Sonata Arctica

La canzone non mi dice nulla, anzi la trovo abbastanza fastidiosa.

 

Inizio a pensare che preferireste un album di minestrina riscaldata, ruffiano al massimo, con i soliti cliché del power, piuttosto di musica suonata in un certo modo perché è la direzione artistica scelta dalla band. Una sorta di Death Magnetic dei Sonata Arctica, peggio ancora un St Anger.

Allontanarsi da un genere che ha determinato il successo di una band è una scelta coraggiosa e personalmente la reputo meritevole di plauso.

Che Tony Kakko abbia portato la band verso sonorità più pop, più AOR, per allargare il pubblico, è una bestialità bella e buona. I Sonata Arctica nascono band pop, su cui poi si implementano le sonorità power scandinave. Checché se ne dica, fin dalla loro nascita, hanno attirato centinaia e migliaia di detrattori "true metal", che li definivano una pop band e poco altro - se non peggio (alzi la mano chi non li ha mai sentiti definire tali almeno una volta). Ora, mi sembra assurdo che chi ha difeso strenuamente una band in questi casi, se ne allontani oggi perché ha scelto di non suonare più canzoni iperveloci e superpower. Quelle rimangono lì, nessuno le tocca. Inoltre decine di gruppi imitatori producono roba simile ogni anno. Perfino gli Stratovarius hanno mantenuto il trademark power. Quindi se non sono loro, c'è tanto altro da ascoltare.

Sul serio, ci sono alcuni elementi dei loro pezzi dai primi album, che mi fanno quasi sorridere, per quanto sono ingenui. Lo stesso vale per i Rhapsody. Si tratta di cliché, di stampini, imposti dal genere. Quando una band riesce a liberarsene è una cosa ottima a mio parere. Questo non vuol dire rinnegare il passato - come ha fatto in parte Kakko in parte, facendomi incazzare - ma integrarlo in un sound più maturo. Secondo me è quello che hanno fatto i Sonata Arctica con gli ultimi due album, o almeno hanno cercato di fare. Il power c'è, nemmeno tanto nascosto, ma c'è anche una certa maturità compositiva. Dai, prendete l'ultimo ritornello di The End of this Chapter, quando parte la batteria a doppio pedale... Con ciò non voglio dire che non mi piace! Adoro quella canzone, tutto l'album e con lui il precedente meraviglioso e l'ottimo successore. Però che siano album caratterizzati da una certa ingenuità, con sonorità prese a pié pari dagli Stratovarius, mi sembra una verità condivisibile.

Detto questo, The Days of Greys e Stones Grow Her Name sono due album che vanno ascoltati per quello che sono, non in relazione al power metal. Fatto questo si può apprezzare quantomeno la fattura, ottimale, del prodotto. Poi può piacere o meno, ma che siano due album che funzionano, non si può non dire. E qui viene facile il paragone con Unia, che invece NON è un album riuscito. Anche lì, può piacere, ma che sia prolisso, lo dicono tutti.

Infine per quanto riguarda il singolo, è carino, sì. Il ritornello l'ho già fisso in testa, ma in generale è una canzone orecchiabile, non molto altro. Non mi sembra tutto questo ritorno al passato... forse un po' le sonorità "fantasy" e le tematiche, ma tutto qui. Ma tanto anche da Stones Grow Her Name l'opener era il pezzo più brutto di sicuro. Niente a che vedere con Deathaura o i predecessori power :P

 

Personalmente non è che preferirei la minestrina riscaldata, anche io apprezzo i cambiamenti ma semplicemente il "nuovo sound" non mi piace.

 

azz quanta carne al fuoco, andiamo con ordine:

No. Io da un compositore che non esito a definire GENIALE come Tony mi aspetto musica di qualità, quella qualità che ho trovato nei primi 4 album dei SA, e in The Days Of Grays (personalmente lo metto tranquillamente al livello dell'ottimo "Winterheart's Guild"). Ora, quegli album sono power, quindi mi accorgo che Tony è un compositore power eccezionale, e che il nuovo corso non ha raggiunto quei livelli di eccellenza, a parte il già citato "The Days Of Grays", quindi per avere musica di qualità dai SA mi devo aspettare un album power, o almeno in parte.

