TM Poesia

Questa mi è sempre piaciuta particolarmente, va messa in lingua originale per apprezzare la sua musicalità

Piping down the valleys wild,
Piping songs of pleasant glee
On a cloud I saw a child
And he laughing said to me.

"Pipe a song about a Lamb"
So I piped with merry chear
"Piper pipe that song again"
So I piped he wept to hear.

"Drop thy pipe thy happy pipe
Sing thy songs of happy chear"
So I song the same again
While he wept with joy to hear.

"Piper sit thee down and write
In a book that all may read"
So he vanish'd from my sight
And I pluck'd a hollow reed.

And I made a rural pen,
And I staind the water clean,
And I wrote my happy songs,
Every child may joy to hear.

 

E ciò nonostante io preferisco le poesie di lui agli scritti di lei...

 

rapiscimi e squartami, ti prego,
perchè finalmente
la paura ed il dolore diano
colore a questo grigiore del
vivere mediocre.
strazia questo mio corpo
finchè la morte
darà pace a questo male,
a questo male sottile ed infinito
che ogni giorno
mi consuma e al tempo stesso
mi rigenera così che non possa
avere mai fine.

 

Questa è molto bella. L'hai scritta tu? Mi piace per l'argomento scelto: l'amore e la morte. Manca forse di musicalità a causa dei versi liberi... mi sembra scritta di getto... ma sinceramente è bella perchè onesta; vera... ecco mi sembra vera.

Se è tua: complimenti!^^
Se è di qualcun'altro... di chi è?

CIAO

 

hai ragione, è scritta di getto, così come tutte le mie poesie, perchè il mio è il tentativo di fermare quelle emozioni transitanti nel cervello ed ogni aggiustamento grammaticale e non potrebbe sporcare quello che ho da dire. Nella vita mi sono dato come scopo principale la verità e quanto mi avvicino di più ad essa quanto di più mi sento in pace con me stesso.

 

PARIS AT NIGHT

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte.
Il primo per vederti il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.

 

urlo originario

Non so so è una poesia, ma per me ne ha tutta l'intensità...

Mi sembra che sia la prima che ho scritto, ed è sicuramente la prima che ho conservato...

l'ho scritta ed è stato come abbattere un muro... mi ha liberato...



IRA FEROCE


CHE MILLE LAME, GANCI E AGHI
VI TRANCINO, STRAPPINO E SQUARTINO
FINO ALL'ULTIMO BRANDELLO DI CARNE
E VOMITO DI SANGUE!!



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Lo so che non sono normale...
La mia strada va nella direzione opposta...

 

poèsia della notte delle rivelazioni

e me ne sto qui, disteso,
in questo immenso prato ,
attaccato a questa enorme sfera
e davanti a me il nulla, il tutto,
insomma l'universo.
Chissà perchè non cado via,
potrei stare di sotto e non di sopra,
oppure da un lato e non dall'altro,
se la terra mi lasciasse andare
potrei galleggiare nell'universo,
fare parte di esso perchè lo conosco.
Esso vive dentro di me,
la mia coscienza lo comprende,
pur se nella sua enormità
formato da microscopici atomi
potrebbe essere esso stesso
microscopica parte di un qualcosa
ancor più enorme.
La certezza della sua esistenza
non è che una sensazione
della mia coscienza e più lo conosco,
e più le mie certezze ne sono sgretolate
dalle nuove conoscenze
che alimentano i nuovi dubbi
e non consolidano le vecchie .
Ecco, la certezza che non crea nuova vita,
ma la spezza, ne frena la crescita
e stronca la pulsione verso la verità,
E' il dubbio che infine muove la vita
e fa cercare l'universo dentro noi stessi,
che ci spinge ogni attimo
a raggiungere l'attimo dopo,
ed attimo dopo attimo viviamo,
giusto per raggiungere il momento
in cui non avremo più dubbi
e la coscienza si perderà veramente
nel tutto e nel nulla
e non ci è dato sapere ora perchè.

 

Grande Prevért! Grazie del post!

 

Re: urlo originario

Sarebbe stata più bella se fosse musicalmente studiata! Come un'ira calcolata, quella più tremenda, quella più folle, quella più malata!

Comunque a me ha dato parecchie sensazioni! Kazzo... eri proprio nero!

 

Dato che molti mettono loro composizioni, me lo permetto anche io! :P
Questa è nata di getto, come un fiume in piena, una riflessione corale sul male di vivere che mi attanagliava, un pianto isterico, follia gentile, calma piatta, dolce verità.

Un solo titolo per tale caos:

SATANA

…e se quel malessere profondo,
imperscrutabile, che ti spinge ad
allontanarti dallo specchio per puro orrore
e ti lascia il fiato corto alla bocca
dello stomaco; quell’estremo godimento
di emozioni negriere; l’insulso
correre di parole che celano la verità;
la lenta rovina verso un baratro
affrescato a festa da sapienti mani merdose;
la certezza di essere soli in una lotta
contro il tuo universo, persi in una pioggia d’aprile
e condannati perpetuamente dalla stessa
tua ragione crocifissa,
fumanti di rabbia infinita verso la più banale delle gioie,
verso la più troia delle letizie;
quel destino da boia troppo umano;
di libertà sospetta;
quella bonaccia caotica tanto cercata
non fosse che il male?
Satana stesso,
nascosto dietro litri di cristalli
frantumati, da ricomporre ogni giorno,
a mano a mano,
un passo oltre il peso,
in piena luce
Dio
Comandamenti e libertà
Di piangere e gridare:
“non sono solo!”.

Mai più.

Sono tornato

 

Emozione grafica

L'ho già postata una volta... ma era in un formato ridotto.

Anche in questo caso ripeto quello che ho già detto... provare e scrivere certe cose libera!!

Per me questa rimane un punto di riferimento assoluto...



http://pluriverse.tripod.com/esplodi.jpg

 

ragazzi sto leggendo della bella roba, mi piace, devo dire che forse non ci si aspetta tutta questa cultura e sensibilità da dei "metallari", prendete questo come un gran complimento a tutti quanti.
bello bello bello, questo mondo eppur scuro
e molto profondo
mi sta illuminando come nessuna luce potrà mai fare.