Parità dei sessi.

Apro questo topic in seguito alla dichiarazione del ministro Brunetta:

Brunetta: donne in pensione a 65 anni - Corriere della Sera

Vorrei sapere cosa ne pensate. Personalmente sono contrario, se questa norma esiste un motivo c'era, e il motivo è che donne e uomini fisicamente non sono uguali. Infatti, il lavoro, specialmente quello manuale, è logorante, ed essendo le donne più deboli fisicamente (senza offesa, sia ben chiaro), vengono "logorate" ben prima. Vi dirò di più nel corso della discussione.

L'intento di questo mio topic non è però quello di discutere questa dichiarazione o fare polemica, ma capire cosa ne pensano gli utenti di questo forum della parità dei sessi, se esiste oppure no, e tematiche connesse a questo argomento. E poi abbiamo il topic sugli omosessuali, perché non fare anche questo?

Invito comunque a esprimere le proprie idee in modo pacifico, e sopratutto a non usare toni "razzisti" (tipo "le donne/gli uomini sono geneticamente inferiori" o cose così) perché altrimenti lo possono chiudere.

A voi.

 

Donne più deboli?

Lo sono nel senso che 8 ore di cantiere certo non le reggono.

Ma non so quanti uomini possano reggere a 8 ore di pulizie di casa o di cura dei figli (specie se piccoli). :P

 

Era quello che intendevo io. Che ne pensi della dichiarazione di Brunetta?

Beh, non sottovalutare gli uomini, ci riescono anche se per un uomo forse la fatica sarebbe più mentale che fisica (ne so qualcosa).

 

A mio avviso il problema non è far arrivare a lavorare una donna 65 anni esattamente come un uomo.

Il problema è COME la fai arrivare a 65 anni lavorando.

Mia mamma, per esempio, ha 46 anni e da 25 lavora 6 ore continuate al giorno in una ceramica, e fisicamente è un rottame... pensare che possa continuare per altri 19 (che cmq sarebbero di meno visto che avrebbe contributi sufficienti per andare in pensione prima) col can-can attuale è pura utopia.

 

Quando avro' 65 anni io il petrolio sara' finito da un pezzo e sta società pure. Credo che la pensione sara' l'ultimo dei miei problemi

 

E bravo Asparago!!!

E hai centarto anche le note introduttive!
Uomini e donne SONO diversi e ammetterlo non è fare razzismo nel senso di offendere qualcuno.
Ma riconoscere le differenze tra razze e sessi vuol dire semplicemente non essere ipocriti.
E' inutile fare battutine sul fatto se gli uomini possano reggere 8 ore di pulizie di casa... o se possono allattare (la prossima battuta in questa direzione non tarderà ad arrivare...).
Le differenze ci sono e sono evidenti, per fortuna aggiungo!
Fin dall'alba del mondo si sono evidenziate... quando gli antenati dell'uomo moderno vivevano nelle caverne,chi andava a caccia per procurarsi da mangiare? chi difendeva la prole dalle fiere che attentavano alla sopravvivenza della famiglia? l'uomo!
E chi si preoccupava di far crescere i figli con una giusta educazione e teneva in ordine la caverna? la donna!
Ecco... se tornassimo a quelle vecchie ma sane abitudini, il mondo andrebbe meglio!!!

