Manowar

revelation
the crown and the ring
march for revenge

 

Guyana
Crown and the ring il metal
secret of steel

 

Revelation
Thor
Secret of Steel

 

Scusate se interrompo il sondaggio.

Rieccomi rientrato da Loreley, sede del MCF 3. So che siete in trepidante attesa di sapere. Cerchero’ di essere rapido ed andare all’essenziale. Giunto a Loreley nella giornata di Sabato assieme ai miei amici Tuono d’Acciaio e Stormbringer Defender (dopo un viaggio di ca. 700 km cominciato alle 3.30 del mattino), ci siamo rifocillati ed abbiamo salutato un sacco di persone che avevamo gia’ incontrato ad altri concerti. Ci siamo quindi posizionati alla sinistra del mixer, sulle gradinate (il luogo del concerto era un antico anfiteatro) e abbiamo trascorso il tempo parlando, riposando e seguendo con poco interesse i gruppi che si alternavano sul palco.

Say what you feel dice “il manifesto”. E’ cio’ che faro’. E’ stato il 15° concerto dei Kings a cui ho assistito e tra questi e’ stato senza alcun dubbio il peggiore.

Le cose non sono iniziate bene. Nei giorni precedenti lo show Joey e’ stato quasi accecato (sembra da una
puntura di un insetto) al punto che si e’ dovuto recare all’ospedale. Malgrado problemi alla vista, durante il concerto Joey ha suonato benissimo e non gli si puo’ imputare nulla. Karl Logan ha fatto il suo dovere ed anche egli non ha colpe. Le note dolenti sono state Donnie Hamzik e purtroppo Eric Adams. Il primo ha clamorosamente sbagliato in un paio di canzoni, creando una confusione tale che l’esecuzione di Kings of metal e’ stata addirittura interrotta (e non rifatta!) quando mancava ancora almeno una strofa. Eric ha avuto una serata tutt’altro che memorabile e non basta una straordinaria esecuzione di Father (in inglese) a risollevarlo. Per la cronaca Eric e’ andato a cantarla, anzi per meglio dire a recitarla, appoggiandosi letteralmente alla transenna della prima fila. Immagino che qualcuno sia svenuto per l’emozione e credo sia stato versato un fiume di lacrime grande quanto il vicino, immenso, Reno.

Da notare che la voce e’ palesemente migliorata dopo il disastro di “Kings of metal” e cioe’ da meta’ concerto in poi, quasi che scaldandosi avesse risolto i problemi.

Le canzoni migliori sono state l’iniziale Manowar, Heart of steel, The gods made heavy metal e quelle nuove in genere, con particolare menzione della conclusiva God or man, che dal vivo ha mostrato di essere semplicemente distruttiva.


1. Manowar
2. Blood of my enemies
3. Hand of doom
4. Brothers of metal
5. Call to arms
6. Heart of steel
7. Sleipnir
8. Loki God of Fire
9. Kings of metal
10. The gods made heavy metal
11. Fast taker
12. Warriors of the world united
13. Kill with power
14. Hail and kill
15. Thunder in the sky
16. Let the gods decide
17. Father
18. Die with honor
19. God or man

Il finale e’ stato affidato alla esecuzione registrata di “The crown and the ring”. Battle Hymn non e’ stata eseguita.
Prima della parte con le nuove canzoni, e’ stato invitato sul palco lo scrittore Hohlbein che collabora con i Manowar. Questi si e’ limitato a salutare, dire che sta scrivendo un libro in maniera tale che le canzoni si adattino a cio’ che sta scrivendo e ha concluso dicendo che se ne andava lasciando quindi spazio alla musica.

Il concerto e’ durato meno del previsto. I kings hanno suonato appena 2 ore, cioe’ mezz’ora in meno di quanto annunciato. E ad un certo punto si e’ avuta la netta impressione che la band avesse una gran fretta.

