L'Italia fa schifo?

Incollo qui quello che ho scritto sul diario perchè penso che possa essere interessante aprirci una discussione, per sapere se anche voi ITALIANI vi sentite come me:
E' da un po' di tempo che mi sono fermata a riflettere su una cosa.
Un desiderio che ho sempre avuto ma che ultimamente si sta facendo sentire molto più.
Ed è quello di andarmene via. Partire e andare a vivere da qualche altra parte, all'estero, magari in Germania o in Austria o in Irlanda. E' un desiderio forte, molto forte, che non riesco a spiegarmi. Qui a Roma ho tutto, una famiglia che mi vuole bene, un buon lavoro (anche se mi fa schifo) un ragazzo che mi ama e che io amo da impazzire, ma non mi sento bene. Mi sento sempre stanca, apatica...ho appena compiuto 24 anni, e cosa ho fatto nella vita? Niente.
Altre persone alla mia età hanno già viaggiato, visto il mondo e deciso cosa fare della loro vita. Io no. non so cosa voglio fare della mia vita, so solo che al memento ho un fortissimo desiderio di andarmene lontano, per tanto tempo, magari insieme ad Emiliano, per provare a vivere altrove, in un altro paewse che potrebbe darci più opportunità di vita insieme.
Invece dobbiamo starcene qui, in Italia a fare un lavoro che fa schifo, senza la possibilità di poterci creare un futuro insieme. Sta cosa è veramente triste e frustrante.
Non so quanto potrò resistere ancora.

In questo paese le cose sono semplicemente immobili.
Non c'è flessibilità nel lavoro, non c'è ascensione sociale, non c'è meritocrazia alcuna.
Se nasci povero, povero rimani, se nasci ricco, diventerai sempre più ricco.
Chi ha il potere non lo molla, chi ha la poltrona non schioda.
Non c'è ricambio generazionale, sono 50 anni che ci governano gli stessi vecchi e sono 50 anni che li rieleggiamo.
Perchè non riusciamo a cambiare la nostra mentalità, vediamo tutto distorto.
Il premier che si sbatte le 18enni e fa le corna nelle foto ufficiali è un figo, la ragazzina che chiama un settantenne papi lasciando intendere che forse forse è una celebrità... e poi il direttore dell'agenzia delle entrate che è anche l'amministratore di equitalia, la moglie del (ex) sindaco è socia della società che gestiva i parcheggi a pagamento... voglio dire, ma dove ca**o viviamo?
E' un paese di m***a, fa tutto schifo. Non c'è futuro per i giovani, non c'è possibilità di creare qualcosa, di lavorare bene, di fare quello che piace.
Dobbiamo accontentarci di quello che ci da lo stato, senza possibilità alcuna di essere noi stessi. E' una cosa orrenda.

 

Spesso la gente ha paura di chiudere per sempre da un giorno all'altro con tutta la vita che si è costruita... paura comprensibile.

Certo che però il futuro dei giovani in italia è veramento allo sbaraglio: se sei ricco e raccomandato allora stai tranquillo, sennò sono cazzi tuoi, sei abbandonato al tuo destino.

Vogliamo parlare delle case? A Roma dopo 30 anni che fa l'insegnante al liceo mia madre non è riuscita a comprare una casa per 3 persone, neanche sbloccando la sua parte di eredità da mio nonno.

Va bene la paura di lasciarsi tutto alle spalle, ma questo scenario la mette proprio a dura prova.

 

Esatto, nessuno lo impedisce, ma non si può emigrare così al volo. Ed è ovvio che le cose non possano cambiare nell'immediato. Io però mi sento così, frustrata da un paese che non mi da l'opportunità di fare niente. E poi si sentono politici che ci danno del BAMBOCCIONI perchè viviamo ancora a casa con i genitori....se guadagnassimo la metà della metà di quello che guadagna un politico medio avremmo la possibilità di comprarci una casa e formare la nostra famiglia, ma non lo possiamo fare.
Ho una coppia di amici in Germania, lei va all'Università, lui fa le consegne col furgone, lavorando 4 giorni al mese (certo in quei 4 giorni lavora anche 12 ore, ma sono cmq 4 giorni al mese).
Lo stato da a lei un assegno mensile di 1.000€ perchè è studentessa, lui guadagna 1500€ per lavorare 4 giorni al mese.
In due hanno un reddito di 2500 euro al mese che gli permette di avere una casetta per conto loro e di vivere bene, senza strozzature, senza nemmeno pensare a qualcosa del tipo "oddio come ci arrivo a fine mese?".
Perchè non può essere così anche l'Italia?


