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Guardia Nazionale Italiana, volgarmente "ronde"

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da otrebla86, 13 Giugno 2009.

  1. NuclearDevastation

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    14 Giugno 2009

    perchè i topic che riguardano la politica devono sempre degenerare ( in confronti tra l'altro ) ?
     
    #91
  2. DarkWing

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    14 Giugno 2009

    Il problema è che una cosa del genere alla gente potrebbe piacere.
     
    #92
  3. NuclearDevastation

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    14 Giugno 2009

    visto come sono gli italiani credo proprio di si
     
    #93
  4. Druso Italico

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  5. ForeverDarkWoods

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    14 Giugno 2009

    #95
  6. one_harvester

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    14 Giugno 2009

    Certo ragazzi, non chiediamoci come è possibile un ritorno di personaggi simili dopo l'esperienza del ventennio, se c'è gente che, a fronte di tutto ciò, rifila confronti da prima elementare.

    Però Fleba, secondo me il popolo italiano tutto dovrebbe rivalutare, sapientemente, la storia dell'Impero Romano, e secondo me un ritorno ai valori che legavano popoli di tutta Europa sarebbe quanto di più urgente contro questa degenerazione culturale.
    Come Mishima, schifato dalla decadenza socioculturale del Giappone sessantiano, reclamava un ritorno ai valori del Giappone feudale, al culto degli insegnamenti dell'Hagakure e alla forza dell'amor patrio (non inteso in modo patriottardo e buffonesco, ma in modo serio e coscienzioso), in Italia si dovrebbe puntare a far tornare in "voga" i valori che fecero forte Roma nei tempi che furono.
    E' un discorso che può sembrare molto idealista, abbastanza inapplicabile, ma secondo me sarebbe la soluzione giusta a tutti i mali del nostro paese. In primis cercare di sentire quell'ardore, quel sentimento, che i Romani erano soliti chiamare "Virtus". Ma una Virtus che vada contro i poteri forti che altro non stan facendo che maciullare il nostro paese, disintegrarlo colturalmente, forze mercenarie, al soldo del solo guadagno, disposte a bruciare la grande nostra storia e (presunta) cultura.
    In fondo non sono il primo che richiama il valore della Virtus per contrastare forze mercenarie presenti nel suolo italico.

    Il problema è, Fleba, che tutto ciò che di profondo e illuminato ci ha lasciato la storia di Roma, è stato inglobato dai fascisti del ventennio prima, e dai neofascitelli oggi, che urlano spavaldi "Onore all'Impero" ma ti guardano storto se gli chiedi qualcosa riguardo a un Augusto, Aurelio e via dicendo.
    L'hanno inglobato indegnamente nella loro povera cultura, travisando grandi insegnamenti, e trasformandolo in stupidi slogan da urlare senza capirne il senso.

    Olè, e quo ti volevo /anzi, non ti volevo): questo fu il punto di forza delle prime camicie nere.

    Quoto: una "dittatura palese" non gli converrebbe, ma una tirannia nascosta sotto presunte politiche democratiche si. Ed è anche peggio, molto peggio.
     
    #96
  7. raffomaster

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    14 Giugno 2009

    Uan, la storia dell'impero si studia a scuola. Ci vuole sensibilizzazione verso l'imperante ignoranza che dilaga sempre più, ma questa è anche colpa dei mass-media, che ci rifilano cacca senza farci più pensare. E noi ne siamo entusiasti, perchè ci piace divertirci, ci piace il dramma da grande fratello, ci piacciono le sfide dei cantanti in fantastiche scuole (che di fantastico hanno solo l'audience, dovessi incazzarmi per sti stonati che lavorano e ci fregano il lavoro...... vabbè non c'entra :D), ci piacciono le cazzate.

    La cultura si impara a scuola, e in base a questo la si apprende a casa leggendo, informandosi, e facendo attività pubblica contro i problemi in tanti gruppi, associazioni, centri.
    E poi, perchè mettere Aquile Romane e simbolismi che si utilizzavano nell'Impero Romano? Qui siamo in Italia, non nell' Impero Romano: è per questo che le procure indagano per apologia di fascismo.

    Ovvio :)
     
    #97
  8. DarkWing

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    14 Giugno 2009

    #98
  9. angusyoung

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  10. nosferatu666

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    14 Giugno 2009

    Beh ammettere che queste "ronde" sono una cosa pericolosissima vorrebbe dire ammettere che il pacchetto sicurezza é una ciofeca, in quanto questo squadrismo é la diretta conseguenza della politica del governo, e quindi vorrebbe dire ammettere di aver fallito in pieno sul piano sicurezza..
     
