Equilibrio dell'uomo...

Ciò non significa che l'uomo è escluso o immune agli eventi della natura ed alle sue leggi.
Anche altri primati hanno una loro base culturlare con modelli sociali simili ai nostri...

 

Ho capito, ma che c'ha di naturale la guerra??? Nel senso, la guerra è qualcosa che è venuto DOPO, non è una legge insita nella natura, per quanto ne so.

 

sbagli.la guerra è naturale quanto la riproduzione.(ho il chiodo fisso...)

 

magari questo discorso poteva avere senso prima... mi sposto, ho bisogno del mio territorio di caccia, prendo a bastonate gli altri, assieme ai miei compagni di tribù. Ora il pensiero della specie umana si è, in linea di massima, evoluto progressivamente, al punto che, in teoria, la guerra non avrebbe più senso (esistono i trattati adesso). Possiamo ascrivere l'evoluzione del pensiero, e successiavamente della morale (come vedi, anch'io ho un chiodo fisso ), entro i termini di "corso della natura"(l'uomo cacciava a sassate, poi ha costruito la lancia, poi l'arco, poi il baratto, il denaro, la religione ecc...), mentre invece, il voler restare col pensiere che con la guerra si assicura la sopravvivenza della propria tribù (o più modernisticamente, il controllo di determinate risorse, manco stessimo giocando a Starcraft), è a mio avviso, uno scontrarsi con la naturale evoluzione del pensiero umano... quindi semmai, la guerra è contro-natura, non naturale. Io almeno la vedo così

 

magari fosse così! io la vedo un po diversa. l'evoluzione ha portato il sofistacarsi sempre più dei mezzi per imporre la propria volontà attraverso la guerra. oggi viviamo in una fase di parziale stallo "grazie" alle armi nucleari che se usate farebbero troppo danno e ciò ferma molti governi da metterci mano. si vive però in costante minaccia.

 

con la differenza che due cani difficilmente li vedi seduti in un marciapiede che si accordano per spartirsi il territorio...e se ciò dovesse accadere... sarebbe meglio andare a farsi controllare da un medico

col passare del tempo l'uomo ha dato un senso sempre meno naturalistico e sempre più artificiale alla guerra. un leone che uccide la propria prole per gelosia è un fattore naturale, perchè il loro cervello prevede quello, una mantide religiosa che uccide il maschio dopo l'accoppiamento è un fattore che madre natura ha concordato alla notte dei tempi, mentre una madre che oggi uccide il proprio figlio o un padre che stermina la famiglia e si uccide non ha nulla a che vedere con il mantenimento dell'equilibrio naturale, dato che il genere umano ha dalla sua il raziocinio e una cultura che dura da 10 000 anni.

 

Sì... ha 10.000 anni di raziocinio e di cultura e non si riesce a capire che abbattendo gli alberi ci stiamo scavando la fossa con le nostre mani, oppure che sfruttando selvaggiamente un terreno lo si inaridisce ed impoverisce, oppure che fumare porta alla morte...
La cultura e la ragione dell'uomo ha la sua parte "nobile" nella punta dell'iceberg... ciò che c'è sotto è solo il marciume ed il danno che stiamo procurando all'ambiente, al mondo intero e quindi a noi stessi (effetto serra, piogge acide, buco dell'ozono, inquinamento elettromagnetico, desertificazione, sfruttamento intensivo, disboscamento estinzione di piante ed animani, povertà, ecc.).

 

penso di si, anche se dopo ricomincerebbe tutto...

 

verissimo. infatti non ho detto che la razza umana è la migliore, ma è quella dotata di intelligenza e di conseguenza si vede azzerare tutti gli alibi che può avere in riferimento a un determinato sterminio o selezione naturale. dato che noi di natura non abbandoniamo il parente più debole per favorire il più forte, non abbiamo scusanti quando questo succede.

 

Tea Greenade e HEARTWORK, avete una posizione che,correggetemi se sbaglio, definirei "kantiana".
Nulla vieta che esista un anello "sommo" della catena che è comune a tutte le specie, quella che chiamiamo Morte. La Morte è il predatore assoluto,che colpisce tutte le specie. Beninteso non sto dicendo che la morte sia un entità, un predatore invisibile che divora tutto. Sto solo dicendo che,per quanto ne sappiamo,potrebbe anche essere così.

 

alt, fermo... immaginati un binario ferroviario... c'è un binario che va dritto. Ad un certo punto c'è uno snodo o scambio, che aggiunge un ramo a questo binario dritto, un ramo che va verso il basso. Bene, questi due rami ferroviari rappresentano separatamente un determinato avanzamento del pensiero umano. Quello dritto è il pensiero che segue il suo naturale corso evolutivo, quello che va giù, collegato comunque al binario principale, rappresenta una deviazione, una distorsione di quel pensiero, un qualcosa che quindi va fuori dalla natura. Ecco, in quel binario ci passa il treno con tutto il carico di armi di distruzione di massa di ultima generazione. Tu potresti dirmi... ormai quel binario sta diventando talmente frequentato che molti considerano QUELLA la via principale... e invece no. La natura, se ci ha donato di un istinto di conservazione della specie, non vorrà mica che scegliamo la soluzione che fa più morti ammazzati. "Infatti non si ammazzano, stanno in una perenne situazione di armistizio". Verissimo anche questo. Ma si starebbe molto meglio in una VERA situazione di pace (utopica, ormai), dove nessuno deve puntare una testata nucleare verso qualcun altro. Una pace NATURALE. Questo ci dovrebbe (e sottolineo dovrebbe) dire il nostro istinto di conservazione della specie, che ripeto, in teoria deve scegliere la soluzione migliore affinché sia effettivamente conservazione. Quella che dici tu, è una pace costruita con l'intimidazione, con l'oppressione e con la violenza, anche psicologica, un armistizio appunto, quindi una pace che esula da qualsiasi progressione naturale, perché rientrante in una mera distorsione di pensiero.

Detto in soldoni: invece di andare avanti, siamo rimasti fermi alla guerra fredda.

 

sinceramente non so a cosa corrisponda la posizione "kantiana", non so che significhi.

 

Certo, ma anche la Morte, se fosse come dici tu, un'entità astratta (chi ha mai letto il fumetto John Doe?), o meglio, se esistesse questa possibilità, penserebbe bene di darsi delle regole precise di "ammazzamento"... o no?

 

Che cosa intendi per "regole precise di ammazzamento"?

Pardon, mi sembrava che mettessi al centro la ragione e la cultura,ma il tuo post successivo mi ha smentito.

 

Regole che rientrano sempre in quel binario diritto che descrivevo sopra. Cioè, quando la gente non muore a casaccio, come succede nelle guerre o anche negli incidenti.