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Anticristianesimo

Discussione in 'Nordheim' iniziata da MetalWarrior87, 23 Marzo 2004.

  1. dreamtheater84

    dreamtheater84
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    Satur9, LA PATENTEEE

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    1 Maggio 2010

    Ottima domanda!

    Reinhart e ador dorath hanno espresso i miei pensieri:)
     
  2. Orlando1987

    Orlando1987
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    9 Maggio 2010

    Salve a tutti.
    Avevo aperto un thread per parlare dell'innaturalità a cui spesso la religione conduce gli esseri umani.
    Ma una moderatrice ha deciso che il discorso andasse continuate qui(seppur io ritenga che meritasse un thread apposito),quindi lo copio qui.

    In questo contesto uso la parola "innaturalità" per riferirmi a dei comportamenti innaturali per un essere umano.

    Un esempio è l'istinto di sopravvivenza.
    Per un essere umano(come per qualsiasi altro animale) è del tutto normale voler vivere a tutti i costi.
    Per quanto possa sorprendere,un tale forte istinto viene soppresso a causa della religione.
    Per esempio ci sono stati testimoni di Geova(d'ora in poi abbreviato in TdG) che hanno preferito morire nei lagher nazisti invece che rinnegare la loro fede.Faccio presente che ad un TdG sarebbe bastata una firma in un documento in cui dichiarava di abbandonare la sua fede per essere subito liberato dal compo di concentramento.
    Invece molti TdG hanno preferito restare lì ed essere uccisi per il loro rifiuto di contribuire alla costruzione di armi.
    So da fonti certe che alcuni TdG,al tempo del nazismo,morirono per congelameto mentre erano legati in un luogo pieno di freddo e neve e sopportando l'acqua fredda che veniva buttata loro addosso mentre erano in tali condizioni.
    E' davvero impressionante che la religione sia capace di sopprimere un comportamento umano che,generalmente,dovrebbe essere impossibile da sopprimere.

    Ci tengo a precisare che non sto affatto giudicando quei TdG.Non li sto nè lodando nè criticando.Ho solo usato il loro esempio per mostrare come la religione possa essere capace di reprimere l'istinto di sopravvivenza.

    Un altro esempio di innaturalità causata dalla religione si può trovare prendendo in esame l'omosessualità.
    E' da tempo ormai che i psicologi non considerano più l'omosessualità una malattia,deviazione o perversione.E' ormai considerata a tutti gli effetti un normalissimo orientamento sessuale,così come lo è l'eterosessualità.

    Invece la religione(almeno quella cristiana) mostra l'omosessualità come qualcosa di moralmente sbagliato e/o addirittura "contro natura".
    Quest'ultima espressione l'ho sentita dire poche settimane fa alla TdG che tiene lo studio biblico a mia madre.Se non si fosse capito,tale espressione è stata usata proprio nel contesto dell'argomento omosessualità.

    Sempre parlando del Cristianesimo,mi è capitato di trovare articoli scritti da cattolici che parlavano di "guarire dall'omosessualità".
    Insomma si parla di voler "curare" qualcosa che non essendo affatto una malattia/patologia non ha proprio alcun bisogno di essere "curata".

    E' facile intuire che una coppia che rimproverasse aspramente il proprio figlio gay o la figlia lesbica per via del suo orientamento non-etero e gli/le impedisse di frequentare persone del suo stesso orientamento,commetterebbe una vera e propria istigazione al suicidio nei confronti della sua prole.

