Depeche Mode

Non ricordo cosa ascoltai di preciso, ma non sono proprio le mie sonorità. Fine O.T.

 

Ti invito ad ascoltare il Live Aus Berlin https://www.youtube.com/watch?v=CuZ03h63DsQ, nonostante suonino un genere diverso, hanno degli elementi in comune con i DM, nonostante i R+ abbiano un attitudine tamarra, ironica e perversa. Fine OT.

 

penso che è la prima volta che non sono d'accordo con te

 

Niente, non fanno per me.

Mi dispiace.

 

mi piacerebbe sapere in quale occasione si sono incrociati, sono due gruppi che fanno parte della mia personalissima top five, visti e rivisti dal vivo ...

https://www.youtube.com/watch?v=qfl27dQNkF0

https://www.youtube.com/watch?v=CXlV--0pLdc

 

Boh, i Depeche stavano facendo il tour di Exciter, mentre i Rammstein quello di Mutter, ma non so di preciso in quale occasione è stata scattata sta foto...

Nulla da fare allora... vabbè io c'ho provato.

 

a mio parere è il migliore del post Ultra.
Sicuramente quello con meno sbavature. Da dopo Exciter, Dave Gahan "pretende" di firmare 3 brani ad ogni disco e caaasualmente la media del disco cala quasi sempre sui suoi pezzi :P però in questo terzo tentativo il gap tra Gore e Gahan è meno imbarazzante- Sarà che ora si avvale della presenza di Kurt Uenala che nell'ambito dell'elettronica underground non è certo un pivello.

Il capitolo Alan Wilder, bah, credo il suo apporto sia stato a volte un po' troppo "Mitizzato", per quanto importantissimo nella costruzione delle ritmiche nell'età d'oro e abile arrangiatore delle sfumature in diversi album, non bisogna dimenticare che:
1) I DM hanno sempre avuto produttori con le palle che spesso erano vere aggiunte al songwriting (Gareth Jones, per dirne una)
2) La sua dipartita si è consumata con una band che aveva già 13 anni sulle spalle, a 17 uscì ULTRA (quante bands allo stesso tenore di carriera e Mainstream pagherebbero per un disco così alle porte del ventennale di carriera), dopo di ciò credo sia fisiologico un consolidamento. Non ne vedo di gruppi che riempiono gli stadi e ancora fanno capolavori all'altezza della loro base di carriera, non lo dico solo nel Pop/Rock/Elettronica, dico in generale.
3) Wilder da solo ha sfornato buoni dischi sperimentali, uno veramente valido ( Unsound methods), uno veramente noioso (l'ultimo). Ma quello che gli manca è la "ciccia", i brani. Finché si tratta di studiare nuove soluzioni alle linee melodiche o trovare il tappeto ritmico, ha un grande intuito. Ma come songwriter non ha mai brillato nemmeno nei Depeche (vedi diverse bsides soprattutto). Avrebbe dovuto giocarsi la carta produttore, ma dopo le divergenze avute coi Depeche credo sia rimasto molto scottati.

 

Non sono affatto d'accordo. Trovo l'ultimo troppo discontinuo, pieno di alti e bassi e con brani non omogenei fra loro. Invece Sounds, seppur di uno stile diverso, è a mio avviso superiore.
Per quanto riguarda la figura di Alan, sono i fatti a parlare per lui. Senza di lui il calo è stato vistoso sin da Ultra, seppur ami quel disco

 

io sono un po' viceversa, cioè trovo Sounds sbilanciato in alcuni pezzoni (Wrong, Corrupt) ma stagnante sopratutto nella parte centrale e/o nei brani di Gahan. Quel disco però aveva delle signore Bonus Tracks nell'edizione pappona.
Ma come album, per me, forse era nato un po' sbagliato dagli intenti: fare un disco di Synth Pop vecchio stile (anni 80) con una produzione moderna ( fin troppo, Ben Hillier in cabina di regia credo abbia danneggiato il sound della band) era un rischio già di per sé. Sono però contento che, nonostante tutto, la band si impegni a non fare mai due album uguali. E con 35 anni di attività non è semplice, i "cugini" Erasure questa sfida l'han "persa" già da un pezzo.

