Great White

Grande gruppo!
House of Broken Love è uno dei miei brani preferiti in assoluto in ambito hard rock.
Speriamo in una loro calata in suolo italico per qualche show

 

Dopo aver letto questo forum mi sono comprato Once bitten (trovato per caso in offerta al supermercato...) e mi è piaciuto davvero molto! Se possibile chiedo agli esperti di tracciare un po' la storia di questo valido gruppo. Grazie.

 

www.mistabone.com

da qualche parte l' avevo scritta....
bohh

 

Ottima band, mi piacciono! Ho solo un cd loro, purtroppo: Twice Shy (trovato per puro c**o usato a 6,50 euro 5 anni fa ) Però mi piace veramente molto. E' un vero peccato che non siano stati riconosciuti molto...Secondo me avevano uno stile molto personale! Le tracce di quel cd che ho son tutte bei pezzi hars blues...Bello anche il medley acustico dei pezzi degli stones...Poi.....beh, le gambe delle biondazze nel booklet sono moooolto glam !!!

 

Il primo EP e Shot in the dark sono i miei preferiti.
Ho inoltre un cd live dove eseguono con discreta fedeltà alcune cover degli zeppelin..
In sostanza: un buona ed onesta band di classic rock che rientra nella moltitudine di realtà musicali sfornate dal mercato americano negli anni 80..

 

grandissima band! io possiedo ''shot in the dark'' dell '86 ed è favoloso..

cmq mi sa che esiste già il topic di questo gruppo

 

Purtroppo ultimamente il loro nome è stato associato più a questo http://www.gregsopinion.com/archives/003250.html che alla loro buona musica.

 

L’ncendio al nightclub ‘The Station’, nella sera di giovedì, 20 febbraio 2003, fu il quarto evento mortale della storia dei locali degli Stati Uniti d’America, con 100 persone decedute e più di 200 ferite. Novantasei delle quali perirono immediatamente nell’incendio e quattro successivamente nell’ospedale della zona. The Station, che ospitava regolarmente Hair-Metal e Rock band dagli ’80, era un nightclub di in Warwick, cittadina nella contea del Kent, nello Stato del Rhode Island (diciamo “era” giacché del club che si trovava in una rada tra il verde, realmente, non è rimasta quasi traccia ed al suo posto restano solo alcune croci).

Le fiamme divamparono verso le 23:00 circa, qualche secondo dopo l’inizio del concerto del gruppo head-liner della serata, i GREAT WHITE, mentre si accingevano ad eseguire la canzone d’apertura del gig: “Desert Moon”, subito dopo che il set degli effetti pirotecnici fu fatto partire dal loro manager, Daniel Biechele (pronuncia: “Bee-clee”). Il fuoco iniziò a lambire, quasi immediatamente, la gomma piuma infiammabile predisposta per l’isolamento acustico. I fuochi d’artificio erano parte integrante dello show; ma soltanto quando le fiamme raggiunsero il soffitto ed il fumo cominciò a propagarsi, la gente si rese conto che la situazione, purtroppo, era ormai fuori controllo. A 20 secondi dalla conclusione degli effetti pirotecnici (fireworks), la band smetteva già di suonare ed il lead-singer, Jack Russell, annunciava al microfono, "Wooow… questo non è buono!" ed, in meno di un minuto, l'intero stage fu avvolto dalle fiamme. Anche se c’erano quattro uscite possibili, la maggior parte della gente si diresse, naturalmente, verso la porta da cui era entrata, probabilmente bloccata.

La fuga precipitosa ed improvvisa che seguì in quell’inferno provocò, quasi certamente, un’imbottigliamento nel corridoio che conduceva all'entrata principale, ostruendola del tutto con conseguente schiacciamento delle persone sul portellone d’uscita, cosa che causò il decesso da lesioni a molti, sia fra lo staff sia tra il pubblico, stimato in oltre 400 unità ed eccedenti di un terzo i limiti ufficiali di capienza massima del locale. Approssimativamente un quarto dei presenti morì (per le ustioni o dalle inalazioni di fumo, oltre che schiacciti dalla calca) e la metà fu danneggiata. Fra coloro che perirono nell’incendio c’era anche il chitarrista dei GREAT WHITE, Ty Longley.