    Un altro comportamento naturale per un essere umano,a seconda dell'orientamento sessuale,è la compagnia e vicinanza di persone di sesso opposto o dello stesso sesso.
    Per illustrare il mio esempio mi limiterò agli eterosessuali,certamente non per discriminare gli omosessuali ma solo per comodità di discorso.
    E' un comportamento del tutto normale per un essere umano arrivato ad una certa età matura,il desiderio di frequentare e avvicinare una persona di sesso opposto che gli/le risulta attraente.
    Per un ragazzo di 20 anni è del tutto normale il desiderio di fidanzarsi e trovare così appagamento sia affettivo che sessuale in una ragazza(ovviamente consenziente).
    Questa volta,onde evitare che qualcuno pensi che io ce l'abbia con il Cristianesimo,userò come esempio quella che fino a pochi giorni fa era la mia religione:la Coscienza di Krishna.
    Tale religione insegna che un ragazzo dovrebbe seguire una vita da celibe e casto fino a 25 anni.Quella richiesta è una castità totale,che quindi condanna anche pratiche auto-erotiche.
    Come sia chiara l'innaturalità di un simile modo di vivere.
    Si tratta di reprimere ciò che i psicologi chiamano libido.

    Siccome non so l'interesse e/o conoscenza degli utenti sul campo della psicologia,spiego che il termine "libido" indica(nella teoria freudiana,in quella junghiana ha un significato abbastanza diverso) la pulsione sessuale.

    Sopprimere/reprimere la propria libido può avere conseguenza dannose per la persona intenzionata a praticare la castità.
    Seppur non fisica ma psichica,la libido è a tutti gli effetti un'energia.Quindi anche per la libido vale ciò che in fisica è chiamato "principio di conservazione".
    Quindi la libido repressa non scompare nel nulla ma si trasforma in qualcos'altro:qualcosa che in molti casi può essere patologico.
    Le pulsioni sessuali represse sono costituite di energia.Quindi se "messe a freno" tali pulsioni si presentano sotto qualche altra forma,che come già detto può essere qualcosa di patologico.
    La libido repressa può dar luogo a disturbi psicologici come:nevrosi,isteria,ansia,depressione,ossessione, fobia e psicosi.
    Insomma reprimere le proprie pulsioni sessuali è come continuare a immettere forzatamete acqua in una bottiglia già piena:se la pressione è forte la bottigli si può anche rompere.
    Nel contesto della mia analogia,la bottiglia è la salute mentale.

    Insomma qui non si parla solo di innaturalità ma anche di un'altra parola che con essa fa rima: pericolosità!
    In questo caso pericolosità per la propria salute mentale/psichica.

    Sempre rimandendo in tema di sesso e Coscienza di Krishna(d'ora in poi abbreviata in CdK),dico che in quest'ultima il sesso è permesso solo tra persone sposate,solo per scopi procreativi e solo se si è sicuri di poter far seguire ai figli la stessa religione.
    Nel caso si "faccia cilecca"(cioè la donna non sia diventata incinta) il prossimo rapporto sessuale è permesso solo il mese dopo:quindi per ogni "fallimento di ingravidazione" si può "rimediare" solo una volta al mese.
    Inoltre nella CdK non solo l'amore sessuale ma anche l'amore romantico è considero sbagliato,sporco e degradante:i coniugi Hare Krishna vivono come amici,non si baciano,non si abbracciano e non si donano qualsiasi altra cosa definibile come effusione amorosa e del tutto normale in un rapporto di coppia.

    So per certo,avendolo saputo da fonti certe,che molti matrimoni Hare Krishna sono falliti proprio perchè per seguire tale punto dottrinale: in pratica uno dei coniugi,per trovare appagamento affettivo e sessuale,si è dato a relazioni extra-coniugali.

    Avrei altri esempi da portare per dimostrare i comportamenti innaturale a cui la religione porta gli esseri umani,ma preferisco fermarmi qui e soprattutto lasciare la parola agli utenti.
     
  3. Rover84

    Rover84
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    Schöne Seele

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    10 Maggio 2010

    Ciao Orlando,
    ero interessato alla Chiesa di Satana, tu la conosci? Ne fai parte? Come ti ci trovi?
    Grazie
     
  4. ador dorath

    ador dorath
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    10 Maggio 2010

    tralasciando l'aspetto ultraterreno io credo che qualsiasi religione che possa dettare regole di comportamento, una morale propria, un optimum a cui tendere sia assimilabile assolutamente a qualsiasi altro costrutto di pensiero e di visione della vita tale da condizionarne pesantemente i pareri e i giudizi.

    quindi non penso che questa innaturalezza sia una prerogativa o peculirita' della religione. (sempre tralasciando l'aspetto divino e considerando solo l'ideologia immanente in tutti gli aspetti della vita).
     
