della morte terrena lascerà il nostro corpo (come raffigurato nel quadro Death di Grey) per poi ritornare sulla terra in un altra entità...rendendoci eterni...
    Disposition - Questa canzone è veramente incredibile...presenta pochissime parole, ma riescono sempre a colpirmi! Possono essere interpretate in moltissimi modi...ma a me piace pensarle come un dialogo tra due innamorati che mentre si parlano guardano fuori da una finestra...e il protagonista si rivolge all'amata perchè le dica qualsiasi cosa...per assicurarsi che sia sempre li...per vedere le stagioni passare e restare sempre assieme.... :ueeee:

    Da 10,000 Days:
    Vicarious - Bellissimo testo, ben raffigurante la società media sempre davanti alla TV e ai telegiornali, sempre attratta dalla morte altrui credendo che cosi non si arriverà mai alla propria...
    Wings for Marie - Riprende i temi presenti in Jimmy, con la differenza che qui la madre di Jimmy è morta...e ora il paradiso la attende dopo 10,000 giorni di dolore...

    Ecco lo sapevo che non dovevo fare il post...scusate la lunghezza :D
     
  11. Darkest Endeavor

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    12 Aprile 2008

    Miseria quanto movimento dopo i molti giorni di inattività registrati dal nostro topic preferito... :shock:

    Certo che si può cominciare -ed infatti mi pare che siate partiti alla grande... ;)- e soprattutto benvenuto in questo topic King of Loss, vedrai che con un po' di abitudine certi invasati quì dentro riusciranno a risultarti pure simpatici (occhio però che non siamo sul topic dei The Mars Volta, quindi occhio ad affermare che quest'ultimi sono superiori ai Tool in sede live perchè te se magna in un boccone... :D).

    Tornando seri, bella bestia quella di scegliere i testi migliori di Maynard: una buona metà di questi sono capolavori o poco ci manca, è quanto di più difficile fare una cernita in mezzo a tanto ben di dio -ma proviamoci, a me piacciono le sfide... :)
    Fermo restando che secondo me anche dal punto di vista delle lyrics i Tool hanno subito una progressiva evoluzione ed un affinamento della tecnica di scrittura e della comunicatività, alla pari del mutamento e del perfezionamento dello stile musicale, e che quindi la seconda parte della carriera dei nostri (il periodo di vera maturità raggiunto quasi completamente con l'uscita di "Aenima" ed in seguito definitivamente realizzatosi e consolidatosi con la coppia "Lateralus"-"10,000 Days") risulta essere più ricca di puro genio nell'ambito dei testi, le seguenti sono le mie preferenze album per album in ordine cronologico.

    "Hush"
    Ciò che differenzia questo testo da quello classico e stereotipato contro la censura ("Ci controllano", "Non siamo liberi di esprimerci" ed n altri, per quanto anche reali, stucchevoli luoghi comuni) è il modo in cui Maynard espone la sua denuncia:
    "I can't say what I want to even if I'm not serious
    Things like...
    Fuck yourself, fuck yourself
    You piece of shit why don't you just go kill yourself?"
    Attraverso un astuto gioco logico il cantante riesce per certi versi ad aggirare proprio il silenzio imposto: affermando di non poter dire alcune cose ed elencando quest'ultime Maynard elude la mano del controllore e riesce nell'intento di far passare un messaggio al contempo chiaro ed esplicito, contemporaneamente volgare nel linguaggio e raffinato per il modo in cui è stato ideato.

    "Flood"
    Il tema della rinascita, della trasformazione e del divenire, a più riprese presente nei testi dei Tool, trova in "Flood" una delle sue massime espressioni: l'immagine del terreno che si sgretola e che non si dimostra essere roccia come si credeva, la cruda realtà descritta attraverso quel perentorio "I was wrong. This changes everything", il bisogno istintivo di scalare, ascendere, salire in cerca di una nuova dimensione che garantisca tranquillità interiore e quel finale con l'acqua/innondazione e con il sole/luce che, a dispetto della loro classica connotazione positiva di purezza e di salvezza e perdono, giungono con fare minaccioso e punitivo, quasi colpevoli di tradimento, rendono il testo in questione una perla assoluta.