Il firework Gerbs era basato da dispositivi cilindrici progettati per produrre uno spruzzo controllato delle scintille, con un controller programmato per l’uso di due numeri: uno per quanto lontano le scintille volano ed l’altro per quanto tempo l'effetto dura. Biechele confidava nell’uso del 15 di 15, che era il getto di scintille di 15 piedi per 15 secondi. Tre di quello stesso calibro, ad angoli di 45 gradi, insieme a quello centrale puntato verso l’alto, completavano il set studiato per quella notte. Il Gerbs venne ritenuto opportuno per l’uso interno riferito ad un pubblico vicino, purché tutte le precauzioni adeguate venissero osservate.

Un'indagine del NIST sul fuoco, usando simulazioni su di un elaboratore e un modello della zona della pista da ballo, ha concluso che un sistema di polverizzazione avrebbe contenuto con successo il fuoco, in modo da dare tutto il tempo sufficiente alla gente di poter uscire con sicurezza. Tuttavia, a causa della relativa vetustità (creato verso la fine degli anni ‘30) ed al formato (4.484 piedi quadrati) del locale, per The Station non era previsto un sistema di polverizzazione e, quindi, non ne era stata dotata di uno. Inoltre, i modelli indicano che le vie d’entrata al nightclub avevano una rampa ostruita, cosa che impedì il deflusso di una via d’uscita diritta verso il portello. Nell’abbandonare la costruzione: una via avrebbe dovuto condurre verso destra e l’altra verso sinistra perché l’edificio fu costruito per avere due sensi di scorrimento paralleli al corrimano di entrata.

Gli inizi dell’incendio furono registrati in un videotape da Brian Butler, cineoperatore per la WPRI – TV, che era sul posto, ironia della sorte, per una ripresa prevista sulla sicurezza dei nightclub, come segnalato da Jeffrey Derderian, un relatore di notizie della WPRI e che, inoltre, era proprietario di una parte dello Station. Il rapporto era stato ispirato dalla fuga precipitosa dal 'Chicago', un altro nightclub nel quale avevano perso la vita 21 persone appena quattro giorni prima. Della tragedia, a cui assistette, Butler fece il resoconto comprensibilmente agitato, che riportiamo qui sotto.

Descrizione, a caldo, della scena, fatta da Brian Butler:

"... È stato tutto molto veloce. Non appena i fireworks si arrestarono, le fiamme hanno attaccato la protezione dietro e attraverso lo stage subito dirigendosi verso il soffitto. Tutti si sono alzati in piedi guardando mentre qualcuno si è portato prudentemente indietro. Quando mi sono girato intorno, alcuni già stavano provando ad andarsene ed altri erano ancora seduti là “It’s Great!”. Mi ricordo di quella dichiarazione, perché questo non aveva niente di grande. Quello era solo il momento di andare via.

Inizialmente, non c’era panico. Ognuno continuava tranquillamente. La maggior parte della gente si è solo alzata in piedi; là e nelle altre stanze, il fumo non era ancora entrato e le fiamme non sembravano un granché. La gente non ha avvertito subito il pericolo di esse. Bene, immagino che, una volta che tutti abbiamo cominciato a fuoriuscire verso il portellone abbiamo ottenuto un imbottigliamento in quello anteriore, la gente continuava spingere e alla fine tutti sono stati spinti contro il portellone, me compreso.

Sono riuscito a tornare indietro. Non c’era nessuno che venisse verso il portello posteriore. Ho dato dei calci verso l'esterno ad una finestra laterale per vedere se si potesse ottenere un’uscita da là. Un tipo ci è riuscito. Sono tornato ancora indietro intorno alla parte anteriore che è quella che avete visto quando la gente si montava in cima a vicenda, provando ad uscire dal portello anteriore; e già del fumo nero stava fuoriuscendo sopra le loro teste.

Ho potuto osservare che quando i fireworks si arrestatarono, le fiamme avevano continuato ad andare da entrambi i lati. Ed allora, da un lato, ho notato che salivano sopra ed è stato il momento in cui mi sono detto: 'Devo andare via!’ e ho detto, 'esco, esco.... deve raggiungere il portellone, devo raggiungere il portellone!' e la gente si è levata in piedi in quel momento. C’era una tavola che ostruiva uno dei portelli che ho tolto per ottenere che qualcuno potesse uscire più facilmente di lì. E non pensavo mai che si togliesse tanto facilmente ed in fretta, ed invece così è avvenuto. Tutto era veloce. Saranno passati appena due minuti prima che il posto fosse invaso completamente da quel fumo nerissimo!".