Durante il suo consueto discorso Joey ha ringraziato i fan, mandato a quel paese i gestori della location e ha detto che il prossimo MCF non si svolgera’ a Loreley, ma in un altro posto ancora.

Joey era visibilmente incavolato nero, non so se per i problemi di salute o perche’ si stava rendendo conto che le cose non andavano bene. Durante l’assolo di basso, ha “torturato” lo strumento sfregandolo contro le casse e contro un proiettore.

L’ audio non era ottimale. L’acustica naturale dell’anfiteatro ha infatti amplificato quasi troppo il suono gia’ devastante dei Manowar.

La gente ha lasciato il concerto piuttosto perplessa e non in un atmosfera di trionfo come in altre, ben piu’ riuscite, occasioni. Credo che questo la dica lunga.

In conclusione questo e’ un report che non avrei mai voluto scrivere. Ma non sarebbe giusto prendere in giro chi vuole sapere come sono andate realmente le cose.

L’ aspetto veramente positivo da segnalare e’ che l’MCF rimane un festival dove c’e’ una grande atmosfera di fratellanza, perche’ il 95% dei fan e’ fan dei Manowar e questo rende meritevole qualsiasi sacrificio per essere presenti.

Tra qualche giorno posto il report, decisamente migliore, del concerto norvegese.

 

azz, mi spiace... per chi magari era al primi MCF e si aspettava tuoni e fulmini, dev'essere stata una pietra in faccia. Peccato....


report onesto e bello, e complimenti a te, che dimostri che le solite tiritere sul fatto che nessun fan dei Kings li criticherebbe mai, sono solo fuffe


cavolo però, che jella... peccato, in un'occasione come quella. Immagino che siano girate le balle anche alla band.... organizzare una cosa del genere e poi avere problemi on stage immagino faccia abbastanza male.
peccato per Eric... purtroppo, la prestazione del cantante influisce molto sul concerto in generale, e le aspettative di chi sente cantare Eric sono sempre alte.

Per Donnie... eh, non so che pensare.

 

Revelation - sfida ardua... ma questa è una delle mie preferite

Thor - banalmente, mi piace di più

KATZ.... Secret of Steel vs March for Revenge.... arrrrrr.... sfida terribile, porcaccia !!!! e che si vota?? mannagg... dunque... vabbè, voto per la sola affezione che ho al testo:
March for Revenge

 

Ragazzi è una mia impressione o"Carry on"è quasi un tributo ai Queen di "queen II"?li ricorda molto nel suono

 

concordo quasi totalmente con quanto scritto da Metal Heart, la cosa che proprio mi ha colpito è stata la scarsa durata, pure meno di due ore, e forse per questo è mancata proprio quella sensazione di trionfo provata in altre occasioni, tanto che appena finita God Or Man e partita The Crown and the Ring io e i vicini ci siamo guardati un po' tutti stupiti che fosse già finito
effettivamente per quanto promesso mi aspettavo di più, la stessa Asgard Saga è stata appena accennata
Per il resto a me Eric è sembrato in buona forma, anzi, il più pimpante dei 4, però secondo me è lui che ha ciccato su Kings Of Metal, per quel che ho capito io lui pensava di essere già alla fine invece mancava una strofa ...infatti poi si è scusato

In ogni caso è stata una bella esperienza, l'arena era spettacolare ma infelice per il metal, erano solo gradinate, un passo falso in avanti o indietro e si scatenava un effetto domino che avrebbe fatto ruzzolare mezzo pubblico

infine una cartolina da quattro frequentatori del topic in missione

 

Revelation
Crown And The Ring
Secret Of Steel

 

Purtroppo metal-heart non ha ragione al 100% ma al 10000000000000000%! Peggior concerto della storia dei ManOwaR a cui abbia assistito

 

non hai idea di quanto mi faccia "piacere" leggerlo da te, Tempus. A un certo punto credevamo di essere rincoglioniti noi...

PS "Piacere" si intenda come conferma dell'opionione di Luca e mia. Non mi ha fatto certo piacere leggere e scrivere certe cose, intendiamoci.

