Spam osceno e inverecondo: così c'incriccate il server, porco dighel!

Onci onci onci, bevi di meno ponci

 

sono davvero un mostro

 

impugnala con ardore, la mia chitarra
espugnalo come un forte questo mio corpo

 

Comunque il fascino di sua eccellenza Ilpalazzo è superiore secondo me

 

... su questo non si discute

 

Mmm, più tardi se mi annoio ti racconto come si costruisce una ruota per la tortura.
Però mi serve la tua assistenza: in che modo veniva fatta ruotare? mi viene in mente di inserire un palo nel mozzo centrale e legarci della corda intorno, ma poi finisce... tu sai come facevano?

 

Guarda come ti conci?

 

YEAH

'un ti 'onosco più

Sabato, domeni'a
e'l lunedì
è sempre la medesima
der martedì

Briao fisso
tutte le sere
anche stasera
domani sera

Ciambellù Ciambellù
E come te li bevi e te li butti giù

 

Questa parte mi mancava!

 

Supplizio della ruota - Wikipedia

possiamo fare una ruota a raggera o piena, la prima è più laboriosa però, devi flettere un asse per farle fare il cerchio e poi montare i raggi, per quella piena bastano delle assi che poi si tagliano a cerchio , vedi tu. Io non ho le capacità tecniche per flettere bene il legno e fare una ruota a raggi .

"LA RUOTA
Il supplizio della ruota era comune in tutta Europa, dal Medio Evo fino al Settecento. Donne, e: uomini nudi con le ossa delle gambe e delle braccia spezzate in più punti vengono letteralmente intrecciati ai raggi di una grande ruota da carro issata orizzontalmente su un alto palo, e in quella posizione restano esposti al freddo, alle intemperie e ai corvi (che strappano brandelli di carne e cavano gli occhi) per giorni e giorni, prima di morire. In Germania le ossa venivano spezzate brandendo la stessa ruota; in Italia, Spagna e Francia si usavano mazze di ferro."

Shizentaidojo - Torture e Supplizi

 

Mmmm, allora la sapevo male...
Per come l'avevo sentita io la ruota veniva fatta girare velocemente di modo che le membra (già spezzate) venissero strappate dal corpo.

Per come la dici tu... perchè usare una ruota? Cioè, una croce tenuta in orizzontale, o addirittura un tavolo potevano svolgere efficacemente lo stesso lavoro, no?

 

Mi hai fatto venire in mente una tortura persiana riservata a pochi... fortunati che viene descritta nell'Anabasi di Senofonte: in pratica si portava il condannato nel deserto e lo si inseriva tipo dentro una cassa lasciando fuori la testa e (mi pare) le mani e i piedi (oppure era legato dentro, non sono sicuro). Si lasciava lì cospargendo il volto di miele e di latte perchè attirasse gli insetti, poi la sera si passava a trovarlo e lo si faceva mangiare e bere a forza in modo che le feci accelerassero il processo di putrefazione all'interno della cassa.
Praticamente si veniva divorati dagli insetti. Vivi.

 

Questa tortura a sua volta me ne fa venire in mente un'altra che ho sempre trovato tanto semplice quanto affascinante:
Si metteva il condannato in ginocchio alla gogna bloccandogli testa e mani cospargendogli i piedi si sale. Si portava poi una capra alle sue spalle che, attirata dal sale, iniziava a leccare i piedi. Leccando con la sua lingua pian piano portava via i vari strati di pelle scorticando così le piante dei piedi del malcapitato.

 

Sul serio?
Che lingua ha la capra, scusa. Tra l'altro una tortura simile si vede anche in un film di Franco e Ciccio, ma è una tortura da solletico, non da scorticazione (non sto considerando Franco e Ciccio fonti storiche attendibili, intendiamoci, ma mi tornava che fosse così).

 

Che belle le torture ce sfamano gli animali, vero?
Immagino che a morire così ci si senta ecosostenbili...