    "Third Eye"
    La presa di conoscenza che deriva dal vedere la realtà sotto una nuova luce, da una diversa prospettiva -quella del terzo occhio appunto- viene descritta attraverso una sorta di sogno allucinato pieno di stupefacenti metafore allegoriche.
    Fatico davvero a spiegare l'ipnotico fascino che questo testo esercita su di me tanta è la suggestione e la potenza che le immagini create da un superbo Maynard riescono ad evocare, quindi mi limiterò a riportare una delle frasi più belle di tutto l'universo Tool, quando la voce narrante sembra quasi dialogare con il terzo occhio (o forse è viceversa? ;)):
    "So good to see you once again
    I thought that you were hiding from me
    And you thought that I had run away
    Chasing a trail of smoke and reason"

    "Reflection"
    Fondamentalmente avrei voluto citare "Lateralus" in toto: è impossibile trovare un album che come questo riesca a trattare in ogni sua canzone temi fondamentali per l'essere umano in modo così alto, profondo ed affascinante.
    Quindi, per non fare torto a nessuno dei testi in questione, mi limiterò ad incollare un mio precedente intervento nel quale descrivevo l'amore sviscerato che provo per le liriche di "Reflection":
    "Nelle liriche in questione viene preso in esame l'individualismo sfrenato di cui tutti al giorno d'oggi ci rendiamo protagonisti, chi più, chi meno: individualismo che tende a sacrificare ogni possibile dialogo e rapporto in nome del proprio utile, soffocando ogni tipo di collaborazione tra le persone, spesso anche vicine per affinità ed affetti. Il cantante, autore dei testi, critica e colpevolizza in modo chiaro tutto questo badare solo a se stessi e tende a ribadire l'importanza di un concetto di natura psico-folosofica, quello dell'Io collettivo. Il tutto attraverso una metafora a dir poco geniale e stupefacente, nella quale il cantante, protagonista stesso del sipario "ospitato" dalle parole del testo e conscio della sua insignificanza rispetto all'universo, intrattiene un dialogo figurato con la Luna: lui elogia il suo splendore e la vede superba e magnifica, ma lei risponde confidandogli segretamente che "as full and bright as I am, this light is not my own, a million light reflections pass over me", ossia facendogli capire che anche nelle cose più alte e belle è necessario e importante essere collettività, essere insieme eterogeneo ma compatto, essere unità e armonia. Ecco quindi che il messaggio è quello di "crocifiggere il proprio ego" e di non "servire il proprio narcisismo", messaggio che tende a rimarcare il valore della collettività attraverso questi versi che sono quanto di più bello abbia avuto modo di leggere negli ultimi tempi: "So crucify the ego before it's far too late to leave behind this place so negative and blind and cynical, and you will come to find that we are all one mind, capable of all that's imagined and all conceivable. Just let the light touch you and let the words spill through, just let them pass right through, bringing out our hope and reason". Tutto questo, precisato negli ultimi versi del pezzo (che compongono il ritornello della canzone), non per evitare di morire (fine dell'esistenza fisica), ma per non svanire (fine dell'Esistenza -viene infatti utilizzata l'espressione "pine away").

    Che dire, parole che mi hanno fatto riflettere non poco, riflettere su quanto certe questioni e certe incazzature anche per le piccole cose della vita di tutti i giorni siano in fin dei conti insignificanti e microscopiche rispetto a quanto la propria esistenza potrebbe essere migliore e piena con una maggiore apertura verso gli altri e verso questioni più alte e importanti, staccandosi da ciò che è semplicemente e banalmente quotidiano."

