Canto: tecnica o istinto

Allora...
Innanzitutto complimenti per li topic, perfino un coglione di chitarrista come me capisce e impara
Ora, al di là delle leccate di culo, mi piacerebbe sapere che ne pensate di quello che secono me è il miglior cantante rock vivente: Ronnie James Dio. Sia dal punto di vista strettamente tecnico che a livello di interpretazione (secondo me la sua arma vincente) e anche di conservazione delle capacità vocali (il signore in questione ha circa 60 anni ).
Grazie in anticipo a tutti.

 

Ehehehe Quoto lui perchè non so chi scegliere per poter parlare del nostro amico!

Ebbene, sì... sono riuscito a sentirlo, ma in velocità con cassettine del cazzo (portatile) e soprattutto solo dove canta (la parte intro del gruppo l'ho saltata perchè ero davvero di fretta!).

Quindi il giudizio è sicuramente affrettato, ma ci sono alcune cose che saltano fuori subito e che mi sembra giusto ribadire subito.
Ma prima una premessa (copiata pari pari da una mia risposta in mess. privato):

"Il canto lirico presuppone una presenza nella melodia di un disegno formale ampio, di gran respiro, mentre nel rock ci si affossa su una ottava, percorrendola in lungo e in largo, ma senza veri intervalli "lirici" (nona, undicesima, quarta eccedente ecc.) e soprattutto giocando spesso solo su due note (non ci credi?! Prova a suonare a pianoforte una melodia qualsiasi e dimmi se non resta nell'ambito di 4 o 5 note!)..."

E ora voi mi direte: MA CHE CAZZO CENTRA?!
Bingo! Ora rientro in me e vi dico subito le motivazioni per un tale intro. Si fa un gran parlare di estensione per la voce del nostro eroe e si dimentica una cosa importante. Ma prima i complimenti!

Complimenti ai tuoi genitori: hanno creato un vero sopranista!
Il timbro è molto bello, peccato che si sente solo nelle zone basse e risulta irregolare a causa della mancanza di studio. Ma il "materiale" su cui lavorare è immane!

E ora quello che volevo dirvi.
Che senso ha parlare di estensione quando si usa 1/4 di quello che si ha a disposizione? Mi spiego meglio. Il nostro eroe (posso chiarmarti così?! :P ) spiega la sua voce all'inizio con note basse di tutto rispetto, soprattutto nel timbro anche se alcune sono male intonate e/o calanti (ma comprendo che la coperta in bagno non sarà stata certo d'aiuto! ); poi la melodia si alza, di colpo, e il tutto si ripete in maniera pressapoco simile un'ottava e mezza sopra. Naturalmente so di sbagliare in qualche cosa formalmente e armonicamente parlando in questo caso perchè non ho avuto il tempo di ascoltare con il pianoforte vicino! Ma prendetela come viene...
A me è sembrato che il nostro eroe facendo in questo modo si sminuisse non poco... è vero che tocca più di due ottave, ma la melodia una volta partita si assesta in due tre quattro note, non di più! Sono tutti gradi congiunti, non esistono intervalli melodici di una certa portata (e sono questi che rendono INTERESSANTE la melodia!), non esistono parti sospirate (e ti credo! Sei al limite!), parti agogiche (ritmicamente troppo perfetto), parti dinamiche (e ti credo! Sei al limite!).
Non sono critiche alla voce, ma alla melodia nella quale la costringi!
Per tutti: non è meglio UN solo acuto, non estremo, ma bello, grande potente che innalza la melodia donadogli calore, vitalità e spessore drammatico che Sessanta acuti uno dopo l'altro?!?!?!

Ora devo scappare! Confuso come al solito vi lascio alle vostre domande, critiche e risposte!

Ciao e grazie!

Ah... comunque COMPLIMENTI! Appena posso ti dico i difetti vocali eventuali!

