Dark Lunacy

beh si, forget me not presenta delle traccie molto lunghe, però adoro l'atmosfera, Lunacyrcus la mia canzone preferita di tutta la discografia (:

 

quando si bada alla sostanza del resto.... apprezzo molti i musicisti che vivono normalmente i propri ruoi che sono attenti a non scindere l'uomo dal personaggio pur restando giustamente discreti al riguardo del proprio personale. Li stimo.

FIAMM è una Signora cazone, ho provato brividi sul finale e tu giustamente mi ricordi che giàù da un po non tributo quel disco l'ampiezza dei miei padiglioni auricolari. Ricordo che ci preparai uno dei miei ultimi esami con quel disco in loop ehssì signor Mike, i Dark Lunacy mi hanno condotto per le vie dell'antropologia quando è stato il momento


di questo disco venturo non dico nulla: LO ASPETTO. Come si attendono eventi importanti. come si attendono dischi dietro ai quali tieni pronta al balzo fuori della tua trincea interiore la stima che ti rende grande dentro l'aspettativa.

 

Fiamm...immensa.

Lei, Varen'ka e Fall sono le "signore" canzoni dei Lunacy..

 

Devo quanto prima recuperarmi a Devoid perdiana (ma tu Insà, il vostro disco?)

 

sta nascendo qualcosina..ci vorrà del tempo però..

ma tu cosa hai ascoltato di nostro? Fai un giro sul myspace..

 

Today is the day! Lunacy Day!

 

PReso oggi, ultima copia da discoteca laziale e ad un prezzo incredibile (12.50, più di così!...ed ho visto anche in rete che i prezzi sono quelli. questo fa onore).
Artwork semplice, intimo, in relazione all sfondo emozionale del disco. Mi piace quest'essenzialità in funzione della musica e dei suoi contenuti.

Ascoltata la prima metà del disco.
1. il cantato di Mike: è lui, inconfutabilmente lui ma allo stesso tempo non è il cantato di Teh diarist a far capolino dietro i primi accordi. Le prime canzoni iniziano con una teatralità senza pari prima di esplodere col resto degli strumenti. Non si tratta però di una teatralità tradizionale, evidente..il suo è quasi il tono sommesso di un recitativo, di chi parla fra se e se un discorso destinato al crescendo.

2. La chitarra di Clode. In acustico e non solo, molte canzoni, tutt quelle ascoltate, si distinguono prima o poi per un tocco di quelle 5 corde. C'è ispirazione e tutto il peso di un chitarrista cui non è estranea la chitarra classica con le sue sonorità.


3. Le canzoni. ispirate tutte. Il disco è compatto, c'è atmosfera.

Arcangel'sk si pappa a colazione la pure bella omonima dei Dark Tranquillity.

 

Beh sì l'artwork è stato progettato sin da subito in un modo tale da evitare di cadere nella complessità o pacchianeria, in quanto le foto scelte raggiungevano una bellezza adeguata, che sono bastati dei piccoli effetti, con l'aggiunta di particolari tocchi (che a prima vista possono passare del tutto inosservati, ma se attenzionata si notano eccome) a creare una sublime danza tra melodia e immagini, esternando a pieno la stessa morale, lo stesso significato, inconfondibile pathos. Adeguata oscurità, mescolata a dovere con romanticismo e maestria, caratterizzano Weaver of forgotten, a partire da epitaph, a finire al booklet interno, ben studiato anch'esso, elegante.

Impossibili da dimenticare Archangel'sk, Curtains, Masquerade e Forgotten, pilastri mortanti dei nuovissimi DL

 

Hai messo su una sequenza memorabile.
Forgotten domina la seconda parte perchè è fra i brani più intensamente interpretati da Mike. Le prime due invece ti dan subito la sensazione per cui non ci sarà brano che non sia caratterizzato in modo personale. Su Curtains in particolare la chitarra acustica, inattesa e per ogni canzone i solos restano sempre molto intensi e ispirati.
Sotto questo aspetto, quello delle chitarre orientate insieme a tanti altri accorgimenti di "sfondo" alle canzoni, ho apprezzato i rallentamenti della batteria: invece di un tappeto sonoro un sound sì concreto e pieno ma più pacato (sebbene ce ne siano di accelerazioni) per far sì che emerga quello che tu chiami "significato di inconfondibile pathos".

C'è atmosfera non solo perchè la voce è teatralmente calata nello sfondo emotivo del concept ma anche per tutta una serie di accorgimenti sonori che di là degli archi coinvolgono anche l'organo...più qualche dettaglio di elettronica capaci di dare profondità all'ascolto.

Sono dischi, pochi, che nascono con un Senso e sono capaci di prender forma senza perderselo per strada.

Un piccolo gioiello.

Spero di potermeli sentire live questi brani prima o poi.


L'ARTWORK minimale, sì. Lo scatto in se è già bello come alcuni che se ne possono fare in Irlanda (almeno lì ho avuto un'esperienza "visiva" simile). Potere evocativo della pietra sbrecciata ed immanente.
Ed è come appoggiarsi ad una erosione del tempo.

 

Preso anch'io...ho appena iniziato ad ascoltarlo...al momento posso dire che mi piace molto...ma sono giusto alle prime canzoni.
Vi sapro' dire meglio pi avanti.
Cmq voglio un tour...

 

nn vedo l'ora di sentirlo...

 

c'è la voce in giro che si prevede un tour europeo all'anno nuovo, manon so altro eheh
ho appena letto che hanno pubblicato Masquerade, in download gratuito, fantastico per chi non ha ancora avuto l'opportunità di prendere il cd;

Sono fotografie scattate dal sottoscritto a Praga, un cimitero del 1200 molto molto suggestivo

 

Bello non vedo l'ora di esserci....anche se vi ho visti tante volte. L'ultima a genova al festival organizzato da trevor..
A me la vostra esibizione con la vecchia formazione mi era piaciuta molto.sono curioso di vedere come vengono i vecchi pezzi con questa nuova formazione.

 

Complimenti Gasp, la sento vicina questa tua sensibilità, quel che coglie l'occhio.

Dispiace quasi ascoltare tutto il cd di fila, senti di voler tornare indietro e soffermarti al meno ogni due canzoni.

Vi aspetto a Roma come in quel 13 febbraio 09!

 

Sarà un'impresa trovarlo per me, tra recensione e commenti qui mi avete messo ancora più voglia di sentirlo!