 

Aggiungo anche il mio report:

Premessa:
1) Sarò il più breve e conciso possibile, a costo di risultare scarno e crudele
2) Onorerò SEMPRE ciò che è scritto in Heart of Steel: "Say What You Feel"


Sono partito alla volta di Loreley allore 03.30 del mattino di Sabato 18 in compagnia di Tuono d'Acciaio e Metal-Heart (che molti di voi conosceranno). Siamo arrivati al nostro hotel alle ore 11.00 dopo una notte di viaggio sulle autostrade svizzero/tedesche con un tempo veramente degno di "Thunder In The Sky". Tuoni, Fulmini, Pioggia Battente e sporadici chicchi di Grandine per quasi tutto il tragitto.

Alle ore 13.30 siamo all'interno dell'Area del Festival, a Loreley. Location mozzafiato posta su una collina rocciosa su un'ansa del Reno (minaccioso e ingrossato dalle pioggie). La prima cosa che salta all'occhio è che non c'è coda per entrare o per acquistare il biglietto (io ho dovuto acquistarlo in loco). Brutto segno.
A circa 500m dall'ingresso, salendo delle scale naturali, ci troviamo davanti al palco, posto sul fondo di un'antica arena in roccia. Molto, molto suggestivo. Il palco è piccolo, ma tutto sommato adeguato alla grandezza dell'Arena. Cominciamo a prendere possesso della zona concerti rifocillandoci e salutando vari Brothers & Sisters di tutto il mondo (dal Portogallo alla Svezia alla Turchia - no i Turkish Defenders non c'erano però - alla Germania Ovviamente, e così via) conosciuti nei precedenti MCF. Ma ci accorgiamo che di "Die Hard Fans" ce n'è davvero pochi rispetto agli altri anni. Ed è comprensibile, dato che questa non era l'unica data del mini tour "Death To Infidels". Ci posizioniamo alla sinsitra del Mixer riposando, parlando e seguendo con scarso interesse le altre bands (buona prestazione degli Holy Hell e degli Wizard e divertenti i Van Canto, gruppo che canta a cappella i classici del metal [tra cui Kings of Metal]. Nient'altro da segnalare). Incontriamo, con piacere, anche bellicapelli con cui faremo anche una foto (postata da lui stesso pochi posts fa ).

Veniamo a sapere che durante la giornata di Venerdì 17 Joey è stato ricoverato per problemi pare anche parecchio gravi agli Occhi, forse a causa della puntura di un insetto. Inoltre, parlando con Tuono e Metal-Heart che hanno avuto la fortuna e la Fanatica Costanza di seguire i MANOWAR anche in Spagna e in Norvegia, apprendo che a partire dalla data Spagnola Eric aveva qualche problemino con la voce. Niente di troppo grave ma è un primo campanello d'allarme che mi farà tenere le antenne ben drizzate.

L'attesa è spasmodica. L'Intro con il famosissimo "Miracle and Finale" da Ben Hur parte con mezz'ora di ritardo, e quando entra nel clou, quando si accendono le luci e 120 decibel vengono sparati contro le mie budella un urlo liberatorio con conseguente trasfigurazione è il minimo. Si parte.

E si parte ovviamente con

1. MANOWAR.

E si comincia a vedere che Eric fa parecchia fatica. Ciònonostante, vuoi per l'emozione, vuoi perchè effettivamente nonostante la fatica Eric ha cantato bene non dò troppo peso alla cosa. E godo di Joey che sembra caricato al massimo e non sta fermo un secondo, agitandosi come se avesse 20 anni di meno e non sbagliando un solo colpo di basso. Tripudio di martelli al cielo e suono tellurico anche se un po' distorto.


