Film Horror

Me lo ricordo, lo vidi da ragazzino... figata!

 

Io no. Dovrei recuperarlo, prima o poi, visto che è uno stracult degli anni '70, ma è quel genere di film T&T (tette e torture) che di norma mi fa sbadigliare un sacco e quindi continuo a rimandare, ma scommetto che @Peste Noire l'ha visto, e forse anche @Aslan (più che altro per via delle tette di Dyanne Thorne, che tolte quelle era un cesso).

 

io é la seconda volta che lo vedo,,mi é piaciuto, non mi dileguo in giudizi tecnici seri, trovo una figata che sia ambientato a Vienna,io ci ambienterei un bel po di film horror o gialli, ma anche a firenze e Torino.ieri notte sempre dallo stesso canale ho rivisto pure il boia scarlatto Il_boia_scarlatto

 

Non le ho viste. Da giovane avrei gradito molto immagino. Ma vale la pena o cerco uno screenshot?

 

Se trovi uno screenshot in cui non si vede la faccia è meglio.
La definirei un'attrice alla Russ Meyer, non fosse che molte attrici di Russ Meyer erano decisamente più belle.

 

Hai detto bene, ma non solo l'ho visto ma ammetto di avere anche il dvd (e non me ne vergogno), Ilsa è uno dei massimi esempi di nazisploitation, sottogenere di film (di solito italiani) nata da una costola dell'exploitation di inizi anni '70; il nazisploitation era un genere tra i più "estremi" e "degradanti" per l'epoca, si parla di solito di film che ruotano intorno a torture varie (alcune delle più assurde e disparate) all'interno dei lager nazisti o anche di perversioni sessuali e sodomie che coinvolgono di solito donne ebree di bell'aspetto con ufficiali SS e della Gestapo nei palazzoni nazisti o nelle loro case private; in questo calderone fanno parte diversi titoli, film che puntano più sulla violenza e altri che puntano più al nudo e al sesso e di solito la sceneggiatura è ridotta al minimo, comunque ci sono 3 categorie di questo genere:

- Il nazi trash di infimo livello che punta tutto su violenza gratuita e perversioni [esempio il delirante Lager SSadis Kastrat Kommandatur di Sergio Garrone, KZ9 - lager di sterminio di Bruno Mattei (si proprio lui, il maestro Bruno) o il trashissimo La bestia in calore di Luigi Batzella con un Salvatore Baccaro al suo apice]

- nazisploitation tutto sommato godibili, non trash non eccelsi ma che tutto sommato si lasciano guardare (es. L'ultima orgia del Terzo Reich con una giovanissima Daniela Poggi oppure Le Lunghe notti della Gestapo)

- film anche con una certa dignità autoriale e filmica (es. Il portiere di Notte di Liliana Cavani, Salon Kitty di Tinto brass e La Svastica nel ventre di Mario Caiano)

Ilsa fa parte della categoria di mezzo, non una trashata come può essere La Bestia in calore (che però vi consiglio caldamente di recuperare), ma nemmeno un film ai livelli di Salon Kitty (che per me è uno dei migliori Brass a livello registico), diciamo che si lascia vedere, il ritmo non manca e qualche scena rimane pure impressa.
Concordo sulla Thorne, un cesso e se non sbaglio pure una delle prime attrici "rifatte" dell'epoca, nel film comunque è cattivissima.

 

"Run", 2020, che in realtà è un thriller

Run (film 2020) - Wikipedia

C'è una mamma, single, che partorisce una bambina che purtroppo nasce con diversi problemi di salute, e subito dopo ci ritroviamo avanti di diciassette anni, con quella mamma che si occupa amorevolmente della figlia alle prese con tutte quelle problematiche di salute che le condizionano la vita (l'istruzione è domiciliare, gli spostamenti sono solo in carrozzina, l'inalatore per l'asma è sempre a portata di mano, la dieta è rigida, le medicine da assumere sono tantissime...). La ragazza non si piange addosso, ha un atteggiamento positivo, fa domanda per i College, e passa le giornate studiando in casa e attendendo l'arrivo del postino con magari qualche bella lettera di risposta da qualche bella Università. La mamma però la anticipa sempre recuperando lei la corrispondenza...

Mi incazzo quando un thriller mi finisce nella categoria horror e mi frega, però mi è piaciuto molto ed è stato apprezzato dalla critica.

 

Da quello che si capisce dal documentario che ho postato, deve essere da vedere... non una trashata assoluta

 

Non avevo dubbi.
Se mai dovessi recuperarlo ci scriverò due righe, ma la vedo dura. E' proprio l'ambientazione a sembrarmi insignificante, oltre al genere "torture" che francamente non mi ha mai entusiasmato, a parte i lavori di Josè M. Marins e poco altro.
Quei film mi danno sempre l'idea di voler rimestare nel torbido per meri fini sensazionalistici.

Bisogna anche possedere un certo retroterra per poter apprezzare (o avere la speranza di poter apprezzare) determinati film. Se uno li approccia con la convinzione di guardare un "horror" canonico, la battaglia è persa in partenza. E con retroterra intendo una certa cultura in materia di b-movies (da non intendersi in senso spregiativo) anni '70, che non c'entrano nulla con quelli di oggi.