    "Vicarious"
    In un mondo come quello attuale, dove il livello di morbosità ha raggiunto il suo picco, dove la volontà di vivere emozioni senza rischiare troppo spesso la fa da padrona e dove la propria personalità viene gettata alle ortiche perchè è più facile essere parte di un qualcosa piuttosto che esporsi singolarmente ed essere genuinamente sè stessi, un testo come quello di "Vicarious" è la critica migliora che si possa desiderare: le mode, la TV e i mille altri surrogati di vita diventano un'estensione della nostra, trasformandoci in un involucro vuoto, spersonalizzato e standardizzato, gettandoci in un'esistenza nella quale "io" non è più protagonista e lascia piuttosto spazio a "noi", se non addirittura a "loro".
    La dedica del pezzo in questione a Paris Hilton durante un recente live da parte di Maynard dice tutto su cosa voglia dire vivere "vicariously".


    Mi unisco al consiglio di Thrash 'Till Death sul fatto che probabilmente dovresti dare un'altra chance allo splendido "10,000 Days": in tutta sincerità mi sentirei di dire che uno dei pregi del disco in questione sta proprio in quel particolare che tu giudichi assente, ossia l'eterogeneità della proposta -pur sentendo sempre il trademark Tool al 100% quì si passa da canzoni tremendamente catchy come "The Pot" alle deviazioni dal gusto psichedelico in stile "Rosetta Stoned", partendo con una "Vicarious" in pieno stile Tool per finire con l'esperimento semi-ballad che porta il nome di "Right In Two", passando per il tellurico incedere di "Jambi" a tratti di messhugghiana memoria per giungere ai repentini chiaroscuri atmosferici delle monumentali "Wings For Marie".

    Se quello che hai riportato è l'unico motivo che ti impedisce di apprezzare "10,000 Days" fino in fondo dovresti provare a regalare a quest'ultimo un ascolto più attento, sono convinto che non ne resteresti affatto deluso... ;)
     
  12. Metal Lò

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    12 Aprile 2008

    Dunque, per i testi di Aenima e Lateralus mi baso anche sulle interpretazioni del "Tool book", visto che (almeno per me) non è per niente facile cogliere tutto ciò che è celato dietro alle parole di Maynard. ;)


    Da Aenima: "H.". Spulciando la rete si trovano più interpretazioni di queste lyrics, basate sull'affrontare la dipendenza da sostanze stupefacenti (in questo caso "heroin", come farebbe intuire l'H che dà il titolo alla canzone) e sulla difficoltà di crescere un figlio combattendo contro le paure provenienti da un passato difficile, domandandosi se si è all'altezza del compito (questo perché, ad una domanda su cosa significasse "H.", Maynard ha risposto "Il nome di mio figlio è Devo H."). C’è appunto un forte collegamento tra le due cose, gli errori del passato infondono insicurezza e fanno temere di non essere all'altezza di fronte ad una cosa così importante come l'essere un buon genitore. E come già scritto dal tizio che ha postato qui sopra (:D), appare similmente ad altri testi il tema della trasformazione: il punto di arrivo è quello di un mutamento (positivo), di un passo verso un livello superiore, e tutto questo avviene grazie al legame incredibile che un genitore ha nei confronti del figlio ("…I am too connected to you to slip away, to fade away…"). Grazie alla presa di coscienza, si è capaci anche di affrontare la vita in modo migliore, e sorridere di fronte al futuro.

    Da Lateralus: "Lateralus". Se quella di "H." è una trasformazione più "concreta" per certi versi, perché legata ad un avvenimento ben definito, il processo è diverso in "Lateralus". Lo scopo di questo testo è l'esplorazione di se stessi e lo spingersi oltre ciò che è contrassegnato e limitato ("…drawn beyond the lines of reason. Push the envelope. Watch it bend."), in contrasto con una mentalità più "terra-terra", che ci fa concentrare solo sulle cose materiali dimenticando qual è il vero significato della nostra esistenza. Ed è qui che arriva la spirale, che ci permette di esplorare ed evolvere il nostro io, portarlo "where no one’s been", pur restando connessi al nostro essere uomini (tutto questo è permesso anche grazie alla musica stessa, mezzo di trasporto dell’anima).

