Spiral Architect...

Lang l'ho visto in clinic al torino drumming festival che ha organizzato alessia mattalia (il mio maestro) che è amica di thomas. Grossi vincoli sull'organizzazione hanno compromesso la promozione del festival e ci siamo ritrovati in 30 spettatori (tutti gli allievi, in pratica) da soli con thomas, che infatti le ha fatto un favore da amico andando a promuovere un festival purtroppo organizzato in fretta e furia.
Che si può dire, Lang l'avevo visto su youtube e sapevo cosa aspettarmi.
Su certe cose è davvero scoraggiante (del tipo "non ce la farò mai a raggiungerlo"), a parte la sua incredibile tecnica cura molto anche la coreografia (NESSUNO volteggia le bacchette come lui) ed il suono.

Alla clinic anche lui ha rimarcato come la Nannini volesse qualcosa di molto lineare, è normalissimo quando si suona un determinato genere. Prima di Lang si è esibito Eric Thomas, sulla cui tecnica non sono rimasto convinto, ma effettivamente ha fatto un bel discorso su quanto sia importante imparare diversi stili e sapersi sempre adattare... se un musicista non si sa adattare può essere chi vuole ma non verrà mai chiamato come session-man.

Però fatemelo dire... dopo 10 minuti che suona Lang ho mal di testa. Zi zente jà ke è auztriako! Pezanteee jà! Certamente è un DIO, però spesso satura troppo e non avendo proprio il tocco di velluto se si vuole seguire tutto quello che fa ci si rintrona.

PERSONALMENTE (e non solo io ) preferisco 1000000 volte Minnemann o il Gran Signore Gavin Harrison, quest'ultimo per me senza paragoni, capace di suonare con tecnica inarrivabile ma usandola con competenza, gusto, tatto e fermezza. Wilson ci ha visto davvero giusto cercando un nuovo drummer. E Gavin è uno che ti fa godere pure con Baglioni (sentitevelo sui live tiop "Assieme" o "Ancorassieme")... Volevo recuperarmi i suoi video Rythmic Horizons e Visions senza passare da internet ma ormai farò così, hanno persino i sottotitoli in italiano, Gavin è un FIGO!!!

 

Bah, tra il gusto di Harrison e quello di Minnemann c'è un abisso secondo me in favore di Gavino, ma direi di smetterla con l'OT

Anch'io però non gradisco molto il suono di Lang.

 

il gusto riscontrato nel drumming di manù katchè è ben lontano dall'essere raggiunto per me,anche se pure gavin ne ha da vendere....spero nella grazia del moderatore

 

incarnano benissimo lo spirito progressivo secondome...

 

Chi? Gli Spiral?

 

Si ma ormai la definizione di Prog Metal sta diventanto talmente allargata nei significati che sta perdendo il valore iniziale...e come direbbe qualcuno:
E' INEVITABILE....

 

Boh, sarò matto, ma a ma gli spiral Architect pare incarnino la parte peggiore del prog: il tecnicismo fine a sè stesso. Freddo e macchinoso. Vuoto.

 

Eh, già, il Prog deve invece mantenersi il più possibile lineare...

 

Non ho capito se sei sarcastico, ma se lo sei...

Chissà, forse conosci solo una piccola parte del prog.

Se vuoi saperlo, per me gli Shadow Gallery sono piuttosto lineari. Quando gli evoluzionismi tecnici, i dispari, le terzine, i poliritmi sono inseriti in un contesto chiaro e con un senso, creano una situazione di estrema linearità. I dischi più belli, anche e non solo prog, sono quelli che danno l'idea di un cerchio che si apre e che poi si chiude. O anche quelli che danno l 'idea di una forma precisa, magari anche distorta, ma sempre armonica e intelligente.

Per me, e ripeto per me gli Spiral Architect sono lontani anni luce da tutto ciò.