P.S. Non sapevo che titolo mettere, se trovi una cosa più adeguata puoi anche cambiarlo, sorry

 

Noi stiamo ristrutturando Casa Mattè.
Dopo la morte di mia nonna, lei ci ha lasciato un piccolo gruzzoletto (30.000 €) ma abbiamo CMQ dovuto chiedere un mutuo di 65.000€ euro per poter far fronte a tutte le spese.
Ora, per 10 ANNI, dovremmo toglierci 700€ al mese, cioè lo stipendio completo di mia madre (o il mio), e andar avanti così, con 1.500€ in 4 persone. E fidati che arrivare alla fine del mese, con tutte le bollette, in 4, è difficile.

 

vabbè nn è che si va all'estero e si "svolta",se fai il cameriere o l'operaio tutta la vita qua,lo farai anche all'estero. qualcosa potrebbe cambiare col titolo di studio. certo il fascino di andare all'estero è forte,io ad esempio andrei in svezia,ci sono già stato,c'è onestà,rispetto per gli altri,per la natura,per il bene comune,qualità che in buona parte del nostro paese si son perse. cmq nn è l'italia che fa schifo,il nostro paese è bellissimo,dipende dal contesto in cui viviamo e da quello che cerchiamo.

 

Se fai il cameriere o l'operaio in Svezia, In Germania, In Austria, in Svizzera ti pagano in modo che tu possa tranquillamente arrivare alla fine del mese e riuscire a comprarti una casa. Perchè oltre a pagarti meglio, c'è lo stato che ti aiuta.
A me piacerebbe lavorare nel mondo della musica, aprirmi un locale e fare musica dal vivo come si deve. Qui in Italia non lo puoi fare se non dai le mazzette.
In Germana i locali che fanno live la musica che piace a noi, i pub ecc... sono gestiti per la maggior parte da ragazzi di 18-20 anni che, aiutati dallo Stato, hanno avuto le sovvenzioni e l'aiuto necessario per poter diventare imprenditori.
Quì in Italia, se non sei raccomandato o se non paghi le mazzette nessuno ti aiuta, nessuno ti da la spinta per fare qualcosa di buono, nessuno ti incoraggia. Come dicevo prima, se nasci povero, povero rimani.
L'Italia fa schifo per come è governata, perchè è governata da vecchi che pensano solo ai loro interessi, che pagano fior fior di euro per coprire i loro scandali. E' questo che fa schifo.
Se dessero il governo in mano ai giovani per 5 anni, ai giovani che hanno ideali, voglia di vivere e creare qualcosa di forte e BELLO, l'Italia sarebbe un posto migliore.

 

uh che bel topic, ora non ho tempo di rispondere, stasera però mi scateno cara Millennium Sun, promesso

 

ma no, va tutto bene, abbiamo il sole, i musei.....

 

Ok, attenderò con ansia anche la tua opinione!!!

spaghetti e mandolino...
Sapete cosa dissero a New York al mio ragazzo, parlando dei Lacuna Coil?
Pensavano fossero americani, e gli hanno detto "Ah perchè voi, in Italia, avete anche i metal? Cioè, sapete cos'è? Non avete solo Toto Cutugno, e O sole mio?"

 

Insomma, parliamone. Che futuro c'e' qui in italia per un giovane laureato? Con cosa mi compro una casa? Uno non va all'estero per i paesaggi, la natura, gli edifici, etc... visto che il patrimonio artistico e culturale italiano non e', ritengo, inferiore a nessun altro paese o quasi. L'idea di andare all'estero e' legata a motivi completamente diversi: purtroppo il sistema lavorativo italiano cade continuamente in contraddizioni ridicole e senza alcun senso. Un lavoratore senza laurea non potra' mai trovare un posto di lavoro con un contratto non dico addirittura vantaggioso ma anche congruo al lavoro svolto. Un lavoratore con la laurea o invece a quanto ho visto non riesce comunque a trovare un lavoro decente, in quanto solitamente per la maggior parte delle posizioni lavorative viene preferito un ragazzo senza laurea (che deve venir indirizzato come un laureato ex novo, ma dal momento che non e' laureato viene a costare molto meno). A meno di continuare scolasticamente con master e/o continui corsi di aggiornamento e specializzazione che non si sa effettivamente quanto possano garantire una posizione lavorativa adeguata, oltre a un esborso economico non indifferente.

Lavoro di continuo con l'estero, e purtroppo so che negli altri paesi non e' cosi'. Ovvio, non sono terre di benefattori che prendono il primo pirla che passa per strada e lo fanno Re, ma almeno chi si sbatte veramente vede dei riconoscimenti tangibili, cosa che qui pare davvero fuori dal mondo.

Qui in Italia il lavoro volendo lo trovi anche, ma come fai a campare in quelle condizioni e, magari, a prendere casa e costruirti una famiglia? Il lavoro non dovrebbe meramente a pagare contributi allo stato, garantirti la pensione e nobilitarti interiormente, dovrebbe servire a fornire i mezzi per poterti costruire un futuro, magari ben piu' roseo che una mera soglia della sussistenza. E questo, qui, purtroppo non riesce ad avere. A meno che tu ovviamente non abbia una fortuna assurda e/o tu non sia raccomandato da qualcuno che possa spingerti.

