Novembre

Io ascolto veramente di tutto e dico che i Novembre sono veramente eccezionali.
Dischi belli-belli!
Novembrine è il mio preferito ma seguono a breve distanza Materia-The bLue-Dream d'azur.
Classica e Arte900 li trovo 1 pò inferiori ma cmq. sempre ottimi cd.

 

Vittò allora è colpa di Bevilacqua!:p il fatto è che mi piace il suono di quella parola e mi comunica una sensazione diversa da crescita che lego più allo sviluppo biologico o professionale o più in generale a qualcosa di più specificato e concreto. Crescimento mi fa venire in mente un qualcosa di indefinito e creaturale, di ineffabile quasi ma al contempo radicato ed esistente e così a mezzo di questa infezione ho rubato la parola e non ho resistito:p
nulla di pedantesco eh!! il fatto è che a volte mi fisso con certe parole e le devo poter usare.


XAN, mi hai fatto diventar eun accusativo plurale greco antico di seconda declinazione (

esistono tante variazioni differenti di grigio, tante tonalità...come Vittorio ricorda, il mare ricorre anche nella splendida Geppetto dallo splendido film di Comencini (quello con Manfreid vero?)..ed anche il mare puo sfumare a quel modo. Fidati di noi. Se vuoi un po più di movimento forse THE BLUE.

MAteria davvero a conti fatti, è forse uno dei dischi loro più difficili; l'evoluzione netta e migliore di arte 900

 

"Materia" è anche l'unico loro album che mi è arrivato subito dentro...

Gli altri dischi no, mai. Alcune canzoni mi sconquassano, ma altre (la minor parte, sia chiaro) mi lasciano totalmente indifferente.

 

Guarda Lov, anche se da mettere fra virgolette ben evidenziate, sono Classica e Arte novecento a contenere """"canzoni ed atmosfere che mi prendono meno"""". Restando però all'interno di un metro la cui referenzialità è limitata ai novembre.

 

E' stato lo stesso per me.
Materia è il più emozionale ai primi ascolti.
E' un disco di uno "spessore malinconico" unico.
Dopo anni e sulla lunga durata però considero Novembrine 1 pelo sopra tutti gli altri.

 

Ascoltata Verne. Promette bene...
Cantano anche in italiano quindi

 

Come ti ho già detto "Materia" è stato il trionfo delle liriche in italiano per la band dei fratelli Orlando

 

eh Vittorio, penso che Carmelo sia stato mosso dalle nostre stesse sensazioni del volgersi indietro...ti sembrerebbe di non esser stato tu a viverli certi momenti alle volte.

 

Guarda,essendo siciliano posso dirti che nell'intro di Geppetto ci sono parecchi richiami alla nostra musica popolare.
Infatti i Novembre sono catanesi.

 

Materia è il disco più soft e meno "progressive" della loro discografia.
The Blue e Novembrine waltz sono un compendio migliore(nel senso di riassunto più esaustivo) di tutte le sonorità proprie dei nostri.

 

"...Si dice che il sogno dell'uomo
È far si che il proprio domani
Sia senza calar del Sole
Ma dimmi com'è senz'amare?"

 

Venezia dismal

Enigma carnival
dancers in the black
Venezia dismal land
countess dour, faceless in her mask

A duel of silhouettes tonight
a rondo rapture breaks the light

As the gondola sails high
by the wake of milky way
a romantic tune we cry
ina misty and faded day

As the music leads our eyes
it echoes in cathedrals grey
when december leaves us dry
then the belfry's stuck again

When the magic rain of this marry confetti dance
is nothing but our icy tears from beyond our skyclad masks
skyclad masks, or starclad, infinite-clad

A venetian oldmen sighs
Reeling to the canal bench
when the season tide is night

Then december leaves fall dry
upon this melancholic place
some romantic tune we cry

Tales from a winter to come

E l'Inverno fece ciò
Che gli chiesi
Non importa il dolore che diede
La pioggia continuò a cadere

Allora il vento portò lutto,
E il freddo sparse lacrime
Ed ora l'Inverno, il mio alleato,
Fa di me un tutt'uno col suo triste pianto

L'inverno infuria attraverso la mia bocca
Infrangendo le finestre della vostra Estate
Congela l'amore puro
E riempie le vostre storie di pagine,
Pagine da storie di un Inverno futuro

Da una fortezza di ghiaccio,
Sangue fuoriesce dalla mia bocca
Inondando i sogni, le spiagge
Spazzando via le vostre speranze
Verso luoghi ove i sensi non arrivano

Questo cielo impregnato di morte riflette
La mia bramosia d'orrore
Nascosto quassù, in decrepitezza
scrivendo col sangue, storie da un Inverno futuro

 

La prima canzone del primo album inizia con la marina e l'acqua del mediterraneo. Ditemi cosa vedete, ditemi con quale vetro impastato a sabbia avete formato questo nostro specchio, questa nostra vertigine.

A memory. Prosegue attraverso uno scalmo e l'occhio voga indietro fino all'abisso dell'alba. Ecco in questa immagine la dualità di quel che ti dicevo prima Xan.
Anche in Arte Novecento l'acqua torna come pioggia.

Ecco onirica est. Classica è un richiamo senza confini ad una polla d'immagini che connota la ricerca di uno spazio. La ricerca di un luogo che spesso, questa è l'impressione, Carmelo ha ricreato e perseguito nella propria musica. Quel che non trovo lo rinvengo nella musica. E infatti:

Everasia. Succede e torna Atlantide ma anche quello spazio musicale di cui fa memoria Vittorio: da padre a figlio da figlio a padre. Un luogo associato a blu infinito. Istantanee.

L'andare e Geppetto ed il ventr di una balena ed il ritorno di Giona ed ancora l'acqua con la memoria: bentornato compare..bentornato.

Ritorno allo Zenith. L'ora in cui il sole spacc ail giorno e assola le acque. Ritorno attraverso le parole ad un'alba della propria musica. Valzer.

Bluecracy. The blue. L'ultimo disco s'invera nel,la significazione di un colore e nella gradazione dei loro riflessi: contengono un mondo. Argentic.