Premessa numero 2:
Ho notato, parlando con diversi che erano in prima fila e con altri che non erano in prima fila, che il giudizio sul concerto cambia RADICALMENTE a seconda della posizione in cui ci si trovava.
Io ero a sinistra del mixer parecchie file SOPRA la prima che era, praticamente e letteralmente, a contatto diretto con il palco separata solamente da un cordone di raso rosso (dietro le prime 2 file c'era poi un pit con le transenne e cominciava l'arena). Credo che il giudizio delle prime file sia stato influito soprattutto dall'emozione di essere a meno di 2 metri dai Kings. A meno che il suono, anche, cambiasse così tanto dalle prime alle ultime file a causa dell'amplificazione naturale dell'arena, ma non credo. Non riesco a trovare altra spiegazione. E ora vi spiego perchè:

2. Blood of my enemies
3. Hand of doom
4. Brothers of metal
5. Call to arms
6. Heart of steel
7. Sleipnir
8. Loki God of Fire
9. Kings of metal

In tutte queste canzoni - tolta Hand of Doom che oltre ad essere una bellissima sorpresa è però anche una canzone molto facile da cantare - viene confermata l'impressione che Eric faccia molta fatica con la voce. Durante gli assoli e i punti delle canzoni in cui non c'è il cantato corre dietro le casse (a bere e/o a prendere ossigeno o chissà che altro). Il mixerista ci mette del suo tentando di potenziare la voce di Eric con degli effetti francamente ORRIBILI e VERGOGNOSI che non fanno altro che distorcere il suono non solo della voce di Eric ma di tutta la band!!! Al punto di affogare nel marasma sonico ora la voce ora la chitarra ora il basso.
Va detto, a onor del vero che Eric sfodera comunque una prestazione MAGISTRALE da frontman carismatico qual'è. Corre da una parte all'altra dal palco, fa le sue classiche movenze, gioca con il pubblico, lo incita e lo scalda.
Joey, soprattutto a partire da Call To Arms, pur mantenendo a mio parere una prestazione ECCELSA ED IMPECCABILE (e pensate in che condizioni fisiche stava suonando!!!), comincia ad essere pesantemente incazzato. I suoni fanno oggettivamente schifo e durante l'esecuzione di Call To Arms stessa Joey in persona sposta le casse dietro di lui verso Donnie migliorando un pochino il suono anche all'esterno.
Ma il risultato è comunque ampiamente sotto la sufficienza a livello di suono e a livello di impatto: La Band non riesce a trasmettere Emozioni.
Anzichè Uccidere, come suo solito, suona solamente. Il che non è tollerabile.

Premessa numero 3:
Il tempo è tiranno. In particolare questa sera. I MANOWAR hanno attaccato con mezz'ora di ritardo, ma, non avendo in mano l'organizzazione del festival per intero (Loreley è un sito storico in mano al governo tedesco che ne gestisce anche orari e impostazioni di suono etc. a quanto ho capito) sono costretti comunque a finire all'orario stabilito, ragion per cui non è possibile che Joey compia un gesto CLAMOROSO come quello dell'Earthshaker 2005 quando durante Outlaw stoppò la canzone e rifece il soundcheck della batteria da capo. Bisogna tirare il più possibile.

A partire da Heart of Steel ai problemi di Suono e della Voce di Eric si aggiungono i problemi di Band. Vuoi per l'agitazione, vuoi per la tensione che Joey sprigionava (e che si poteva tagliare con una motosega anche a 500 metri di distanza e 30 metri più in alto), vuoi per che diavolo ne so io, si comincia a sbagliare. E anche abbastanza clamorosamente. Il tastierista chiamato a suonare (solamente) durante Heart of Steel sbaglia gli accordi dell'intro. Il Figurante Logan (bella statuina sul palco, apatico e svogliato) lo segue a ruota durante la prima strofa sbagliando gli accordi pure lui.
Ci si riprende un pochettino durante Sleipnir (molto bella e molto ben eseguita) e Loki God of Fire (senza lode e senza infamia, non mi è mai piaciuta come pezzo) e poi il disastro su Kings of Metal (!!!!!!!!!!!!!!):

