2017 stelle e stalle: il meglio e il peggio di quest'annata musicale

Mi limito solo alle migliori uscite di quest'anno:

-Phrenelith - Desolate Endscape (fantastico debutto, così va suonato il death metal per conto mio)
-Gjendød - Nedstigning
-Tetragrammacide - Primal Incinerators of Moral Matrix (grazie @mariottide666 per avermi fatto scoprire questi guerrafondai indiani, quest'album odora di napalm, morte e caos)
-Incantation - Profane Nexus
-Doctor Livingstone - Triumphus Haeretici (non ai livelli di Contemptus Saeculi ma ci siamo quasi)
-Vampyric Blood - Howling in Candlelight
-Krolok - Flying Above Ancient Ruins
-Portrait - Burn the World
-Rebirth of Nefast - Tabernaculum ()
-Terrifier -Weapons of Thrash Destruction
-Spectral Voice - Eroded Corridors of Unbeing
-White Death - White Death
-Clandestine Blaze - City of Slaughter
-Satan's Hallow - Satan's Hallow
-Venenum - Trance of Death
-Hellripper - Coagulating Darkness
-Condor - Unstoppable Power
-Whoredom Rife - Dommedagskvad
-Beastcraft - The Infernal Gospels of Primitive Devil Worship

 

Il nuovo Jag Panzer uno degli highlights del 2017

 

Finalmente i portrait! Non ho tempo x classifiche ma sicuramente li avrei messi pure io, anche se preferisco crimen e forse anche crossroads. Però martyrs è il pezzo piú bello che abbiano mai composto.
Pure i jag panzer li metterei di sicuro

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Infatti. Paga il prezzo della troppa coerenza, passato in sordina

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Già, però é un disco ispirato come non mai... per quelli che dicono che l'hm classico é morto

 

Concordo in pieno!!!

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Scrivo qui perché boh. Dopo averli visti menzionati in varie liste (mi pare almeno @requiemscript e @MF_Metal) ho ascoltato i Lunar Shadow. Mi sembrano una band con ottime potenzialità, soprattutto le chitarre sono a livelli altissimi, però secondo me dovrebbero limare un po' i brani e renderli più efficaci. In ogni caso promettenti

 

Concordo. Ottima band, ancora un po' acerba

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Per me devono solo imparare a dosare meglio le influenze "scandinave"...voglio dire, oltre ai vari richiami più o meno velati sparsi per tutto l'album, c'è un brano (di cui non mi sovviene il titolo), che in diverse parti ricalca pericolosamente da vicino Thorns of crimson death dei Dissection.

 

Eh sì... secondo me buona parte dell'album è già su alti livelli (ottimo il terzetto iniziale, per dire), ma ci sono anche pezzi che devono essere resi più efficaci, tipo "cimmeria", piena di belle parti ma unite in maniera grossolana.

 

Per quanto mi riguarda un'annata strana, ricca di buone (anche ottime) uscite ma con pochi album che hanno veramente fatto la differenza. Su tutti citerei:

David Maxim Micic - Who Bit the Moon: più diretto e meno variegato rispetto ai suoi lavori precedenti, ma il suo gusto compositivo rimane spanne sopra a molti altri suoi colleghi.

Fit for an Autopsy - The Great Collapse: un disco deathcore senza suoni di plastica, breakdown a caso, vocals da lavandino otturato, con della vera dinamica e echi di Gojira... per quanto suoni strano, è facile capire perchè abbiano mandato a casa la concorrenza.

Northlane - Mesmer: la sorpresa dell'anno, in tutti i sensi. Una sorta di manuale del metalcore melodico, aggressivo e groovy quanto basta, melodico ma non stucchevole, vario e non iperprodotto.

Arch Echo - Arch Echo: prog-fusion strumentale con testosterone. Tanta roba da riccardoni ma soprattutto arrangiamenti e melodie straordinarie.

Igorrr - Savage Sinusoid: Fuori di testa. In bilico fra breakcore, musica barocca e metal estremo, con questo disco la proposta del francese si fa ancora più personale e mindfucking, aggiungendo però una maggiore concisione e un notevole labor-limae nei brani che lo rendono più fruibile rispetto ai precedenti lavori. Vederlo live è una vera esperienza.

Leprous - Malina: continuano ad arricchire e a personalizzare la loro proposta in una ricerca che ormai li porta fuori dal metal e anche dal prog tout-court (ma progressive è anche e soprattutto questo). E continuano a non sbagliare un colpo.


Seguono in ordine sparso: Intervals, Entheos, Trivium (ebbene sì, il nuovo è quasi ai livelli di Shogun), Sikth, Mastodon (solo il disco), Disperse, Darkest Hour, Code Orange, Theta, The Contortionist, Veil of Maya.

