Storia

https://www.amazon.it/Storia-della-guerra-civile-americana/dp/8817028703 questo, se può interessare. Una monumentale ricostruzione della guerra civile americana, estremamente dettagliata e documentata, eppure molto scorrevole ed adatta anche ad un pubblico non esclusivamente tecnico. Comunque grazie, mi segno il nome!

 

Di nulla.

Tra l'altro ho visto che c'è un post vecchio dove mi veniva consigliato da un utente. Poi si vede che non sono andato in libreria.

Tema affascinante, quello della Guerra di Secessione.

 

Nell'avvertire @Disciple_Of_The_Watch_ che per questioni di tempo non ho ancora aperto mezza pagina de "La guerra dei dieci anni" (shame on me), due domande per voi:
1) qualcuno ha mai letto "Il secolo breve" di Hobsbawm? Recensioni e considerazioni sul libro (vorrei soffermarmi soprattutto sull'accessibilità per chi non è storico di professione)?
2) nell'ampio panorama di riviste sulla storia, quale è secondo voi la migliore? Mi intriga parecchio "Storica" di National geographic, ma nella pratica sono fermo a Focus Storia (che pure non mi sembra malaccio e che leggevo fino a non molto tempo fa), e pure qualche altra pubblicazione che vedo sempre esposta in edicola, tipo una della BBC o Medioevo dossier. Che mi dite?

 

Io studiai Hobsbawm all'epoca degli studi universitari, quindi un bel po' di anni fa; lo ricordo come un testo non particolarmente arduo o per soli storici, anzi, direi che la sua fortuna è dovuta anche al fatto che è abbastanza accessibile e chiaro. A scuola, lo indico e ne parliamo sempre con gli studenti di quinta, introducendo il discorso sul '900, per la tesi principale che espone, ma a dir la verità, dovrei rileggerlo per rinfrescarlo. (Con gli anni, e con il coronavirus, sta aumentando la voglia di rileggere testi che ricordo come interessanti ma poco altro e che mi guardano dagli scaffali di casa).

 

Vorrei lanciare un dibattito sul tema "statue razziste" visto che le proteste globali di Black Lives Matter stanno prendendo di mira monumenti storici di indubbio interesse, appoggiati da molti sindaci progressisti e in particolare dal londinese Sadiq Khan.
Siccome la politica è stata difenestrata da TM vorrei riflettere più che altro su questo tema: cosa è giusto commemorare? E' opportuno rimuovere statue di persone vissute anche centinaia di anni fa e che sono state indubbiamente importanti per la storia (al di là del sistema colonialista nel quale sono vissuti) oppure si rischia solo di rendere più arido il già disastroso stato della cultura storica in Europa e nel mondo?

 

Il punto è che al giorno d'oggi si ragiona per estremi.

Fino all'altro ieri Churchill era un eroe occidentale perché ci aveva salvati dai nazisti, poi qualcuno ha scoperto che l'India era sotto il dominio inglese all'epoca > in Inghilterra governava Churchill > Churchill è il diavolo. Così, da un estremo all'altro. Entro fine mese qualcuno rinnegherà i meriti inglesi nella lotta al nazismo e/o dirà di vergognarsene, ci metto la mano sul fuoco. Poi si degneranno di aprire wikipedia inglese, dove c'è una pagina dedicata alle critiche mosse a Roosevelt, e scopriranno che è stato accusato di aver centralizzato troppo il potere e quindi anche lui diventerà un dittatore spietato, in barba al New Deal e al D-Day e ad altre cose del genere.

Ciò che manca a questi babbuini sono
1) la presa di coscienza che Churchill, Roosevelt e compagnia cantante erano figli della loro epoca, cresciuti con i valori trasmessi da quella società, e trattare ciò come se fosse una colpa significa non avere la minima nozione di storia.
2) la presa di coscienza che l'essere umano è fallibile per definizione e anche il più santo degli uomini compie errori, più o meno gravi s'intende.

