Spiral Architect...

Beh, se argomentassi un pochino di più magari ci si potrebbe pure scambiare qualche opinione; con una frase come questa buttata li così non c'è molto da poter discutere.
Esprimici per bene le tue impressioni e se ne parla tutti insieme, ok?

 

D'accordo con te.

E non c'è dubbio che "a sceptic's universe" sia un disco di ottima qualità,
progressive in senso pieno. Mi ricorda una versione sonora dei quadri di Escher

Detto questo, comunque, non è esattamente il mio genere preferito e se ascolto gli SA lo faccio più con stima che con passione. Capisco quindi chi non trova particolare coinvolgimento emotivo in una musica che - per me - è prima di tutto delizia per musicisti.

Volendo aggiungere ancora un commentino, preferisco, anche in letteratura, coloro che sanno essere profondi con - spesso solo apparente - semplicità.

 

Sono un po' troppo anni '80, se avessi sentito un disco del genere intorno alla prima meta degli anni '90 lo avrei sicuramente apprezzato (watchtower - Control and Resistance all'epoca mi sembrava allucinante e lo è ancora ma in senso contrario).
Riguardo alla complessita delle composizioni e alla tecnica esecutiva sono indiscutibili però non dicono niente di nuovo.

 

Beh, ma A Sceptic Universe è uscito nel '99, e non mi sembra che all'epoca ci fosse tanta gente che suonasse quel tipo di musica. Così come non credo che ascoltare oggi Control And Resistance sia così anacronistico: certo dal punto di vista dei suoni e degli arrangiamenti suona sicuramente retrò, ma per me quello continua ad essere un gande album, secondo me poco apprezzato all'epoca proprio perchè molto più avanti rispetto alle altre uscite dell'epoca. E lo stesso identico discorso mi sento di poterlo fare per gli Spiral Architect che a mio parere, e come diceva Savior, sono progressive in senso pieno...

[EDIT]Vabbè che andavo di fretta, ma quante cacchio di volte ho scritto "all'epoca"? :ehm:

E infatti mi pareva strano! (scherzo eh? )
Ovvio che questa è musica che richiede uno sforzo totale per essere ascoltata, è quasi una sfida veso chi ci si pone davanti. Io stesso, nonostante lo ascolti da anni, a tutt'oggi non penso di aver compreso in pieno il significato del messaggio, quello che questi musicisti volevano comunicare.
Comunque credo sia innegabile la passione e lo sforzo compositivo che c'è dietro ad un lavoro del genere. Niente accessibilità, niente "commercialità", nessuna apertura alla facile melodia. Qui c'è solo il tentativo di mettere in musica la complessità del mondo e della socetà moderna, e quindi non poteva che venir fuori un disco come A Sceptic Universe. Quindi sul coinvolgimento emotivo non sono poi tanto d'accordo: io quando ascolto questo disco sono totalmente coinvolto, di certo non lo metto su come semplice sottofondo (che poi è anche un po' svilente del lavoro si un musicista, non trovi?). Probabilmente, però, il mio coinvolgimento emotivo è differente da quello che intendi tu, perciò pur non condividendo capisco e rispetto una posizione del genere.
Certo poi mi fa male sentire chi parla di cascate di note messe li a caso, nessuna emozione ecc. perchè ritengo sia palese qual è la mole di lavoro che sta dietro a composizioni ed esecuzioni di questo tipo: a questo punto bisognerebbe domandarsi perchè qualcuno si dovrebbe prodigare in quel modo per produrre una musica che non ha neanche l'ombra di commercialità, e che non permetterà mai e poi mai di camparci sopra...

 

Mi dispiace, ma non sono d'accordo. I suoni non sono anni '80. Le strutture proposte non sono anni '80. Il comportamento e il messaggio base non è anni '80.
Gli anni '80, per il metal, erano gli anni degli assoli fluidi, dei riffs incisivi e delle voci acute; se mancavano le voci acute c'erano le voci deliranti con stili di cantato differenti dalla stonatura in sé (adottata da molti cantanti della scena New Wave, Darkwave, Alternative eccetera) e dosi mastodontiche di batterie in posizione d'attacco. Ogni tanto qualcuno si avventurava in campi leggermente più complessi (Fates Warning, Queensryche, Rush), ma quasi sempre si rimaneva entro determinati limiti. Sopratutto, negli anni '80 il futuro era atteso con ansia, tutti non vedevano l'ora che arrivasse, e se lo ricostruivano perchè sapevano di non poter aspettare.

Gli Spiral Architect non sono così. I suoni sono definiti ma taglienti, gli assoli - come molti artisti Progressive hanno insegnato - sono diventati parte integrante delle composizioni, non standard sui quali improvvisare, le strutture cambiano di continuo, la voce è delirante pur utilizzando tecniche assolutamente normali, si avverte l'incursione in generi diversissimi, ma - soprattutto - il concetto di base è diverso. Gli Spiral Architect sono per certi versi come gli Smashing Pumpkins, come i Muse, come i KoRn, come i Tool, come Marilyn Manson e come centinaia di gruppi il cui spirito è puramente anni '90, incarnazione di disagio generazionale: il futuro si sta per concretizzare e, tutto sommato, nessuno è disposto a rischiare che sia un disastro, tutti ne hanno paura, si confondono, tentano di esorcizzarlo con un'arte schizzata e paranoica, fredda nell'involucro ma estremamente insicura nei suoi recessi più profondi.

