Anticristianesimo

In apparenza, Elnarion, perchè allora torniamo al punto di partenza. Qua non c'entra la fede o meno, e infatti io non ne ho mai parlato.

Il punto è che la contestazione ad un modo di vedere le cose (i "fondamenti" di cui sopra) può essere fatta solo in base ad un altra ottica, che però non ha alcuna oggettività rispetto all'altra, e non può ritenersi priva di quelle che tu chiami sovrastrutture solo perchè areligiosa.

I punti di vista non religiosi non godono di vista migliore, non hanno una maggiore potenza intellettuale, non sono privi di condizionamento sociale, non hanno un funzionamento e una costruzione concettuale migliore/più acuta di quelli religiosi.
Sono solo altri punti di vista.

La pretesa che essi non siano figli di "sovrastrutture" è, appunto, solo una pretesa, che è reale solo all'interno di un contesto ideologicamente autoreferenziale, non in quello - concreto - del confronto fra sistemi di pensiero .

L'idea che un punto di vista non religioso permetta di capire meglio la società e di affrontare la realtà e la vita "così come sono", come scrivevi nel post che ha dato il via al nostro confronto, beh, semplicemente non gode di alcun privilegio, non è dimostrata nè autodimostrantesi.
E' solo un'opinione come un'altra, in un campo dove -scientificamente - l'oggettività non esiste.

Il punto della nostra discussione era questo, non altro.

 

ESATTO. ma c'è un problema: tu da cristiano non puoi considerare la religione "un altro punto di vista". Quando, nel mio primo post ho parlato di "ostinarsi" intendevo questo. L'esclusività della correttezza della visione cristiana.

quando dico "affrontare la vita per quello che è" non intendo dire che una visione non religiosa SA com'è la vera vita. Ma che la INDAGA..la AFFRONTA nella misura in cui gli è concesso conoscere (seppur superficialmente) la realtà..con gli scarsi mezzi che madre natura (o il padreterno a seconda )gli ha dato..ora che i nostri strumenti siano attendibili è tutto da vedere, ma per lo meno li abbiamo tutti di serie e soprattutto non possiamo fare a meno di percepire le cose TUTTI con questi strumenti (il che li rende quanto meno i più condivisibili e utili)

il fatto è che non c'è NULLA che ci dica che uno di questi mezzi sia la Bibbia..ne tanto meno che esso sia lo strumento principale (il Messaggio) che possa portare alla verità (sempre che esista)..questo è il fondamento che critico.

 

Sono d'accordo!!!

 

un po' come una fissazione paranoide, ricorda un esempio di Hillman dove un paranoide affermava di essere morto: il terapeuta cercava di fargli notare le sue idee irrazionali attraverso un procedimento logico.
Gli chiese "i morti sanguinano?" il paziente rispose di no, ma quando gli fece notare che dal suo dito usciva del sangue il paziente replicò "ma guarda un po', i morti sanguinano!".

 

alleggeriamo:

A Fane per dieci anni celebra messa e confessa fedeli ma è un finto prete - Corriere del Veneto

 

Genio

 

ha ha ha ha ha ...

C'è chi si spaccia per medico o architetto, se non guaritore ... che mi sembrano più gravi che prete .
Cosa più fastidiosa che dannosa in sé ,...

 

In merito a quanto sta succedendo ai cristiani in Iraq, penso che sia una delle tante dimostrazioni (l'ultima in ordine di tempo) di quanto il papa sia una persona senza attributi ed il suo papato assolutamente scialbo ed incolore.


Al di là della "compassione selettiva" tipicamente cristiana, ma anche occidentale (l'Iraq balza agli onori delle cronache molto più se muoiono 50 caldei che non se muoiono 10mila sunniti o sciiti)

...quello che balza di più agli occhi sono le paroline concilianti e politichesi che risuonano dalla bocca del pastore bavaro, condite da qualche buona predica della mezzanotte del tipo "in nome di dio non s'uccide" (vabbé, facciamo finta che dallo IOR non siano mai passati trafficanti d'armi, e che la chiesa cattolica non abbia mai ucciso in nome di dio).