Compito della storia è prendere queste personalità e valutarle, metterne in risalto i meriti ma allo stesso tempo evidenziarne i demeriti. Estremizzare in uno o nell'altro senso significa, come dici tu, rinsecchire una situazione culturale già di per sé aridissima.

Altrimenti, a questo punto, dovremmo Demolire il Colosseo, simbolo dell'imperialismo romano (uno dei tanti); demolire la via Appia: eheheh a noi non la si fa (mi do re), mica ce lo potete nascondere che i coraggiosi schiavi ribelli di Spartaco furono crocifissi lungo la strada, via questo vergognoso simbolo dell'oppressione da parte del potente!

E così via.

 

Cioè per dire, la HBO ha appena rimosso Via col Vento perché ci sono i contenuti razzisti, guai!

A parte che qualcuno dovrebbe dire a queste teste di merda che quella storia è ambientata durante la guerra di secessione quindi GRAZIE AL CAZZO, ma il prossimo passo quale sarà?

Via Django Unchained perché si dice "negro"? Quel rincoglionito di Spike Lee ci marcerà su sta cosa finché avrà fiato in corpo.
Via Il Gladiatore? Quelli sono schiavi, sia mai!
Via Notre Dame dalle librerie? Si discriminano gli zingari!
Via It? Ehi ehi c'è la parola frocio!
Wilamowitz? Era un convinto monarchico, i suoi articoli sulla letteratura greca sono certamente dannosi, al rogo!
Furtwaengler? Diresse Beethoven al compleanno di Hitler, bruciamo le sue incisioni!

Viviamo in un'epoca profondamente ipocrita e ignorante, e non facciamo nulla per risolvere la situazione.

EDIT manco il tempo di dirlo:

 

Cito parte del tuo intervento (che per lo più condivido), perché ci tengo sottolineare che Roosevelt firmò l'Ordine Esecutivo 9066, restrizione che non portò certo alle conseguenze che ebbero gli Ebrei in Europa ma comunque giova ricordare che migliaia e migliaia di cittadini statunitensi di etnia nipponica furono allontanati dalla costa del Pacifico e reclusi in campi di concentramento per via della loro appartenenza razziale. E questo per via di un presidente che era senza alcun dubbio un progressista, al contrario del conservatore Churchill che invece oggi avrebbe senz'altro parte delle caratteristiche di Johnson o Trump.
Sul fatto che Churchill abbia avuto un ruolo di primo piano nella sconfitta del nazismo, prima con la sua linea di intransigente non-negoziazione nonostante l'imminente disfatta, poi con la politica di stimolo nei confronti degli USA circa la situazione europea, infine grazie al fatto che la RAF distrusse la supremazia aerea della Luftwaffe, è un dato storico sempre più indiscutibile.

 

Ma non avrebbe fatto schifo nemmeno conservare i monumenti nazisti, ovviamente con una grande attenzione affinché fosse proibito ogni congiungimento commemorativo nel loro luogo.
Tolto questo problema tutto si potrebbe tenere.

 

Appoggio in toto l'analisi del buon @The Eternal Wayfarer . Da studioso di storia antica, non aspetto altro che un bel giro di vite contro gli imperatori romani o un Aristotele a caso, visto che si pretende di leggere qualsiasi periodo o evento storico secondo l'ottica della convenienza del politicamente corretto da social network del mondo attuale.

 

Eh ma il Governo dei Trenta

 

Guarda, giusto oggi è venuto fuori un discorso simile sull'obelisco di Mussolini a Roma (quello con scritto MVSSOLINI DVX per intenderci) e l'opportunità o meno di rimuovere quell'epigrafe (che vorrebbe dire riempire i solchi di cemento). Già qualche anno fa la Boldrini aveva proposto di lasciarlo ma cancellando la scritta.

Che poi per eliminare l'architettura fascista a Roma bisognerebbe demolire un bel pezzo di città.

Io sono dell'idea che il problema stia molto più al di là dell'oggetto in sé e che sia un problema educativo.