TM barzellette & anti-barzellette

Due scoregge si incontrano
-"Be... perchè quella faccia?"
-"Sai... il mio ragazzo mi ha mollata!!"


Lo sapete perchè i carabinieri leccano sempre la loro pistola ?
Perchè c'è scritto Magnum.

POSTO DI BLOCCO DEI CARABINIERI: il maresciallo ferma una macchina svita il tappo della benzina l'odora lo richiude si avvicina al conducente e gli dice che può andare,a questo punto il conducente stupito chiede al maresciallo come mai non gli ha chiesto i documenti ma ha odorato il tappo della benzina, ed il maresciallo risponde:
-"abbiamo avuto l'ordine di fermare tutte le macchine che vanno a Marsala!"

 

Venerdì sera al comando dei carabinieri della località di ... viene indetta una riunione. Tutti i carabineri del posto sono presenti.
Il caomandante va al microfono ed esordisce così: <Lunedì ospiteremo alte cariche dello stato e dell'esercito che passeranno in rassegna la nostra caserma e tutti voi.>. Poi prova a fissare tutti quanti uno per uno negli occhi per marcare le sue ultime parole, poi dato che il tempo richiesto sarebbe stato troppo ci rinuncia alla seconda fila. Quindi continua: <Non voglio assolutamente fare brutte figure. Dobbiamo approfittare di questa visita per sfatare molti miti e barzellette che ci riguardano. Noi siamo persone serie, preparate e assolutamente sveglie!>
E tutti: <Bravo bravo>!
<Quindi ci prepareremo questo weekend per dimostrarlo a tutti!>.
<Bravo bravo!> seguono applausi calorosi.
<Partiamo da adesso. Tu in prima fila vieni qui!>.
Caricato dal discorso del capo e pieno di orgoglio per essere stato scelto per primo il carabinere si alza e impettito si dirige sul palco.
<Ora proveremo con domande di cultura generale. Per iniziare.>.
<Sissignore. Chieda pure.>.
<Partiamo con la matematica. Quanto fa due più due?>.
Il carabineire dopo averci pensato un po' su risponde sicuro: <Tre!>.
<No no no! Accidenti! Dobbiamo fare bella figura. Dobbiamo dimostrare all'Italia intera che non siamo dei fessi! Verrà il presidente, il premier, i generali dell'esercito!>.
E tutti: <Un'altra possibilità. Dagli un'altra possibilità.>.
Il comandante con una smorfia: <Va bene. Allora giovanotto, riprova, coraggio.>.
Il carabiniere stavolta si concentra e poi con la luce delle lampade riflessa nei suoi occhi dice: <Sei!>.
<Ma no, no!> dice il comandante che inizia a scoraggiarsi.
E tutti: <Un'altra possibilità. Dagli un'altra possibilità.>.
Alzando le spalle <Ok ok. Ammetto che non è facile. Hai un'altro tentativo per rispondere correttamente. Pensaci a modo, mi raccomando. Fai finta che tu sia davanti a un generale a tre stelle!>.
Il carabiniere si prende il tempo necessario per fare e rifare il conto a mente e con le mani. <Sì, ho capito dove avevo sbagliato. La risposta giusta è quattro.>.
E tutti: <Un'altra possibilità. Dagli un'altra possibilità.>.

 

Non c'è niente da fa!!!
Le barze sui caramba sono le più belle!!!!

 

Barzelette? Quali barzellette?
Quelle sui carabinieri sono tutte storie vere. Realmente accadute!!!

 

E anche le più antiche...
Ma le leggete nelle grotte dell'Addaura?

 

Quando i Sabaton si scioglieranno alcuni ex-membri del gruppo daranno vita ad un nuovo progetto: i Domenicon.

 

Si sono già staccati dei membri, proprio dopo l'ultimo lavoro.

 

Posto un pò di barze!

Un tizio entra in un negozio di alimentari:
- Mi faccia un panino di merda!
Il commesso per fare una controbattuta:
- Che ce la mettiamo una cipollina?
- No, che mi rovina l'alito!