  5. Dreki

    Dreki
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    10 Maggio 2010

    Faccio solo questa premessa:
    ????
    ma questa dove l'hai sentita???
    A causa della similitudine con l'ebraismo, i TdG furono tra i primi e più perseguitati (e uccisi) nei campi di sterminio. Non ho la più pallida idea di dove tu abbia trovato questa notizia, confesso che è la prima volta che la sento e, se devo essere sincero..... odora un po' (troppo) di revisionismo.
    Il che non vuol dire che sia così o che tu la veda così: ho solo detto una mia impressione.

    Anche prendendola per assolutamente vera: e se quelle persone avessero scelto di morire perché certe condizioni di sofferenza ti fanno preferire la fine?


    Capisco MOLTO BENE il punto... perché è l'aspetto che per moltissimi anni mi ha fatto schifo, forse più di ogni altro, di ogni religione.

    In realtà però tu ne fai una semplificazione così eccessiva che... è fallace.
    il tuo discorso sulla religione (anche se tu ti riferisci forse più a certi aspetti della religiosità) parte da questa premessa.
    Forse giusta da un punto di vista biologico, ma assolutamente fallace da quello antropologico.

    L'istinto di sopravvivenza è legato alla paura della morte.
    Basta superarla.

    C'è chi ha scelto di morire per la patria, chi per il proprio figlio, chi per una donna, chi per un uomo, chi per un'ideale, chi per libertà, chi per il proprio scopo, chi per uccidere qualcun altro (parlo di faida, vendetta: la morte è un rischio), e possiamo anche andare avanti.
    Come la mettiamo?
    In sostanza, pare proprio che un essere umano possa concepire la possibilità di morire, o meglio rinunciare alla propria vita, se dentro di sé decide che ha un motivo valido per farlo, se insomma ne vale la pena. "Superi" quell'istinto di autoconservazione: tutto qua.

    Morire per salvare un figlio per te ha un senso?
    Morire per la patria per te ha un senso?
    Morire per non vivere in catene per te ha un senso?
    Se ce l'ha... beh, sono comportamenti innaturali?

    Non ho neppure accennato al punto fondamentale, volendo: e cioè che il credente ha... diciamo, "superato" quello che tu chiami istinto di sopravvivenza legato alla paura di morire. Un concetto che ha senso solo nel momento in cui tu credi che con la tua morte, finisca tutto.


    C'è caso e caso.
    Ci sono cattolici/che che scelgono di arrivare vergini sino alle nozze e altri/e che scopano come ricci. Ci sono laici (che non vuol dire atei: vuol dire laici) e fondamentalisti.
     
    #16835
    Ultima modifica: 10 Maggio 2010
  6. ador dorath

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    10 Maggio 2010


    sono esempi che rafforzano la mia tesi nel post precedente.

    non ho sottolineato che avere dei valori ben definiti, riconoscibili, solidi, umanamente o socialmente condivisi e condivisibili, credo che sia alla base di qualsiasi esistenza, il filo conduttore che guida e che condiziona il carattere di ognuno di noi, limitando (quando serve) gli istinti primari.
    e ovunque questi valori traggano origine è un altro paio di maniche: religione, non religione, origini positive, negative, qualsiasi movente.

    per cui non e' un segno distintivo della religione, ne' un segno necessariamente intesto in maniera negativa.
     
