Cosa ne pensate della Pena di morte?

eh beh c'è differenza eh...

 

Lascia perdere, è assolutamente inutile spiegarglielo. o non capiscono o fanno finta di non capire. l'unica cosa che otterresti è sentirti dire "ma se qualcuno...a tuo figlio/cugino/prozio allora cosa faresti?" e simile fuffa da TG regionale.
L'oggettività è assolutamente utopica qui.

 

E allora il boia?
Semplice logica una ceppa, voi pensate di poter risolvere problemi di questa portata con gli assiomi da terza media ma fortunatamente è impossibile.

 

e allora come andrebbero risolti? io penso semplicemente che un assassino meriti a sua volta la morte.

 

Solito problema: tu pensi semplicemente su argomenti complicati.

 

Cmq voi state fuori di testa, ve lo dico sinceramente, come un fratello, siete veramente fuori di testa...e mi dispiace aggiungere, che siete anche ignoranti, pronfondamente....come io sono ignorante su 1000000 argomenti, voi lo siete in questo.

Quasi non ci sono i presupposti per discutere, qui si sta facendo una confusione COLOSSALE tra pena di morte ed assassinio, la pena di morte, è un procedimento giuridico...alla domanda:

Dobbiamo metterci in testa che qui la discussione (per avere un senso) dovrà vertere su un discorso politico, sociale, istituzionale, visto che la "pena di morte" non è un atto emotivo...un atto personale, e non può nascere per definizione del termine da una azione del SINGOLO, ma può esistere come procedura che ha l'obiettivo di essere un deterrente per gli atti criminosi.

Le varie affermazioni "ma i pedofili" "ma i sicofanti ed i fabbri" e varie cazzate del genere hanno uno scopo punitivo...questo non esiste in nessuna democrazia, nelle democrazie ogni sentenza deve avere un riflesso a livello RIABILITATIVO O COME DETERRENTE...se non volete questo, aspirate automaticamente alla dittatura e qui è stracorretto il discorso di Drachen.

Quindi la domanda, a mio parere (certo se aspirate a dittature o a parastati eottidi o oligarghici... nn vale per voi...) va automaticamente tradotta in:

La Pena di morte (ci sono persone che la escludono a priori a livello morale, religioso quello è un altro discorso) può essere un deterrente per l'azione criminale?

A mio parere, assolutamente NO...ed è assolutamente dimostrato dall'esperienza americana. In più io non la accetto a livello estetico (eccomi...il pirla :-D ), concettuale (doppio pirla :-D ) spirituale.

 

cosa c'è di errato nel ragionamento "se uccidi sarai ucciso"? a parte la difficoltà (impossibilità) di applicarlo equamente nella nostra società?

 

quoto

 

Ti chiedo solo una cosa, poi finisco, tanto abbiamo idee diverse, al massimo ne parleremo davanti ad una birra se ci becchiamo a qualche bel concerto.
la frase che hai detto significa che per te una multinazionale del tabacco è un assassino tanto quanto uno che ammazza una persona per un qualsiasi motivo? Intendi questo? e che quindi se non do la pena di morte ad una multinazionale perchè dovrei darla ad un povero diavolo che nessuno conosce?
Se ti va rispondimi per sapere se ho capito il tuo pensiero.

 

Il tema trattato è veramente di difficile gestione, e qualsiasi risposta uno da è sensata ed allo stesso tempo insensata. Non c'è, credo, una risposta giusta o non giusta a questa domanda, tutto è opinabile...
Certo è che io sono contro la pena di morte, perchè non mi sento il diritto di togliere la vita a nessuno, ma se succedesse qlc di grave a me o a qlc a me caro, non so se la penserei uguale. Quindi pecco in ipocrisia, come su questo argomento un po' tutti credo...

 

Assolutamente nulla Io un discorso cosi lo accetto, è estremo, ma è un'opinione semplicissima, coerentissima, non solo assolutamente d'accordo naturalmente, ma alla basa di questo disaccordo non c'è la "ragione" ma solo una scelta.

Un pò di cose:

- Non è pertinente con il sondaggio.

- La simmetria di reazione o il più epico "Taglione" è alla base solo dell'Anarchia Apole e della Tirannide (però qua le istituzioni non la subiscono). Non so se esistono gruppi politici del genere in Italia, altrimenti, fonda la tua dottrina, se ci credi, convinci il mondo.

- Considero questa visione come la più retrogada e scimmiesca considerazione dei rapporti umani, una suggestione antica e barbara che mi fa ribrezzo, perché considero la speculazione umana un'enorme risorsa di evoluzione, divertimento, gioco.

- Eppure non ho mezzi per criticare l'espressione istintuale dell'uomo, anzi, posso solo divertirmi ad irriderla con qualche gioco di luce apollineo, ma alla fine, ne sono complice, martire e carnefice...in un dualismo incontrollabile, inconsapevole.

- Mi fa piacere vedere una persona che crede in ideali cosi diversi, da ora in poi dimostrami che sei la loro incarnazione altrimenti ti prenderò come un atteggione.

 

nessun individuo, anche se investito di cariche supreme, può avvalersi di questo, per decidere della vita o della morte altrui. In nessun caso.

Penso che nella vita una persona può sbagliare, anche in modo grave, ma per questo non dobbiamo concederle una seconda opportunità? Un modo per riscattarsi? Stroncare una vita è quanto di più disumano esista al mondo e a questo, ricordiamocelo non vi è rimedio.
(senza contare poi il modo barbaro usato per uccidere in alcuni paesi come la lapidazione...)

 

1 è vero.

2 no è certo un'idea per me alla base di un possibile sistema politico. e non vedo perchè mai dovrei passare il resto dei miei anni a tentare di convincere il mondo delle mie idee invece che vivere la mia vita.

3 credo che un assassino si ponga al di là delle tue idee sulla speculazione umana.

4 non credo di aver capito

5 non devo dimostrare niente a nessuno, ho semplicemente espresso la mia opinione.

6 perchè tutte quelle faccine?

 

I martiri della non-violenza stavano costruendo qualcosa di bellissimo e sono stati uccisi dal fanatismo o dall'intolleranza, o peggio dagli interessi. Ma poi scusa di certo è molto soggettivo e personale, ma come ogni opinione! E poi una soluzione bisogna pur trovarla.

 

Questa è la dimostrazione che nulla distingue il carnefice dalla vittima