Indubbiamente

Non credo che ci sia qualcuno che seriamente pensa che il nuovo corso dei SA sia stata una mossa commerciale.. se così fosse non ha capito come è fatto Tony

D'accordo in generale, ma più che altro per quanto riguarda Ecliptica, e nemmeno per tutto l'album; una Fullmoon Tolkki non l'ha mai scritta per dire, e già Silence è un album personale, con soluzioni mai adottate dagli Strato

Anche qui d'accordo, anche se l'ultimo non mi ha convinto al 100% (cosa che invece aveva fatto il predecessore), un pò come Unia

Già, The Wolves Die Young come abbiamo detto è più vicino alle atmosfere di TDOG (e infatti mi è piaciuta ), ed è proprio per questo che io sono fiducioso: se tornassero con un Ecliptica parte 2 storcerei il naso a prescindere (anche se poi magari mi piacerebbe comunque il disco), perchè i SA non hanno mai fatto un album uguale a un altro, e non vedo perchè debbano cominciare adesso. La notizia del ritorno al power mi ha fatto saltare di gioia, perchè è un campo in cui si sono dimostrati grandiosi; ma allo stesso tempo mi piacerebbe che riuscissero a integrare il power con le sperimentazioni del nuovo corso, ed è per questo che ho apprezzato il singolo

 

appunto, tutto qua

 

Infatti, non penso che ci sia tanta gente che vuole un ritorno alle sonorità pari pari a Ecliptica e compagnia, con il ritorno annunciato a sonorità più "old style" si intende a canzoni con tratti power ma sempre nello stile maturato della band.
L'ultimo non mi è piaciuto molto, ma ci sono canzoni e parti in cui sento seriamente quanto sono maturati rispetto a 10 anni fa, come è giusto che sia.
La cosa che mi acconteterebbe (e spero accontenti anche i fan) è quella di un misto tra power e il loro nuovo sound più catchy (non che siano stati una band complessa comunque), e questo singolo mi ha preso, diretto e ben fatto (e se non sbaglio torno a sentire la seconda voce in sottofondo di Kakko, forse qualcosa ha recuperato in questo ambito dal pessimo Wacken 2013) e la bravura di Tony nell'unire pop a sonorità più dure secondo me si sente.
Non dico che adesso posso morire in pace, ma sono contento cosi.

 

A me non importa che tornino o meno al passato, ciò che conta è che i pezzi funzionino a differenza di gran parte della tracklist dell'ultimo disco.

 

Sicuramente non sarà un ritorno allo stile "full power" dei primi 3 dischi, lo stesso Kakko ha detto che con questo ultimo disco hanno ripescato elementi power del primo periodo.. E non l'intero stile.
L'ultimo a me era piaciuto, come al solito mi aspetto grandi cose da Tony e co.

 

Sono attivabili i sottotitoli in inglese; anche qui si parla di ritorno alle origini.

 

Sonata Arctica: quarto video dallo studio - TrueMetal.it

 

Scaricato il brano da Itunes; la produzione mi sembra eccellente.

 

Qui il video di The wolves die young.

 

a me non si apre.. mi dà un messaggio in rosa dove non capisco mezza parola

 

Disabilita l'estensione che blocca i pop-up.
Comunque è brutto assai.

 

ecco non ci so proprio fare con l'informatica.. grazie!

volevo anche aggiungere che il riff mi ricorda my selene..
e i suoni mi fanno ben sperare, sperando chiaramente in pezzi più ispirati per il mio gusto, ma almeno pare che non ci vengano riproposte robe simili a quelle sentite su stones grow her name..
video brutto però!