Deep Purple

Ecco dove l'avevo sentita......

 

Gillan sul nuovo materiale va bene anche dal vivo, ma quando si deve cimentare con le canzoni di quando non era un cantante ma un alieno, è sfiatato e non arriva nelle tonalità alte.
Per lo stato attuale dovrebbe cantare tutto su registri medi, ma molto del vecchio materiale va tutto sui registri alti.
Il fatto è che i classici li devono fare per forza e quindi non si può fare niente.

 

Ok chiaro, ma io trovo pesanti assenze anche tra le ultime, tipo una "Vincent price" o soprattutto "all the time in the world", per citare le prime 2 che mi vengono in mente.

 

Non l'ho ascoltato tutto, ma quel che ho sentito, Gillan sta andando meglio...
Su Time for Bedlime caccia un acuto niente male sull'ultima strofa e si sente che già la iniziano un po' a improvvisare quà e là non facendo una fotocopia della versione in studio, e anche su Fireball si difende bene.
Quello che dice sempre Paice è confermato ed è normale: ci vogliono una decina di date per andare a regime, le prime servono per fare il "rodaggio".
Infatti chi si vede le prime di date è un po' meno fortunato.

 

perlomeno ha cominciato a vestirsi meglio

 

Ma sono l'unico a pensare che intro e outro di Time For Bedlam, starebbero meglio se mandati registrati e non fatti dal vivo da Gillan?

Comunque, hai ragione, molto meglio la voce di Gillan in questa esibizione rispetto alle prime.

 

Dopo quasi 2 mesi di ascolto di "Infinite" posso dire finalmente la mia.

E' un buon disco, anzi, ottimo a dir la verità. Sono indeciso su chi sia migliore tra esso e "Now What", ma a questa domanda mi sa che solo il tempo potrà rispondere.

Ho avuto anche tempo di riascoltarmi per bene tutti i dischi degli ultimi 20 anni, e secondo me, oltre i sopracitati (quindi i migliori dell'era Morse) segue a ruota il tanto criticato Bananas, per me un piccolo gioiello di un'annata e un periodo non particolarmente buono per la band, ma che ha contribuito in un modo nell'altro a fargli conoscere alle nuove leve, tra cui me.

In quarta fila mi tocca mettere Purpendicular, che agli ascolti iniziali mi piacque molto, ma che riascoltato dopo anni è di un noioso assurdo, così come purtroppo Rapture of the Deep, che contiene imho troppi pochi buoni pezzi rispetto alla loro media.

In quinta e ultima posizione metterei Abandon, disco che non mi trasmesso praticamente niente! Ed è un peccato visto che è l'ultimo con il grande Jon Lord, ma vabbè.

Adesso corro a riascoltarmi The Surprising comunque, curioso di come possa essere eseguita dal vivo!

 

Io mi sento di promuovere a pieni voti "InFinite" e, personalmente, lo metto fra i migliori album dei Deep Purple degli ultimi anni.

Faccio una breve (e noiosa) analisi personale della discografia della band...

Avevo abbandonato per anni l'ascolto dei Deep Purple perché, parzialmente deluso dopo l'uscita di "The House Of Blue Light" e totalmente deluso dopo l'uscita di "Slaves And Masters".

Dopo l'uscita di "InFinite", ho ascoltato tutto ciò che hanno fatto dal 1990 in poi, giusto per "mettermi in pari", ma non ho trovato niente che mi abbia particolarmente convinto. Qualcosa di interessante qua e là, ma non dischi che mi abbiano preso più di tanto (ma che riascolterò in futuro).
Non sono un amante del sound "americano" e "commercialone" (posso usare questo termine?) che, in parte ho trovato nella produzione recente dei Deep Purple: sono più legato al sound anni Settanta, che ritrovo in questo "InFinite".
Devo ancora capire e digerire il tanto apprezzato "Now What?!"

