Film Horror

È un film che mi sembra attinga molto da "L'aldilà" di Fulci, come detto, e a me quello stile (visionario?) non piace

O almeno non mi è piaciuto né nell'uno che nell'altro film

 

Io adoro "L'aldilà" ma "The void" mi è sembrato poca cosa.

Ora una domandona: avete ripreso ad andare al cinema?
Io non sono un assiduo frequentatore, ci vado poche volte all'anno, però mi sono pentito di non esserci stato quando c'era l'ingresso contingentato, anche perché così facendo mi sono perso sia l'ultimo di Wan (del quale parlano bene un po' tutti, compresi alcuni utenti del topic) sia il prequel di "Candyman".
Il punto è che già in quei giorni mi parlavano di persone che appena prendevano posto abbassavano la mascherina o la toglievano proprio, cosa che mi avrebbe dato enorme fastidio. Figuriamoci ora che si tornerà a occupare tutte le poltroncine...
Devo trovarmi film e orari da sala deserta.
P.S.
Dalle mie parti, attualmente, nei cinema c'è solo "Escape room 2" e non è il tipo di film per il quale spendo soldi.

 

Io sono andato solo una volta al cinema da quando hanno riaperto,per vedere Un altro giro di Vinterberg,tra l'altro unica proiezione del programma estivo..imperdibile,una volta tanto che fano cose decenti
Volevo andare per Dune ma non sono riuscito.
Per quanto riguarda le regole direi che il distanziamento era rispettato,le mascherine si e no ma non ho guardato tutti
C'e' da dire che era un cinema all'aperto ma non credo può essere considerata una giustificazione..

 

Infine, i film che mi sono piaciuti di più (oltre a quelli che ho citato nei giorni scorsi, tipo “Eden lake” o “Martyrs”), ovvero:

- “Here alone” (2016): non il solito survival horror post-epidemico (zombi, infetti... quella roba là), bensì un film lento, riflessivo, niente affatto spettacolare. Quattro attori in croce, tanti flashback e molto silenzio, specie nella prima parte. Gli infetti si vedono poco però fanno il loro dovere. Finale drammatico e di impatto, oltre che significativo.

Anticipazione (Spoiler): trailer

- “La ragazza che sapeva troppo” (2016): altro film con gli infetti-zombi però più tradizionale, nelle dinamiche. Poco canonici, invece, lo spunto di partenza e l'idea delle spore, che poi rappresentano i punti forti del film. Il finale non mi ha convinto, pur essendo coerente con le premesse (meno con lo sviluppo degli eventi, ma tant'è). Molto brava la piccola protagonista. Ovviamente non c'entra nulla con l'omonimo film giallo di Mario Bava. Introvabile il trailer in italiano, non so perché.

Anticipazione (Spoiler): trailer

- “Behind the Mask – Vita di un serial killer” (2006): più sottile di “Scream”, più intelligente di “Quella casa nel bosco”, più divertente di molte pellicole che negli ultimi anni hanno riflettuto sui meccanismi del cinema slasher. È una commedia horror con un sacco di belle invenzioni, una riflessione acuta su ciò che uno si aspetta di vedere quando guarda un film di questo tipo. Spassosissime le apparizioni di Robert Englund e Zelda Rubinstein. Anche in questo caso niente trailer in italiano. Boh.

Anticipazione (Spoiler): trailer

- "The queen of black magic" (2019): remake di un classico b-movie del cinema horror indonesiano. In realtà i due film non si somigliano neppure. Decisamente meglio questo remake, nonostante i tanti agganci alle classiche storie del cinema orientale contemporaneo e l'uso della CG. Ciò nonostante la pellicola si lascia guardare con grande piacere, inquieta e la presenza di tutti quei vermi, con le scolopendre a svettare incontrastate, crea la giusta dose di disgusto. Inedito in Italia.

Anticipazione (Spoiler): trailer

 

Direi che bisogna ingoiare i rospi con tutto lo stagno
Film ai limiti dell'assurdo, non c'è niente di logico o coerente

 

"La ragazza che sapeva troppo" (adattamento terribile del titolo in italiano) lo ricordo come un film decente, e "Behind the mask" sorprendente

Quest'ultimo lo metto in quel calderone di film che iniziano in un modo, magari volutamente in una certa maniera per essere sottostimati, per poi finire in tutt'altro modo, assieme a film come "Ghostland - La casa delle bambole" e "Scare campaign"

 

Non esageriamo. Tutta la prima parte alimenta bene il clima di sospetto e il twist principale funziona, specie nella modalità in cui si manifesta (ribadisco, se uno non conosce la trama e non ha guardato neppure un secondo del trailer, com'è capitato al sottoscritto). Più che altro, lo sceneggiatore dimostra di essersi bevuto totalmente il cervello da quando

Anticipazione (Spoiler)

fa tornare indietro la vittima invece di metterla in salvo, allo scopo di ridisegnare i ruoli.

