Che ne pensate del sistema carcerario?

Il primo problema del sistema carcerario è quello che gli sta a monte, ovvero le leggi, troppo spesso cavillose e facilmente raggirabili, e la magistratura che a fronte di un sistema legislativo già bacato ci si mette d'impegno per fare in modo che la certezza della pena sia un concetto esistente solo su carta.
Per migliorare la situazione è necessaria una riforma dei codici civile e penale (con la legge sull'immigrazione al primo posto) e della magistratura al momento completamente inefficiente da tutti i punti di vista.
Sistemata adeguatamente la funzione base della giustizia si può parlare di utilizzo e riabilitazione del detenuto, ma nel contesto attuale è completamente inutile ed utopico.

Il discorso economico non mi preoccupa più di tanto, quello che pretendo è che il denaro venga speso in modo corretto, su questo si dovrebbe lavorare non sul tagliare fondi da ogni dove che sortiscono il solo effetto di peggiorare situazioni già precarie.

 

Occhio per occhio ed il mondo diventa cieco, non mi sembra una gran prospettiva.

 

Rieducazione non è un termine che mi piace. Mi sa tanto di lavaggio del cervello fatto ad un bambino, e la cosa ovviamente non è molto giusta (a parte che SPERO che non siano così tante le persona che si lasciano lavare il cervello)
L' aiutare a reinserirsi nella società è di per se un bene, ma non so quanto sia efficace...
In ogni caso, è ovvio che se uno stato fa una legge, è pure comprensibile se cerca di farla rispettare. Oltre a tenere chiuso in prigione uno, cercare anche di capire i suoi problemi e offrirgi un pizzico di umanità è sicuramente più efficace. Se invece si tratta di fare violenza psicologica, lavaggio del cervello e...chi più ne ha più ne metta...la questione è diversa.
In ogni caso, ognuno è libero "interiormente" di non farsi rieducare. Sta a lui decidere quanto farsi influenzare.
Questi tentativi di educazione vengono fatti abbondantemente anche fuori dalla prigione, non c'è bisogno di cercare lì.

 

Non è questo che intendevo, forse ho sottinteso troppe cose per non fare un post troppo lungo...

Il sistema italiano è ance detto del "doppio binario". Una cosa è la pena che ti danno in tribunale, un'altra sono gli anni di carcere che effettivamente ti fai, perchè dopo un pò si accede a revisioni della pena.

La pena viene rivista non a tutti, ma a quelli che dimostrano di essere soggetti "recuperati", o "non più pericolosi", attraverso parametri come la buona condotta, il risultato delle visite psichiatriche, ecc.

Quello che dico io è che questi benefici, almeno per i detenuti non alla prima condanna, andrebbero aboliti tutti in favore di un'assoluta certezza della pena. Se vieni condannato a 3 anni esci il 365o giorno del terzo anno, sempre.

Perchè questo sistema non solo non funziona, e lo dimostrano i fatti, ma si regge su premesse morali e ideologiche sbagliate e pericolose, che vedono il criminale come un "malato sociale" che va guarito.

Spero sia chiaro, il discorso mi interessa molto e mi sono fatto un pò prendere... :wink:

 

quotando una singola frase potresti dimostrare la stessa ciecità.

il mio discorso è più ampio, e non pretendo che debba essere condiviso.

in buona sostanza credo che si è arrivati ad un punto laddove il pugno duro nei confronti di chi fa cazzate, sia cosa giusta.

io la penso così.

 

Lo penso anch'io.
Ripeto ciò che ho scritto su un altro topic, e cioè che la storia di Izzo è emblematica, al riguardo: dopo tanti anni di carcere, ai medici sembrava del tutto recuperato; e per fortuna...
Manco è uscito dal carcere, già ha ammazzato due persone.
Non solo: ha detto di aver trascorso l'intero periodo di prigionia a desiderare e organizzare un omicidio, che appunto avrebbe messo in pratica appena uscito.
Io ho molta stima degli psicologi, ma quelli che hanno curato Izzo vorrei conoscerli, e dirgli due paroline...
Giusto due. Penso lo farebbe volentieri anche il padre/marito delle due poverette ammazzate.

 

io pure

 

Sai qual è la cosa più triste? Che in realtà, secondo la Costituzione e secondo il Codice Penale, la pena in generale dovrebbe avere solo funzione rieducativa; quella afflittiva risale al tempo di Cesare Beccaria...
O meglio: dovrebbe avere tante altre funzioni, ad esempio quella di deterrente; invece, purtroppo, inesorabilmente si risolve in una "punizione" per il detenuto, il che è anche abbastanza crudele, senza svolgere alcuna altra delle funzioni che le spetterebbero.
In primo luogo, non funziona come deterrente, e ciò è dimostrato dall'alto tasso di delinquenza; addirittura in USA c'è la pena di morte, eppure mi risulta che la gente continui ad ammazzare.
E poi, non serve neppure per la sicurezza degli onesti cittadini, e questa per me sarebbe la funzione più importante: difatti, appena usciti, delinquono di nuovo...