    Da 10,000 Days: "Wings for Marie" + "10,000 Days". Beh, molto è stato già detto in riguardo a questi due testi. L'opera più emotiva dell'ultimo album toolico affronta di nuovo il rapporto di Maynard con la madre, ma lo fa da un punto di vista diverso rispetto al passato (ad esempio, è l'esatto contrario di "Judith" degli APC, in cui il nostro buon pelato non si capacitava della totale fede della madre, convinta che Dio avesse questo disegno per lei). In questo caso, più che soffermarsi su queste incomprensioni frutto della fede, Maynard si rende conto di tutto ciò che la mamma ha fatto per lui su questa Terra, e dopo la morte la idealizza come un angelo, una luce da seguire, la invita, una volta arrivata ai cancelli del paradiso, a richiedere le ali che gli spettano, e la spinge ad un'affermazione verso il suo Creatore: "… I never lived a lie, I never live a life, but surely saved one. Halleluja, it's time for You to bring me home." Un angelo che non ha potuto "godere" della vita, ma che ne ha salvata una.
     
  13. King of Loss

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    12 Aprile 2008

    Ero gia stato qui tempo fa comunque grazie del benvenuto :D
    Come...ho sempre sostenuto che i Tool siano i migliori in sede live....eh! :happy:

    Già, altro grandissimo testo...che soprattutto nel finale si collega al classico concetto di "irrigation" presente per esempio in Aenima col quale Maynard intende "purificare" la società contemporanea sempre piu corrotta e dedita alle faccende più futili...no?

    Ottima analisi :happy:
    Certo che questi versi:

    And in my darkest moment, fetal and weeping
    The moon tells me a secret - my confidant
    As full and bright as I am
    This light is not my own and
    A million light reflections pass over me

    Sono veramente incredibili, hai fatto molto bene a sottolinearli! Ci sono talmente tante perle nelle parole di Maynard che è facile dimenticarsene qualcuna...
    A mio parere questi concetti vanno a scontrarsi con quelli di Schism, parlando della vita fatta di comunicazione e apertura verso gli altri, mentre nell'altro brano è presente una spaccatura tra i due protagonisti:

    Point the finger, blame the other, watch the temple topple over.
    To bring the pieces back together, rediscover communication

    Lateralus parlando di tutte le emozioni provate dagli uomini non poteva non trattare questi due argomenti, sempre attuali in noi... :)


    Parlando di Lateralus...sono sempre rimasto ammirato dalla raffinatezza di Maynard nella canzone Lateralus, quando canta usando parole sillabate secondo la sequenza di Fibonacci:

    black [1]
    then [1]
    white are [2]
    all I see [3]
    in my infancy [5]
    red and yellow then came to be [8]
    reaching out to me [5]
    lets me see [3]
    there is [2]
    so [1]
    much [1]
    more and [2]
    beckons me [3]
    to look through to these [5]
    infinite possibilities [8]
    as below so above and beyond I imagine [13]
    drawn outside the lines of reason [8]
    push the envelope [5]
    watch it bend [3]


    A mio parere è una delle piu grosse idee di Maynard, infatti si nota anche all'ascolto che in qualche modo le parole sono collegate...ma quando le si studia...si scopre il colpo di genio! :) E tutto questo per rappresentare la spirale...che come detto dal mio collega qui sopra "ci permette di esplorare ed evolvere il nostro io, portarlo "where no one’s been" ;)


    Spiral out. Keep going, going...
     
  14. angeltool

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    13 Aprile 2008

    io mi limitero' a scrivere solo i titoli, altrimenti nn mi basta l'orologio:D:D

    Da opiate : Jerk-off e Opiate

    Da Undertow: Sober e Swamp song

    Da Aenema: Eulogy e Third eye

    Da Lateralus: Lateralus e Reflection

    Da 10000 Days: le Wings ( come qlcuno gia' ha scritto ) e Right in two.
     
  15. King of Loss

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    14 Aprile 2008

    Direi che comunque tutti i concetti dietro a questa canzone si possono riassumere cosi:

    [​IMG]

    Grande Alex Grey, sia umanamente che come artista... ;)
     

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