YouTube - Manowar - Magic Circle Festival 2009 Loreley

Interrotta a metà per un errore grossolano di Eric, visibilmente emozionato a contatto con il pubblico così vicino, che comunque poteva benissimo essere recuperato in maniera mooooooolto agevole se Donnie non fosse andato a viole perdendo la testa perchè Eric cantava sopra l'assolo di Logan che stupidamente si ferma pure lui lasciando Joey a suonare il basso da solo.
Terminata la canzone in qualche maniera (come potete agevolmente vedere dal video) si spengono le luci. La band va dietro le quinte ed esce Eric dicendo che è un Live e che "This Shit Happens: It's Live!" Cosa verissima. E mi rallegra non poco vedere con che umiltà e naturalezza Eric ha ammesso l'errore e ci ha scherzato sopra con tutto il pubblico. Mi aspetto come minimo che riprendano Kings of Metal dall'inizio, e invece Eric comincia a fare il suo solito show di scambi di urli con il pubblico (azzardo io: mentre Joey bestemmiava contro Donnie e Logan). Qui si sente chiaramente che la voce di Eric ha dei grossi problemi. E il mixerista non la pianta con questi cazzo di effetti ORRIPILANTI. Tuttavia, come al solito, "siparietto" più che godibile e immenso carisma di Eric.
Come detto nella premessa numero 3 il tempo è tiranno e Kings of Metal non viene rifatta.
Termina la prima metà del concerto in maniera non certo rosea.

NDA: tra le urla di Eric con il pubblico e The Gods Made Heavy Metal non c'è una pausa. La divisione è mia ed è funzionale a separare i vari "momenti" dello show.

10. The gods made heavy metal
11. Fast taker
12. Warriors of the world united
13. Bass Solo
14. Kill with power
15. Hail and kill

A partire da The Gods Made Heavy Metal (dove non è stato chiamato nessun fan sul palco a suonare proprio per un discorso di tempo, ancora una volta) le cose migliorano. La voce di Eric, scaldatasi finalmente, rende molto meglio - nonostante questi cazzo di effetti che non spariranno per tutto il concerto -. Donnie finalmente comincia a suonare come un batterista e non come una Drum Machine - sicuramente agevolato da un trittico di pezzi decisamente più Rock N Roll -.
Joey comincia a godersi un attimino il concerto nonostante sia palese a chiunque che sia incazzato come una vipera.
Logan non pervenuto. Una specie di turnista. Un figurante senza lode e senza infamia, ma si sa che non ho mai avuto simpatia per Logan.
Un tripudio di bandiere e braccia al cielo durante Warriors of the World United, molto molto molto ben fatta e con un Eric sopra le righe a livello di coinvolgimento di e con il pubblico.
Un Bass Solo "suonato" per 2 minuti scarsi in preda al furore e alla collera. Dopodichè Joey massacra letteralmente il basso contro amplificatori, palco, proiettori. Incazzato nero. Come era solito fare 20 anni fa. Vi giuro che ho goduto in quel momento. E' sempre il Re. Poche cazzate. Kill With Power ben suonata e ben cantata (anche se con qualche difficoltà ancora negli acuti). Una Hail and Kill buona ma ben lontana dai fasti immortalati in "Hell On Wheels" o anche solo su "Gods of War Live".
Finita Hail and Kill, increduli, sentiamo Eric pronunciare già le parole "You've Been Fucking Great, Goodnight!"

Joey's Speech.

YouTube - Joey de Maio at Magic Circle Festival 2009 (18.07.2009) Loreley

Praticamente c'è tutto in questo minuto di video. Un discorso scarno, essenziale, crudele, spietato, incazzato.