Una notte la moglie sente un rumore in cucina e sveglia il marito:
"Svegliati! C'e' un ladro qui a casa! Si trova in cucina e credo che stia mangiando il resto della cena."
"Cerca di dormire cara" risponde il marito "Domani sepellirò il povero ladro!"

Moglie al marito:
"Guarda un pozzo dei desideri! Andiamo a vedere"
Si avvicinano per guardare e... lei inciampa e cade giù
Lui: "Minchia, funziona!"


In clinica, il giovane papà entra in camera della giovane mamma. Il bambino nella culla è tutto nero. Di fronte alla faccia interrogativa del marito, la mamma spiega:
- Comprendo la tua sorpresa, ma vedi, ho riflettuto molto e ho capito perché nostro figlio è nero: tu sai che quando ero piccola, mio padre lavorava in Costa d'Avorio, e mia madre aveva trovato una balia nera. I geni del suo latte sono passati nel mio sangue ed ecco perché nostro figlio è nero.
- Davvero? E' per questo? Sei proprio sicura? Oh, cara, come ti amo!
E il giovane papà va ad annunciare la nascita del bambino ai suoi genitori.
Sua madre: - E' nato? Come sono contenta! E dimmi, ti somiglia?
- A dire la verità, è nero... ma c'è una spiegazione. Sai che quando tua nuora era piccola, suo padre lavorava in Costa d'Avorio, e sua madre aveva trovato una balia nera. I geni del suo latte sono passati nel suo sangue ed ecco perché il bambino è nero.
- Ah, sì, capisco. E' successo lo stesso a te: quando eri piccolo ti ho dato del latte di mucca, i suoi geni sono passati nel tuo sangue ed è per questo che sei cornuto!

Una ragazza che sta per sposarsi, tutta indaffarata per i preparativi del matrimonio, chiede alla madre di comprarle una lunga, sexy camicia da notte nera per la sua prima notte. La madre si dimentica e, all'ultimo momento, corre nel negozietto sotto casa, ma l'unica cosa che riesce a trovare è un corto pigiamino rosa da bambina.
La madre lo compra ugualmente e lo infila in valigia sotto a tutto il resto per non farlo vedere alla figlia. La prima notte di nozze lo sposo, un pochino nervoso, dice alla moglie:
- Ora vado in bagno a prepararmi, tesoro. Ma tu devi promettermi di non sbirciare!
La moglie promette e, eccitatissima, cerca la camicia da notte comprata dalla madre. Quando vede il pigiamino, esclama con disappunto: - Oh no!! E' corto, piccolo e rosa!
Ed il marito, dal bagno:
- Mi avevi promesso di non sbirciare!!!

Notte a tutti!!!

 

chiederò al giudice un'inibizione

 

che forte questa barzelletta!!!!

 

Ringraziate il blocco del server che mi impedisce di lavorare per questa nuova barzelletta, e maledite la tastiera britannica per la mancanza di accenti.
Non aspettatevi nulla di che comunque, e stravecchia.

