Spiritbox

ma non si può tener conto della valutazione di rate your music dopo 2 giorni dall'uscita del disco, bisognerà pur dare il tempo alla gente di ascoltarlo bene e poi di votare. Cmq ogni tanto anche rate your music sbaglia XD non è infattibile XD

concordo. alla fine è il metro di giudizio che uso pure io: Poi perfetto non saprei, penso che di dischi perfetti anche tra i capolavori si contino sulle dita di una mano. Per me 9 o 90 è un disco che reputo un piccolo capolavoro oggi (o un album straordinario, come preferite voi), non perfetto perché quasi nessun disco lo è per come la vedo io, ma un disco che potrebbe diventare una pietra miliare del domani

 

esattamente, che mi sembra a rigor di logica una cosa giusta. è chiaro che il sistema prende in considerazione due fattori: il numero di persone votanti (ratings) e il voto medio. Chiaro che un disco piò avere pure 4,56 di media ma se lo han votato in venti vale zero e quindi RYM non lo mette tra gli album indispensabili in grassetto, mentre un 3,70 votato da 10 000 persone è notevole

 

Recensione Tsunami Sea - truemetal.it

cmq per me sto disco è pazzesco, e sì, da 90 come il voto che gli ho dato XD

 

Un buon disco di per sè ma inevitabilmente patisce il confronto con il debutto; nessuno di questi nuovi brani ritrova la spinta anthemica di una Yellowjacket o l'impatto emotivo di Constance e Secret Garden (anche se la title track si avvicina). L'atmosfera si è fatta più fosca, a tratti la voce di Courtney sembra un canto di sirena perso tra le onde nere di un oceano in burrasca. L'inferno di Black Rainbow esprime al massimo questo vibe malato e distopico ma purtroppo le altre due tracce senza cantato girano su sè stesse senza concludere granchè: le chitarre continuano per lo più a fare baccano senza offrire niente di memorabile e di conseguenza quando viene a mancare la voce pulita i pezzi perdono identità. Bene gli episodi più ipnotici (Fata Morgana, A Haven With Two Faces), restano quanto di più personale questa band abbia da offrire.

7/10

 

Ma perchè parli sempre al plurale se la recensione la fai tu? Non penso che parli a nome di tutta la redazione

 

Quando fa comodo

 

In cinquanta e più anni di esistenza della musica metal, iniziata suppergiù nel 1969, di capolavori ce ne sono a decine, altrochè.
Ovviamente contando tutti i generi che rientrano nella galassia hard/heavy

 

e allora non diamo voti e via. cosa che sarebbe la più sensata. non darne, inoltre, porta anche molto più a leggere interamente l'articolo o quantomeno con più attenzione il commento finale.
comunque non sono mai per la sudditanza artistica ecc. inoltre, molti album considerati storici non sono affatto invecchiati bene e si stenta a riconoscerlo.

 

Comunque , io , visti i buoni voti di Rym e visti i commenti entusiastici di Mordred, avevo ascoltato il debutto. Scartato dopo due ascolti , non mi piace

ho dato un’altra possibilità a quest’ultimo album e ho ascoltato qualche canzone.
Niente, non ce la faccio, non fa per me

 

Io questa storia per cui bisognerebbe aspettare non si sa quanto tempo prima di poter definitivamente inquadrare un grande disco, ed assegnargli il giusto voto, non l’ho mai capita più di tanto.
E’ chiaro che, come ha fatto notare qualche utente, il tempo può aiutare in alcuni casi a comprendere meglio la portata storica di un’opera, ma si tratta più che altro di aggiungere qualche altro tassello al giudizio complessivo su di essa, ovvero di limare ulteriormente il parere che era già stato espresso in precedenza.
In linea di massima, però, penso che un recensore preparato (e obiettivo) sappia individuare fin dall’inizio tutte le peculiarità di un disco e sia in grado di dargli la giusta collocazione all’interno del panorama musicale senza bisogno di aspettare tanti anni…

Ritengo invece che, al di là del discorso relativo ai presunti capolavori, vi sia sul web la tendenza da parte dei recensori ad utilizzare i voti in maniera pedissequa muovendosi sempre all’interno di un ristretto intervallo numerico ed evitando accuratamente di scendere al di sotto del sei, il che è francamente ridicolo vista la quantità di dischi scialbi ed inutili che affollano il mercato.

Per contro, vi sono soprattutto sui siti anglosassoni commentatori che fanno un uso smodato dei volti più alti, lasciando quasi intendere che sul mercato vengano pubblicati di continuo dei capolavori o quantomeno dei dischi superlativi che rasentano la perfezione.

Entrambe queste tendenze sono, a mio avviso, deleterie perchè da una parte, con il livellamento dei voti entro il sei, si evita di fare una reale selezione e tracciare una linea netta tra gli album meritevoli di attenzione e quelli assolutamente trascurabili (o da bocciare), e dall’altra si droga, per così dire, la votazione con il risultato di standardizzare i giudizi più entusiasti e restituire al lettore una visiona distorta della realtà musicale (e mi riferisco ovviamente a tutti quei recensori che utilizzano voti altissimi con troppa leggerezza).

 

Scelta che non capisco ma ovviamente non discuto, era mera curiosità.

Boh, per me quando dico che un disco è un capolavoro è perfetto, altrimenti che capolavoro è?

 

Tendenzialmente un grande disco si rivela tale sin dai primi ascolti, però la definizione di capolavoro viene sempre dopo, per una serie di motivi che spesso esulano da quanto sia stato immediatamente ritenuto.

Ecco, come fai a dire che un recensore sia obiettivo verso un disco o un gruppo? Spesso vedo recensioni che sono molto di parte, e non me ne voglia il buon Mordred ma secondo me anche lui giudica determinati album con un atteggiamento di parte (tipo questo degli Spiritbox). Nulla di male in tutto ciò, sia chiaro, ma non riesco a prendere completamente per buono chi fa questo tipo di recensioni.
Ed ormai, come ho detto, con tutti che possono recensire ovunque un disco, ormai si è perso il valore delle stesse, tanto ormai tutti possono farsi un'opinione su un disco molto in fretta. E dare un voto è spesso un'arma a doppio taglio, perchè tanti si fermano al numero senza leggere neanche quanto scritto, criticando o meno tale numero.

 

Secondo me le due cose non sono collegate, anche perché certi piccoli difetti di un album sono innegabili (pur non rovinandone il risultato finale)

In "Master of puppets" è stata molto sacrificata la grancassa della batteria, e questa cosa non può esistere in un album "perfetto", essendo un errore in fase di produzione, ma l'album è comunque un capolavoro

"Storm of the light's bane" dei Dissection suona di merda, almeno per quanto riguarda la sezione ritmica (il basso è ridicolo, sembra suonato su una chitarrina classica), quindi è decisamente difettoso e tutt'altro che perfetto, però rimane un capolavoro

Il mondo è pieno di album che per vari motivi non possiamo considerare perfetti pur rimanendo fantastici