Ha prima ringraziato per il supporto al Magic Circle Festival. Poi ha ordinato, letteralmente, alla folla "Turn Around 360 degrees" - pazzesco come nessuno si sia chiesto il perchè e abbia eseguito l'ordine del Re. Io compreso. - "is this place full or not? I SAID: IS THIS PLACE FULL OR NOT!!!!???? Tell it to those motherfuckers who wrote that nobodoy would have come to Magic Circle Festival!!!"
E ha fatto un'invettiva contro i giornalisti dicendo che il futuro è in internet e noi stessi possiamo cambiare le cose scrivendo ciò che non andava e perchè,facendo reportages e condividendo le nostre emozioni. Poi, come si vede nel video, se l'è presa, a ragione, con l'organizzazione e con i vampiri dei banchetti all'interno del festival. Prezzi proibitivi o quasi non dovuti ai MANOWAR ma all'organizzazione stessa.
E se i prezzi erano più o meno uguali anche agli scorsi MCF Joey ha ben spiegato che quei soldi noi sappiamo che sarebbero comunque stati investiti nell'impianto, nelle luci, nel palco etc.
Chiusura con ringraziamento a noi fans e la promessa di suonare immediatamente le nuove canzoni "'Cause you deserve it, 'cause you're the fucking best!"
Discorso a mio parere eccezionale, dettato dalla rabbia e dal cuore. Mi ha emozionato.

Piccola e insignificante comparsata di Hoblein che ha detto subito che non avrebbe letto niente per lasciare spazio alla musica. Per fortuna. Il tempo stringe.

16. Thunder in the sky
17. Let the gods decide
18. Father
19. Die with honor
20. God or man

Nonostante i suoni le canzoni del nuovo EP UCCIDONO letteralmente. L'esecuzione è più che buona e la voce di Eric notevolmente migliorata.
Thunder In The Sky è l'emanazione diretta di Joey in quel momento. Trasuda odio e cattiveria. Rade al suolo tutto.
Prestazione molto buona di Donnie durante Let The Gods Decide che è, a mio parere, la miglior canzone dell'intero EP.
Esecuzione MAGISTRALE di Father - in inglese - perfettamente cantata e recitata da Eric apoggiato lettralmente alla prima fila. Molta gente avrà pianto per l'emozione lì davanti ne sono sicuro. Piccolissima ed insignificante nota di demerito per Joey che con il basso pasticcia per i primi dieci secondi della seconda strofa. Ciò non intacca minimamente la magia della canzone, assolutamente da brividi. Con la miglior prestazione di Eric di tutta la serata.
Die With Honor molto buona, eseguita meglio dell'anno scorso sicuramente. Ma dal vivo, soprattutto nel finale, non convince fino in fondo.
God or Man UCCIDE. DISTRUGGE. RADE AL SUOLO. DEVASTA. BOMBARDA. ANNICHILISCE. Una perla dal vivo, rovinata all'ultimo sempre dal solito cazzo di mixerista che ha avuto la pessima idea di far partire le voci pre-registrate (Step Aside / Where i Ride) e per giunta le faceva partire fuori tempo.

Ad una chiusura bruttina di God or Man con queste voci pre-registrate fuori tempo di cui sopra la band appiccicca nemmeno troppo bene il finale di Battle Hymn, che non è stata eseguita.
Quando Eric dice "Goodnight, you've been fucking great! We Will Return!" rimaniamo (quasi) tutti sbigottiti ed increduli.


21. The Crown and The Ring (Lament of the Kings) - registrazione

Si accendono le luci dopo il buio del finale della canzone precedente e parte la registrazione di The Crown and The Ring (Lament of the Kings).
Increduli ci accorgiamo di una cosa che sarà poi fondamentale per la mia valutazione del concerto: La registrazione (ed in particolare la voce) tratta dall'album Kings of Metal, una delle cose più belle mai partorite da mente umana, fa letteralmente cagare il cazzo. Suoni orribili e indistinti, voce che sembra nasale e allo stesso tempo gracchiante. Eric avrà quindi, sì avuto dei problemi, ma molto probabilmente la confomrazione fisica del posto (e dunque l'acustica) hanno acuito questo disagio non poco.

