Manowar

triumph of steel è legge. Pure gods of war rimane nel novero dei disconi, anche se comprendo che non a tutti possano piacere le orchestrazioni. the lord of steel, anche se ha i suoi momenti, ma è comunque il disco meno ispirato. Purtroppo la produzione ci mette del suo

 

Si, al netto delle orchestrazioni è un ottimo Manowar album.
Su Lord of steel ha qualche momento, ma raro, molto auto-citazionismo putroppo, e come dici tu è il meno ispirato. Per la produzione come dibattuto tante volte siamo su livelli che ti viene da chiederti "ma come hanno fatto a far uscire sta roba, non l'hanno ascoltato prima?"


Se espandevano l'EP Thunder in the sky, facendone un'album su quello stile, avrei gradito moltissimo

 

mi dispiace ch,e la gente non abbia apprezzato God of war, andando oltre il disprezzo aprioristico dell'orchestra perchè lo trovo un signor disco.
io the lord of steel lo trovo abbastanza sullo stile di thunder in the sky (e immagino che qualcosa possa essere stato riutilizzato), vari riff funzionano e la metà dei pezzi, imho, non va male poi la produzione penalizza anche quello che sarebbe buono. Altre secondo me hanno idee potenzialmente decenti ma che non vengono sviluppate a dovere, tipo annihilation.

Secondo me l'hanno ascoltato, ma mi verrebbe da dire che potrebbero aver fatto l'errore di averlo fatto soltanto sull'impiantone che hanno in studio; i fonici, di solito, consigliano di ascoltare su vari supporti, così da farsi un'idea più precisa, perchè poi la gente finisce che ascolta da uno stereo casalingo o ancor peggio la maggior parte da cellulare

 

Ma forse vagamente ci sono delle similitudini, ma Thunder...almeno ha le canzoni che funzionano Forse come dici tu nel disco dopo le hanno lasciate a metà, boh

Non lo so, credo sia la prassi ascoltare l'album su diversi supporti e impianti, anche per piccole band, figuriamoci per loro che ne hanno sempre fatto uno dei loro trademark (la qualità della produzione, intendo)

 

ma anche lì ce ne sono, perchè the lord of steel, born in the grave, righteous glory, the kingdom of steel, el gringo, per dire, funzionano: non sono i capolavori della band, però sono pezzi che stanno in piedi e secondo me sono anche godibili. Però come detto, la produzione è quella che è, Adams sembra andare col freno a mano ed eccoci qua.
Non penso che i pezzi siano stati lasciati a metà con intenzione, però trovo rivedibile il modo di comporre dei gruppi affermati: all'inizio componevano tutti insieme, correggevano, lasciavano passare del tempo, sistemavano dei dettagli...quando diventano grossi invece si trovano prima della sessione, buttano giù qualcosa in un mesetto e spesso delle idee ci sono, però la fretta impedisce che possano venire sviluppate al meglio.
é un'idea che non mi danno solo i Manowar, ma le grandi band in generale, arrivati a un certo punto della loro carriera.

vero, ma è l'unica possibilità che mi viene in mente. Altro dettaglio strano, in the lord of steele hanno lavorato persone che hanno collaborato anche per i precendenti dischi, per i quali invece la produzione funziona, e pure bene

 

Born in a grave ha un ritornello veramente bello, ma il resto della canzone è molto generico.
Righteous glory a me non prende perchè alla fine si basa su un singolo accordo e il ritornello è generico e sembra rifarsi alle loro power ballad famose, ma senza aver lo stesso mordente. E poi è troppo lunga.
The kingdom of steel non so, a me annoia parecchio. Poi qua il manowar lyric generator si è impegnato forte....haha ironizzo, lo sai che io adoro da matti i Manowar
El Gringo è simpatica invece.

Una canzone che non hai citato che invece per me funziona meglio è Touch the sky, Certo che per la produzione veramente è imbarazzantissimo, a parte le scorreggie bontempi del basso pure la batteria suona sterilissima e finta. Vorrei proprio sentire sti pezzi sulle casse di uno studio per curiosità

ci hanno messo un lustro dall'album precedente, credo che non vi era tutta sta fretta dai

 

purtroppo il Manomatic è stato impiegato in quasi tutti i testi del disco
a me the kingodm of steel è piaciuta: si differanzia un po' dal loro classico stile di ballad

vero, pure quella.
il fuzz può essere una scelta legittima, se la produzione è buona.
Qua, sulle prime sembra che faccia cagare, ma sentito nel mix (buono) ci sta...è che il mix di lord of steel non lo è...o perlomeno è anomalo visto che a detta di molti sulle casse buone funziona. Ho la curiosità anche io

sì, ma non l'hanno composto nell'arco di cinque anni.
mi aspetto che verosimilmente qualcosa possa venire dalle session di thunder in the sky, tipo righteous glory, ma non credo l'intero disco.
Le band affermate non mi danno l'idea di dedicare troppo tempo alla composizione, nonostante appunto tra un disco e l'altro ce ne corra

