Queen

Ad ogni modo i Queen erano già stati ottimamente interpretati 30 anni fa

 

Qualche mese fa ci si chiedeva che fine avesse fatto John Deacon, il Daily Mail in occasione dell'uscita di Bohemian Rhapsody pubblicò questo articolo:

Ex-Queen bassist John Deacon is worth £105m but he's been a recluse for 30 years | Daily Mail Online



Sostanzialmente si dice una cosa già nota e stranota: che Deacon vive come un perfetto misantropo da quando si è ritirato.
Evita contatti ed eventi, è azionista e comproprietario del marchio Queen ma se May lo sente per telefono riguardo operazioni commerciali a nome dell'ex gruppo è già tanto. Vive praticamente come un pensionato di periferia, gioca a golf e si calcola che abbia un patrimonio di oltre 100 milioni di sterline.

 

Più ne leggo e più sono felice di non aver visto il film. Da cinefilo e suddito della Regina, mi sa tanto che sarei uscito dal cinema imprecando.

Non si può dire che sia invecchiato bene.
Quanto alla misantropia, ha sei figli e chissà quanti nipoti: ha molta più gente di me attorno, credo.

 

John ha fatto bene a ritirarsi a vita privata.. certo, c'è da chiedersi come faccia a resistere senza suonare o comporre (solo i musicisti possono capire), ma magari lo fa ancora in privato.
In ogni caso, quest'uomo ha scritto un paio di pezzi che possono farlo vivere di rendita, immagino..

 

Assolutamente no. È il più giovane della combriccola e sembra il più vecchio.

Tra l'altro mi immagino la voglia che ha il gestore del pub che frequenta di chiedergli aneddoti e memorie di quei giorni, visto che la signora Deacon gli ha espressamente proibito di fare domande in proposito.

Certamente non si può dire che gli manchi una famiglia, ma da quanto emerge dall'articolo non ha pressoché nessuna frequentazione al di fuori di loro. Si è isolato al punto che neanche i suoi vicini lo vedono molto spesso.
In effetti è una scelta che mi ha sempre incuriosito la sua. Chiaramente non ha problemi di soldi adesso come non li aveva nel 1992 né nel 1997 quando registrò la sua ultima canzone, magari avrà investimenti qua e là ma se detiene ancora i diritti sul marchio Queen e sulle sue canzoni (tipo il singolo più venduto della storia del gruppo e diverse altre hit, più quelle a suo tempo scritte da Mercury e passate a loro dopo la sua morte) sicuramente non ha problemi di introiti.
Però il fatto di essersi tirato del tutto fuori da quel mondo e di aver rifiutato sistematicamente ogni occasione per tornarci (i vari tour Queen + Paul Rodgers/Adam Lambert, Bohemian Rhapsody...) significa che per lui è inderogabilmente finita il 20 aprile 1992. Per dire poteva rimanere nel mondo della musica come produttore o qualcosa del genere, invece zero. È una cosa curiosa, non so in quanti altri l'abbiano fatto. Tra i grandi nomi forse nessuno.

 

Questo è limpido, parliamo dell'uomo che ha scritto Another One Bites the Dust che per anni è stato il loro singolo più venduto (non so se lo sia ancora, ma immagino che il revival di Bohemian Rhapsody in occasione del film le abbia permesso di riprendersi il primato). Oltre a varie altre hits.
Come dicevo i soldi sono l'ultimo dei suoi problemi, nella probabilissima ipotesi che non se li sia spesi tutti (anzi secondo me sono ancora tutti lì o quasi).

Quanto all'aspetto musicale, non è detto che non suoni più. Magari ha cambiato strumento (o è tornato alle origini, se non sbaglio lui nacque chitarrista). Secondo me pensa di aver dato quel che poteva, cosa che dovrebbero pensare in molti oltretutto.

 

Cinematograficamente parlando, per quelli che sono i miei gusti riterrei molto più interessante un film su di lui. Un bel film introspettivo, un lungo excursus in bianco e nero. Quel tipo di pellicola che premiano al Sundance.
Deacon è un personaggio sfuggente, un po' strambo, a suo modo affascinante. Lo era nel '73 e - strano a dirsi - lo è ancora oggi. Nella vita quelli come lui possono diventare di tutto. Ingegneri, bassisti, assassini seriali.
Deacon, forse, è solamente una persona molto riservata che non si trova a suo agio in un mondo che ha cancellato dal vocabolario il concetto di riservatezza. Sotto questo aspetto lo stimo molto.

 

Come film è bello, un buon film medio, basta non tenere conto delle differenze con la realtà, secondo me evitabilissime.

 

L'ho visto.