 

Caro progmoh, non è detto che se tu non afferri il senso di una quadratura del cerchio (per me ben evidente nel disco in questione) questa non esista.
A volte si tende ad aver paura di ciò che non si comprende, ma non vorrei addentrarmi in un discorso socio-filosofico che ci porterebbe leggermente () OT.

Detto questo...bentornato Wicker

 

Infatti, senza bisogno di discorsi socio-filosofici, io ho scritto

caro Acid Rain.

Aggiungo anche che ho dato tantissime possibilità a questo disco, e che tale quadratura non l'ho trovata. Per me rimane un disco malato e delirante, senza corpo, che disturba volendo disturbare.

 

Ero sarcastico, stavolta però senza intenzioni cattive, stai tranquillo.
Entrando nel discorso... sono sempre socraticamente ben cosciente del mio essere ignorante un po' in tutto. Penso che in ogni ambito le possibilità di sviluppo siano pressochè infinite - o, in ogni caso, che sono numerosissime - e l'ultima delle mie pretese è quella di conoscere tutto. In fatto di musica tendo a non precludermi alcuna strada, ma devo ammettere che sono più ferrato in alcuni ambiti che in altri: conosco più approfonditamente Heavy e Prog Metal ed Alternative Rock, ma - credo - sempre in maniera limitata (in questa sezione di Truemetal, per esempio, sono l'ultima persona considerabile come esperto di Prog Metal).

A grandi linee mi trovi d'accordo. Mi discosto dal tuo pensiero quando dici "con un senso"... perchè non tutto quello che ha un senso è lineare.

Certo che sono lontani anni luce da tutto ciò... anche se non credo siano tanto lontani dalla bellezza, che si può comunque riscontrare nella disfunzionalità di "A Sceptic's...", nella sua macchinosità, nella sua pretesa e precisissima asimmetria.

Qui spiego come la penso io.
Sono contento degli Spiral Architect e di quello che rappresentano perchè ripropongono una trasformazione che in musica si era già verificata nella prima metà del secolo, ma che andava ribadita perchè sia la musica leggera che la musica colta hanno subito altre trasformazioni, per mezzo delle quali musica leggera ha potuto diventare colta e viceversa.

Quello che andava riproposto era la ricerca di altre vie che l'avanguardia novecentesca, parallelamente agli artisti e ai letterati correlati, aveva portato avanti, ma che era sfociata in strade sempre meno ragionate. La necessità era di incanalare la bellezza della dissonanza, darle nuova forma - una forma concreta e tangibile, realissima ma fluida (perchè la fluidità, e penso che questo sia condivisibile, non manca in alcuno dei brani degli Spiral Architect), per quanto spigolosa in superficie.

E' questo il fine che, a mio parere, Prog Metal e Crossover devono continuare a perseguire... la riscoperta della dissonanza e dell'aritmia continua, zoppicante, dura come la realtà che deve descrivere (e qui penso di aver spiegato sufficientemente perchè trovo almeno interessante il prodotto degli Spiral Architect); è per questa unità di scopi che tendo ad assimilare bands appartenenti a due generi apparentemente tanto differenti (e qui spiego il perchè, quando tempo fa si parlava di Tool da inserire nella sezione Progressive, mi dichiarai assolutamente convinto della necessità di annoverarli tra i gruppi Progressive). Tutto qui.

 

sono dello stesso parere....tuttavia trovo giusta anche l'interpretazione di Progmoh per quanto riguarda la musicalità degli Spiral Architect.....io stesso non nego la genialità del suddetto gruppo e la dissonanza è presente in maniera preponderante all'interno delle loro composizioni....la loro musica è mutevole nel suo incedere ma muta sempre in qualcosa di incompleto e di non ricollegabile a un fine, a un idea ,a una forma definite...
con questo non ho niente contro gli Spiral e la loro particolarità consiste proprio in questo....

 

un mio amico aveva sù in macchina un cd di questi spiral architect..... devo dire che mi hanno colpito. Molto bravi... non li conoscevo
E che basso protagonista che hanno

 

Lo odio.