Anticristianesimo

(re-incollo)


visto che di cose da dire ne avete, specie in senso critico, butto lì 2 domande:

ho letto su qualche post poco fa che il messaggio di Cristo comunque non è una cosa che, in sé, dà fastidio.... che, pur non considerandolo santo, per qualcuno di voi è diciamo "condivisibile".

2 domande, dicevo:


1) in teoria (ma anche in pratica!) il messaggio di Cristo è INSCINDIBILE dalla sua divinità... cioè, Cristo non ha detto: "volemose bene", ha detto: "fate come ha detto Dio".
E dunque, come fate ad apprezzarlo?


2) Cristo all'epoca fu ucciso per quello che diceva, ovvero di essere il figlio di Dio (e per di più il suo messaggio non era esattamente "in linea" con quei tempi). Sovversivo, blasfemo, pericoloso.
Com'è che vi meravigliate che di lui non ci siano valanghe di menzioni da parte Romana?
Sapate benissimo che la Storia la scrivono i vincitori. La Chiesa stessa ha scritto la sua versione, a volte (non lo nego di certo), e voi non mancate di farlo notare (giustamente).
E dunque, di che vi stupite?

 

Eppure c'è chi, come Voltaire, mette in dubbio anche le persecuzioni romane nei confronti dei cristiani.
La storia di quell'epoca è un'enorme nebulosa

Per quanto riguarda Cristo, da parte mia ho già scritto, molte pagine or sono, che la sua figura è positiva sia che si tratti di storia sia che sia il protagonista di un bel romanzo. Gli insegnamenti (ma molto più gli esempi da seguire) ci sono e anche tanti.
D'altronde molti trovano ispirazione in Siddharta anche senza ritenerlo il figlio di Dio, no?
L'importante (PER ME) è ciò che si prende e apprende.
La veridicità dell'esistenza di Gesù non sarà mai nè provata nè smentita in modo convincente; quindi PER ME la cosa non ha tutta questa importanza.

 

Certo che sono incivile cioè non un cives (non una civetta) non un cittadino non un abitante delle città. E ne sono fiero. Tutti si inscatolano in quelle macchinacce quando è bellissimo correre con il vento tra i capelli.
Infatti mi è sempre piaciuto vivere per boschi.
Ahaha tipo quello di Into the wild lo avete visto? Film molto interessante, è un film sulla ricerca di Dio (ovviamente) e sull'uscire dalle catene dell'io verso la Libertàm, la Luce e la Redenzione dalle colpe che si può trovare del tutto solo dopo la vita terrena. Tosto quel ragazzo. Era uno che cercava la Verità con tutta l'anima e non si accontentava di niente. Si, proprio un tipo tosto.

P.S. Da oggi chiamatemi Wild-Rover o Rover-Wild...come suona meglio secondo voi?

 

se si apprezza la figura di Gesù cristo non è per i suoi insegnamenti in se, ma la sua forza d'animo, la sua indipendenza intellettuale nel contesto storico in cui viveva. Gesù, se è esistito così come lo conosciamo oggi (ne dubito MOLTISSIMO) era un anticonformista ed era l'opposto di quello che oggi è il cristianesimo e la chiesa. Non essendo Cristiano non credo o non condivido OGGI i suoi insegnamenti "cristiani" o quelli che oggi il cristianesimo gli attribuisce

Ci sono moltissime menzioni storiche ma sono frammentarie e a volte contraddittorie(Giuseppe Flavio,Giustino,Il Talmud di Babilonia,Plinio il Giovane,Traiano,Svetonio,etc...) ..questo perchè forse all'epoca Gesù non era visto molto diversamente da altri ciarlatani impostori, era solo più seguito..questo a favore della tesi che non fosse così "Divino" ma solo forse, più intelligente o aperto di altri (e magari un po visionario)

 

Ma alla fine la ragione (chi ce l'ha, chi non ce l'ha, chi la pretende e chi la vuole imporre), ve la giocate a birra e salsicce?

 

No, perchè l'avversario è stato dichiarato già sconfitto causa inesistenza.

 

Rein cosa significa per te esistere? Sai quale è la differenza fra essere ed esistere, fra atto e potenza, fra esistenza ed essenza?
Dio non esiste nel senso comune come esistono tutti gli enti: Dio è oltre e supera il concetto di esistenza comune. Un ente qualunque esiste in senso comune (ossia è reale) separato dalla sua essenza: lo deve divenire, deve divenire la sua essenza, deve oltrepassare, effettuare un passaggio dalla potenza (dunamis) all'atto (energeia). La potenza è la capacità di compiere lavoro nel tempo, ossia di spostare, muovere e mettere all'opera forze. L'atto è la realizzazione di tale potenza. Dio è atto puro, ossia è realizzazione pura ed eterna di una onnipotenza. In lui essenza ed esistenza coincidono sempre, non si deve realizzare e non deve divenire, Egli è già eternamente da sempre e sempre sarà. Per questo sfugge alle dimostrazioni di un pensiero logico stretto nelle catene del reale e degli enti. Fico eh?

