2019: il meglio e il peggio di quest'annata musicale

Che diavoleria è mai questa

Comunque "Reign in supreme darkness" di Vargrav lo stavo ascoltando ieri mentre scrivevo il post ed è bello bello

 

TrueMetal.it: Speciale Natalizio 2019

Due domande: cosa sta fumando @Orso80 e per quale ragione nella foto di @Vittorio non appare la dicitura "l'immagine di questo giovane metallaro contiene inserimenti di prodotti a fini commerciali".

 

Ci sono femmine

Pazzesco

 

dehh io un sono un tecnico intelettuale chitarraio batteraio come voi gentacciaper fortuna noto avete citato in cauda venedeum degli opeth e strano non leggo fear innocolum dei tool citerei pure l ultimo dei candlemass e dei cult of luna,per me lo sapete il riorno degli smashing pumpkins si lo so qsto non vale una mezza unghia di mellon collie o siamese dream,ma si sa al cuor non si comanda,cmq fratellini/oni e sorelline/one auguri tanta birra scopate e bei concerti,ci si vede a fine 2020

 

Potentissima

 

Per il momento nessuno ha citato i Tool, né tra i migliori album dell'annata né tra le proprie delusioni. Un disco atteso tredici anni solo per essere messo da parte non appena si è conclusa l'ondata dei reaction video.

Tra le varie cose uscite quest'anno, mi permetto di suggerire:
- Tomb Mold, Planetary Clairvoyance (canadesi, death metal classico, con sonorità che ricordano sia la scuola della Florida che quella di Stoccolma)
- Enforced, At the Walls (americani, un thrash core cazzuto, attendo fiducioso le loro future pubblicazioni)
- Shades of Deep Water, Death's Threshold (finlandesi, mi hanno introdotto al funeral doom)
- Riot City, Burn the Night (canadesi, NWOTHM tendente allo speed)

 

rimango sulle poche cose che ho acquistato e quindi ascoltato per bene uscite nell'anno

cose belle:
Borknagar - True north
Alcest - Spiritual instinct
Véhémence - Par le sang versé
Rammstein

cose:
Ulver - Drone activity
Vulture industries - Deeper (non trovo faccine adeguate..singolo abbastanza scialbo per un gruppo che si sta sempre più ammorbidendo)

cose brutte:
Folkstone - Diario di un ultimo
Blind guardian twilight orchestra - Legacy of the dark lands e This storm


concertone dell'anno i Rammstein in Lettonia

 

Warning: sarà un post prolisso, perchè tanta tanta roba quest'anno...

Meritevoli di citazione:

Aerodyne - Damnation (tostissimo lavoro a metà tra lo sleaze di inizio anni 80, tipo i primissimi Motley Crue, e l'hm, sempre anni 80, sorpresona!)
A New Revenge - Enemies & Lovers
(supergruppo con Tim "Ripper" Owens che se la cava benissimo in versione hard rock moderno...)
Black Rain - Dying Breed
(celebrazione dell'hair/sleaze anni '80...Bon Jovi, Autograph, Hanoi Rocks, Motley Crue...
nostalgia a manetta)
Last Crack - The Up Rising
(metal alternativo...non è ai livelli di Burning Time...beh nessuno lo è...ma è un buon ritorno)
Crobot - Motherbrain
(energico hard tra stoner ed anni 70 con un grande cantante)
Spread Eagle - Subway To The Stars
(meno sleaze più alternative, ma tra i migliori dei resuscitati dalla Frontiers)
Acid Reign - The Age of Entitlement
(mi sembrano gli Anthrax, solo che gli AR sono ancora incazzati)
Tripletta thrash
Flotsam & Jetsam - The End Of Chaos;
Overkill - The Wings Of War;
Exumer - Hostile Defiance
(beh, non che rischino nulla, ma la vecchia scuola è sempre la vecchia scuola)
Sacred Reich - Awakening
(bel disco ma fottutamente corto...)
Paladin - Ascension
(bel ed interessante connubio power - melodic death)
Legendry - The Wizard and The Tower Keep
(Che bel disco di Epic... forse abbiamo trovato gli eredi dei Manilla Road,
purtroppo anche come produzione... Abbastanza "artigianale")
Tanith - In Another Time
(heavy rock d'altri tempi nel 2019!)
Turbokill - Vice World
(sparato, orecchiabile, senza essere troppo easy...bel disco)
Doppietta prog
Ark Ascent - Downfall
Ivory Tower - Stronger
(questi mi sono piaciuti perchè pur rientrando nel prog metal, sono imbastarditi con il power
anni '90...e se gli Ark Ascent mi hanno ricordato in alcuni passaggi i Magellan, gli Ivory Tower,
hanno un qualcosa dei primi Threshold o dei Mercenary ...)