  11. Fleba_il_Fenicio

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    14 Giugno 2009


    OneHArv, conosciamo la letteratura latina, sappiamo qualcosa dei punti di vista di Cicerone come di Tacito ma anche degli squarci di MArziale, Giovenale, PErsio.
    Soprattutto conosciamo Lucano che dietro grandi metafore barocca ci racconta altri volti dell'impero e Seneca con la sua memorabile fine dopo aver inseguito l'Idea.
    Questo per dirti che conosciamo integralmente la storia, i valori, le dinamiche dell'Impero romano e possiamo trarne bilanci tali da farci capire, con un occhio gettato a volo su tutta la Storia che è seguita a quella fase del mondo, che non è la soluzione definitiva appellarsi a valori di un mondo che non coincide col nostro.

    Tu mi parli di valori maciullati e disattesi. Un richiamo alla virtus, un richiamo ad un mito storico lontano pensi possa risolverle la situazione? ci si chiude nell'identità contro lo straniero ma non si vede che il problema è interno a noi italiani. LA coscienza di popolo in questo secolo non si costruisce con la chiusura provinciale dell'identità dentro un proprio remoto passato. Diversamente credo si debba costruire mattone dopo mattone attraverso le leggi, l'educazione e l'apertura culturale reale non blasonata e finta.
    Guardati in giro. Se le nostre più givoani generazioni agiscono secondo certi effimeri canoni sociali e culturali credi sia per colpa dello straniero? perchè manca una virtus romana?
    Io ho capito cosa vuoi dire con il tuo discorso One ma vorrei allargarne la prospettiva affermando che la consocenza della storia deve servirci nella misura in cui ci aiuta a prenderne le misure e se occorre le distanze.
    La base, la sostanza , il fondamento di ogni costruzione sociale o di popolo è l' Umano. L'Umano. Lì è la forza, la tenacia, la virtù insomma.
    Poi c'è la conoscenza, la Cultura.

    Se ci si chiude in ronde ed in an tichi sbandieramenti d'un passato remoto è per paura. Inglesi e francesi hanno un rapporto aperto col proprio passato tale che sono al massimo del mescolamento ma senza smarrirsi ed anzi possono smarrirsi senza dimenticare chi sono (magari a volte anche in male..).

    Mishima. Ho stima di quest'uomo ma com'è finito il suo gesto? la sua morte che interpretazione ha dato del mondo?
    Non era nel ritorno al feudalesimo la soluzione ma sempre nell'importanza di una valorizzazione da dare all'atto del conoscere, alla cultura, alla memoria come valori aperti, dinamici pronti al mescolamento e malleabili, ripensabili sotto infiniti punti di vista.
    In questo la rigidità di una divisa non ci aiuterà mai.

    Cerca di capirmi One, sto dicendo che il tuo discorso va allargato. Quel che in vita han fatto persone come Mishima va letto metaforicamente, il suo feudalesimo, i valori dell'impero: dobbiamo poter guardare gli eventi con la giusta distanza, trarne tutti gli opposti.
    In un'epoca ormai post coloniale parlare di valori dell'impero è terribilmente anacronistico. La forza è nell'Umano.
     
  12. otrebla86

    otrebla86
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    14 Giugno 2009

    Sono coerenti, se adottano l'aquila imperiale, adotteranno anche il saluto romano. Ricorda: non è stata roma antica a ispirare politicamente il fascismo, ma il fascismo a fascistizzare la roma antica
     
  13. HeadlessChild

    HeadlessChild
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    14 Giugno 2009

    Secodo me il bello ed il brutto di questi discorsi è che ciascuno se li rigira come vuole. Se vogliamo dirla tutta, il nazionalismo a cui fai riferimento nel post non era un valore romano. L'idea di nazione (che preciso, non certo per te, essere "un complesso di persone che, avendo in comune caratteristiche quali la storia, la lingua, il territorio, la cultura, l'etnia, la politica, si identificano in una comune identità a cui sentono di appartenere legati da un sentimento di soliderietà) a Roma non esisteva.
    In questo senso da Roma (che a dir la verità è una creatura di qualche secolo e a cui attribuire attrinuti netti è ben difficile) secondo me si può imparare molto. Quella romana è la cultura del diritto... della rilevanza giuridica delle azioni umane. Lo schiavo era uomo come gli altri, schiavo era una condizione giuridica. Se liberato, come spesso accadeva, non importa da quale terra remota venisse, era liberto, aveva i suoi diritti, poteva arricchirsi (e spesso capitava: non possedevano terre ma una volta liberati il pardone gli lasciava - se non sbaglio era tenuto - una somma che potevano reinvestire, e nel commercio erano preminenti).

