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Libri

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da madcap, 7 Aprile 2004.

  1. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    28 Dicembre 2019

    Oggi in pausa pranzo stavo facendo un giro alla giunti e, avendo già una svagonata di libri in arretrato, mi sono fermato alla sezione dei libri musicali. Ho sfogliato, per curiosità, l'ennesimo libro a cura Guglielmi-Cilia sui 1000 dischi fondamentali del rock. Nonostante la stima immensa per questi due signori non capisco questa ennesima operazione. Più che altro quello che mi ha lasciato perplesso è vedere tra i 300 essenziali che piazzano in apertura dischi ancor meno che secondari in ottica "generale" e, come al solito, manca un approfondimento in ambito metal. So che non è assolutamente il loro pane, ma piuttosto che piazzarci certa roba e farla passare per "fondamentale" tanto vale farne uno solo su dischi di "culto" in ambito "alternative" (?).
    Mi chiedo anche perché intestardirsi proprio su questa impostazione e non cercare magari una soluzione differente per dare una profondità maggiore alle opere trattate.
    Fine
     
  2. Dwight Fry

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    Cialtrone

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    29 Dicembre 2019

    Uhm. Allora questa edizione della Pickwick non fa proprio per me, tra clown bauscia e refusi di una certa gravità.
     
  3. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    Cialtrone

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    29 Dicembre 2019

    I critici lo vedono come il parente scemo del rock, da sempre. E i metallari non sono più visti (salvo eccezioni, che comunque persistono) come teppisti o drogati o satanisti, siamo nel 2020, ciononostante è facile cogliere una punta di indifferenza o di bonaria accondiscendenza nei loro riguardi.
    Quando si parla di "rock" e di "metal" subentra quasi sempre quello snobismo blasè che vorrebbe identificare l'ascoltatore di Nick Drake o dei REM o di David Bowie come intellettualmente progredito, e il fan medio del metallo come un ascoltatore che deve crescere, anagraficamente o musicalmente. Se il metallaro li stende in una conversazione dimostrando di conoscere perfettamente Drake, i REM o Bowie, allora lo considerano uno che di musica ne capisce ma "con gusti talvolta stravaganti" [cit.]
     
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  4. Dwight Fry

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    Cialtrone

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    31 Dicembre 2019

    Mi sono regalato gli ultimi tre libri dell'anno, in attesa di terminare IT è meglio continuare a fare scorta.
    Due classici e un romanzo che mi ha incuriosito per la trama:

    - “Il giovane Holden”, J.D. Salinger
    - “Io sono leggenda”, Richard Matheson (uno dei miei novellieri preferiti)
    - “La città dei libri sognanti”, Walter Moers

    Di Moers e della saga ambientata a Zamonia avevo già letto “Le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu”, anni fa, ma non mi era piaciuto. Terribilmente prolisso. La trama de “La città dei libri sognanti”, però, sembra interessante e non vedo l'ora di conoscere l'alter ego zamonico di Lovecraft.
     
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  5. requiemscript

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    Bradipandoom (cit.)

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    31 Dicembre 2019

    Da fan sfegatato di Moers, buona fortuna. Come qualità siamo parecchio sopra "Le tredici vite..." (anche perchè questo era un debutto, con tutte le inesperienze del caso), e il protagonista è decisamente meglio delineato rispetto a Orso Blu. Il problema è che se "Le tredici vite..." proprio non ti è piaciuto, dubito che anche "La città..." possa farti fare chissà che salto sulla sedia.
     
  6. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    31 Dicembre 2019

    Non ricordo pressoché nulla di quel libro, se non che era molto schematico e prolisso. Però questo tipo di narrativa, più fantastica che fantasy, con personaggi strambi e grandi avventure, di solito l'apprezzo.

    Però non lo leggerò presto. Dopo che mi sarò sparato le 1300 pagine di IT non avrò voglia di affrontare le 500 pagine de “La città dei libri sognanti”, tanto più che di recente ho letto un altro libro di genere fantasy-fantastico (il noto Dirk Gently) e di solito alterno i generi.
    Oltre agli altri due romanzi citati lassù, sulla mensola ne ho cinque o sei da leggere. Deciderò sul momento, con Matheson in pole position.

    Di "Io sono leggenda" ho visto i primi due film che ne hanno tratto, ovvero "L'ultimo uomo sulla terra" e "1975: occhi bianchi sul pianeta Terra", però non ho mai letto il romanzo e, fatto curioso visto che c'è Will Smith in copertina, non ho neppure guardato il film del 2007.
    Puro disinteresse.
     
