Sanremo 2023 [Commenti Pre/Live&Post Show]

Allora molti esponenti del punk, del post, della new wave, della darkwave, di un certo rock non dovrebbero essere definiti cantanti, in quanto non precisi, dotati di voci dall'emissione traballante e talora palesemente stonati?
La trap affonda le sue radici nel rap, un genere nel quale le doti canore non hanno mai avuto peso. Conta altro.
I trapper, come tutti i musicisti, cominciano a cantare per passione, poi le leggi del mercato decretano il loro successo (in questo momento, più avanti chissà). A me del concetto di "arte" non importa nulla, perché lo trovo un costrutto culturale utile solo a conferire attestati o a fare ostracismi (non parlo di te, ma in generale).

 

ho già risposto sopra

 

Abbiamo decine, se non centinaia, di casi, dunque non mi sembra un fenomeno così raro, anzi.
Ad ogni modo, nessun trapper crede di essere la reincarnazione di Giacomo Lauri Volpi, infatti si concentra su altro.

 

Chiudete il topic.

 

Ma di che disagio stiamo parlando? Facciamo i seri.

 

Serissimo.
Una parte dei trapper milanesi abita o abitava nella zona di piazza Selinunte, in palazzi che conosco benissimo; Babygang, proveniente da una famiglia povera, dopo essersi allontanato da casa, ha trascorso un periodo in un vagone ferroviario; Massimo Pericolo (che ho incontrato personalmente) viene dalla provincia sperduta, aveva una famiglia monoreddito di pezzenti ed è stato arrestato da ragazzino (restando, fortunatamente, poco tempo in carcere, ma comunque l'esperienza, se vissuta in tenera età, segna) e ti potrei citare molti altri casi del genere.
Non voglio fare della retorica spicciola, ma vieni a vedere la realtà in cui abito e quelle analoghe in tutti gli angoli bui della città e giudica tu stesso se una persona cresciuta in questi contesti non ha diritto a esprimere disagio.

 

In pratica una riedizione del rap anni 80.
Come dicono dalle mie parti: vai a lavorare

 

Ma un conto è esprimere il disagio sociale con canzoni di protesta atte a sensibilizzare l'opinione pubblica, un altro è "cantare" porcate del tipo "mi scopo la mia bitch", dai su. La trap è lammerda.

 

Aspetti fondamentali.
Come nel rap primigenio, nella trap i brani non passano attraverso filtri politici, perché nel particolare momento storico e nelle precise condizioni sociali in cui vedono la loro genesi regna l'assenza di strumenti critici attraverso i quali elaborare il malessere e inserirlo in un più ampio quadro. Così, i ragazzi dei quartieri avvertono un'esigenza e provano a esprimerla comunque, ma quale linguaggio e quali schemi interpretativi hanno a disposizione? Quelli brutali della nostra società, non edulcorati dalle convenzioni e vissuti nudi e crudi nella vita di tutti i giorni.
Nei pezzi, il vincitore domina incontrastato se torna nel quartiere con le tasche piene di soldi, se si prende le prede che desidera, se non guarda in faccia a nessuno per affermarsi e scavalca l'altro, il debole...I ragazzi apprendono sulla loro pelle il funzionamento dell'economia e della sua ideologia e ne replicano in piccolo le strategie, sperando di salvarsi grazie a ciò che li condanna. Un corto circuito interessantissimo.
Al contempo, però, colgono, pur non sapendo palesarlo esplicitamente, tutto una trama di sopraffazioni, ingiustizie subite e risposte attuate; non a caso i brani abbondano di riferimenti alle condizioni familiari, al supporto degli amici nella guerra quotidiana, ai soprusi della polizia, alla cronica mancanza di soldi etc. A volte, dietro a frasi da spaccone e minacce, si cela solo il legittimo desiderio di una condizione migliore (penso, tra le miriadi di pezzi, a "7 miliardi" di Massimo Pericolo).
Per questo e altri motivi, la trap mette in luce parecchie contraddizioni del nostro mondo e parla di noi (poveri e non).
Al di là della moda, delle decine di cloni senza sostanza e dell'industria musicale che ha approfittato del fenomeno fino alla nausea, i ragazzi di quartieri come il mio in tutta Italia si riconoscono, nel bene e nel male, nei testi, proprio come scrive Vittorio:

 

Inutile dilungarsi troppo sul fenomeno trap.
Tutto quello che c'era da dire è già stato detto 4 anni fa da Alberto Angela.

Una totale noncuranza del concetto di metrica e ritmo.
Voce strascicata, neologismi sfrenati e difficoltà articolatorie.

 

Il disagio di chi è costretto a sentirli immagino

 

Io non metterei nemmeno nella stessa frase trapper e musicisti. Questi della musica non conoscono nemmeno l'abc, e se la conoscono devono disprezzarla davvero tanto. Non ci sento nessuna passione in 'sta roba, solo tanta ma tanta ignoranza, sia nella "musica" che nei messaggi. E' una roba ingiustificabile da tutti i punti di vista, a mio vedere

 

Poco sopra, ho cercato di farvi capire perché mi interessa la trap.

L'"ignoranza" (presunta) deriva dal limitato numero di elementi comunicativi a disposizione: si tratta di una letteratura povera e artigianale, di una lingua d'uso (direbbe un linguista pedante) piegata al bisogno e dunque si deve saper leggere tra le righe.
Centinaia di ragazzi di Barriera di Milano, della Bovisasca, di Bastogi (tanto per citare qualche quartiere di città italiane, ma l'elenco potrebbe continuare a lungo) si riconoscono, in una piena adesione o con un atteggiamento critico (come nel mio caso), nelle immagini catturate dai testi, al di là della moda del momento (poi ripeto, come tutto, dipende dal singolo autore).
A me sta benissimo che voi vogliate ignorare la cosa, ci mancherebbe. Talvolta mi sembra che qualche pregiudizio gravi sulla valutazione, ma forse sbaglio io.

 

No no, hai ragione: pregiudizi sulla trap ne ho tanti, e man mano che purtroppo mi trovo costretto ad ascoltare questa roba si trasformano sempre più in giudizi