Un posto speciale devo riservarlo al nuovo Pain of Salvation: non un top album, ma ha rappresentato la chiave di volta per farmi finalmente apprezzare la band svedese, con conseguente approfondimento e successivo ammore verso i loro capolavori... dovevo per forza citarlo

In ambito extra-metal, segnalo Fast Animals and Slow Kids (mai avrei detto che potesse piacermi una band indie, ma mi hanno conquistato dopo averli visti dal vivo e senza nemmeno conoscerli prima), Tigran Hamasyan (folk/jazz moderno, solo piano), Nova Collective (fusion strumentale), Boucle Infinie (side project di The Algorithm, più vicino al versante ambient/IDM) e Caparezza (e vabbè ).


Infine, tendo sempre a dimenticare le delusioni, quindi se dovessi menzionare dischi che non mi sono piaciuti direi senza troppi giri The Faceless (pretenzioso e inconcludente), Scale the Summit (aka "mi credo Dio, caccio tutti e faccio tutto da solo" o anche "ops, mi sono dimenticato di avere un mio stile") e, come accennavo sopra, l'EP dei Mastodon (che tutti hanno osannato come un ritorno a Crack the Skye, ma a me non è piaciuto proprio per quello).

Direi che può bastare.

 

Il 2017 è stato un anno in cui ho soprattutto ascoltato cose vecchiotte per motivi che non sto qui a spiegare. Diciamolo chiaro e tondo, comunque: viene pubblicata troppa roba. Le mie giornate durano 24 ore e il mio portafogli grida vendetta già a maggio, impossibile star dietro a tutti per un anno intero, dopo un po' ti passa perfino la voglia di star lì ad ascoltare l'ennesimo debutto, bello o brutto che sia.
Cito gli album che ricordo di aver ascoltato con un po' di attenzione in più. Su due piedi mi vengono in mente:

Cloven Hoof, “Who Mourns For The Morning Star” (heavy metal. Non siamo ai livelli di “A sultan's ransom” ma molto meglio di tutto quello che hanno pubblicato con quel fighetto di Joe Whelan)
Overkill, “The grinding wheel” (thrash metal tutto d'un pezzo con qualche divagazione interessante qui e lì, per me meglio di “White devil armory”)
Tankard, “One foot in the grave” (thrash metal. Mi piace questa versione leggermente più seriosa della band)
Alice Cooper, “Paranormal” (rock anni Settanta, album eterogeneo e privo di sfumature horror ma assai divertente da ascoltare)
Skyclad, “Forward into the past” (folk metal. Per me una garanzia)

Tra gli album ascoltati una sola volta in streaming o mp3 e sui quali non dovrei sbilanciarmi ma chissenefrega:

Jag Panzer, “The deviant chord” (US power metal nel pieno stile della band, che per certi versi è unico: la dimostrazione che quando sai fare bene il tuo mestiere non hai niente da temere dalle nuove leve e dalle loro pseudo innovazioni)
Jack Starr's Burning Starr, “Stand your ground” (heavy metal epico sulla falsariga dei due ottimi predecessori, conferma le capacità di un cantante davvero superiore come Todd M. Hall – e chi lo ha visto in azione coi Riot V sa di cosa parlo)
Sacred Oath, “Twelve bells” (power metal americano solidissimo e al passo coi tempi: un paio di colpi a vuoto ma da ascoltare senza remore)

Altro non mi viene in mente. Ah sì, una menzione di segno positivo per i L.A. Guns.
Delusioni non ne rammento, a parte l'ultimo dei Rancid (ma parliamo di punk rock e di una band ormai spenta). Mi delude più che altro l'atteggiamento palesato da band (Destruction) e fan (festival Colony) in certe occasioni, per non parlare del proliferare del Pay to play e di tutto ciò che presuppone l'esborso invece del guadagno per le band (con conseguente parcellizzazione, problema-cardine del metal 2.0), nonché un pubblico che nelle sue scelte “di massa” mi lascia sempre più perplesso.
Tra gli album già schedulati che attendo di ascoltare con maggiore curiosità nel 2018 figurano quelli di molte vecchie glorie, cito Anvil, Loudness, Blitzkrieg, Metal Church, Warlord e soprattutto Riot V e Saxon.

 

Di album usciti quest’anno ho ascoltato solo Skadi de The flight of Sleipnir e si merita un’ampia sufficienza.
Prometto che nei mesi a venire ascolterò Bell witch e Vuur.

 

Forse la cosa migliore sarebbe presentarla spezzettata in varie tracce per comodità e via. Ma penso anche che il genere che fanno sia volutamente ostico