Le luci del palco si spengono alle 00:55. 5 minuti prima del previsto, ed è sembrato che la band avesse una gran fretta, come se avesse già sforato il tempo limite concessogli.
La maggior parte della gente - tranne le prime file - lascia l'arena piuttosto perplessa e ammutolita e non in un atmosfera di trionfo come in altre, ben piu’ riuscite, occasioni.
E Credo che questo la dica lunga.


In conclusione questo e’ un report che non avrei mai voluto scrivere.
Ma non sarebbe giusto prendere in giro chi vuole sapere come sono andate realmente le cose.
E voi tutti - o perlomeno quanti mi conoscono - sapete quanto mi sia costato scrivere certe cose.



Ciònonostante ci tengo a ribadire che l'MCF è un festival in cui si respira un'ottima atmosfera di Vera Fratellanza e permette di reincontrare Brothers & Sisters da tutto il mondo. La qual cosa è meritevole di qualsiasi tipo di sacrificio per essere presenti.

 

Revelation
The Crown And The Ring
Secret Of Steel

Mi è dispiaciuto leggere i reportage sul MCF, o meglio mi è dispiaciuto apprendere da essi come siano andate le cose... Più che altro mi ha scioccato la storia dell'errorone su kings of metal, perchè praticamente non avevo mai visto i Manowar sbagliare alcunché (anche se, si sa, sono cose che quasi devono succedere, dato che si tratta di un'esecuzione dal vivo) Spero solo che sia stata una sfortunata serie di eventi dipendenti da fattori esterni ai Manowar stessi...

 

Siano rese lodi ai Monarchi Magnificenti. Essi promulgano il Verbo del Vero Metallo e ci guidano con la loro Potenza.

Alla maggior gloria sempiterna dei sublimi Sovrani, e per lo stesso volere di Joey (che è il King), mi accingo ora però a commentare criticamente l'MCF 09.
L'assoluta e devota Fede Fanatica monoteistica che ci guida non potrà che uscirne rinforzata, poichè nel constatare e nel prendere coscienza di ciò che non ha funzionato, il nostro cuore d'acciaio è illuminato dalla consapevolezza della rifulgente perfezione che i Monarchi ci regaleranno in futuro.

Joey (che è il King) è il più grande.


Nel nome di Joey (che è il King) possente e maestoso, affermo quanto segue:


Il peggior show del tour.

Eric senza voce, Donnie innamorato che cicca le battute scombinando tutto, Karl incolore, Joey (che è il King) che promulga il Verbo pur essendo mezzo cieco [onore a Joey (che è il King)].
Jeff, nel tentativo di dare una mano, pasticcia col mixer ed annega tutto e tutti nella cacofonia devastante di suoni in cui il Verbo è ridotto in quel ristretto budello a forma di anfiteatro.

Per estensione, il peggior concerto -dal punto di vista tecnico- cui abbia mai assistito nel mio culto quasi più che ventennale dei Monarchi Assoluti del Metallo.

E, se lo dico io...

 

Concordo purtroppo con le recensioni precedenti.
Ho delle piccole cose da aggiungere, vedete voi se prenderle come "giustificazione" oppure solo come aneddoti.

Infatti se ne sono andati senza quasi salutare e pochi attimi dopo, dal retro palco, è partita a velocità una macchina: evidentemente il problema di Joey non era affatto una stronzata come magari qualcuno adesso - tanto per divertirsi - scriverà ingiro per screditarlo. E farei notare che è dall'inizio del tour che i Kings si presentano tutti alle interviste con occhiali da sole neri....

A mio avviso entrambe le cose: quando ti imbottiscono di medicine, magari antistaminici, cortisonici o che so io, non è che riesci ad essere tanto allegro. Mettici il volume che se hai un problema ad un occhio le terminazioni del volto sono quantomeno sotto stress. Aggiungici che ti rendi conto che non è che ci fosse poi tanta gente e che, da professionista quale sei sai valutare il suono, la resa dei pezzi e tutto il resto.

Peccato che sia andata così. veramente peccato.