 

Tutti quelli che ho conosciuto che sono emigrati lavorativamente ne hanno tratto vantaggi enormi e sono soddisfattissimi (sottointeso: non sono emigrati in Kosovo..). Non c'è ombra di dubbio che emigrare convenga sotto quel profilo. Certo... ci sono delle implicazioni/limitazioni... se uno è laureato in giurisprudenza a Roma non può fare l'avvocato a Parigi.. e questo è solo un esempio palese: ci sono tante cose che da emigranti non si possono conoscere/capire di un paese.

Tuttavia personalmente ormai sono per il non emigrare appena finiti gli studi. Un po' perché appunto ho delle ambizioni specifiche che difficilmente potrei realizzare in un paese di cui non conosco perfettamente lingua, usi e costumi, un po' perché c'è quella solita antica "maledizione" che fa si che i paesi non si svuotino completamente in favore di quelli migliori: l'italia è casa mia. Non ci posso fare molto.
Nel mio caso la cosa è particolarmente aggravata dal fatto che non subisco in alcun modo il fascino del "nord", anzi... dovendo emigrare avrei piacere di vivere in un posto decisamente più "mediterraneo" di Milano... questo riduce mostruosamente la rosa dei paesi papabili per l'emigrazione. Portogallo grecia e balcani, seppur non in tutto, stan messi peggio di noi. La spagna per ora anche... ci superano di sicuro ma non è l'eldorado. Cose come australia e florida per questioni di distanze e forti vincoli all'immigrazione sono ben diverse dal "vado a londra e vedo come va, mal che vada torno".

Insomma, in largaparte disprezzo l'Italia quanto te, ma per ora provo qui. Qualcuno che "ce la fa" d'altronde esiste e provo ad essere tra questi, tanto più che le mie ambizioni non sono altissime.

...ma se tra pochi anni dovessi rendermi conto che "sono rimasto fregato" non rimarrei certo qui a farmi sfruttare...

 

Premesso che abbiamo un paese con enormi lacune, ho diversi amici che sono emigrati all'estero. 2 in Inghilterra, 1 in Spagna ed 1 in Malesia. Sono tutti partiti frustrati dalla vita in Italia, con la certezza che tutto all'estero fosse migliore, che tutto fosse più bello. E per il primo anno l'effetto novità è durato ed ha fatto godere queste persone. Ma entro il secondo anno sono tutti ritornati. I motivi? I più diversi. Innanzitutto se vai all'estero e non sei nessuno resti nessuno. Basta col dire che tutti quelli che vanno via fanno più soldi che qui, non è quasi mai vero. Se hai le conoscenze sfondi all'estero tanto quanto qui, sennò te la bevi. Poi se hai conoscenze a Los Angeles è ovvio che se hai successo è maggiore che qui a Milano, ma devi prima averle. La maggiorparte della gente famosa che conosciamo (musicisti visto il topic) hanno quasi tutto avuto agganci o conoscenze, o sono figli di persone illustri (vedi Motley o Guns tanto per sfatare qualche mito). Inoltre i ragazzi miei amici che sono tornati sono tornati perchè ovunque si mangia di m***a. Ed a volte quando sei lontano da casa anche un bel ormai sottovalutato piatto di pasta per noi italiani valepiù che 100 euro di aumento in busta paga. Non parliamo del clima, che a parte in Spagna, in Malesia è invivibile, in Inghilterra piove e basta ed attacca una depressione continua dopo mesi di grigiore. Si invidia tanto il clima del Nord, ma a me personalemnte fa venire 2 coglioni dopo un po'...e a quanto pare cmq non sono l'unico. In certi frangenti lavorativi all'estero ci sono i clan, e tu non puoi entrare (Malesia), oppure c'è l'integrazione come la chiamano gli europei (Inghilterra), che gli italiani stanno con gli italiani, gli inglesi con gli inglesi. Se tu sei italiano si sei simpatico ma resti un cazzo di straniero. Potrei continuare molto (sorvolando sulla politica perchè siamo penosi, ma non so chi ha avuto Bush quanto sia stato meglio e qui posso davvero scrivere un libro, sia sulla sinistra che sulla destra nel mondo), ma credo che la cosa migliore per chi veramente lo desidera, è provare un'esperienza lavorativa all'estero, per 1 max. 2 anni, sicuramente deve essere una bellissima esperienza. Poi se qualcuno si trova bene può decidere di restare all'estero stabilmente, ovvio. Ma smettiamola di vedere l'estero come oro che cola, e la schifosa Italia come una m***a.

 

Qual è il problema dell'Italia? La scarsa cultura del lavoro!
Nel nostro ridente paese possiamo aspirare solo a lavori antichi mentre in altri paesi c'è una continua sperimentazione in tutti i campi, con posti di lavoro impensabili.