Margherita Buy e un'attrice assai celebre, ma non e della sua carriera che ci occuperemo, bensi del suo buffo cognome.
Difatti, benche ad una prima occhiata non si possa osservarvi alcunche di insolito, dovete sapere che la suddetta attrice nutre una forte attrazione verso la Toscana, terra stupenda ma ricolma di burloni ed in cui la "c" dura ha smesso di andare di moda da un paio di millenni.
Essendo la povera Margherita niente affatto spiritosa, si trova costretta ad ascoltare ogni battuta con un imbarazzato rossore sul volto; cio e molto seccante. E cosi, quando si trova a chiedere una camera in un albergo...
"Buongiorno, sono Margherita Buy..."
"Ahahahah, Buy? Ma ti bu'i? Ahahahahah"
"Ehm... no" e usa rispondere, paonazza in volto "mi chiedevo se aveste una stanza libera per stanotte..."
"Ahahahah, no, no, mi dispiace, e 'un ci se n'hanno bu'i liberi, ahahahah"
E persino gli itinerari montani le sono preclusi, immaginate la scena:
"Buongiorno gentile viandante, sono Margherita Buy, le spiacerebbe dirmi se e questo il sentiero che porta in cima alla Pania?"
"Il mi babbo mi diceva sempre: 'diffida delle lusinghe come dei sentieri bui"
"Va bene, non la lusinghero ulteriormente e rimuovero anzi il 'gentile' dalla frase pronunciata poc'anzi, ma volevo sapere se questo sentiero e quello giusto..."
"Diffida delle lusinghe come DEI SENTIERI, Buy. Ahahahah, l'ha capita? Inserendo una virgola diventa un invito PER LEI a diffidare dei sentieri"
E cosi via, il peggio poi avviene nei negozi (rari) dove i commessi masticano un po' di inglese.
"Buongiorno, sono Margherita Buy e vorrei dare un'occhiata in giro senza tuttavia comprare alcunche"
"O Buy, ma 'un compri nulla? Ahahahah"
Insomma, un disastro; le basterebbe evitare di presentarsi ovunque vada, ma la cortesia le impone altrimenti.
Un giorno penso di aver trovato la soluzione ai suoi problemi quando parlo dei suoi guai con in signor Giballa, suo fraterno amico.
"Signor Giballa, sono Margherita Buy [la cortesia le impone di presentarsi anche a chi conosce gia] e tutti mi scherniscono per il mio cognome!"
Il signor Giballa, ascoltate le lamentele dell'amica, ha gia pronta la soluzione.
"Sposiamoci, in questo modo potrai acquisire il mio cognome"
I preparativi furono celeri ed il giorno seguente l'impiegato comunale uni in matrimonio il signor Giballa e Margherita Chiavacci.
"Signor Giballa, sono Margherita Chiavacci e sono anche tua moglie, pero ero convinta che 'Giballa' fosse il tuo cognome"
"No, di nome faccio 'Signor Giballa', di cognome faccio Chiavacci"
Senza neppure consumare il matrimonio, gli sposini andarono a Siena in viaggio di nozze, senza piu doversi vergognare del proprio cognome.
Giunti in albergo "Cara" dice il signor Giballa "lascia che sia io a presentarti stavolta" la sposina approva.
"Buonasera, io sono il Signor Giballa, e questi e mia moglie Margherita, siamo giunti sin qua in viaggio di nozze e vorremmo una stanza per la notte"
"Uh" fa il receptionist, compiaciuto "sposini novelli... bellini! Perfetto, scrivo la vostra entrata nel registro degli arrivi: una stanza per..."
"Chiavacci" Dice Margherita al settimo cielo ora ce puo sfoggiare il suo cognome da signora "una stanza per Chiavacci"
"Una stanza per Chiavacci" scrive l'addetto, poi ridacchia "Oh, be, capisco il vostro impeto giovanile, ma non fate troppo rumore o sveglierete gli altri clienti..."

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Ragazzi, mi serve un altro commento per postarne un'altra, se no col meccanismo nuovo dell'update mi va sopra la prima.

 

Si posta i frutti delle tue meningi. Un poco sotto tono questa. Ci hai abituati troppo bene.

 

Avevo tempo a disposizione ma non la battuta pronta, così ne ho riciclata una vecchia.
Così come la prossima, mentre le successive sono un po' meglio, se non altro per l'introduzione di un nuovo, ermetico personaggio.