    In teoria la legge a Roma era uguale per tutti, anche se i colpevoli erano i propri cari.

    Poi.... non era proprio così :P
     
  14. one_harvester

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    14 Giugno 2009

    Premetto ragazzi (Fleba e Raffomaster) che avete abbastanza travisato ciò che volevo dire, ma forse mi sono espresso male io.

    Raffaè, a scuola non imparano nulla. La lezioncina della settimana non serve a niente. Imparare a memoria il numero di pugnalate inferte a Cesare e la frase che disse quando vide Bruto non serve a una ceppa. A scuola non ti insegnano il vero valore della storia, cosa c'è dietro: c'è la lezioncina del mese, che impari a memoria, prendi 7 e tutti son contenti. Se vuoi veramente entrare nella storia devi documentarti da solo, perchè la scuola, tra libri pieni zeppi d'immagini e trafiletti/dossier inutili non ti lascia niente, assolutamente niente.
    Conosco gente che ha 8 e passa a storia, ma vagli a dire di guardarsi La Storia Siamo Noi di Minoli: ti ridono in faccia.
    Preferiscono di gran lunga guardare Amici, ed ecco che mi ricollego al tuo discorso.

    Ma su questo son d'accordo, ci mancherebbe. La mia "rivalutazione della Virtus" è per lo più di carattere spirituale. Gagliardetti, slogan vuoti e aquile le lasciamo ai fascistelli che di storia, e di Impero Romano, non sapranno mai nulla.
    Dov'è che hai letto che sostengo il contrario? No davvero raffo segnalamelo così mi spiego meglio :)

    Ho mai detto che la colpa della perdita di valori della nostra società è da attribuire allo straniero? :sgrat:
    Ecco, forse non volendo, hai centrato un punto chiave della "malrilettura" (perdona il neologismo) della Virtus": molti infatti, fieri nei loro blasoni e slogan fittizi rileggono la Virtus come fosse un amor Patrio esasperato, ai confini con nazionalismo puro. La Virtus è altro, è assolutamente altro: come già precisato, la vera Virtus è quel valore che ci deve portare a disprezzare chi ha fatto di questo paese la sua grande azienda, chi lucra su ogni azione, chi non ha rispetto del popolo italiano, chi è alla mercé della sola tesi del guadagno. La Virtus si deve scagliare contro tutto ciò, non affrontare i "ladri di mele".

    Amore, passione, fervore, forza, tenacia, rispetto, audacia. Questo era la Virtus. E non sono sentimenti tipici dei robot.

    Io ho parlato di " ritorno ai valori del Giappone feudale" non di "ritorno al feudalesimo". Fleba son due cose nettamente differenti :)
    Ritorno ai valori del Giappone feudale vuol dire tornare a studiare l'Hagakure, la disciplina Samurai, trarne insegnamenti per la vita di tutti i giorni. Dare un equilibrio alla propria esistenza capace di sopprimere uno sbadiglio o rovesciare un regime.
    Tutto ciò, non ti sembra forse dare valorizzazione all'atto del conoscere? :)
    Il suo gesto finale? Ha scelto la strada della coerenza, sapiente che prima o poi la vita finisce, ed ha deciso di scegliere lui quando dire le ultime parole. In fondo, non è riuscito a servire, nella sua ottica, il suo daimio, che altro non era che la tradizione e l'importanza del popolo giapponese tutto. Fu un atto comprensibile.

    Quando ho sostenuto questo? Ragazzi mi sembra chiaro il mio sdegno d'innanzi a queste GNI. Anche tu, evidenzia dove, secondo te, ho sostenuto l'importanza di divise e gagliardetti, semmai spiego meglio :)

    Il problema è che secondo me la coltura fascista ha così bene (ahimè) inglobato la storia dell'Impero da farci vedere sotto un'ottica negativa, a noi anti-fascisti, tutto ciò che riguardo l'espansione romana guidata dai cesari.
    C'è modo e modo di parlare di "Valori dell'Impero": c'è chi si ferma alle aquile a si inorgoglisce stupidamente guardando le cartine sui libri di storia che segnano in rosso i territori romani, rosso che si espande di anno in anno a macchia d'olio, e chi invece riesce a guardare a attraverso a queste cose di facciata, e capire il lavoro e il valore di migliaia di uomini che credevano coscientemente, sapientemente e fortemente in un ideale, in un modo di vivere.
     
  15. one_harvester

    one_harvester
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    14 Giugno 2009

    Quoto.
     

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