No, dai, povero Alex.
La tua passione per il cinema bis è commovente ma perché vuoi infliggergli Baccaro nudo?
Trashata per trashata raccomandiamogli "Terror!", che almeno lì è vestito.

 

Non so cosa aspettarmi da questo "Devilreaux" ma intanto lo lascio qua

 

"A house on the bayou", in Italia con il titolo un po' fuorviante "La casa nella palude", 2021, La casa nella palude - Wikipedia

C'è una famiglia il cui capo famiglia è sicuramente un tipo pieno di soldi, dal momento che ha una moglie giovane e bella totalmente fuori scala altrimenti per uno come lui (interpretata dall'attrice Angela Sarafyan) e pure un'amante. C'è anche una figlia adolescente. All'inizio del film la moglie giovane e bella rivela al marito di sapere della sua relazione extra-coniugale, ma anziché lasciarlo metaforicamente in mutande decide di provare a rinsaldare forzatamente l'unione familiare andando tutti a passare qualche giorno in una bella casa che per lavoro (lei è un'agente immobiliare) deve gestire.
Mentre cercano di ambientarsi nel posto facendo la spesa presso l'emporio locale fanno la conoscenza di due tipi, un giovanotto con la faccia da schiaffi e il nonno (il titolare dell'emporio).
In poco tempo il film sembra svilupparsi come il più classico home invasion, con la famiglia braccata dai due tipi; si può immaginare la storia di una famiglia che esce rinsaldata da un'esperienza terribile, magari con qualcuno che ci rimane secco (di solito il capo famiglia) ma con l'amour che nel frattempo era sbocciato di nuovo e cose così... e invece no. Insomma si sviluppa in modo differente.
Il film è un thriller che arriva tranquillamente alla fine ma con sfumature poco da thriller, e forse l'approccio migliore per guardarlo è quello di non farsi troppe domande accettando ciò che si è visto.

 

"Clock" (2023), Clock (film) - Wikipedia

Una donna, vicina alla quarantina, ha una vita piena ed appagante, con un buon marito, un ottimo lavoro come arredatrice e tanti interessi che le riempiono le giornate, ma è bombardata da critiche e pressioni per il fatto di non avere e soprattutto non volere figli (tanto da sentirsi in colpa). Il titolo del film ovviamente fa riferimento all'orologio biologico, dato che le donne come ben sappiamo non hanno tutta la vita per fare figli, infatti la protagonista per vari motivi decide, pur titubando, di forzare la cosa, recandosi presso una struttura, una clinica sanitaria, per sottoporsi ad un trattamento medico che dovrebbe farle scattare il desiderio di maternità. Ovviamente il modo in cui tale trattamento interviene sulla sua psiche non è affatto sano e questo porterà a conseguenze molto brutte.
Mi sembra un buon film, ma: 1) per noi maschi è molto difficile riuscire ad immedesimarci nel problema della protagonista, essendo roba prettamente femminile, e 2) il regista è in realtà una regista, è femmina, tale Alexis Jacknow, e secondo me il film assume per questo un taglio un po' troppo femminile (cosa forse inevitabile visto il tema trattato).
Comunque lo avevo adocchiato appena visto il trailer e non sono dispiaciuto di avergli dedicato un'ora e mezza (in almeno due sessioni, come al solito).

 

"Orphan: first kill" (2022), Orphan: First Kill - Wikipedia

Questo proprio attendevo con impazienza di trovarlo, da quando tempo fa guardai "Orphan" del 2009 scoprendo dell'esitenza del prequel. Per chi non conosce il film del 2009: la protagonista è una assassina pazza psicopatica con una malattia che le fa avere l'aspetto di una bambina, così riesce a farsi adottare da una famiglia e poi succedono cose strane tipo che si invaghisce del padre adottivo cercando di fare fuori la madre e gente varia etc etc.
Nel prequel si va di qualche anno indietro rispetto ai fatti raccontati nel primo film, ma il contesto sembra quello: la tizia è pericolosissima e rinchiusa in un ospedale psichiatrico, dove tuttavia chi ci lavora e le misure di sicurezza non sembrano affatto adeguati a contenerla. Riesce a fuggire e anche a farsi riprendere da una famiglia spacciandosi per la figliotella, alla quale somiglia, che era sparita anni prima.
Fino a qua il film sembra più o meno ricalcare dinamiche immaginabili conoscendo il primo film, ma ad un certo punto ecco il plot twist che per fortuna rende il tutto un po' più croccante.
Sa molto di Chucky la bambola assassina, essendo una adulta pazza assassina con l'aspetto di una innocente bambina alla stessa maniera di come Charles Lee Ray è uno adulto pazzo assassino intrappolato dentro un bambolotto (seppur brutto come la fame), motivo per cui se piazzassero un altro paio di film diventerebbe una delle mie saghe preferite, ma chi non va pazzo per quel soggetto potrebbe non strapparsi tanto i capelli per questi due film.

 

Vi ricorda qualcosa questa maschera del capitano Kirk di Star Trek?

 

Eh sì, è nato tutto da lì.