Asmegin

sono le quote rosa!

 

Dopo parecchi ascolti (ma non abbastanza per dare un giudizio definitivo) l'impressione è che il più grande difetto di Arv sia l'essere uscito dopo Hin Vordende.

 

Ma quindi è un parere positivo o negativo il tuo?

 

Più che un parere era un considerazione
Dopo una ventina di ascolti Arv mi è piaciuto, ma ho bisogno di altri ascolti per dare un giudizio definitivo e più ponderato

 

Fondamentalmente sono d'accordo con Alfo: Arv deve fare i conti con l'essere il successore di un album senza rivali nella scena, e non è cosa da poco per esprimere un giudizio.
Ha il considerevole pregio di differenziarsi rispetto al munifico predecessore, senza voler riproporre una copia: tempi più rallentati, più atmosfera (a parer mio), più voci femminili (possono piacere o meno, ma per me ci stanno benissimo), più growl (e io godo). Lo sto ascoltando a ripetizione, ed era da tanto che aspettavo questo momento. Hin Vordende rimanere un capolavoro di grandezza irraggiungibile forse, e probabilmente Arv gli è un po' inferiore; ciò non toglie che spazza via la concorrenza senza sforzo, almeno per me è una soddisfazione molto molto grande. Adesso la parola a chi ne sa molto più di me però.

 

Dopo una settimana di ascolto continuato di Arv devo dire che mi trovo d'accordo con i giudizi fin'ora espressi, Arv, se fosse un album d'esordio, sarebbe davvero un bel disco, ma purtroppo non regge il confronto con "Hin", scordatevi blast beats e rasoiate di chitarra, qui l'atmosfera è cupa e cadenzata, le voci femminili ci sono ma non sono inflazionate, anzi ci stanno bene, a rischio di sembrare blasfemo, ma la cantante ricorda più la vocalist di un gruppo experimental che metal, forse perché non ricalca il genere d'ugola dei vari gruppi della scena, ora non so se quest'album è di transizione per il tanto atteso "Tusend.." che potrebbe avvicinarsi più a "Hin", so solo che non mi stanca sentire il disco, e spero, che questo succeda anche quando a distanza di tempo altre uscite distoglieranno la mia attenzione; un ultima nota sembra che abbiano abbandonato le tematiche viking e mitologiche almeno a una prima occhiata dei titoli, in favore di tematiche folk il che non sarebbe un male se non avessi visto però i testi che scrivevano prima......​

 

quant'è moscio il disco nuovo.

sa di vecchio, sa di affrettato, sa di mal composto, sa di prodotto coi piedi, sa di questo disco ce l'hanno imposto se no non l'avremmo mai pubblicato. non c'è un arrangiamento figo che sia uno, mentre "Hin vordende" straripava di concertazioni al limite del clamoroso.

carino, per carità, ma potrebbe essere il demo di qualche band vikingfolk di fine millennio. non il nuovo disco della migliore band folk metal ad aver debuttato dopo il 2000.

e non è quote rosa o non quote rosa. è che sto disco nasce con già la muffa sopra. non c'è un riff, un intreccio vocale, una melodia di violino, un tempo di batteria, un growl, un accompagnamento di tastiera che valga anche solo la metà dei corrispettivi del debutto.

il primo minuto e mezzo di "Til Rondefolkets Herskab" ha più vita di tutto "Arv".

delusione cocente. ma so che "il disco nuovo degli Asmegin" non è questo. questo è spillare i soldi ai fans. testardo, continuo ad aspettare "Tusind" per capire cosa sono gli Asmegin del 2008/09.

 

Forse in questo lustro abbiamo un po' sopravvalutato gli Asmegin.

In compenso avevamo sottovalutato gli Equilibrium al tempo che fu, per poi spiazzarci tutti con un album totale.

Lunga vita agli Equilibrium.

 

Sto ascoltando proprio in questo momento Arv e mi sento di esprimere tutta la mia delusione... Sembra che gli asmegin abbiano voluto fare un album più calmo e riflessivo del precedente ma il risultato è un album floscio e noioso... Si salva giusto la titletrack ma anch'essa non raggiunge livelli eccelsi. Che delusione!

 

ta-dà!

 

allora ho trovato Hin Vordende da Emp eheh. l'ho acquistato. Mi auguro che non me lo consegni con custodia Rotta altrimenti riduco il camion Bartolini come un Rottame.

 

Direi che non avrei potuto sintetizzarlo meglio.

A parte questo, ci sono delle parti brillanti che a mio giudizio sono da tenere in considerazione e che fanno capire che la scintilla c'è e possono tirarla ancora fuori.
Il teatralissimo finale di Yndifall non deve essere snobbato, per esempio. Fa venire gli stessi brividi di Hin, anche se si vede che tentano di scimmiottare le tipiche atmosfere Solefaldiane. Peccato appunto che sia una scintilla in una brace che si spegne.

 

Secondo me l'errore principale sta nel cambiamento di musica degli asmegin: questo album è molto piu lento e atmosferico mentre io mi aspettavo qualcosa di diverso simile al primo album. Se però consideriamo questo Arv come se non fosse degli Asmegin ma di un'altra band, gli spunti ci sono e anche l'atmosfera è resa bene. Il problema è il primo impatto di chi si aspetta un seguito di Hin e si trova qualcosa di diverso e rimane spiazzato. Lo sto rivalutando man mano che lo ascolto, come mi è successo per Land dei Tyr.

 

Ma diciamo che non sembrano neanche gli Asmegin, han cambiato suoni, voci, sound... un'altra band.

 

Come in Positivo o Negativo??