 

GREAT WHITE hanno continuato a fare tour e, all'inizio di ogni concerto, recitano una preghiera per gli amici e le famiglie toccate dalla tragedia di quella notte fatale. La band ha dichiarato che non suonerà mai più la canzone "Desrt Moon”, per tutta la vita . "Non penso che potrei cantare mai ancora quella canzone," ha detto il cantante e fondatore Jack Russell. Il chitarrista Mark Kendall, ha dichiato, "Non abbiamo suonato più quella canzone. Troppe cose sono difficili da dimenticare di quella notte. E quella canzone ce le ricorda terribilmente. Non l'abbiamo suonata da allora e probabilmente non lo faremo mai più!". La band, inoltre, dalla tragedia rifiuta l’utilizzo dei fireworks.

INVESTIGAZIONE

I ricercatori hanno rilevato che il materiale di gomma piuma che era stato installato dietro la band era infiammabile. La gomma piuma era di un genere destinato ad uso imballaggio e non per le strutture del suono, inoltre non sarebbe stata trattata con i materiali ignifughi utilizzati generalmente per l’acustica. I testimoni all’incendio hanno segnalato che una volta contagiata dalle fiamme la gomma piuma a bruciato con una velocità di circa un piede al secondo. Attraverso i loro avvocati, i proprietari del locale hanno fatto sapere che essi non avevano dato il permesso alla band di usare i fireworks. I membri della Band hanno smentito, affermando di aver avuto il permesso.

Nei giorni seguenti all’incendio, si è osservato una gara considerevole nel tentativo di attribuirsi la colpa a vicenda, da parte: della band; dei proprietari del nightclub; dei fornitori ed i distributori del materiale della pirotecnia, della gomma piuma; e dei promotori del concerto.

Il 9 dicembre 2003, Jeffrey A. e Michael A. Derderian, i due proprietari del nightclub dello Station e Daniel M. Biechele, l'ex road-manager dei GREAT WHITE, sono stati caricati della responsabilità per 200 casi di omicidio colposo (manslaughter involontario) - due per ogni morte. Tutti e tre chiesero di essere esentati dal carico delle spese. I Derderian, inoltre, furono multati di 1,07 milioni di dollari per non aver rinnovato l’assicurazione ai loro impiegati, quattro dei quali perirono tra le fiamme.
Il 14 novembre 2005, gli avvocati dei Derderian chiesero, al Gran Jury, di dichiarare la sospensione di ogni spesa verso i loro clienti, a causa di un fax di vitale importanza per il processo e mai potuto osservare. Il fax, trasmesso anonimamente ai procuratori, dal commesso Barry Warner dell’American Foam Corp., parlava della politica della loro azienda, dove avvertiva i clienti dei rischi dei relativi prodotti di gomma piuma, compresa l’infiammabilità.

Prova criminale

La prima prova criminale doveva essere valutata contro l’allora tour-promoter dei GREAT WHITE, Daniel Michael Biechele, ventinovenne di Orlando, Florida. Questa prova doveva tenersi il 1º maggio 2006, ma l’accusatore, supplicato da Biechele (contro il parere dei suoi stessi avvocati), il 7 febbraio 2006, ammise i 100 conteggi per il manslaughter-involontario in un grande sforzo "di portare la pace e dal desiderio di finire con questo", disse. Sotto l'accordo della richiesta di patteggiamento raggiunto con i procuratori, ciò poteva portare Biechele fino a 10 anni di prigione.

Sentenza Biechele

• Il 1° Maggio 2006, il procuratore dello Stato, White di Randall, ha chiesto alla corte di sentenziare a Biechele, 10 anni di prigione, il massimo richiedibile, citando gli incidenti mortali evidenti del fuoco allo Station, e della necessità trasmettere un messaggio recepibile da tutti onde evitare in futuro la ripetizione di casi analoghi.

