Burzum

Dai, i dischi ambient li ha fatti con questa. Assolutamente evitabili.

 

Allora...ho ascoltato il disco per la terza volta, con la massima attenzione possibile, concentrandomi come mai prima d'ora. L'ho fatto principalmente perchè ho letto più o meno ovunque: "Belus è bellissimo ", "Belus è un capolavoro" ecc ecc.
Ho letto di "Belus" come un album atmosferico, irrinunciabile, figlio di capolavori immortali (o presunti tali) come "Filosofem" (uhm) e "Hvis Lyset Tar Oss" (bah), allora mi son detto che magari questa sarebbe potuta essere la volta buona, visto che a me i dischi di questo "grandissimo ed inestimabile" artista hanno sempre detto meno di niente.
E beh, continuate pure ad adorare sto "Belus" come un capolavoro ma io l'ho trovato estremamente noioso, prolisso, statico da morire, snervante e stancante. E' stata proprio un'impresa titanica riuscire ad arrivare alla fine dell'ascolto. I 52 minuti e spiccioli mi sono sembrati 5 anni. Riffs ripetuti all'infinito, brani senza mordente, mancanza di quell'atmosfera sbandierata da molti.
Non voglio dire che sia un disco brutto in senso assoluto, sono sicuramente io che non riesco ad ascoltare Burzum in un'ottica giusta, ma a me sto disco mi fa profondamente cagare ecco.
Magari qua e là qualcosa riesco anche a salvarla, alcuni passaggi di "Keliohesten" non sono mali, il riffing è bello potente, le ritmiche martellanti. Anche qualche momento degli interminabili 11 minuti di "Glemselens Elv" non è male, però alla fine queste parti più interessanti rimangono (a mio gusto si intende) comunque prive della genialità che ci si aspetta da uno che ha scritto la storia del black.
Poi un'altra cosa che onestamente non capisco: qual'è il motivo di tirare avanti per 8-9-11 minuti canzoni che sarebbero potute durare tranquillamente 4 minuti. Non è che se una canzone dura quattro anni allora diventa più figa e trVe. Secondo me un brano come "Morgenrøde" ne avrebbe guadagnato moltissimo se fosse stata meno prolissa e lunga.
Boh poi ripeto, di sicuro sono io che sbaglio, ma non fosse stato per una produzione più pulita e un lavoro di esecuzione di sicuro meno approssimativo del passato, sto disco mi sarebbe risultato irritante come tutto il resto della produzione di Burzum.
Ah, la recensione è bellissima, tanto bella da sembrarmi quasi sprecata per un album del genere.

PS. la copertina del disco è davvero stupenda.

 

Seh vabbè, ma poi cosa c'entra la durata col fatto di essere trVe?


Davvero certe volte le si spara senza usare la materia grigia.

 

il professore è nocturno culto.
insegna musica in una scuola ^_^

mentre fenriz è postino

 

la risposta sul prof era per te.

 

lo ascolto da un paio di giorni "belus"
premesso, come detto sopra, che è il primo cd di Burzum che c'ho rimediero alla svelta prendendo i 2 cd che mi sono stati raccomandati da molti di voi grazie a tutti a mè piace da matti ma devo dare ragione a chi dice che è monolitico e ripetitivo la seconda e la terza sembrano la stessa in alcuni punti comunque grande album, nulla da dire

 

perchè questa è l'impressione che ho io. Sembra quasi un obbligo allungare i brani e sfinancare l'ascoltatore.
Poi ehm, io la uso la materia grigia quando scrivo...

 

Non voleva essere un attacco gratuito, semplicemente non capisco equazione minutaggio "eccessivo"=true... allora i gruppi post metal (che molte volte rompono davvero con quelle tracce così lunghe, tanto per fare gli indie-alternativi, altro che Burzy) sono i più trVe di tutti

Poi non so, a te sembra che si dilunghi... tutto sommato si mantiene sui suoi standard per durata, più bassa certamente di dischi quali Filosofem. E' stato comunque un suo marchio quella di comporre tracce di una certa lunghezza. Semplicemente non ti piace Burzum, e ti dà l'impressione che sia prolisso (del resto, hai detto che neanche gli altri ti colpiscono più di tanto, o sbaglio?). Il solito e mai abusato de gustibus è d'obbligo.

 

Motivo per il quale trovo la musica di Burzum così noiosa. Voglio dire 10 minuti di traccia si fanno quando hai cose da dire per 10 minuti senza che magari poi all'ascoltatore venga un'irrefrenabile voglia di prendere una pistola e spararsi sui coglioni.
Poi per carità i gusti son gusti quindi se ai suoi ascoltatori piace così benissimo, siamo tutti più contenti.
Vado ad utilizzare la materia grigia con i gruppi che ascolto più volentieri byebye popolazione burzumiana

 

Ma lui ha qualcosa da dire...

No beh, capisco il tuo discorso Emanuele, e posso anche capire che smaroni se non piace (come è giusto), però comunque, a prescindere, ha fatto grandi cose.
Gusti...

 

anche Wagner Lamounier dei Sarcòfago è professore (universitario)

eccolo in versione cattedratica, io non ci credevo quando l'ho visto http://buscatextual.cnpq.br/buscatextual/servletrecuperafoto?id=P265369

 

Quando mi approccio Erblicket Die Töchter Des Firmaments, il mio animo raggiunge uno stato estatico di tensione verso la trascendenza, e il contatto mistico con l' Essere plurimo e ingenerato, mediante l'uso ben combinato di ragione e sentimento. Attingendo al noumeno del suono, e arrivando a una associazione casuale di pensieri ed emozioni, lo stream of consciousness, si frantuma la distinzione tra io e tu, fra soggetto e oggetto, e il perseguimento del nirvana. Mi sento in Paradiso, anzi nel Walhalla, Burzum dixit.



























Dimenticavo che il Pesce d'aprile è ormai trascorso, comunque Burzum ha sempre ragione e va supportato.

 

Ti ricordo che si tratta di Black Metal e non di Avant Jazz (per dirne uno). la componente ipnotica-ripetitiva è basilare (ma non fondamentale) per questo genere ( con questo non sto difendendo le band depressive, che odio fino al midollo ).

 

Quoto quanto detto da TruenorwegianBlackMetal, la componente ripetitiva e ipnotica è sempre stata una delle caratteristiche fondamentali di Burzum.
Emanuele, poi, come giustamente hai notato, è una questione di gusti, chi si appresta infatti ad ascoltare Depressive e affini sà a cosa va in contro. Un discorso come il tuo magari è più accostabile a dischi tipo "Death Magnetic" dei Metallica, dove la prolissità era veramente ostentata al fine di riproporre brani di durata paragonabile a quella dei vari Mester Of Puppets ecc...
Tornando a noi, per quanto mi riguarda ho apprezzato Belus anche dal punto di vista lirico, come infatti ho cercato di sottolineare nella recensione, la storia sembra essere legata profondamente alla musica e alle atmosfere create da Vikernes.

 

è mica solo di Burzum. quante volte è ripetuto l'unico riff di transivanian hunger?