 

si, a volte ci sono suoni presi singolarmente che fanno cagare, e poi nel mix giusto sono spaziali. Bravi fonici / produttori sono dei maghi e hanno orecchie d'oro

Secondo me Joey ha usato qualche pedale per chitarra tipo il death metal della digitech, ha messo tutto a 10 ed è andato diretto nel mixer senza simulazione di cassa

 

In

In fondo siamo tutti figli del metal zone

 

L'idea era quella, l'EP era solo un apripista. L'album si sarebbe dovuto chiamare "Hammer of the Gods" e sarebbe dovuto essere il primo capitolo della pluriannunciata Asgard Saga (progetto tra il multimediale, l'audio ed il cartaceo) in collaborazione con lo scrittore tedesco Wolfgang Holbein.

Il progetto venne annullato con la motivazione ufficiale che era tornato Donnie Hamzik nella band e quelle canzoni non rispecchiavano più il songwriting della formazione. Il motivo dietro le quinte é, con tutta probabilità, un piú plausibile problema di diritti con lo scrittore tedesco (visto anche che poi le due parti non si sono più nemmeno nominate a vicenda)

Edit: benché Joey ha detto che hanno cestinato tutto anche per me qualcosa di Lord of Steel, pur con una diversa ispirazione, attinge da quelle canzoni (Touch the Sky in particolare)

 

uh, vero, mi sono dimenticato di sta cosa.

ma infatti, è l'unico pezzo che posso dire mi piace veramente. Stilisticamente Lord of steel lo vedo diverso rispetto all'EP, produzione a parte.

Vedremo se questa nuova ipotetica saga sulla grecia vedrà mai la luce o farà la fine della Asgard saga....io mi accontenterei con un'album semplice genuino e diretto, senza orchestrazioni e concept album pallosi.

Tutta colpa dei Rhapsody quando erano sotto la magic circle music, hanno contagiato Joey, hahaha

 

ah, ancora una cosa, per i fans dal portafoglio gonfio:
se ho capito bene si parla di 2200 pezzi sonanti.

Il vintage souvenir cosa sarà? Un vecchio calzino mai lavato di Scott Columbus del 1995?

• An individual photo with MANOWAR, taken backstage by the band's official photographer right before the show
• An electric guitar autographed by MANOWAR and personalized with your name
• A unique item used on stage by MANOWAR, complete with a certificate of authenticity
• An autographed copy of MANOWAR’s Limited Edition photo book, The Blood of the Kings – Volume I, signed by the band and personalized with your name
• A vintage souvenir from MANOWAR's vault
• A €200 voucher to be used at MANOWAR's Merchandise Stand at the concert where your UFE will take place
• Guaranteed space in an area with a preferred view of the stage
• And more!

 

Da contrario ai meet&greed a pagamento dico cmq che il rapporto qualità/prezzo è ottimo se i 2200 pezzi sonati sono euro o dollari. Diverse band chiedono somme simili ed a malapena concedono la foto. Qui c'è molta carne al fuoco con materiale autografato che, negli anni, acquisterà pure più valore per via del collezionismo.

 

Anche io sono contrario, perchè mi sembra solo lucro facile sui fan.
Vedi recente intervista di KK Downing su blabbermouth, parlava proprio di questo argomento.

Si, i Priest mi pare invece che per 450 euro o qualcosa di simile fornivano la backstage experience, cioè giro dietro le quinte con la possibilità di incotrare la band....bah

Qua altro prezzo ma tanta roba, anche se poi alla fine

-ok, foto ricordo con la band
-una chitarra cinese da 50 euro (e quella sarà) autografata
-uno "strafanic" direbbero i Triestini, i Napoletani "Pija povere" (oggetto di dubbio valore estetico usato come accessorio d'arredo) con certificato
-un libro di foto autografato
- un atro strafanic
-buono di 200 carte per comprare una maglietta e una maglia alla fine, con i prezzi folli agli stand del merchandise oggigiorno
- qualche altra cagata vicino, tipo i preservativi dei Manowar

boh
Pure se li tenevo adesso da buttare ci penserei più di una volta....

 

Ma infatti, dipende tutto dalla chitarra, se il costo del pack fosse relazionato al suo valore allora avrebbe perlomeno un senso ma credo pure io in una cinesata, di sicuro però non me la farei personalizzare con il mio nome altrimenti la rivendi col cavolo