  7. Dreki

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    10 Maggio 2010

    la si può anche vedere così.
    il fatto che una persona abbia in cuor suo una fede, non significa che necessariamente debba morire per essa.


    detto ciò... la doppia accusa al cristianesimo (da un lato come condanna a una cosa anticonservativa, che strappa all'uomo la sua vitalità... e dall'altra come escamotage per aggirare la paura di morire) è una delle grosse contraddizioni che non riesco a comprendere di un certo anticristianesimo (e più in generale antiteismo), che a parer mio prova a riciclare Nietzsche, ma non sa davvero uscire dal materialismo ateo.


    Se è vero che le religioni sono anti-conservative... vuol dire che la teoria darwiniana non si applica ai credenti :D :D :D
     
  8. ador dorath

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    10 Maggio 2010

    io ho eliminato le religioni partendo proprio dalla loro fondatezza.
    le argomentazioni altrui si combattono prima di tutto conoscendole e partendo dal presupposto che siano fondate.

    per parlare con uno straniero occorre parlare nella sua lingua.

    io ho sempre ragionato cosi'.
     
  9. Dreki

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    10 Maggio 2010

    mah... sintomatico, come termine.
    io avrei detto "confutano", "discutono", al massimo "affrontano" (una delle mie premesse COSTANTE è: io non ho nemici, al massimo ho avversari).


    vabbè... i miei sono vizi da "battitore di testi" :D
     
  10. Orlando1987

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    10 Maggio 2010

    Questa l'ho sentita dire proprio dai TdG in persona e in mia diretta presenza.
     
  11. ador dorath

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    10 Maggio 2010

    dreki sei te che dai alla parola combattere un significato prettamente negativo. io no.

    per me prima di tutto combattere significa esporre e difendere le proprie idee. senza riferirmi a spargimenti di sangue :)
     
  12. Dreki

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    10 Maggio 2010

    IO???????????????????????? :rage::rage::rage::rage::rage::rage:
    ma..... ma io ADORO la battaglia!!!!!!

    quella era una battuta ador.... se qui c'è qualcuno che non darà MAI significati negativi alle metafore guerresche/guerriere, io sono il primo!!!!!
    mi spieghi come potrei drogarmi di Epic Metal da guerra ogni giorno della mia vita, inneggiare a dèi della guerra di ogni popolo ed epoca... e poi "dare alla parola combattere un significato prettamente negativo"
    ma hai mai fatto caso alla mia firma qua sul topic?
    :D



    STAND AND FIGHT - SAY WHAT YOU FEEL
    non l'ha detto Dreki, l'han detto i ManowaR
     
  13. Dreki

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    10 Maggio 2010

    ah beh... una fonte al di sopra di ogni sospetto allora!!!
    :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:



    piccolo aneddoto... che sarà capitato a chiunque:
    TdG: "Lei non pensa che sia il caso di pensarci? si affretti, i posti liberi per la salvezza sono solo 144 mila!"
    Dreki : ma guardi, mi sa che allora siamo già fottuti sia lei che io...
     
  14. Orlando1987

    Orlando1987
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    10 Maggio 2010

    Ti posso assicurare che i TdG non sono dei bugiardi.

    Questo aneddoto mostra quello che è un errore sui TdG.

    Ti posso assicurare che i TdG(da me frequentati per 6 mesi) non credano che saranno solo 144.000 persona a salvarsi.
    Per loro i 144.000 sono il "piccolo gregge",coloro che otteranno la resurrezione celeste e quindi saranno co-eredi di Gesù.
    Tutti gli altri salvati,chiamati la "grande folla",otteranno la resurrezione qui sulla Terra e vivranno per sempre nella futura terra paradisiaca.
     
  15. ador dorath

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    10 Maggio 2010

    una cosa che mi sono sempre chiesta:
    perche' i cattolici quando dicono che rispettano tutte le altre religioni dicono anche "tranne i tdg"?
    mi e' capitata svariate volte questa coincidenza. al limite e' quasi la regola.

    perche' ci sono motivazioni profonde e teologiche oppure perche' i tdg sono molto presenti sul territorio, cioe' agiscono attivamente casa per casa o per strada?

    non me ne intendo.



    dreki: ho capito cosa intendi.
     

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