  7. giova

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    1 Gennaio 2020

    Holden è stato il mio romanzo di formazione.

    Invece le mie letture di dicembre sono state

    Wilcock - Il libro dei mostri (narrativa) consigliato da @mohicano è scritto molto bene ma in generale non mi ha esaltato.. forse troppo cinico per me adesso (anche se non mancano momenti di apertura). Però non so, a tratti ho fatto un po' fatica a portarlo avanti.

    Vian - Non vorrei crepare (poesia) raccoltina pubblicata postuma nelle 100 pagine della newton. Questo Boris Vian è un francese eclettico di metà novecento che avevo presente per il suo teatro (magnifico I costruttori di imperi). Tra sarcasmo e divertissement ci sono una manciata di poesie da tenersi strette, tra cui questa:
    dal dentro delle cose: Boris Vian

    MacGregor - Storia del mondo in cento oggetti (saggistica) libro che mi ha accompagnato ininterrottamente da febbraio a dicembre (sono 700 pagine). Si tratta della trasmissione per la radio inglese curate da questo MacGregor che chiede ai curatori del British museum di cui è direttore di scegliere 100 oggetti tra quelli del museo capaci di raccontare la storia dell'uomo. Un libro meraviglioso.

    Volendo fare un piccolo bilancio di fine anno, i dieci libri più belli sono stati

    Anger - Hollywood babilonia (saggistica)
    Calasso – L'impronta dell'editore (saggistica)
    MacGregor - Storia del mondo in 100 oggetti (saggistica)
    Pericoli - Robinson Crusoe di Daniel Defoe (illustrazione)
    Pritchett – L'amore cieco (narrativa)
    Reza - Bella figura (Teatro)
    Sciascia – Il cavaliere e la morte (narrativa)
    Szymborska – Due punti (poesia)
    Von Horvat – Gioventù senza Dio (narrativa)
    Zweig - Mendel dei libri (narrativa)
     
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  8. corpsegrinder jon

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    1 Gennaio 2020

    Le mie ultime letture sono state Dago Red di John Fante e I non conformisti di Richard Yates.
    Il primo e' una raccolta di racconti,praticamente le prime cose scritte da Fante..per me si alternano cose buone ad altre meravigliose,già al livello dei capolavori successivi;il contorno e' il solito,storie di vita,disagi,stenti e speranze di immigrati italiani negli Stati Uniti.
    Il secondo sarebbe Revolutionary Road,solo che in Italia uscì con un titolo diverso negli anni 60..bellissimo anche questo(vite ordinarie scosse dai soliti problemi,da un contorno e una provincia soffocante),non leggevo Yates da una vita(Disturbo della quiete pubblica anni e anni fa')e non so se posso considerarlo tra i miei scrittori preferiti visto che ho letto solo questi due lavori,ma il suo stile mi piace tantissimo;va be' che ho un debole per la letteratura americana di quel periodo.
     
  9. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    Cialtrone

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    3 Gennaio 2020

    Strano non ti sia piaciuto DeLillo, allora (spero di non sbagliare utente).
    Non per criticare eh, "Rumore bianco" non ha entusiasmato neppure me, solo che io non sono un fan della letteratura americana di quel periodo. In realtà credo di non avere una "letteratura" preferita, ora che ci penso. Nessuna scuola o "scena".

    Comunque. Visto che il buon @giova ha elencato i libri migliori che ha letto nel 2019, faccio altrettanto:

    1) "IT" (non l'ho finito ma chissene, ormai manca poco alla sfida finale e tra l'altro si capisce che è un romanzo straordinario già dopo cinque pagine);
    2) "Il mestiere di vivere" (commovente... misoginia e misantropia non sono mai state così poetiche e così vere);
    3) "L'illusione di dio" (da portarsi nella tomba)
    4) "Sessanta racconti" (di Buzzati)
    5) "Dialoghi con me stesso" (Marco Aurelio)
    6) "Dirk Gently" (non un capolavoro ma intrattiene bene)

    Le delusioni:
    1) Gli scarafaggi non hanno re (uno dei romanzi più lenti in cui mi sia imbattuto negli ultimi anni)
    2) Il castello dei destini incrociati (amo Calvino ma questo è proprio ripetitivo)
    3) Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio (scontato)
     
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  10. The Transgressor

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    Crimson King

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    3 Gennaio 2020

    Il libro di Matheson scorre come un bicchier d'acqua, si finisce in due giorni ma anche uno con impegno. Riguardo i film: il cult L'ultimo uomo sulla terra è l'unico che vale la pena di essere visto, 1975 buono ma nulla di che, quello con Will Smith una roba indegna quindi hai fatto bene a non vederlo.
    Stephen King comunque deve tantissimo a Matheson.
     