Pastore bavaro che vede come fumo negli occhi, che ne so, atei, agnostici, omosessuali e miscredenti, che hanno il grandissimo torto di voler vivere per i cazzi propri in base allo stile di vita che ritengono più consono, ed invece, in nome d'una non meglio specificata "credenza con radici comuni", usa paroline dolci ed espressioni alla melassa come ecumenismo e dialogo interreligioso con chi produce anche fanatici estremisti assassini contro i suoi stessi seguaci.


Perdipiù B16 è talmente coerente con se stesso che invoca libertà (sia in generale, sia di religione in particolare) nei paesi dove i suoi correligionari sono minoranza, mentre nei paesi dove i suoi correligionari sono presuppostamente maggioranza (l'esempio classico è l'Italietta) non si fa alcuno scrupolo a discriminare le di altrui minoranze.


A proposito, ci sarebbe da chiedere al ministro Sgrattini a che punto è la santa alleanza cristiani-musulmani per sconfiggere i più grandi mali del nostro tempo, ovvero sia ateismo e relativismo

Che omuncoli patetici...

 

Ah, due cosine ulteriori.

1) La questione dei luoghi di culto (che, stranamente, riguarda solo le religioni monoteistiche, perché non ho mai sentito buddisti, induisti, sikh o scintoisti rompere i maroni perché in occidente non hanno luoghi di culto) m'ha sfracassato bellamente le fave. Antropologicamente siamo ai cani che pisciano per marcare il territorio, o al "io ce l'ho più lungo di te, e quindi costruisco un edificio riccamente adornato per dimostrartelo". Urge una crescita di cervelli.


2) Come dimostra l'accondiscendenza di B16 verso i musulmani, pare che per ottenere rispetto dai cristiani bisogna trattarli a pesci in faccia e randellate sui denti (forse che la fabbrica dei "martiri" abbia sempre bisogno di volti nuovi?)... cosa che personalmente non m'esimo certo dal fare, e molto ben volentieri...

 

Che il cristianesimo sia in crisi si evince dal fatto che abbiamo perso Orlando tra le fila dei fedeli

 

ti sono vicina....

facciamo una veglia stanotte?

 

Mi fa piacere notare che tu segua anche il thread Culto di Krishna.

Comunque ti posso consolare con le parole "uno più,uno meno..."

 

Ginecologi cattolici a convegno «Verso di noi pregiudizi culturali» - Corriere della Sera


Giusé, lo vuoi un fazzolettooooooo?!?!?


(sottotitolo: la faccia come il c...)

 

A prescindere dall'articolo, non vedo come si possa permettere, per questioni morali, che un professionista non svolga il proprio dovere in base alle leggi vigenti.
Fare il ginecologo e non praticare aborti o (e l'ho visto capitare da poco) cercare a tutti i costi di mantenere intatti gli organi riproduttivi anche quando già compromessi (e quindi, soprattutto per le donne ovviamente, sarebbe più salutare toglierli per evitare ulteriori problemi futuri), è come scegliere di fare il soldato e rifiutarsi di imbracciare un'arma, o fare la maestra e rifiutarsi di parlare ai bambini.
Non vedo come glielo si possa permettere e non capisco perché uno che si fa degli scrupoli morali debba fare un mestiere che gli richiede di andar contro le proprie convinzioni.
Io ho lavorato in un posto dove moralmente dovevo fare cose che non mi andavano, quando me ne sono accorta, mi sono licenziata, ma non ho certo piantato dei casini visto che la legge non era dalla mia.

Sono cose che mi mandano in bestia.
Anche perché non è che i ginecologi hanno scritto fuori dalla porta "obiettore di coscienza" e quindi a volte ti accorgi dopo di dove sei capitata.