Kamelot

Uscita 23 Marzo, video di One more flag in the ground.

01. Overture (Intro) 01:18
02. The Great Divide 04:08
03. Eventide 04:15
04. One More Flag in the Ground 04:08
05. Opus of the Night (Ghost Requiem) 05:48
06. Midsummer’s Eve 04:28
07. Bloodmoon 04:51
08. Nightsky 03:24
09. The Looking Glass 04:51
10. New Babylon 04:19
11. Willow 03:51
12. My Pantheon (Forevermore) 04:34
13. Ephemera (Outro) 02:56

 

Singolo bruttino

 

La canzone mi piace, la soundscape in generale molto meno; proseguono purtroppo con queste atmosfere da blockbuster sci-fi senz’anima

 

Mi rendo conto di come siamo noi italiani che non apprezziamo un certo tipo di sound leggendo commenti su testate online e sotto il video su Youtube.
Anche a me i suoni ipercompressi, batteria triggerata e voce iper effettata non fanno impazzire, almeno però la melodia del ritornello resta in testa pur non essendo un chorus memorabile, mi aspettavo ben altro.
Poi mi da fastidio durante la parola "Battle" che è dilungata troppo per rispettare la metrica, dettagli che non mi attraggono troppo.
Però resto fiducioso, comunque è un brano studiato e le idee le vedo (anche il solo finale niente male), vedremo

 

A mio parere molto male, sembrano quasi i Within Temptation come sound. Anonima e anche il chorus non convince


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Ormai è da diversi anni che sono accartocciati su se stessi, con Karevik mai sfruttato a dovere ma sempre nel solco dell'illustre predecessore.
Vedremo l'album nel complesso comunque.

 

Come gli ultimi post Khan ascolterò una volta..
..un po’ per tradizione come con la tombola a Natale e poi arrivederci

 

Il nuovo disco fa pena come Ghost Opera ? visto l esplicito elogio

o fa cagare come gli ultimi con Karevik ?

 

Intervista Kamelot (Tommy Karevik) - truemetal.it

 

A me Ghost Opera era piaciuto, meno dei precedenti ma non era male. Questo ha la canzone spudoratamente copiata, per le altre si può dire che abbiano provato a fare come gli Arch Enemy ma gli sia venuto male il copia incolla. E' come se entrambi avessero preparato un disco polpetta con gli scarti/mix dei precedenti lavori, entrambi sembrano best of con delle piccole modifiche ma se gli Arch Enemy han pescato un po da tutti gli album e alla fine la polpetta è riuscita meglio perfino dei dischi precedenti, i Kamelot han preso come riferimento solo i dischi con Karevik, a parte un paio di assoli diversi dai moderni standard di Youngblood e l'autoplagio il resto sembra una canzone omogenea e pallosa.

 

Da quanto vedo il disco è stata accolto bene/molto bene, soprattutto l'interpretazione di Karevik che, a quanto vedo, ha fatto il suo miglior lavoro da quando è nella band.
Ho ascoltato qualche canzone e mi sono piaciute, mi sembra un bel passo avanti rispetto all'insipido The Shadow Theory.
Opus Dei sarà farcita di autoplagi, come fanno ormai da anni, ma è costruita molto bene e mi piace, The Looking Glass pure è un bel pezzo cantato alla grande.
Nelle ballad Tommy da il 100% e si sente, in Midsummer's Eve e Willow, se non fosse che riguardo quest'ultima un sito inglese ha parlato di un uso di autotune elevato a coprire difficoltà nelle note più alte..mi vengono dei dubbi, la voce sicuramente è modificata come anche nell'ultimo dei Seventh Wonder

 

Ma non solo nelle parti alti, un botto parole/vocali finali cantano tutte allo stesso modo.

 

Quello si, ma in generale lo capisco anche questo uso di effetti/autotune, Paeth immagino sappia quando va correttamente usato.
Mi ha colpito il fatto che viene scritto che forse era usato per arrivare su note più alte, cosa che non avevo mai sentito riguardo Tommy.
Ho ascoltato un paio di volte il disco e devo dire che confermo l'impressione avuta nei giorni scorsi, finalmente ho sentito in molti punti i vecchi Kamelot, ovvero quelli relativi al periodo di maggiore ispirazione di Youngblood e soci.
Ci sono alcuni brani molto autoriferiti, ma ci sono anche parecchie belle idee soprattutto nelle melodie vocali di Karevik, qui al suo apice nella band.
Le ballad sono iper melodiche e cantabili ma ne hanno fatte di migliori, tra i pezzi più riusciti cito Opus Dei (bella struttura, non usuale), The Looking Glass, NightSky (grande atmosfera) e The Great Divide, pur essendo un pò banale nella costruzione.
Le ultime due devo ancora assimilarle, probabilmente potrebbero crescere con gli ascolti.
A dispetto di tutte le critiche sul "nuovo" sound pompato e bombastico, devo dire che qui trovo un buon equilibrio anche in produzione, One More Flag in the Ground non sarà un pezzo da 90 ma rappresenta bene il Kamelot-sound aggiornato nel 2023, e per me funziona

 

Lo trovo un disco mediocre...e dei vecchi Kamelot ci sento veramente poco.

 

Bha non sento niente di The Fourth Legacy o Karma, ma penso che ormai per vecchi Kamelot si faccia riferimento da Ghost Opera in poi...