Riguardo Alan, faccio un breve esempio: In Chains.
L'originale è in un modo.
Il remix di Wilder è così: https://www.youtube.com/watch?v=0nJ_1IjBHkk
Ora, tolto che il formato remix non è identica forma di canzone a sé, non ho mai denotato reali migliorie al tappeto musicale del pezzo. Oggettivamente credo uno possa dire "Lo ascolterei più dell'originale" (non nel mio caso), ma dubito che sia da "prima era un pezzo godibile, così è un fottuto capolavoro!". Proprio perché Alan qui aveva la sua cinquantina così come i restanti Depeche Mode. A livello fisiologico tenere capolavori è impossibile per tutte le bands che hanno avuto la fortuna di sopravvivere ad una decade/quindicina di anni. E infatti Alan solista negli ultimi 15 anni si è eclissato (tolto una raccolta e un tour semi-live con i due meet and greet italiani ecc).
Quindi, riassumendo, credo che ai Depeche Mode attuali manchi... ciò che non possono più avere. La voglia di sperimentare che puoi avere a 25/30 anni, una scena musicale che ti permette ancora di essere pioniere (come l'elettronica di quegli anni mentre giravano con la Mute records che appunto cercavano proprio menti come la loro) e la relativa "fame" che hai quando sei ad un certo punto di carriera, che non è mai eterna.

Quindi tutto compreso, anche Alan Wilder, ma anche Gareth Jones, Flood, Daniel Miller. Produttori che per me valevano come un componente in pianta stabile (considerando che Fletcher ha sempre fatto più da mediatore e businessman piuttosto che il musicista :P live è ancora buffissimo a mantenere quei due accordi di tastiera che gli assegna Gore e via). Era un puzzle che non poteva durare, anche per cosa sentiamo ancora oggi in Song of Faith and Devotion, un disco che suona così passionale e sregolato (a volte anche disomogeneo ma lo si ama così) proprio per via dei contrasti che c'erano a livello della band: la guerra fredda tra lui e Gore, Gahan era uno zombie consumato dalle droghe ecc.
Ho sempre visto le conseguenze come un prezzo da pagare... o meglio come se Song of Faith fosse il cameriere che ti porta un bel conto salato al ristorante. ULTRA però non so paragonarlo rispetto a lui, è molto diverso, c'è tanta melodia, chitarre, ritmi all'osso (che però facevano ancora tendenza: Barrell venne ripresa da Ava Adore) è un disco "notturno" che per certi versi è l'antitesi del suo predecessore. Sento di amarli al pari.

https://www.youtube.com/watch?v=j7EsBK4Mr80
e, come sempre, rimaneva fuori della roba esagerata.

 

Per me sottovaluti un po' Wilder, ovviamente da solo non è nessuno, perché gli manca l'estro creativo geniale di Martin, ma gli stessi Depeche ci guadagnarono nel farlo imbarcare in pianta stabile nel gruppo (prima era un collaboratore esterno), perché era l'unico che aveva studiato musica e sicuramente diede quel quid che fece fare il salto di qualità al gruppo con dischi che sono rimasti nella storia della musica elettronica e non: Black Celebration, Music for the Masses, Violator e Songs of Faith (che possiede una delle canzoni più belle che abbia mai ascoltato).
Ricordiamoci che il loro brano più famoso e uno dei più coverizzati nella storia della musica (Enjoy the Silence) fu concepito così da Alan, perché la canzone che compare nella demo di Martin è mooolto più lenta, è un'altra cosa.
Dopo Ultra, che è un ottimo disco, non ricordo dischi memorabili, e per me la dipartita di Wilder è stata sicuramente una perdita.... coincidenze? Non credo (cit.)

 

riascoltando i DM in questi giorni, pensavo, questo sono dei mostri praticamente da "Black Celebration" (compreso) in avanti non hanno sbagliato un album

 

mah.... gli ultimi 2 o 3 non sono proprio memorabili.... anche se li ho ascoltati pochissimo!

 

.....,, gli ultimi 2 sono ottimi quello su cui si potrebbe avere qualche dubbio è "playing the angel" ma comunque vada i DM hanno tenuto un livello medio alto

 

sono d'accordo con te Alessio, nei decenni di carriera hanno sempre mantenuto un ottimo livello, ho apprezzato tantissimo anche PTA Sotu e DM

 

adoro i DM ma il mio rapporto con loro è stato turbolento il primo album che ho comprato fu BC, rimasi folgorato da Black Celebration e Stripped, 2 capolavori la cosa bella è che fino a quel momento li odiavo, troppo dance...... dopo BC li ho adorati e visti 3 volte

naturalmente il pre BC non l'ho mai approfondito anche se ho il best of 1981-1986 e il live 101