YOURS

MAURO

 

ciao minstrel!
e alla fine è arrivato anche il tuo giudizio... beh, che dire, innanzi tutto grazie per i complimenti!
Dato che hai scritto di non avere avuto molto tempo per ascoltare il mio pezzo, preferisco aspettare un tuo commento a "freddo" comunque, nell'attesa, ti/vi scrivo la parte di testo che canto in modo da poter fare delle osservazioni su punti precisi della canzone:

waiting for a new chance of life
why do you persist with your old ways?
tears and shouts surround your glance
but you don’t try to change again

you pretend a different world
supporting yourself and your morality
you believe this is your time
approaching your secret desire

chorus:
try to change
this is the only chance you have
don’t hide your soul
don’t hide your soul
waiting for a new chance of life
waiting for a new change of life

mi raccomando, già che ci siamo datemi dei pareri sull'introduzione!
Ciao a tutti!

P.S.
Mi sa che mi devo decidere a prendere lezioni!

 

ronnie James dio..... un mito! Ha un timbro bellissimo davvero. E non sottovaluterei l'eta del nostro amico, non è da tutti arrivare a 60 anni con quel popò di voce!

 

Temo di non poter rispondere su Dio per ignoranza!

Ho sentito una sola canzone (!!!! ) del cantante in questione ed inoltre fa parte del entusiasmante (a detta di chi conosce Dio) "Strange Highway"...

insomma... scusatemi, ma non me la sento proprio di commentare...

Tutt'al più ho apprezzato moltissimo due fattori che mi paiono importanti per il canto rock:
- L'interpretazione
- la comprensibilità delle parole cantate!

BYE (e scusate!)

YOURS

MAURO

 

Brrr, che brivido riaprire questo storico e magnifico thread (che solo ora ho visto e letto tutto d'un fiato).

Ringrazio innanzitutto minstrel per le sue parole su un argomento che mi sta tanto a cuore ma sul quale non avevo mai potuto scambiare le mie idee con qualcuno che fosse qualificato .

Passo ora ad alcune mie personali considerazioni:

1) Sono molto contento perchè ritrovandomi in quasi tutto quello che mistrel ha affermato ho avuto delle conferme a mie ipotesi di cui non mi fidavo molto.

2) Volevo chiedere a te Minstrel perché, nonostante tu sia un appassionato di progressive, abbia studiato canto lirico. Forse è una domanda poco discreta, ma mi interessa veramente. Perché, chissà, forse anche tu sei stato in una posizione simile alla mia.
Ho 19 anni, due di "canto moderno" alle spalle, e un indecisione se, da quest'anno, dedicarmi alla lirica.
In fondo quel poco di (pseudo?) lirico che ho studiato (le ariette del Vaccaj) mi è piaciuto.
Ed ho trovato molto più utile ed ispirante leggere "lo studio del canto" di Juvarra che qualsiasi testo di canto moderno.

Grazie mille per la risposta

 

Anch'io me lo sono riletto... accidentil, davvero bello... peccato che poi ho avuto una marea di impegni e non ho più potuto rispondere. Per lo meno i concerti sono andati bene (per chi interessa naturaly... :P )

Grazie a te! Davvero!

Guarda... la scelta non è per niente facile perchè se da un lato l'impostazione lirica ti permetterà un volume straordinario e un'espressività vocale inedita, ti precluderà tantissimi "giochetti" vocali tipici della musica leggera (in primis il falsettone, ritenuto un non-canto dai puristi). La scelta va ponderata inoltre in base alla tua voce. Se sei un tenore bisognerebbe capire per bene (in base al timbro) il tipo di generi lirici che potrai affrontare.
Ad esempio io adoro la musica antica (monteverdi, de wert, caccini ecc.) e i lied. La mia voce è perfetta per la musica antica (chiara, leggera, agile, ma con un timbro molto espressivo) e forse lo sarà (timbrandola di più) per i lied tedeschi. Mai potrò cantare Wagner (che peraltro amo) per mancanza di volume ed ampiezza vocale, mai Verdi per mancanza di timbro brunito (forse potrei arrivare a Fenton), mi dovrò scordare Puccini per.... TUTTO!
Ecco... ma a me sta bene. Conosco i limiti della mia voce, conosce le peculiarità, ne conosco i pregi. E adoro la musica lirica. Quando canto progressive (non so se hai sentito degli mp3 presenti sul sito) non faccio altro che impostare la voce e cantare leggerissimo. Risulta un mix fra musicalità italiana, fraseggio lirico e vocalità leggera.
Non è facile ma la mia voce lo permette perchè molto lontana dalla tipica voce lirica. Se tu sei un tenore drammatico e cominici a studiare ricordati che sarà durissima non poter cantare così anche nella leggera per tutta una serie di motivi che ora non sto ad elencarti (il primo ad esempio è che è inutile cercare altre posizioni quando hai sudato per questi risultati lirici che ti sembreranno un ottimo equilibrio fra potenza, comodità ed bellezza del suono!)...