Vabbè ma tanto non penso nè che leggerai quello che ho scritto, nè che lo prenderai in considerazione, nè che cercherai di capirlo. Ribatterai solo: ragionamenti che non portano a niente senza ovviamente minimamente confutarli o argomentare ciò che non va logicamente.
Ah troppo grande deve essere la forza del tuo libero pensiero critico e scientifico e troppo nobile devi essere tu per abbassarti a parlare con un cieco pazzo come me.

 

Grandissimi :grin:

 

questa è una bella interpretazione di Dio..si avvicina alla mia..ma come puoi vedere va ben al di là della limitata visione Cristiana, è un Dio universale..e dovrebbe rimanere tale

 

Oh, finalmente qualcosa la capisci.

Discorsi del genere ne abbiamo fatti in abbondanza, fin troppe volte ho risposto e argomentato. Dato che ogni tentativo di dialogo si è sempre rivelato fallimentare, è già da un po' che ho smesso di risponderti seriamente. E non credo che ricomincerò.

Comunque, visto che a quanto pare ci tieni alle sottigliezze, da adesso in poi inizierò a dire Dio non è. Tanto il concetto non cambia: o non esiste, o non è, sempre una presa per i fondelli resta.

 

Allora prima di tutto non è una interpretazione ma una verità indagata e dedotta con la ragione. Cioè la filosofia è una scienza, ancora non è chiaro? Sarebbe come dire che la fisica è una bella interpretazione della realtà. Un fisico vi spaccherebbe la faccia con tutto il culo che si è fatto per anni. La scienza ricerca la verità sulle cose che indaga e le leggi della scienza sono vere sempre. (A meno che non si cambia del tutto sistema di fondamenti ma insomma si arriva ad altre verità complementari alle prime ma cmq sempre vere solo che si guarda da un'altra parte)

Poi: fino all'AT Dio non era conosciuto ed era puro essere, puro atto Io sono Colui che sono e via dicendo.
Ma tu guarda però: con la venuta di Cristo lo possiamo chiamare per nome e dare un volto a questo Dio che si è rivelato in una Persona incarnandosi nel seno di una vergine e in un uomo:

Gesù Cristo

Non è difficile eh

@Rein: Bravo Rein finalmente hai ammesso Dio e lo hai nominato con la teologia negativa. Potevi dirlo subito che eri un mistico. Hai parlato esattamente come i grandi mistici. Dire che Dio non è significa per loro fargli la lode e l'onore più grande, ossia dire che Dio non è perchè Dio è oltre l'essere stesso. Dio è anche più grande dello stesso essere. Bravo, ci voleva tanto?

Toh, guarda che diceva Angelo Silesius, grandissimo mistico

Va dove non puoi, vedi dove non vedi:
ascolta dove niente stormisce nè risuona, così sei là dove
Dio parla

Te la dedico, ti piace eh?
Ciao Rein
​

 

Ahah, divertente come cerchi di uscirtene sempre vincitore. E' un po' come quei bambini che sbattono i piedi per terra perchè devono sempre avere ragione, e sbraitano invocando la mamma (o, nel tuo caso, Dio). Puoi aggrapparti a tutti i giochetti linguistici che vuoi, io al massimo mi ci faccio una risata su, prendo atto della pateticità della cosa, e morta lì.

 

La mia mamma del cielo è Maria, non Dio. Dio è Padre.
Tra l'altro la tua firma è bella: esprime esattamente il rapporto di unione mistica tra l'uomo e Dio. Dio si fa uomo e l'uomo si fa Dio è un rapporto reciproco. Devi pensare che lo you della tua firma è Dio e hai capito tutto.
Non è che voglio avere ragione, io non ho le mie ragioni da ottenere, io testimonio le ragioni di Dio e quelle difendo, niente non capisci aoh
Mica è colpa mia se in Lui tutto è Verità, niente è Falsità e tutto torna e si risolve.

Uhm? Tu sei molto strano. Sei tu che fa come un bambino che non vuole giocare ad un gioco: fa le boccacce, dice che è brutto e si convince che gli altri gli diranno che è ridicolo se lo fa.
Ma se noi vogliamo essere veramente liberi nella Verità non dobbiamo mai avere paura di niente nè di come appariamo agli altri.

 

Quei versi sono presi da una canzone, che ha tutt'altro significato, ed anzi, non tratta nemmeno di religione, ma è inserita in un concept ben preciso. Ovviamente, ho scelto quei versi estrapolandoli dal loro contesto e dal loro significato originario, dando ad essi una diversa chiave di lettura, che è totalmente diversa dalla tua.

 

no Dreki, ho detto solo che dove si sentono maggioranza i preti vorrebbero che la loro morale valesse per tutti, mentre dove sono minoranza sbraitano ogni 3x2 per il rispetto delle minoranze religiose (ovvero sia, leggendo fra le righe, solo per essi stessi). per la serie, viva il relativismo