Best:

Death Angel - Humanicide
(anche per loro un lavoro un po' canonico, meno alternativo degli esordi, ma sempre a livelli molto alti)
Arch/Matheos - Winter Ethereal
(bello, un po' duro da sentire tutto, ma bello...)
Dimhav - The Boreal Flame
(spettacolare power/prog metal da ex Lost Horizon...spero solo esca su supporto fisico...)
Leprous - Pitfalls
(imho qualche pezzo non è all'altezza degli altri, ma quelli buoni...porca miseria che roba!)
Silver Bullet - Mooncult
(bella sorpresa in ambito power sinfonico...bel lavoro)
D.A.D. - A Prayer For The Loud
(bel ritorno al loro sound di fine anni '80... divertente)
Eclipse - Paradigm
(in bilico fra hard e AOR, band che sembra non sbagliare un colpo)
Pretty Maids - Undress Your Madness
(Hammer e Atkins, 16 album, non uno che sia uno sotto la sufficienza piena...)
Starbreaker - Dysphoria
(Harnell è sempre un singer della Madonna... ottimo anche Karlsson)
Korn - The Nothing
(gran disco...buon equilibrio fra melodia ed incazzatura)
Tool - Fear Inoculum
(disco da assimilare lentamente...non il loro migliore ma comunque nei top 2019, il che la dice lunga)
Candlemass - The Door To Doom
(già adoro Eidling, specie quello più galoppante e meno sulfureo...
poi qui è magistrale la prova di Langquist alla voce)
Gloryhammer – Legends From Beyond the Galactic Terrorvortex
(imho, non prendendosi sul serio ed ibridando il loro symphonic power con un po'di happy metal
riescono a non risultarmi noiosi o prolissi come mi sono sembrati quest'anno i Rhapsody,
iTwilight Force o Turilli/Lione...e neanche troppo happy, come i Freedom Call)
Kairos - Queen Of The Hill
(hm melodico da anni '80...all'epoca sarebbero andati in tour con i Leatherwolf, tanto per capirci...)
Riot City - Burn The Night
(c'è vita per lo speed!)

Peggiore...
Tesla - Shock
(mamma mia che schifezza...i Tesleppard...)

Delusione più o meno marcata...
Alter Bridge
(troppo melodico, troppo soft)
KXM
(Pinnick e Lynch sono sempre un bel sentire, ma Scatterbrain era di un altro livello...)
Slipknot
(giocano troppo a fare i Marlyn Manson, più nichilismo please...)
Sonata Arctica
(no comment...)

Tante grazie a chi è riuscito ad arrivare alla fine del post!

 

Vado anch'io di riassuntone dei miei ascolti:

Ottima annata per l'epic metal, con il ritorno degli ormai leader della scena Atlantean Kodex con il terzo discone di fila. Ottimo esordio anche per gli Smoulder, che riescono da subito a creare un disco senza punti deboli. Il ritorno dei Lunar Shadow convince invece a metà, soprattutto per una involuzione dal punto di vista vocale; tuttavia riescono a non crollare del tutto grazie a un songwriting sempre personale e che comunque una manciata di pezzoni li azzecca lo stesso.
Il power-folk di casa nostra ci ha regalato ancora due buonissimi dischi da Elvenking (oscuro e compatto) e Wind Rose (da ascoltare birra in mano mentre scavi una galleria nella montagna con i tuoi amici nani).
Ma è nel ritorno dei Furor Gallico che il folk metallaro italico può esultare sul serio: costellato di pezzoni, con un cantato finalmente impeccabile, ottimi testi in lingua madre e un bilanciamento tra parti folk e metal pestato che stupisce se si pensa al folkissimo e pagano esordio o al più sperimentale successivo. Mio disco dell'anno.
In ambito power melodico colpiscono nel segno soprattutto i Freedom Call con un disco senza cedimenti, i Twilight Force che si confermano band di riferimento per il power fantasy odierno e i Vision Divine, con un disco che richiama un pò il sound diretto degli esordi più che i successivi innesti power-prog.
Ai margini del metal ho apprezzato l'energico esordio degli Hu dalla Mongolia, con il loro cantato tipico e canzoni dirette e riuscite; peccato solo che nell'insieme rischi di stancare un pò per l'eccessiva compattezza. A sorpresa mi sono piaciuti anche i Leprous, con un disco vario e capace di trasmettere sensazioni diverse.
Infine, massacrato da tutti, spezzo una lancia per l'ultimo in casa Sonata Arctica, con evidenti pecche ma di cui non posso che apprezzare la capacità di Tony di non ripetersi mai.
Per le delusioni, oltre ai già citati Lunar Shadow aggiungo i Myrath che cercano di ripetere lo sfavillante Legacy senza la stessa ispirazione.

 

devo assolutamente modificare la mia classifica perchè nell'ultimo mese ho scoperto un disco che mi ha veramente rapito: The Spell dei Cellar Darling. E pensare che non me li ero mai cagati nemmeno di striscio pur essendo un fan degli eluveitie. Il concept del disco mi ha rapito e mi ha commosso e le canzoni sono molto belle a metà tra rock, prog e folk

quindi:

1. Eluveitie- Ategnatos
2. Fleshgod Apocalypse - Veleno
3. Avantasia - Moonglow
4. Jinjer - Micro/Macro
5. Lana Del Rey- Norman Fucking Rockwell
6. Ancient Bards- Origine
7. Sabaton- The Great War
8. Slipknot- we are not your kind
9. Cellar Darling- The Spell
10. Korn- the nothing

dentro i cellar darling e fuori gli opeth

 

Gran bella annata per i miei gusti, orientati all'hard & heavy tradizionale.

Più che buono il ritorno degli Slough Feg con “New Organon”: dopo quasi 25 anni di carriera non si poteva chiedere di più, a Mike Scalzi. Ottimi anche i Diamond Head di “The coffin train”, i Tanith di “In another time” (un tuffo credibilissimo nell'hard rock degli anni '60 - '70) e il debutto omonimo dei Sangreal.
Discreti i Them di “Manor of the Se7en Gables”, ma devo ammettere che con loro la scintilla non è scattata.
Meglio i Fil di Ferro di “Wolfblood”, una delle ultime sorprese dell'anno.
Ascoltati poco ma piaciuti al volo le ultime fatiche degli Angel Witch e dei RAM; attesa ripagata per gli Atlantean Codex, e hanno riscosso meritato successo gli Idle Hands di “Mana”.
Sorprese: davvero bravi gli Haunt di “If Icarus Could Fly”. I grezzissimi Pounder, con “Uncivilized”, hanno preso a martellate i miei padiglioni auricolari ma ogni tanto qualcosa di così ignorante ci vuole.
Dovrei riascoltare Eternal Champion, Candlemass, Riot City (“Burn the night”) e Booze Control.

Delusioni? Mah, non mi hanno entusiasmato gli Enforcer (il loro “Zenith” è troppo soft per i miei gusti, ma non me la sento di bocciarli in toto perché rimangono una band abile) e neppure il mio idolo Alice Cooper, il cui EP “Breadcrumbs” mi ha lasciato addosso la tipica sensazione del meh.