A costo di ripetere cose già dette, come storia romanzata del gruppo (ma se vuoi farci un un film o fai così o niente, l'alternativa è fare un documentario e ce n'è da buttarli via), che poi è quello che è pensato per essere, non è poi male. Fanno un po' di casino sulle origini della band (i Queen si sono formati dopo l'università e quando Staffell mollò May e Taylor perché un loro singolo non riscosse successo, ma il film lascia intendere che fossero ancora studenti - "Io studio astrofisica" - quando iniziano a suonare assieme), ma la versione del film effettivamente funziona molto meglio cinematograficamente parlando (ragazzi che inseguono un sogno e dalle feste al college passano a suonare oltreoceano). Mi sembra anche che Freddie dica che Brian May abbia un dottorato in astrofisica, ma nella vita reale May ha conseguito il dottorato nel 2007 (ma l'ho visto in italiano dove potrebbe apostrofarlo "dottore", non so cosa dica nell'originale).
Il Mercury-centrismo era un po' da attendersi ma non me ne aspettavo così tanto, attorno alla metà da Bohemian Rhapsody diventa praticamente Freddie Mercury: Mr. Bad Guy. Ci sono poi alcune "incongruenze" e "banalità" (lasciamo stare quelle storiche già elencate, intendo proprio a livello di trama del film), tipo

Anticipazione (Spoiler)

dopo aver registrato Queen sembrano la band più famosa del mondouniverso, tour in America, successo, sold out ovunque, produttore famoso, contratto con una major eccetera e poi li portano a registrare A Night at the Opera in una fattoria sfigata come l'ultima band arrivata (con tanto di cliché dello sfigatello del gruppo relegato a dormire nella camera nel sottoscala). Non una vera incongruenza, diciamo che potevano gestire meglio la scena.
Questa all'incirca era l'incongruenza, la banalità è nella scena in cui registrano l'assolo di Bohemian Rhapsody. Freddie Mercury dice che la take è bella, ma che per essere perfetta dovrebbe essere "un po' più rock 'n roll", e Brian May gli dice "Per quello sono sempre pronto". Insomma, battuta più telefonata non potevano trovarla.
Più avanti poi, quando c'è la scena del ricongiungimento coi Queen, Roger Taylor avrebbe ucciso Freddie Mercury non appena l'ha visto e poi dimentica tutto in mezzo secondo e passa in cavalleria.

Alcune scene sono effettivamente piacevoli, per esempio la polemica su I'm in Love with my Car (pare avvenuta veramente, May credeva che Taylor li stesse prendendo in giro). Tra l'altro, quando Brian May registra l'assolo di Bohemian Rhapsody, Freddie Mercury gli dice "magnifico, mi piace, suonala come se fosse tua" e l'altro gli risponde "l'ho scritta io quella parte!". Secondo me potrebbe essere una frecciatina di Brian May (quello vero) in riferimento ad una vecchia polemica secondo la quale il riff hard rock di quella canzone dice di averlo scritto lui, mentre altrove si dice che in realtà lo scrisse Mercury al pianoforte e May si "limitò" ad arrangiarlo per chitarra elettrica. Roy Thomas Baker in quella scena, tra l'altro, sembra vagamente Phil Spector.
Un altro "easter egg" simpatico è la scena in cui Ray Foster (Mike Myers) afferma che Bohemian Rhapsody non sarà mai la canzone che la gente canta in auto scuotendo la testa. Ebbene, come è stato fatto notare da @Sorhin, quello davanti a sinistra (mia sinistra o tua sinistra, Jack?) è Mike Myers:

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Concordo poi con chi parlava di John Deacon un po' troppo "sfigato", aggiungo un Roger Taylor a tratti un po' troppo calato nel cliché del puttaniere nella rima metà e un Freddie Mercury forse un pelino troppo checca stereotipata.
Insomma, tutto molto bello, molto patinato, molto americano, molto favolistico. Non è un capolavoro, ma un buon film che si lascia guardare.

Ah, un'osservazione sugli attori che hanno scelto: Brian May e John Deacon sono identici, sembrano le loro fotocopie; Roger Taylor quasi identico; quello che somiglia di meno all'originale probabilmente è il protagonista

 

Per me invece l'assolo di Bohemian Rhapsody è di Brian May, mentre il riff hard rock dopo la parte operistica è di Freddie (è facile immaginarselo al piano). Parere personale.

 

Ricorderò quei tre aggettivi quando mi chiederanno per l'ennesima volta di andare al cinema a vederlo e io dovrò spiegare per quale motivo non mi interessa 'sto cacchio di film.
P.S.
Fa sorridere l'idea di un film americano sui Queen, considerando i problemi che hanno sempre avuto a sfondare da quelle parti.

 

Perché in America non volevano i Queen?

 

Non è che non li volessero (posto che i Queen e la critica hanno sempre avuto un rapporto freddino, la stessa Bohemian Rhapsody è stata enormemente rivalutata a posteriori mentre sul momento non fu accolta benissimo). È che non vendevano come altrove.
Se non ricordo male, il loro primo grande successo oltreoceano, dopo che comunque anche A Night at the Opera era andato molto bene, fu News of the World, che non a caso era il disco da cui estrassero We Are the Champions / We Will Rock You. Poi arrivarono Crazy Little Thing Called Love e Another One Bites the Dust a trascinare The Game. Dopodiché due album tutt'altro che entusiasmanti li ridimensionarono nel mercato yankee.
Poi certo, ci fu il controverso video di I Want to Break Free.

Evidentemente la loro musica, comunque abbastanza poco americana (ho detto che tra le canzoni che sfondarono ci fu Crazy Little Thing, e infatti è un pezzo rock n' roll), piaceva entro certi limiti.