Draconian

Se non sbaglio Heike è proprio fidanzata col tipo dei Sojourner, storia nata dopo il tour dello scorso anno :chissenefrega:

 

Visto che ultimamente è un hot topic perché non rispolverare anche il mio parere su Sovran, che non ho mai espresso, e su questo ultimo album.
Che dire. Sovran: bad idea. Under the godless veil: good idea.
Sovran non mi ha lasciato nulla, noioso, ben fatto, un bel pacchetto, ma non ha scalfito nulla.
Under invece ha un che di diverso, per dirla con una brutta parola è la summa del manierismo, per dirlo con una parola bella è l'album perfetto di chi sa il fatto suo. Un album che preso strofa per strofa ha un che di già sentito, ma un sentito che pesca nel meglio degli ultimi 20 anni, come minimo.
Un viaggio come un ideale compendio che abbraccia sfumature di My dying bride, i The Gathering di The west pole, i Within Temptation ti The silent force, pesca riverberi di Cocteau twins e proprio per questo fatto definirei un album dolce, nostalgico, etereo.
Certo, a paragone di Death, come near me impallidisce, ma francamente questa è una icona di tutto il genere, tra le migliori mai scritte, impallidirebbe "qualsiasi" lavoro dei grandi manovratori del genere.
Al momento la mia prefeferita è Lustrous heart.

I Draconian sono un gruppo longevo, inossidabile, distinto sempre da un songwriting di qualità, nonostante capibili flessioni nel corso degli anni. Per questo non mi sorprende che siano stati capaci di svegliarmi da una solida anedonia musicale che mi assale da qualche anno.
C'è da dire che nel mio cuore restano i loro esordi, in quel 1996 irraggiungibile (a cavallo dal magistrale 1995 e al figlio 1997) che ha visto la luce Arte Novecento, Velvet darkness they fear, Morningrise, Brave murder day, Eternity, Like gods of the sun, è presente anche il loro esordio:

 

Quegli anni sono chiaramente irripetibili. Pensare che i Draconian possano essere ora quello che sono stati i bride o i Katatonia di quegli anni sarebbe assurdo.
La nostalgia a volte però ci porta a essere più severi di quel che si dovrebbe.
Gli album di mestiere per i Draconian secondo me sono stati "Turning season within" e "a rose for the apocalypse", dove oltre alle evidenti influenze dei classici goth/Doom non c'è stata alcuna evoluzione dal punto di vista sonoro. Da Sovran secondo me c'è stato un cambio deciso. Le influenze ci sono e ci saranno sempre, ma la maturità artistica va riconosciuta. Li trovo ben più ricchi di personalità gli ultimi due album. Essere capaci di definirsi dopo oltre vent'anni è un merito.

E in ogni caso, attualmente, rispetto ai mostri sacri citati, i Draconian stanno un passo avanti. Se paragoniamo gli ultimi lavori dei Draconian a quelli dei my Dying Bride ad esempio c'è un abisso. E lo dico da superfan della sposa morente.

I Draconian troppo spesso sono stati sviliti da questi paragoni. È come se ogni gruppo thrash metal venisse considerato mediocre solo perché non è riuscito a pubblicare un album degno di master of puppets.

 

Forse hai frainteso, l'intento di ricordare cosa circolava all'epoca in cui iniziavano a produrre i loro primi lavori e in un certo senso paragonandoli ai mostri sacri ritengo che sia il giusto premio e un sincero complimento, come a dimostrare che benché siano passati tanti anni e tanta acqua sotto i ponti, i Draconian hanno più o meno fatto centro con le loro produzioni e l'ultimo album dimostra che sono ancora lontani dallo trascinare stancamente la loro idea di musica.
Lo ripeto, per me l'ultimo album risulta molto fresco pur essendo debitore a piene mani da più generi, segno che la qualità e le idee non mancano. Probabilmente anche il cambio di lead female ha portato soluzioni diverse.
Al momento sono in paranoia con Claw Marks on the Throne, mentre la opener inizio a portarla stancamente al termine.

 

Eh niente mi devo ricredere. Chissà perché inizialmente questo album non mi aveva conquistato. Forse perchè meno immediato e più "doomy" del precedente. Eppure ora lo colloco almeno alla pari di sovran come lavoro. Album assolutamente magistrale , forse il pezzo che gradisco di meno è proprio il singolo con tanto di video "sleepwalkers" però debbo dire che nella sua totalità lo reputo addirittura superiore a sovran che qualche pezzo debole lo aveva. Le mie preferite rimangono the sethian, sorrow of sophia, claw marks on the throne, e the sacrificial flame. Senza ombra di dubbio uno dei migliori album dell'anno scorso tanto che l'ho ricomprato anche in vinile

 

The Sacrificial flame ha tutta la maestosità del goth/Doom anni 90 ma al contempo stesso suona assolutamente fresca e attuale. Poi apprezzo tantissimo la solennità di Heike nel chorus, dove si districa davvero bene in tonalità inusualmente basse per lei.

 

Sicuramente la mia preferita dell'album,l'ho ascoltata e la ascolto tantissimo.

 

È cosa buona e giusta

 

Covid permettendo a San Donà ci vado sicuro.

 

che peccato che siano così in culo i locali dove suonano. Ma farò di tutto per esserci se mai si farà ma a questo punto, purtroppo, la vedo improbabile per come siamo messi ora

 

Tour cancellato anche quest'anno.