  11. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    3 Gennaio 2020

    Faccio fatica a fare mente locale su tutto l'anno.
    Sicuramente due letture che mi hanno rapito sono state:
    Hermann Hesse - Siddharta
    Isabel Allende - Paula

    Per quanto riguarda The Terror di Dan Simmons è un Ni.
    Mentre l'ennesimo timido approccio con Dostoevskij è stato positivo anche se mi resta solamente una sensazione generale.
    Tra i migliori ci sarebbe stato sicuramente Amatissima di Toni Morrison ma l'ho abbandonato causa scorpacciata di manga e tempo dedicato alle mie liste.
    Altri libri come Frankenstein e L'incubo di Hill House li classifico solo come letti nel senso che non mi hanno colpito ma nemmeno fatto schifo.
     
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  12. corpsegrinder jon

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    3 Gennaio 2020

    Ah guarda nemmeno io,leggendo di tutto,saprei indicare una ''letteratura preferita'' definitiva..vado a periodi,come molti credo.
    Comunque ricordi bene,forse avevo aspettative troppo alte,tra qualcosa letta sul web e i consigli di un amico..o forse semplicemente non era il libro giusto;per fare un esempio,adoro Hemingway e quasi tutto ciò che ha scritto..dico quasi perchè Fiesta invece mi e' ''piaciuto'' e basta.
    Ecco magari se avessi letto Fiesta per primo,tra i lavori di Hemingway,sarei nella stessa posizione di ora con DeLillo e Rumore Bianco:D
    Prendendo spunti dai tuoi preferiti dell'anno,avevo proprio intenzione di prendere Sessanta racconti tra i prossimi(si,non ho ancora letto nulla di Buzzati..).
    Invece per quanto riguarda Pavese ho letto solo la Luna e i Falò e mi e' piaciuto tantissimo..mi consigli altro di assolutamente imprescindibile?(a mo di romanzo,a parte quello che hai postato che e' un diario e comunque leggerò).
    Intanto su amazon quasi regalano Post Office di Bukowski,credo sarà la prossima lettura e il primo approccio anche con lui:roll:
    Maronn quanta roba,ci vorrebbero giornate di 100 ore per stare al passo con tutto ciò che si vuole leggere.
     
    #15177
    Ultima modifica: 3 Gennaio 2020
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  13. elpata86

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    4 Gennaio 2020

    Alcuni libri acquistati nel periodo natalizio:

    Gustave Le Bon - "Psicologia delle Folle"
    George Fredrickson - "Breve Storia del Razzismo"
    George L. Mosse - "Le Origini Culturali del Terzo Reich"
    George L. Mosse - "Il Razzismo in Europa. Dalle Origini all'Olocausto"
     
  14. Vic Rattlehead

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    Cortexiphan Addicted

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    4 Gennaio 2020

    Qualcuno ha letto qualcosa di Andy Weir?
     
  15. corpsegrinder jon

    corpsegrinder jon
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    5 Gennaio 2020

    Eccomi:hihi:
    Ho letto L'uomo di Marte,l'unico suo bestseller credo..avendolo letto anni fa non lo ricordo alla perfezione ma posso dirti che mi era piaciuto molto,dettagliatissimo e allo stesso tempo semplice,intenso e da leggere tutto d'un fiato.
    Per quanto riguarda il bilancio annuale lanciato da giova,ho letto tantissimo quest'anno e non riesco a citarne solo dieci..in ordine sparso i miei preferiti,di cui più o meno ho già parlato qui dentro:

    Kent Haruf - Crepuscolo
    Henry Miller - Tropico del cancro
    Ernest Hemingway - Per chi suona la campana
    Mordecai Richler - La versione di Barney
    Antonio Tabucchi - Requiem
    Fernando Pessoa - Il libro dell'inquietudine
    Jonathan Coe - La famiglia Winshaw
    Joe Lansdale - La sottile linea scura
    Nikolaj Gogol - Le anime morte
    Pier Paolo Pasolini - Una vita violenta
    Cesare Pavese - La luna e i falò
    Herman Mellville - Moby Dick
    Cormac Mccarthy - Meridiano di Sangue
    Sandor Marai - Le braci
    Noel Calef - Ascensore per il patibolo
    Richard Yates - I non conformisti/Revolutionary road

    Delusioni non tantissime,ne cito due per cui avevo aspettative alte e ho fatto fatica a finire:
    Jose Saramago - Le intermittenze della morte
    William Faulkner - La paga del soldato
     
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