Seriamente...
Sono convinto che sul posto di lavoro ci debbano essere pari opportunità e se la donna sceglie la carriera è liberissima di farlo e non debba essere penalizzata.
Ma a quel punto deve essere conscia che avrà una vita familiare penalizzata, più di quanto non l'abbia un uomo.
A meno che non scelga di non avere figli.
Lavorare in due è una scelta obbligata spesso, per motivi economici.
Ma a volte le donne si sentono sminuite ad occuparsi della casa e della famiglia e preferiscono andare a lavorare per poi reinvestire lo stipendio quasi totalmente in baby sitter, dopo-dopo-doposcuola e cose del genere.
Secondo me avere dei figli e farli crescere seguendoli di persona è una cosa bellissima e sarebbe molto bello e utile che almeno uno dei due genitori passasse un po' di tempo coi figli che crescono. Umanamente intendo... oltre che per un fatto di educazione.
Penso che non voler riconoscere le differenze tra uomini e donne sia sciocco, oltre che ipocrita... e voler arrivare a quasi equiparare l'età pensionabile dei due sessi sia contro senso e contro natura.
Come il fatto di non riconoscere i lavori usuranti per gli uomini.
Parlavo anni fa con un emigrato italiano che ha fatto per anni il minatore in Belgio.
Persona fantastica... mi raccontava che chi faceva il minatore con lui, chi arrivava VIVO a 40 o 42 anni, andava automaticamente in pensione.
Ci sarà stato un motivo, no???
Qui ormai si tende ad aumentare i privilegi di chi fa lavori più comodi (per donne e uomini) e penalizzare chi invece si fa un mazzo tanto...
Non diciamo cavolate... sarà anche vero che lo stress emotivo di certi lavori "di concetto" è pesante e logora (ne so qualcosa) ma vi assicuro che i lavori pesanti fisicamente logorano ancora di più (anche quelli conosco, per fortuna!) e non sono stress-esenti, oltretutto.
Quindi concludo... la differenza tra uomini e donne c'è, ECCOME.
A chi non la riconosce vorrei dire:
agli uomini - siete dei vigliacchi
alle donne - ci vediamo domattina in miniera

 

Sì è vero che lo stipendio della donna se ne va in baby sitter ecc. ma è anche vero che una va a lavorare, di fatto gratis, per versare i contributi, sperando un domani nella pensione.
Poi non è che le donne si si sentano sminuite per chissà quali puttanate che gli gira per la testa, il lavoro della casalinga e madre(che è un lavoro a tutti gli effetti e parecchio faticoso fra l'altro, e nn ci son ferie malattie,permessi...)non è riconosciuto a livello collettivo. il solito "faccio la casalinga" "ah,non lavori?" Robe da randellate sui denti, visto che quelli che lavorano entrambi a tempo pieno pagano dei terzi per farsi fare gli stessi lavori.
Altra cosa: in italia manca la cultura del part time. Con un part time la mattina magari, molte risolverebbero numerosi problemi riguardo la casa e i figli. Ma invece se per caso te lo concedono, magari è su turni e sei punto e a capo. Nell'azienda dove ho fatto lo stage una dirigente costretta a licenziarsi perchè dopo la nascita del secondo figlio le era stato negato il part time, ha fatto causa alla ditta per ottenerlo ed essere reintegrata. Perchè un po' di flessibilità non possono averla anche i datori di lavoro?

 

Secondo me il vero motivo di uscite come quella di Brunetta nascondono solo l'intenzione di spostare l'età pensionabile sempre più avanti, non per motivi di parità o cose simili, ma perché di soldi non ce n'è e ogni scusa è buona per spostare in avanti il problema, sperando che qualche neo-pensionato crepi prima di pretendere indietro i suoi soldi.
Se è vero che l'aspettativa di vita si allunga, ciò non significa che dopo i 60 anni non si inizi a invecchiare e ad ammalarsi. Tutti dovremmo avere, secondo me, la possibilità di goderci anche la vecchiaia.

Ma fingendo che sia una questione di parità, quando si parla di donne lavoratrici c'è anche da tenere conto che molto spesso prendono uno stipendio più basso dei colleghi uomini (anche a parità di mansioni). Quindi a conti fatti, nonostante la differenza di età pensionabile, non è che le donne godano di un trattamento molto più privilegiato.
Il discorso poi del maschio forte, della donna casalinga, è inutile dire che lascia il tempo che trova.
Come esempio si può giusto portare quello estremo del minatore e pochi altri (che so... il traslocatore), perchè per il resto la meccanizzazione degli ambienti di lavoro ha aiutato molto le donne a inserirsi anche in ambienti prettamente maschili. Che poi alcune mansioni siano ancora quasi tabù è più per motivi culturali che altro.