Secondo me, dare un lavoro ai carcerati servirebbe anche a migliorare la loro situazione, a dar loro più dignità. E soprattutto, a dargli la possibilità di rifarsi una vita, una volta usciti.
Dicevo poc'anzi che di solito, appena usciti di galera, gli ex detenuti delinquono di novo: ecco, a parte gli assassini e pochi altri con problemi psicologici, i più a mio avviso lo fanno per necessità...
O comunque, perché non hanno di meglio da fare.

 

Che tutto non sia lerciume è vero, però devo anche dire che soggetti come madri che uccidono figli di 2 anni, stuprano 15enni (ohi ohi, mi nascondooo! ) o sono rifiuti della società come quei depravati dei pedofili...

Io sinceramete non proverei alcuna pietà..
Gente da curare??
dove??
io li tartasserei di torture come ne hanno fatto alle loro vittime..

Sarò cattiva, ma mi fanno schifo e rabbia, non pena

 

Mah...il fatto del non avere di meglio da fare non mi pare una motivazione tanto realistica :P

comunque è ovvio che ci sono quelli che anche dopo anni di prigione e rieducazione commettono gli stessi delitti appena usciti e, anzi, durante tutto il periodo, programmano già di farlo. La psicologia umana mica è una cavolata, non è poi così facile da manovrare, almeno sicuramente non in tutti. E' un' utopia assorda pensare che SICURAMENTE il prigioniero non farrà più del male a nessunmo, non lo si potrà mai prevedere del tutto...

Per il caso di Izzo, sai per caso come motiva lui le sue azioni? No perchè io so cos' è successo ma non ho mai approfondito tanto...

 

Torture come queste? http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=59308&idd=619


Boh boh...io non saprei se qualcuno si merita o meno la tortura. In ogni caso, non sono certo favorevole alla sua applicazione in un paese cosidetto democratico.
Al di là della questione etica, sarebbe anche un anacronismo assurdo.

 

nonononononononon, assoluto!

Quelle sono...
torture (ma va? :wink: ) inpressionanti (eppoi le usava la chiesa...stemo zitte valà!)

Io intendevo "torture" nel senso di ppsicologiche, tipo fargli ricordare cosa hanno fatto, magari sentire i parenti delle vittime ecc..
Preso o tardi certe cose di fanno nascere dei sensi di colpa abnormi che li faranno riflettere per un bel pò..
(intendevo violenza psicologica, nel precedente post non mi sono spiegata bene! :P )

 

Hai ragione, detto così non mi sono espressa bene...Solo volevo evitare l'esempio, dato che il post di apertura ammoniva nel non abusarne.
Hai presente Pino Pelosi, che per trent'anni si è auto-accusato dell'omicidio Pasolini, e di recente ha ritrattato la stessa propria precedente confessione?
Beh, ho sentito una sua lunga intervista; dopo essere stato scarcerato per quell'omicidio (all'epoca dei fatti era minorenne, quindi la pena non è stata ingente) è stato di nuovo in galera molte volte, per aver commesso altri reati, ripetutamente.
Pelosi sostiene di delinquere perché non ha altro da fare, ma non nel senso che si annoia...
Nel senso che, nella sua situazione, nessuno è disposto a dargli un lavoro decente. Per i suoi precedenti non può neppure ottenere la patente di guida, altrimenti dice che avrebe fatto il camionista; insomma non riuscendo a trovare uno straccio di impiego, si è messo a rubare e spacciare, perché lo Stato e, in generale, le persone, non gli consentono di fare una vita normale, visto il suo passato. Intendevo solo questo, mi scuso per la poca chiarezza, Carolina

Ah, molto semplice, lo ha dichiarato più volte: non può stare senza uccidere; la cosa lo eccita troppo

 

sì infatti; per chi ha fatto illeciti per questioni psichiatriche\psicologiche è chiaro che continuerà a farlo appena uscito. Chi invece lo ha fatto per necessità (ladri) apprendendo un lavoro non dovrebbero ricommettere l'illecito. Beh la sicurezza non si ha mai ma sarebbe da provare, così al tempo stesso il carcere si autosostenterebbe.

 

Il pugno duro, che per me significa far rispettare la legge per davvero, ha poco a che fare con l'occhio per occhio, dente per dente.
La repressione ai massimi livelli, come mi pare la intedi tu ed altri che hanno postato qui, è una soluzione solo temporanea al problema criminalità.