Cirith Ungol

Emp mi ha gentilmente mandato una mail dicendo che dovrò aspettare una ulteriore settimana perchè one foot in hell non è ancora disponibile...che palle...

 

Non vi farò prediche perché soffriamo della stessa malattia ma... sappiamo tutti che negli ultimi quaranta-cinquanta giorni era imprudente fare ordini dall'estero.
Poi sì, non è colpa di nessuno se "l'album epic metal del decennio" è venuto fuori in 'sto periodo.
Bella sfiga.
Comunque i miei contatti mi dicono che la circolazione della posta è in netto miglioramento sul territorio nazionale, e che il corriere in maggiore difficoltà è attualmente SDA.

 

strano...

 

Comunque tutti a lamentarsi dei Tool ma tra Cirith Ungol, Toxik e Possessed ci sono band che si fanno desiderare ben di più.

 

La gente si lamenta dei Tool perché Keenan e soci realizzano nuova musica con una lentezza esasperante, pur essendo in piena attività. I Cirith Ungol invece sono rimasti sciolti dal 1992 al 2015, poi si sono riformati e da allora hanno pubblicato un ottimo singolo, un lavoro dal vivo che piace tanto al nostro @Orso80 e adesso il nuovissimo studio-album. Tutto questo in soli cinque anni.
I Tool hanno lasciato passare tredici (!) anni tra "10,000 Days" e "Fear inocolum".
Mi sembrano situazioni differenti.

Toxic e Possessed sono rimasti sciolti a lungo, a loro volta, ma non saprei dire per quanto tempo.

 

i tool se la tirano troppo per i miei gusti, l'album poteva essere pubblicato anni prima. avranno anche pubblicato dei grandi dischi, ma i cirith hanno scritto king of the dead...scusa se è poco

 

In ascolto stasera.
Faccio presente un dettaglio che nessuno ha ancora messo in evidenza. Si parte malissimo con un digipack sottilissimo e leggerissimo, libretto in bianco e nero con i soli testi, il tutto in carta ruvida (riciclata?) che comprommette la definizione della stampa. Il supporto di plastica che tiene agganciato il cd pare attaccato al cartone con lo sputo. Come se non bastasse, il libretto, la foto a testimonianza, si estrae solo dall'interno (???) con gran difficoltà. Complice la tasca fustellata strettissima, il rischio di sbregare tutto (digi e libretto) è molto elevato. Sconsiglio di estrarlo e rimetterlo dentro troppe volte. E' davvero un'edizione che più economica non si può (venduta a prezzo pieno però).
Pensando alle ristampe dei precedenti album e al bel digipack del live, la cosa lascia un gusto amarissimo. Cara metal blade, un grande fanculo te lo meriti stavolta. Fortunatamente si viene ricompensati dalla qualità dell'album, ma la confezione è un qualcosa di pietoso e ingiustificabile, che non vale il prezzo.
Era da parecchio che non vedevo un'edizione così essenziale e scadente per un disco recente. Se potete, evitate almeno il digimerda (io non ho potuto).

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Meglio un disco di qualità che una custodia di qualità...

 

Certamente. Sicuramente lo ascolterò soprattutto in digitale, ma certo questa "roba" non mi farà voglia di riprendere in mano il disco fisico con frequenza.
Visti i precedenti, o la metal blade non credeva potesse vendere tanto, o ci credeva talmente da voler massimizzare i profitti. Nei fatti questo coso è un insulto a chi ha atteso come me la copia fisica, ascoltando il disco con 10 gg di ritardo oltretutto. Si può dire che sono stato il più pirla di tutti.
Fa conto che nel complesso assomiglia più alle bustine delle ristampe dei riot che a un normale digimerda, vista la grammatura del tutto

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Volevo solo rompere le scatole, non era un intervento serio. Sono sicuro che quando arriverà anche a me ci rimarrò male allo stesso modo. Peccato però.
Tanto per sapere, quanto lo hai pagato?

 

Quella che hai preso, @Aslan , è la versione europea, quella US invece è un jewel case normale... poi ci sono un sacco di versioni vinile

 

16.65 dopo che mi hanno calato il prezzo (il preorder era 19,69, che è anche il prezzo attuale di amazon).
Magari in giro l'avrei trovato a meno, non so, ma non avevo tempo e sbatta di cercare

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Opinione dopo 1 ascolto.
Produzione fantastica e vigorosa, da lacrime considerato che siamo nel 2020 e che cose così non si sentono ogni giorno.
I pezzi sono tutti molto buoni e non sfigurerebbero inseriti tra i vecchi classici nelle scalette dal vivo. Non è un capolavoro come king of the dead o one foot in hell, ma un ottimo disco sì. Più omogeneo di paradise lost, ma non ne raggiunge i picchi qualitativi (neanche i tonfi).
Insomma sono pressochè d'accordo con la recensione e col voto espresso. Forse darei qualche punto in più da fan, ma in obbiettività va bene così. Ci sono margini di crescita con il proseguire degli ascolti.
Bentornati.

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Pallino personale, quello dei Live Album. Sarà che il primo disco che ho comprato con i miei risparmi, senza dover ricorrere ai miei genitori o al fratello maggiore, è stato Decade of Aggression (29 anni fa...), ma è un genere di produzione che amo tuttora molto. Album come Strangers in the Night, Live & Dangerous, Made in Japan, Live After Death, i vari dei Rush (più un'altra tonnellata) hanno fatto la storia della musica e ci ripropongono i grandi classici in una veste un po' diversa dal solito.
"I'm Alive" nella versione completa ha una scaletta da paura. Da avere senz'altro, sebbene, come ho scritto nella recensione, non sarà mai come un nuovo album di inediti. Specie se di altissimo livello come "Forever Black".

 

Ho ripreso l'ultimo degli Angel Witch e vedo che è la stessa confezione identica... sì non è il massimo ma almeno (almeno per gli Angel Witch), il cartoncino è rigido e durerà di più di quello insulso delle ristampe dei Riot... Però sì a prezzo pieno si potevano sprecare un pò di più.

Il mio in arrivo oggi insieme alla maglietta (era troppo bella con la scritta Cirith Ungol in rosso... )