Coi tempi che corrono è praticamente impossibile non lavorare entrambi, specie se si hanno uno o più figli. Ovviamente dalla donna ci si aspetta non solo un introito in più ma che pulisca, cucini, si occupi dei figli, col risultato che di solito lavora come un mulo sia fuori che in casa.
Il giorno che dovessero ritenere la casalinga una lavoratrice a tutti gli effetti, se ne vedrebbero delle belle.
C'è da dire, in difesa degli uomini, che sempre più spesso anche loro si occupano dei figli, aiutano in casa, ecc.
Era ora.

 

mi trovo in gran parte d'accordo con Rasputin, ma vorrei fare delle considerazioni ulteriori:
uomini e donne hanno grandi differenze nel fisico e nelle attitudini..e la storia e l'evoluzione ce lo insegnano, io trovo auspicabile che si ritrovi in maniera SPONTANEA una sana suddivisione dei ruoli (naturalmente non netta e non esclusiva) nella collaborazione fra sessi nella società così come nella famiglia. Questo perchè secondo me ne gioverebbero entrambi.
io non parlo assolutamente di "donna in casa" e uomo lavoro" no, per carità..ma ad esempio agevolare alla donna il lavoro per permetterle di dedicarsi più facilmente alla maternità, che è una sua vocazione indispensabile nella realizzazione della vita (per chi lo vuole), o magari appunto elevare giuridicamente il ruolo della casalinga (per chi vuol rimanere in casa) a vera lavoratrice (quale in effetti è)..

ovvero in generale fare in modo che la suddivisione dei ruoli non sia discriminazione, ma ricchezza e forza per una società...

piccola nota antropologica, recenti studi hanno supposto che l'estinzione del Neanderthal, in favore del Sapiens si avvenuto proprio perchè nel primo non vi era organizzazione sociale dei sessi..arrivando ad una società che ha penalizzato alla fine entrambi e li ha portati a soccombere in relazione al Sapiens, più efficiente..con questo non voglio paragonarci ai Neanderthal..ci mancherebbe!

 

d'accordo...anche se ciò significa che quando mi sposerò dovrò aiutare mi moje a puli casa ...e poi almeno così se c'è parità me prendo la paternità e sto coi miei pargoli...mannaggia alla mia voglia sfrenata di diventare padre grrrr

 

Hai ragionissima!!!
Il part time sarebbe un'ottima soluzione...
Per quello che riguarda il lavoro di casalinga... secondo me è uno dei più nobili... la conduzione di una casa e della famiglia è importantissima e determinante per la formazione degli individui e della società, della collettività.
Se poi c'è chi sminuisce o addirittura offende chi fa la casalinga... beh, si commenta da solo.
Dal punto di vista contributivo poi mi sembra ci sia la possibilità che venga riconosciuta una pensione con una contribuzione annua minima, o comunque molto agevolata

 

In qualsiasi forma arrivi, un innalzamento dell'età pensionabile in Italia sarà sempre benvenuto da me. Il sistema attualmente non è sostenibile.

Le considerazioni del primo post sono deboli: le donne si "logoreranno" pure prima degli uomini dal punto di vista fisico, ma comunque non fanno nella grande maggioranza dei casi lavori che comportano grandi sforzi da quel punto di vista, quindi il problema non si pone.

L'età pensionabile dovrebbe essere uguale per entrambi i sessi, o eventualmente superiore per le donne visto che tendono a vivere più a lungo; non vedo francamente giustificazioni sufficienti per il contrario.

 

Mah so che mia zia si era informata(era stata a casa anche lei dopo la seconda gravidanza) e l'imps le sparato una cifra (le mancano tipo 18 mesi una cosa del genere)intorno alle migliaia di euro...che con uno stipendio solo è un po' difficile far saltar fuori. Certo ci son quelle private però...
Insomma ha trovato un part time su turni, c'è la nonna che tappa qualche buco con le piccole sennò bisognava ricorrere alla baysitter...
Insomma si fa tanto il family day quando per la famiglia in politica non si fa nulla a livello pratico, ma è semplicemente e solamente strumentalizzata.

 

Nemmeno io. D'altronde non vedo nemmeno giustificazioni sufficienti perchè parità di lavoro le donne vengano pagate di meno.
Pari diritti?sì ok, ma non facciamolo a senso unico