In tempi remoti si dice abbia camminato su questo mondo un sant'uomo dotato di straordinari poteri taumaturgici. Favolose erano le sue capacita di guarigione, al punto che si dice potesse addirittura risvegliare dal sonno della morte. Per questa sua miracolosa abilita numerosi seguaci cominciarono ad attorniarlo e ad ascoltare le sue sagge parole.
Quest'uomo si chiamava Giballa.
In quei tempi, Giballa stava indicando ai suoi discepoli le regole del gioco della rava, ma li trovava assai distratti e deconcentrati.
"In verita, in verita vi dico cari discepoli: non mi sembrate entusiasti di apprendere questo gioco. Forse qualcosa vi turba?"
I discepoli volsero altrove il capo tranne uno, Freezer che, un po' vergognosamente, confesso i propri turbamenti:
"Ecco... maestro... il punto e che noi ti abbiamo seguito fedelmente per molto tempo..."
"Si, lo so, e spero che i miei insegnamenti vi siano graditi"
"Si, ma... ecco, abbiamo lasciato a casa le nostre famiglie, le nostre spose giovani e calde, non le vediamo ormai da molti anni..."
"Apprezzo molto il vostro sacrificio"
"Si, ma... ecco, adesso sentiremmo forte il desiderio di sfogare in qualche modo le nostre naturali pulsioni"
"Non capisco"
"Ecco... si, insomma, magari fare una visita a quel bordello che abbiamo visto ieri lungo la via maestra..."
"Un bordello?"
"Si, si, quell'edificio pieno di femmine..."
"Ah si, lo ricordo... Non so che cosa vendano in quella bottega, ma dato che vi ho visto solo donne presumo fossero articoli da cucina, o da ricamo..."
I discepoli si guardarono con fare interrogativo
"Maestro, non sapete che cosa si fa in un bordello?" Erano increduli "Quelle ragazze non erano clienti, erano la merce in vendita! Dietro pagamento di un compenso loro... intrattengono la clientela maschile."
"Ah! Che cosa bizzarra, dovrei pagare per intrattenermi in conversazione con delle fanciulle?"
"Ma... ma no, intrattengono in modo piu... unico. Danno un tipo di soddisfazione che solo una donna puo dare"
"Non sono certo di aver capito..."
I discepoli erano semplicemente attoniti, il loro maestro di vita non aveva mai avuto una donna! Decisero di correre ai ripari.
Il giorno seguente i discepoli convinsero Giballa ad andare tutti insieme al bordello: avrebbero cercato una pulzella per il loro maestro che lo iniziasse ai piaceri della carne.
Rimasero cosi in sala d'attesa, mentre il maestro si dava da fare al piano di sopra con una biondina prosperosa, matura ma ancora piacente che avevano scelto per lui. Poco dopo pero, la ragazza usci di corsa, mezza svestita e visibilmente infuriata e li addito.
"Voi... voi eravate con..." e indico Giballa, appena uscito dalla stanza, ancora vestito e con sul volto un espressione imperscrutabile "...con quello la?"
"Be... noi... si"
"Fuori!" grido, poi ancora piu forte "Fuori di qua, TUTTI"
Sconsolati, i discepoli uscirono, seguiti a ruota dal maestro. Si incamminarono nuovamente finche, trovata una radura si fermarono.
Fu Freezer a dare voce all'interrogativo che attanagliava tutti quanti loro: "Maestro, ma che cosa e successo la dentro?"
"In verita, in verita vi dico che non riesco davvero a capire che cosa sia successo a quella ragazza! Mi ha preso per mano e mi ha portato dentro quella stanza, chiudendo la porta dietro di se"
"E poi?"
"Poi ha cominciato a spogliarsi mettendo in bella mostra i suoi seni, guardandomi, come se si aspettasse qualcosa da me. Quindi, sorridendo, si e avvicinata e mi ha preso la mano, appoggiandola sui suoi seni"
"E voi, maestro, che cosa avete fatto?"
"Niente, l'ho lasciata fare, debbo confessare che ho sentito una sensazione, simile ad un benefico calore, dentro il mio corpo mentre mi guardava, e mentre muoveva la mia mano a farmi tastare tali escrescenze"
"E... nient'altro?"
"Oh, no, no, poi l'ha spostata lungo i fianchi e poi, con una mossa repentina, ha scostato la veste e mi ha fatto tastare la zona sotto al pube, ed e la che cominciano le stranezze..."
"Stranezze?"
"Be... potete anche non crederci, ma c'era un taglio immondo la sotto! Un taglio che ho giudicato fresco in quanto bagnato, anche se il liquido non sembrava essere sangue"
"Oh, e a quel punto avrete fatto qualcosa, immagino..."
"Certamente! Facendo appello alle mie capacita taumaturgiche ho chiuso quella ferita."