Che dire di più... se hai bisogno di parlarne più diffusamente puoi farlo via PM oppure tramite la mia mail del sito del gruppo ([email protected]), la musica lirica è straordinaria e ha bisogno di interpreti di valore.

Semplicemente pensaci bene.

YOURS

MAURO

 

Che si dice in genere della Voce di Timo Kotipelto degli Strato?

 

Scusami se non posso risponderti ora perchè sono occupatissimo... ma se non ricordo male si è parlato molto di Kotipelto in questo topic e del suo uso (magistrale ma freddissimo a mio avviso) del falsettone nelle zone acute.

Prova a dare un occhiata a tutto il Thread nel caso ricordi male... insomma facci sapere!

 

E per mè un sollievo vedere che posso parlare con esperti del settore canoro, in particolare con minstrel...

Io ho iniziato da qualche mese a frequentare una scuola di canto, e ho capito quanto sia dannatamente difficile cantare...Nn uso il metodo lirico ma piu che altro quello di Elizabeth Howard che tu ministrel sicuramente conoscerai.
Sto appena iniziando a sfruttare i colori e registri. Sono piu che altro in una fase di sperimentazione, sto iniziando a scoprire la mia voce. Ora come ora nn so che limiti posso raggiungere sono in fase di formazione.

Ti volevo domandare una cosa dato che io ho una grande passione x la lirica se mi consigli di seguire quel metodo eventualmente in futuro (ho ankra 6 mesi di scuola di canto poi potrei iscrivermi nella corale di Sassari) e cosa comporterebbe secondo tè miskiare i due metodi di canto. Mi crerebbe problemi oppure sarebe integrativo per la mia voce?

Grazie

 

Che dire... forse sarò ripetitivo, ma la prima cosa da fare è vedere che tipo di voce hai e in base a quella stabilire il tuo repertorio (quello di adesso almeno, poi la voce matura con età ed esperienza anche se non può stravolgersi naturalmente!). Poi avrai più parametri su cui riflettere.
Io ho cominciato fin dall'inizio studiando l'impostazione classica di canto (che io ritengo la migliore... sinceramente), quindi la mia voce si è subito conformata alle regole dell'emissione lirica.
Ora, io (nonostante voi mi consideriate a torto un tuttologo... :wink: ) conosco la Howard di fama, ma non ho mai fatto nulla del suo metodo (che dicono sia miracoloso)... spero semplicemente non sia troppo legato alla sua persona (sarebbe probabilmente solo un'ottima insegnante, non una creatrice di un nuovo metodo), ma questa è un altra storia... quello che volevo chiederti è alcune delucidazioni sui tipi di esercizi e sul risultato finale della tua voce (punta più sulla potenza, pienezza o omogeneità?).
Non vorrei che la differenza fra i due stili fosse talmente profonda da non lasciarti scampo: o uno o l'altro.

Ma tempo al tempo. Controlla la tua voce, vedi quello che potresti cantare da solista, vedi se ti piace come prospettiva a medio termine e riflettici sopra. Fammi semplicemente sapere alcune cosettine del metodo seguito fino ad ora per vedere se riesco a capacitarmi delle differenze e soprattutto cercati eventualmente un insegnante di canto lirico con i controcazzi! E' più facile perdere la voce in un anno di studi malsani che in 20 anni di canto rock!

Dai, dacci dentro!

YOURS

MAURO

 

Scusa avevo saltato delle parti, si è già parlato di lui, comunque grazie lo stesso sei grande :wink:

 

Ciao ho letto tutto di un fiato questo topic dato l'enorme interesse che mi ha scaturito.Si è accennato molto spesso di Michael Kiske ma vorrei avere una tua analisi più approfondita di questo cantante , che io ritengo il migliore nel genere metal...forse un po troppo????A te la parola :wink:

 

I cantanti super tecnici alla fina mi sfiniscono i marroni,ci vorrebbe un bel po di sana interpretazione per cantare come si deve...

 

...secondo me...