TM Economia e Finanza

La finanza non è complessa solo perchè è completamente slegata dalla realtà e va a semi-random, seguendo quanto creduto dagli investitori indipendentemente dalla realtà dei fatti.

 

Spero che la fase di discesa sia finita,anche se dubito che sino a quando...,(non riesco neanche a nominarlo), il presidente USA piu' incapace di tutti i tempi sta li' le cose migliorino.Lui alla Casa Bianca e' come mettere un talebano in una centrale nucleare
Se ne tornasse a insegnare all'asilo e lasciasse ai grandi le cose da grandi.
Non so se con Bush le cose andavano diversamente,pero' di una cosa sono sicuro...,che tutti i fottuti analisti di Standard,Moodys e compagnia bella con lui non avrebbero dormito sonni tranquilli.

 

Ma lol, cosa stai dicendo, Bush era ancora più culo e camicia con le lobby rispetto a Obama.
Che poi anche Obama sia un fantoccio non ci piove, eh. E' l'America che è strutturata così, lì la politica de facto non esiste da un pezzo.

 

Dal momento che la circolazione di beni mobili, immobili e di conoscenze tecniche è assurto al rango di dogma primario del mercato globale - quest'ultimo una specie di Deus Ex Machina infallibile - è bene riflettere, come ricordava Ross The Boss, sul fatto che nel caso della crisi del 2008 (mutui subprime), quella che in teoria è da sempre l'attività più sacra - rendere possibile la produzione e la circolazione di ricchezza - di fatto è diventata un gioco delle tre carte.

A sto punto la Shar'ia sarebbe un passo avanti.
E non scherzo.

 

Limitare l'uso degli strumenti derivati e delle operazioni finanziarie troppo complesse potrebbe essere una soluzione secondo me. Finché un'azienda usa un derivato per coprirsi dalle possibili perdite su un'acquisto o una vendita futura o sul tasso di cambio ok, nel momento in cui fa una ventina di operazioni del genere non serve essere un genio per capire che sta cercando di specularci su. :grin:
Attualmente abbiamo un mondo dove una società come Lehman Brothers fallisce da un giorno all'altro senza che per mesi e mesi nessuno riesca a capire il perché, da un punto di vista pratico ci sono situazioni che ricordano molto un casinò piuttosto che dei modelli capitalistici.

Ieri il mio pizzaiolo di fiducia ha detto che secondo lui il crollo delle borse mondiali dipende da una manovra speculativa delle stesse aziende in caduta libera per ricomprarsi le loro stesse azioni, dal momento che i bilanci sono in regola e presto torneranno ad essere profittevoli. Essendo uno che tiene sempre una copia di "Libero" in sala per i clienti in attesa presumo che il suddetto quotidiano abbia sempre detto che la crisi è colpa delle agenzie di rating dal 2008 ad oggi (dal 2007 al 2008 era colpa di Prodi ).
Inutile dire che i mercati non sono mediamente così scemi da non fiutare una cosa del genere, e che se le azioni possono essere effettivamente sottoprezzate in questo periodo la perdita di valore in questi anni è tutt'altro che immaginaria, secondo me.

Intesa è tornata a 1,13 nel frattempo, ancora una volta sono tentato.

 

Questa è un'idiozia assoluta. Inanzitutto la crisi è finanziaria e strutturale, in secondo luogo la crisi non è una manovra speculativa; una manovra speculativa fa guadagnare pochi a scapito di molti. Ma qui ci stanno perdendo tutti. Infine anche se questo fosse possibile è un ragionamento senza senso, sarebbe come dire "mi taglio una gamba con una sega arruginita così poi posso mangiarmela per pranzo" piuttosto di andare direttamente al ristorante.

Ah ecco, ora tutto si spiega e trova la propria collocazione nell'ordine delle cose...

 

Ma infatti per me è una boiata micidiale, diciamo che non ho ribattuto per non essere scortese ma avrei voluto chiedergli perché, forte di tale convinzione, non investisse tutto il suo patrimonio in FIAT o in Unicredit. A sua parziale discolpa fa comunque delle pizze che sono la fine del mondo.