 

La penso come te e ho preso solo sto pezzo per dire che mettere un disco del genere come sottofondo,oltre ad essere un'offesa verso l'artista, per me è proprio fastidioso!
Praticamente essendo un sottofondo e passando quindi in secondo piano,in queste condizioni per me è come fosse un rumore (dato il tipo di proposta) e quindi non riesco a fare nulla se non spegnere tutto.
Perciò sto disco (come tutta la musica "complessa") secondo me va meditato senza fare null'altro,è stato fatto apposta per trattenere alta l'attenzione dell'ascoltatore.

 

Ci mancherebbe E poi l'ascolto è condizionato da molti fattori che rendono l'esperienza differente per ciascuno. Tanto più questo è vero se parliamo di emozioni.

Anche se, da musicista e "compositore" (mediocrissimo, lo sottolineo), io ho una concezione molto diversa dalla tua. Per me la melodia non è mai "facile"...se io scrivo un brano cerco di trovare le note più adatte per:

1) suscitare determinate emozioni-sensazioni;
2) rendere accessibile e gradevole l'ascolto.

Per questo, per me, brani come Promised Land o Someone else tanto per fare due esempi, hanno una carica emotiva ed un impatto melodico "superiore".

Sull'ascolto "di sottofondo": non fraintendermi, non sono un ascoltatore nè distratto, nè casuale. Certo, svolgendo una professione intellettuale impegnativa per otto ore al giorno, quando arrivo a casa la sera tendenzialmente preferisco rilassarmi con un morbido disco AOR. Ma questo è un altro discorso

 

Premetto che ho ascoltato solo 3 pezzi , presenti sul loro myspace...e non mi sembra che usino strumenti e voce in maniera così rivoluzionaria, nè nei singoli "interventi" sonori e nemmeno nel complesso musicale.
Per quanto riguarda un disco di difficile ascolto, almeno per me, il discorso vale solo per un periodo,poi una volta "assimilata" la musica e lo stile di un gruppo le "difficoltà" nell'ascolto dovrebbero scomparire per lasciare posto al gusto puro dell'ascolto di ciò che ci piace.

 

Su questo concordo (almeno fino a quando si parla di musica moderna: nella musica classica, a mio avviso, il discorso si fa un pelino diverso, ma qui è OT :P)

Qui invece dissento abbastanza. Basta accendere la radio per sentire melodie semplicissime che ti si infilano in testa e non ne escono più... Ma d'altronde quello è l'unico scopo per il quale sono state concepite.
Inoltre credo che il primo punto sia comune praticamente a tutti i compositori, quindi credo che anche Norberg (principale artefice della musica degli "Architetti") abbia fatto le sue scelte in base al tipo di messaggio da comunicare e al tipo di emozioni-sensazioni che voleva suscitare, appunto.
Posto questo, quindi, credo che i pezzi dei Ryche siano sicuramente superiori in quanto a impatto melodico (soprattutto il secondo, Promised Land non è un pezzo poi tanto semplice, e spoprattutto grazie alla teatralità di Tate [cosa assolutamente non negativa, per me]) ma non dal punto di vista della carica emotiva.

Nonono, qui devo chiederti scusa io perchè non ho specificato bene che non mi riferivo in particolare a te, con quella frase. Non penso assolutamente che tu sia un ascoltatore superficiale, anzi...

 

Due delle mie canzoni preferite dei Queensryche! Someone Else? una delle mie preferite in assoluto (versione piano e voce).

 

Gli SA sono a mio parere uno di quei gruppi che rischiano di rovinare il Progressive, non inteso come genere ma come ideale. Trovo A sceptic's universe un disco inascoltabile, e non pensate che non gli abbia dedicato vari ascolti, vista la pretesa evidente della proposta. Inascoltabile perchè mera esibizione di tecnica, groviglio inestricabile di suoni senza un minimo di cuore.
Questi gruppi io non li ascolto più, visto che quello che io vedo invece che un progresso musicale, è solo una stasi, anzi un regresso volontario.

 

ma infatti non li devi inquadrare come un gruppo progressive...cmq. finalmente sentito sto disco,a me è piaciuto schizzato,folle,anfetaminico ..boh a me è piaciuto...come piacquero a suo ttempo i T.I.F. o i zero hour gruppi che più o meno inserisco nello stesso filone..overdose de tempi dispari

 

Beh, gli Zero Hour sono già meno intricati e faticosi. Non mi sento di metterli sullo stesso livello di questi Architetti.

 

sicuramente diversi...però a spanne inquadrabili nello stesso filone,che personalmente ritengo moolto distante dal progressive...ciò non toglie che mi garba assai

 

Fantastico! Che definizione...descrive in una sola parola la reazione all'ascolto del disco. Grande disco e grande White!