Al resto ci si crede con meno sforzo, d'altronde parliamo di una storia alla Easton Ellis e un po' di fede nella verosimiglianza ci vuole.

A me è piaciuto il versante tecnico del film e quello drammatico delle vicende (l'incredulità davanti alla fine di una storia d'amore e l'estremizzazione del concetto di "non ti riconosco più", in un rapporto di coppia), poi la pellicola ha un bel ritmo e brave attrici.
C'è ben di peggio.

 

Ma la seconda parte, che è quella dove c'è la ciccia, si regge tutta o quasi sull'inverosimile

Anticipazione (Spoiler)

dal tiro al bersaglio all'inseguimento sulla barca, dimenticando il fucile così sparava alla moglie da due metri di distanza, all'assurda cena, al fatto che entrambe le protagoniste (per le conseguenze diverse) potrebbero scappare e non lo fanno, al dardo anestetizzante saltato fuori non si sa da dove

D'accordo che è un'opera di fantasia, che qualcosa deve essere lasciata alla narrazione, ma in questo film nessun essere umano, sano o non sano di mente, farebbe quello che hanno fatto le due protagoniste. Non un brutto film, guardabile, ma io non riesco a scendere a patti con certe cose, mi sento preso per il culo.

Altro film da prendere con le molle è Run, anche questo più thriller che horror, ma la presenza di Sarah Paulson (American Horror Story) lo rende appetibile per gli amanti di entrambi i filoni. Abbastanza prevedibile nel suo sviluppo, non lascia alcuna sorpresa, ma riesce ad arrivare all'inevitabile finale senza cadere nella noia.
Sullo stesso filone, basata su una storia vera,.consiglio la serie tv The Act, con una straordinaria Patricia Arquette.

 

Quoto.

 

La scena che ho già citato mi ha fatto sentire in quel modo, come se la sceneggiatura avesse avuto bisogno di chiudere la faccenda e mi avesse preso per il culo con l'ennesimo snodo non richiesto.
Non tutto quello che hai messo sotto spoiler, invece, mi è sembrato così illogico, ma dovrei rivedere il film per poterne essere sicuro. Sono passati mesi.

Come dicevo, c'è di peggio. Tra quelli recuperati in estate, i più deludenti sono stati questi tre:
- "Dorothy Mills" (2008)
- "Ghost stories" (2017)
- "The possession of Michael King" (2014)

L'ultimo è uno dei peggiori found footage che mi sia capitato di vedere, ma scemo io a dare ulteriori opportunità a pellicole di questo tipo.

 

Gasato dalla visione di "Old" e venuto a conoscenza della presenza di Open Water 3 su quella bella piattaforma in streaming che risponde al nome di Prime Video, ho deciso di approfittarne, non prima di aver rivisto i primi due però:


- Open Water. Questo lungometraggio rimane un capolavoro, una storia al limite dell'assurdo accaduta tra l'altro veramente, resa film in maniera assolutamente magistrale. Non perfetta attenzione (fotografia e robe tecniche sono imbarazzanti per essere un qualcosa di nemmeno vent'anni fa) ma l'ansia che traspare da questi quasi cento minuti è veramente incredibile ed unica. Un film veramente ansiogeno come pochi. Ed andare a perdere un quarto d'ora per informarsi sulla vera storia dopo la visione, non fa che aumentare una sorta di tristezza per una disgrazia che definire tale, sarebbe poco.

- Adrift - Alla deriva. Sequel (per modo di dire) che secondo la locandina è pure in questo caso tratto da una storia vera. Falso. Si tratta in verità di una trasposizione di un racconto breve del giapponese Koji Suzuki (l'ideatore di Ring). Film senza infamia né lode, più che guardabile ovviamente, ma che in un ipotetico confronto col primo perderebbe impietosamente.

- Open Water 3 - Cage Dive. La sorpresa della sorprese, un find footage con una qualità mostruosa. Come la locandina spoilera stavolta gli squali sono più protagonisti, ma nonostante questo il tempo vola e secondo me questo è il vero punto a favore di questo film e anche dell'intera "saga". Del resto se un film resiste alla terza/quarta visione qualcosa vorrà pur dire.

In conclusione non posso che dire, che non vedo l'ora di rivederli!

 

Prendo nota

 

In culo allo squalo.

 

Non mi dire che non hai mai sentito parlare di questi titoli?