• Potendo parlare in pubblico per la prima volta durante l’espletamento della sua prova, Biechele ha osservato un atteggiamento conforme al suo pentimento durante tutto il processo. Soffocando le rotture emozionali, ha rilasciato questa dichiarazione alla corte ed alle famiglie delle vittime:

Dichiarazione del Biechele alla Corte:

“Per tre anni, ho desiderato di potere parlare alla gente che è stata toccata da questa tragedia, ma so che non c’è niente che io possa dire o fare per tornare indietro a quanto è accaduto quella notte.
Del fuoco desidero dire, alle vittime ed alle loro famiglie, quanto spiacente sia per quanto è accaduto quella notte e per la parte che ho avuto in esso.
Non ho desiderato mai di danneggiare in alcun senso qualcuno. Né ho immaginato mai che sarebbe potuto accadere quella cosa.
So che questa tragedia è stata devastante per tutti, ma io posso cominciare soltanto a capire che cosa la gente, che ha perso chi amava, ha provato.
Non so se mi perdonerò mai per quanto accadde quella notte, per il modo di non averlo potuto prevedere.
Posso pregare soltanto che comprendano che farei qualsiasi cosa per tornare indietro e poter restituire i cari persi quella notte.
Sono così spiacente per quanto ho fatto e non desidero causare nessun altro dolore.

Non dimenticherò mai quella notte e non dimenticherò mai la gente che è stata danneggiata da esso.
Sono davvero spiacente".

• Con il procedere della sentenza dopo 30 minuti, Biechele ha accettato la responsabilità del suo crimine.

• Darigan ha rilevato "la pronuncia più pesante che potesse essere imposta è stata imposta da Voi stesso!".

• Il giudice superiore Francis J. Darigan della corte ha sentenziato per Biechele 15 anni di carcere , di cui 4 al servizio della collettività ed 11 anni di sospensione, più tre anni di prova, nel ruolo sociale di addetto antincendio in altri nightclub.

• Con buon comportamento, Biechele sarà liberato in prova per il settembre del 2007.

• Il Giudice Darigan ha considerato per la sua decisione, che risulta altamente improbabile che l’imputato torni a reiterare quelle stesse azioni e che, fra i fattori che lo hanno portato ad attenuare la sua decisione, ha influito la condotta e l’atteggiamento maturo tenuto dall’imputato.

• La frase ha generato un mix di reazioni nel Tribunale. Molte delle famiglie hanno creduto che la punizione fosse giusta; considerando il sincero pentimento per quel che Biechele aveva fatto. Tuttavia, molte dopo la sentenza, sono state le reazioni isteriche di chi aveva perso i suoi cari.

Prova per i proprietari del nightclub

Mentre la Sezione dei lavori della Giuria stava procedendo, nella seconda prova criminale dei proprietari, Jeffrey e Michael Derderian, del nightclub, ha fatto colpo la richiesta dei Derderian, ai procuratori, che vorrebbero Michael Derderian ad una condanna minima di quattro anni in una prigione di sicurezza e una pronuncia a 10 anni per Jeffrey Derderian sospesa in cambio di 500 ore di servizio alla Comunità.

Ciò ha oltraggiato le famiglie delle vittime del fuoco del nightclub, che hanno dichiarato che la giustizia non era stata fatta sul caso. Inoltre sono stati oltraggiati per aver dovuto sentire le notizie dai relatori anziché dal General-Lowyer del Rhode-Island, Patrick Lynch, che stava tentando di raggiungere le famiglie per dire loro che un accordo sulla richiesta era stato raggiunto.

 

...detto questo, ribadisco comunque, che i great white sono una grande band.
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questa tragedia e' un' altra storia......

 

cazzo ero totalmente all'oscuro della faccenda, eppure dovrebbe essere abbastanza conosciuta vista la portata

 

Ricordo nitidamente che questa terribile tragedia ebbe eco anche in Italia, la notizia e le immagini vennero trasmesse anche dalla Rai e da Mediaset.
Piuttosto non sapevo che i Great White avessero ripreso a suonare...certo vivere una situazione del genere sulla propria pelle, ti marchia a vita.

 

Ricordo nitidamente che questa terribile tragedia ebbe eco anche in Italia, la notizia e le immagini vennero trasmesse anche dalla Rai e da Mediaset.
Piuttosto non sapevo che i Great White avessero ripreso a suonare...certo vivere una situazione del genere sulla propria pelle, ti marchia a vita.

 

Me la ricordo anch'io, fu una tragedia immane e tutti i mezzi d'informazione le dedicarono ampio spazio (anche se io all'epoca abitavo in Germania). Piuttosto non sapevo di come si fossero svolti i processi, grazie delle informazioni.