Immortal

Sottoscrivo tutto.

 

Parlatemi dei migliori album degli Immortal, ditemi quali sono secondo voi i migliori tre - quattro - cinque (direi non di più)

 

1. Pure Holocaust
2. In the Heart of the Winter
3. Battles in the North
4. Diabolical Fullmoon Mysticism
5. Sons of the Northern Darkness

 

Io li ho scoperti con Battles in the North, che rimane il mio preferito, anche per motivi affettivi.
Va detto però che si tratta di un album black parossistico, con una registrazione lo-fi tipica di quei primi anni del TNBM.
Ad alcuni potrebbe risultare monocorde (ma la sua forza è proprio la compattezza).

Pure Holocaust è più classicamente norvegese, senza dubbio una colonna portante del genere.
Questo periodo è molto specifico, se volgiamo classico, secondo me un vero blackster lo deve conoscere, ma occorre il giusto stato d'animo.

Dopo l'abbandono delle 6 corde da parte di Demonaz il loro stile cambia radicalmente: in questa seconda fase si sente un gruppo maturo, con suoni più robusti e maggiore tecnica. Si vira decisamente verso aperture melodiche "epicheggianti", a tratti heavy. Di questo periodo l'album imprescindibile è senza dubbio At the Heart of Winter, capolavoro assoluto del metal tutto. Bello anche Sons of Northern Darkness (One by One è una opener eccezionale).

L'ultima parte della carriera è dignitosa, dopo l'inutile All Shall fall, Demonaz si è messo in proprio e ha sfornato due buoni dischi, ma i bei tempi sono lontani.

Vanno "benissimo" anche in estate, ma se li ascolti in cuffia, camminando in una bufera, è decisamente meglio.

 

edit. Proprio ieri indossavo (in casa) una loro (vecchia) maglia, presa al Wacken 2007... fu un gran bel concerto, nonché l'unica volta che li vidi nella formazione classica (Abbath + Demonaz + Horgh).

 

Il mio favorito è assolutamente At the Heart of Winter - tecnico, epico, a tratti quasi heavy - ma il classico dei classici è Pure Holocaust, esempio purissimo di black tradizionale anni '90.

Direi di partire da questi due, a seconda di quale descrizione ti ispira di più. Eviterei invece di iniziare da Battles in the North, che rischia di essere un impatto traumatico. Secondo me è proprio un album male invecchiato, onestamente.

 

In effetti io ascoltai proprio Battles in the North per primo, e mi lasciò parecchio perplesso, non riuscivo a capirlo e dubito che anche riascoltandolo oggi lo apprezzerei.
Mi piace invece At the Heart of Winter, dovrei provare ad ascoltare qualcosa sulla falsariga (Sons of Northern Darkness?)

 

Ho sempre notato che At the Heart of Winter viene apprezzato in modo trasversale, anche da persone lontanissime dal genere, e questo la dice lunga su quanto si possa considerare un disco black metal... (non è una critica, ma una constatazione).

Sì.
Leggermente più tirato, ma paragonabile.

 

Io ascolto prevalentemente black o comunque estremo, e lo preferisco a tutti gli altri Immortal. È un disco black.

 

Non credo che questo sia il criterio per definire un disco "black".
Tu stesso hai scritto "a tratti quasi heavy", altrove ho letto chi lo definisce addirittura "thrash", riferendosi ovviamente a quello tedesco.

In generale anche per me.
Quello che ho scritto è diverso, ovvero che viene molto apprezzato anche da chi questo genere non lo mastica, almeno nella mia esperienza, e non è una cosa banale, perché non si può dire lo stesso di molti altri dischi black.

 

Oh dai, è per dire. Influenze quasi heavy -- quasi, per dire che puoi trovarci un certo tipo di riff, ma essenzialmente è black fin dentro il midollo.

 

Se dovessi consigliarne uno a Reign direi Sons Of Northern Darkness

 

Tra l’altro cinquantesimo compleanno di Abbath oggi:


Che a quanto pare ha fatto un’eccezione dalla sua astensione all‘alcol.

 

Pure Holocaust quando uscì fece parecchio clamore e a buona ragione aggiungo io.