Il look, la moda, lo stile. Come vi piace vestirvi? Quanto è importante lo stile?

Ma appunto...se a te piace e ti rende felice e soddisfatto...niente da dire !!...o meglio...posso dire la mia opinione, ovvero che io non mi comporterei così...ma questo vale solo per me, è un mio parere.

 

Eh in effetti quelli che tendono ad essere considerati nella società sono proprio truzzi, sanka, modaioli, infighettati e compagnia bella... se ti fai un giro in qualsiasi via del centro e vedi un po' che compagnie ci sono vedrai che nella maggior parte dei casi sono tutti gente sullo stile che ho citato prima che fanno casino e impennano i motorini! quelli vestiti più normali invece li vedi passeggiare in tre o quattro perché essendo relativamente in minoranza ed essendo considerati semi-diversi dai fighettoni non riescono a creare con quest'ultimi, che li snobbano se non addirittura li deridono, un rapporto d'amicizia e tendono ad uscire con qualche loro amico anch'esso normale se non addirittura a stare in casa. Difficilmente vedrai numerse compagnie di ragazzi normali... Questa è la dimostrazione che effettivamente quelli più considerati e quelli che rappresentano la gioventù moderna sono loro! E io che mi sento parte di quella gioventù sento ti dover seguire il loro stile!

 

ma tu non avevi uno stile tuo personale e disprezzavi chi veste senza identità?

 

Scusatemi ma non ho resistito....

 

Ah, beh, complimenti.

 

Semmai è l'ennesima dimostrazione di quanto sia stupida e superficiale la maggior parte del genere umano, e di quanto i veri valori siano stati abbandonati.

Personalmente ho 3 o 4 amici stretti e che mi vogliono bene ma che non vedo quasi mai o addirittura mai, e poca gente in generale con cui uscire, ma sto benissimo così, e non mi verrebbe mai in mente di barattare i miei valori, tra i quali uno dei più importanti è che l'apparenza non conta nulla, con ottomila amici che mi giudicano solo perché mi vesto con "4 soldi", perché non credo che questa sia la vera amicizia, ma solo un aggregazione di convenienza che non porta a nulla. Perciò, sono uno straccione? And proud of it, se straccione vuol dire "persona che apprezza la gente in se e non come essa si copre".

 

ragazzi, ma voi di che "valori" parlate? mi sfugge...sento sempre parlare di valori, valori...mah...quali sono questi fantomatici valori?

 

Ce ne sono di vario tipo!


Comunque io evito di rispondere al nostro amico perchè se c'è una cosa che odio è litigare... Non voglio rischiare!
Peace!

 

No... "THIS IS THE WAAARR! TOTAL WAR!"

 

aspè ma a chi ti riferisci

 

Un valore può essere qualsiasi cosa, ma di valori "giusti" e che contribuiscono al bene del mondo ce ne sono pochi. Quello più importante, a mio avviso, e la razionalità, lo spirito critico, che è uno strumento potentissimo nelle mani di chi lo sa utilizzare, e che dovrebbe essere un valore per chiunque, ma purtroppo, invece, lo è per molti pochi; certo, ammetto che ci vuole una discreta intelligenza per riuscire a svilupparlo autonomamente, visto che l'educazione delle persone è quella che è. Il fatto di giudicare una persona per l'abito che porta invece che le sue qualità (ovvero l'intelligenza, la cultura, i valori, l'educazione, le idee), è indice di una totale assenza di ragionamento e di razionalismo, nonché dell'affidarsi ad una logica debole e fallace condita dalle peggiori puttanate che i mass media (e la TV in particolare) inculcano le persone, facendo solamente il gioco di chi vuole vendere un prodotto, e che in questo modo, grazie a questa mancanza di razionalità, riesce a farlo nonostante il suo prodotto abbia la stessa qualità di mille altri.

Non meno importante, come valore, dovrebbe essere la sensibilità, che è un concetto molto difficile da spiegare, anche se ci provo lo stesso: è un complesso di idee, in breve, che ci consente di comprendere il nostro mondo e in particolare le persone che ci circondano, e da esso deriva tutta la sfera emotiva, i sentimenti, e cose simili. Se le quotazioni della razionalità sono sempre in ribasso, quelle della sensibilità ancora di più, e si vede bene. Se uno si permette di dare dello straccione a chi con una dignità infinitamente maggiore si può permettere di spendere 15€ per un vestito spaccandosi la schiena otto ore al giorno in fabbrica per sei giorni a settimana (non il mio caso, fortunatamente, ma ne conosco), allora vuol dire che ha la sensibilità di un secchio di breccia, per me, oltre che un'arroganza infinita.

Ci sarebbero molti altri valori di questo tipo: la cultura, l'etica, la riflettività (intesa come la facoltà di pensare a livello astratto), ma tutti sono consequenziali a uno dei due di cui sopra, e non solo: questi ultimi, sempre secondo me, non sono valori necessari, pur apprezzandoli moltissimo nelle persone, le uniche che sono fondamentali, poiché senza non si vivrebbe, sono appunto razionalità e sensibilità. E mi sembra chiaro, concludendo, che la maggior parte della gente manchi di una, o di entrambe, di queste caratteristiche, e ciò che è stato scritto da The Cerberman in questo topic ne è la prova lampante.

 

Non a te, parlavo di The Cerberman!!!
Mi son spiegato male, sai, non sono una cima in italiano! :grin:

 

beh mi permetto di dissentire sul fatto di considerare la sensibilità un "valore". Ho capito come hai provato a spiegarla, ma non ci sono persone che la sensibilità se la curano e la ergono a proprio modus vivendi, ma ci sono persone che se la portano appresso sempre, in ogni situazione, e persone che preferiscono agire seguendo altre logiche, e questo più per modo di essere che per scelta. Un assassino, uno stupratore, uno che ammazza il figlio non è che non ha come valore la sensibilità, semplicemente è malato e vive in una realtà distorta.

La razionalità, certo, è di poche persone, ma mi sento di dissentire sul fatto che il mondo d'oggi sia pieno di persone di questo tipo. Io non parlo per miei preconcetti, io semplicemente dico che vivo in un ambiente universitario, vivo tra la gente e non esco con gli idioti 15enni che pur di mettersi in evidenza la firma sul petto rischierebbero di sbattere contro un palo della luce. Bene, non mi sento di dire che se mi vestissi diversamente sarei guardato e giudicato in modo diverso. Dire che la gente non ha sensibilità, o non ha razionalità per me è un modo di lavarsene le mani, ognuno nel mondo ha il posto che si guadagna giorno dopo giorno, al di la dei panni che indossa.

Quello che ha scritto The Cerberman è una prova lampante che le persone oggigiorno manchino di tali caratteristiche? Cerberman parla del gruppetto di stupidi che esce il pomeriggio e torna a casa all'ora di cena perchè sennò vengono sgridati dalla mamma. Li vedo in mezzo alla strada i fighetti vestiti uguali, ma loro per me non rappresentano un valido campione della società di oggigiorno. Negli anni 70 c'erano i drogati, i fattoni, il mondo non mi sembra sia andato avanti grazie a loro. Oggi ci sono i beceri, gli emo, i pseudo depressi o come li volete chiamare voi, e ugualmente valgono zero.
Preferisco osservare la realtà da una visione più ampia, a 360 gradi.