Preso dalla febbre Deep Purple, in questo periodo ho riascoltato tutta la loro discografia.
Belli i primi 3 album, diversi dal suond che mi ha fatto apprezzare questa band, forse un po' troppo beat e poco hard rock. "Shades Of Deep Purple" mi piace molto.
Con l'ingresso di Ian Gillan e Roger Glover arrivano i capolavori, "In Rock", "Fireball" e "Machine Head". Così così, invece, "Who Do We Think We Are", anche se contiene quel capolavoro che è "Woman From Tokyo".
Stupendo anche "Burn" (grandi Coverdale e Hughes), mentre gli altri album con questa formazione, a parte pochi momenti, tipo "Soldier Of Fortune", non mi hanno convinto.
Eccellente "Perfect Strangers": gran ritorno! Tra l'altro ascoltavo già i Deep Purple quando uscì quel disco e ricordo l'emozione della reunion con la Mark II!

Nella mia playlist attuale stanno girando in rotazione "In Rock", "Fireball", "Machine Head", "Burn" e "Perfect Strangers".

 

che ne pensi di COME TASTE THE BAND e BANANAS?

 

"Come Taste The Band" è il primo album senza Blackmore e, secondo me, a livello di sound e composizioni, è molto lontano da quanto i Deep Purple avevano fatto prima. E' ormai un'altra band e si sente. Il disco nell'insieme non è malaccio, ma non ho trovato niente di particolarmente interessante. Bravo Bolin, peccato che non abbia avuto la possibilità di farsi conoscere meglio.

"Bananas", per me, è un disco con alti e bassi: alcuni episodi interessanti, altri meno. Non l'ho ascoltato tantissimo. Ha un po' troppe influenze progressive e, in ogni caso, lontane dal sound tipico dei Deep Purple.

I tanti cambi di formazione, nel corso della lunga carriera della band, ha portato inevitabilmente ad input diversi, che sono sfociati in produzioni che, per forza di cose, in alcuni casi, si sono allontanate molto dal sound tipico della band.
Io sono legato al sound degli anni Settanta (quello dei primi 3 dischi con la Mark II) e tutto ciò che si allontana da ciò, pur potendolo anche apprezzare dal punto di vista tecnico ed riconoscendone la qualità, non rientra nei miei gusti.

 

Il disco con Bolin all'inizio non mi piacque molto, ma poi però ad ogni ascolto successivo lo capii meglio, e ad oggi lo considero tra i migliori della band; grande merito va ovviamente oltre al chitarrista anche a Hughes e Coverdale. Quelli erano i DP dell'epoca, derivanti da due disconi per me , compreso Stormbringer e quelli sarebbero potuti essere i DP del futuro, ovvero senza Gillan e Blakcmore, se le dipendenze non avessero "interferito", e a me non sarebbe per niente dispiaciuto (basta vedere i live dell'epoca per capire quanto cazzo spaccavano!)

Per quanto riguarda la prima formazione invece il primissimo disco a me non mi ha mai detto moltissimo, molto "aspro" e troppo cover, mentre ritengo invece il secondo il loro migliore.

Anche il terzo non è male, ma a quel punto ero già con la mente a "In Rock", e quindi forse dovrei riascoltarlo meglio.

"Who do We Think We Are" è invece terribile, primo e unico album falso della formazione classica imho, perchè "The House of Blue Light" pure col tempo l'ho apprezzato di più.

Poi vabbè, come dici te i cambi di formazione hanno fatto in modo che i vari dischi abbiano avuto sapori diversi, ma è anche questo il bello secondo me, del resto a differenza di bands come AC/DC e Motorhead (dove la mente bene o male era sempre una) i DP sono stati più band, ed è stato quindi possibile vederne e sentirne le diverse sfumature, a seconda dei membri che c'erano.

EDIT: Per i concerti italiani apriranno a Roma i Planethard e a Bologna e Milano Tyler Bryant & the Shakedown.

 

Il sogno è diventato realtà, ho visto i Deep Purple live!!

Grandissimi! Durante "Time for Bedlam" mi sono commosso... Vedere Gillan dal vivo è stata un'emozione fortissima da tenere!!

Grandi grandi grandi!!!!!

 

Deh, guardate quali canzoni sono rientrate da poco in scaletta... mannaggia alla peppa!

 

Big Ian la tocca piano ....
IAN GILLAN: 'I Don't Think RITCHIE BLACKMORE's Playing Great These Days'