Comunque ricomprarsi le azioni sottoprezzandole ha una sua logica, tuttavia:
1) Non è molto facile frodare i mercati, se hai i conti a posto e la congiuntura economica è favorevole i prezzi delle azioni non scenderanno, a meno che le balle sulla redditività della tua azienda non siano messe in giro da una fonte molto attendibile;
2) Anche se un'azienda riuscisse a fare una cosa del genere la diffusione di informazioni false è un reato piuttosto grave, non mi sembra che valga la pena commetterlo per qualche profitto extra, fermo restando che non è certo per voci false che le Unicredit stanno sotto il valore nominale o le FIAT sono passate da 14 a meno di 10 euro calcolandole ancora come F+FI.

Comunque mi sono espresso male: per speculazione intendo che la situazione viene dipinta più tragica di quanto non sia nel nostro Paese e le perdite vengano così subìte oltre il dovuto. Ovviamente il dubbio che le perdite siano totalmente inventate non mi passa neanche per l'anticamera del cervello.

 

A me piacerebbe che qualcuno che ha 5 minuti da perdere mi spiegasse una cosa che non ho mai capito.

Allora, ieri le borse erano in rialzo, e fin qui tutto ok. Poi oggi Standard & Poors taglia il raiting ad Italia e Francia, e le borse crollano. Allora, lasciando perdere il fatto che queste agenzie di raiting del menga ovviamente agiscono spinte dagli interessi di qualcuno, e che consigliavano come sicuri anche i titoli Lehman Brothers fino alla bancarotta, quello che non riesco a capire io è come mai basti una frase detta queste agenzie sul possibile declassamento del debito di due stati per far precipitare le borse. Cioè, in linea pratica che cosa cambia del giorno prima, dopo che si prospetta un declassamento!? E perchè basta veramente così poco, per far invertire le tendenze ai mercati e bruciare miliardi?

 

In parole povere le agenzie di rating servono a valutare la solvibilità dei paesi o delle società, le valutazioni vengono fatte in base ad alcuni indici che danno delle indicazioni sul futuro di un paese, nel caso dell'italia il declassamento è dovuto principalemtne alle stime di cresciata 0 della produzione e conseguentemente del Pil.

 

Non dimentichiamo il GIGANTESCO conflitto d'interessi che esiste in seno alle agenzie di rating. Inanzitutto le maggiori sono TUTTE americane o angloamericane, in secondo luogo ai vertici siedono persone tutt'altro che neutre, visto che investono attivamente sul mercato borsistico che sono chiamate a valutare. E le valutazioni pesano aldilà della fiducia accordatagli perchè alcuni fondi (in particolare quelli pensione) sono vincolati a investire SOLO in titoli A o, nei casi più stringenti, AAA.
In quest'ottica, a essere un pò cinici (e in queste cose non lo si è mai abbastanza), possiamo ritenere che downgradare mezza europa sia un mezzo anche politico per conservare la maggior parte dei fondi pensione all'interno degli States e così tamponare alcune delle emoraggie dovute alla crisi e non (come l'aumento del debito pubblico statunitense).

 

Magari non sono completamente indipendenti e trasparenti ma come fa gistamente notare Zucconi:

 

E' una critica ingenua. L'influenza politica non si esaurisce certo nel governo, tanto più in un paese come gli USA profondamente dominati dalle lobbies e quindi da interessi economici di cerchie ristrette.

 

I risultati emersi dalle borse, in questi ultimi giorni, dimostrano in effetti che la finanza va totalmente a casaccio.
Gran bella boiata!

 

si ma infatti per questi motivi mi chiedo come mai la bce ancora non smuova il culo per farsi una'agenzia di rating in house, nel senso una'agenzia europea giusto per rompere le uova nel paniere agli americani che speculano da anni sull'euro che era diventato troppo forte rispeto alla moneta americana e che hanno cercato di mandare a scatafascio, e da come vanno le cose direi anche in maniera ottimale... Che poi le agenzie di rating non servono ad un cazzo di niente sono solo strumenti che fanno delle valutazioni spesso sfalzate per meri interessi pecuniari

 

Non riescono a fare una banca centrale degna di questo nome...figuriamoci l'agenzia di rating