Speranze per il 2020? Tante: il nuovo album del citato Alice Cooper, innanzitutto, e poi quello dei Saxon, degli Ironsword (dopo 5 anni), degli svedesi Wolf e degli Haunt, già pronti a tornare in studio. Dagli Anvil non mi attendo un tubo, purtroppo.

Tra i singoli ricordo con piacere quello della bellissima “Eagle spirit” di Blaze Bayley:

Anticipazione (Spoiler)

e quello dei Nanowar con la divertente “Valhalleluja”:

Anticipazione (Spoiler)

Non ho avuto modo di sentire neppure una volta i Pretty Maids (ma i singoli non mi erano piaciuti un granché) né gli Skanners né il live dei Cirith Ungol né gli Smoulder né gli Overkill né i Lunar Shadow né i Flotsam né... tanta roba dietro alla quale è impossibile tenere il passo.
Qualcuno vari una legge che impedisca ai gruppi di pubblicare materiale nuovo a distanza ravvicinata dal vecchio. C'è troppa roba in giro e la gente, anche quella che è solita ascoltare musica in maniera seria, fa una fatica boia e tende sempre più a concedere ascolti (giocoforza) frettolosi. Non dico di seguire l'esempio dei Tool, che ne hanno fatto una questione di (abile) marketing, ma ci sarà una felice via di mezzo no?
Chiudersi in uno studio solo per timbrare il cartellino e poi tornare di corsa on stage è una prassi che non giova a nessuno, perlomeno sulla lunga distanza. Io la vedo così.

 

È sempre un piacere leggere i tuoi post, crypt sermon non ascoltati o non degni di finire nelle liste di fine anno?

 

No, semplice alzheimer. Mi ero pure lamentato in un altro topic (quello sulla NWOTHM, credo) per il fatto che quando li avevo lodati non m'aveva calcolato nessuno. Diciamo che sono usciti sulla lunga distanza.
Nel blog sto integrando quel post con altra roba che avevo dimenticato e mi farà comodo il tuo promemoria, per cui grazie (anche per i complimenti).

 

gente, c'è anche questo: 2010-2019: il decennio metallico

se n'è parlato un pochino anche nella sezione doom. Lo avrei citato pure io qui se non l'avesse fatto prima jon

 

Per quanto mi riguarda, questo anno, come sempre, non ho ascoltato molta roba targata 2019, ma un piccolo riassunto lo posso fare. Sorpresa dell'anno la doppietta Blood Incantation e Crypt sermon, non conoscevo nessuno dei due ma li ho ascoltati in loop, anzi dei Blood mi procurerò sicuramente il vinile, prima o poi.
Tra le conferme Overkill ed Elvenking che ogni volta che escono con una nuova fatica, magari col pilota automatico, questa finisce sempre nella mia topten di fine anno. Anche gli Atlantean si confermano su livelli altissimi, cosi come gli Avantasia che non sbagliano un colpo (moonglow soprattutto non ha nulla da invidiare agli ultimi lavori della band) e che spero di vedermi la prossima estate.
Il metal nostrano sta bene, oltre ai gia citati Elvenking, una nota di merito anche ai Vision Divine, alla Strana, ma soprattutto ai Fleshgod, che qua dentro non vengono citati spesso, ma Veleno è un pugno in faccia, band di una professionalità stellare. Leggermente sottotono i Lacuna, mi aspettavo un po' di più, l'annunciato ritorno a sonorità comaliesiane non l'ho percepito, ma rimane un buon album con un paio di pezzi in cui Cristina si conferma top. In campo melodico, tanta roba bella, Eclipse, DAD, per citarne due, e anche i miei adorati H. E. A. T, live bellissimo. Devo ascoltare ancora in sacco di cose, dai Candlemass agli Insomnium ai Rotting Christ, lo farò a breve. Maggiori aspettative dal 2020: Ozzy sicuramente e l'album in studio degli Heat.
Album riscoperti: l'esordio dei Ferrymen e arkham witch con i am providence.