Libri

Io ho letto Post Office perchè tutti lo considerano un capolavoro e invece è la storia di un postino che va a lavorare sbronzo.

 

Qualcuno ha per caso letto "I misteri di Wayward Pines" e se si, lo consiglia? Ho iniziato a guardare la serie e, nonostante alcuni punti a sfavore (più che altro alcuni cliché tipici del genere), mi sta appassionando e sarei curioso di andare oltre.

 

Ho finito di leggere Glamorama. Devo dire che la seconda parte del libro si discosta enormemente dalla prima, le cose si confondono e la superficialità grottesca del protagonista (io sono bello, bello in modo assurdo, il livello è quello di Zoolander) si confronta con una realtà dura e allo stesso tempo falsa. Bello.

 

Sto leggendo per la quarta volta "Il Signore degli Anelli", ma per la prima volta in lingua originale.

 

Che coraggio! Io non sono riuscito a leggerlo tutto nemmeno in italiano. Mi annoia a morte.

Sul mio comodino invece c'è "Non siamo più noi stessi" di Matthew Thomas. Nel frattempo sto per finire di leggere "Un oceano di salute" di Giovanni Scapagnini. Se tutto va bene, lo concludo questa sera.

 

Io l'ho letto penso una volta l'anno dai 14 anni fino ai 30...

 

Dopo non so quanti (ho perso il conto) fantasy e cyberpunk, sono ritornato a piè pari sui classici. Letto da poco "Memorie dal sottosuolo" e appena iniziato "Delitto e castigo" del mio amico Fedor.

 

Ho letto Memorie Dal Sottosuolo un mesetto fa. Bello anche se a tratti i flussi di coscienza del protagonista scorrevano un po' lenti. Quanto odio per questo personaggio nichilista, cinico, fallito, supponente, malvagio.. Insomma, ammettiamolo, in Memorie Dostoevsky ci mette davanti parti di noi che non vogliamo mostrare agli altri e che non ammettiamo di possedere neanche a noi stessi.

Anticipazione (Spoiler)

...nella mia vita ho solo portato alle estreme conseguenze cio' che voi non avete osato condurre neppure a meta', prendendo oltretutto per buonsenso la vostra vilta', e consolandovi cosi, ingannando voi stessi...

 

Post office fa sputtanare

Inviato dal mio SM-G357FZ utilizzando Tapatalk

 

Quarto libro de La Ruota del Tempo intanto

 

Ho abbandonato questa saga proprio al quarto libro. Mi dispiace ma non ce la facevo a continuare.

Forse più avanti ci riproverò

 

Letto American Gods dopo pressioni da parte di amici e conoscenti. Descritto da tutti come un mezzo capolavoro e Gaiman come un genio.
Personalmente una fatica del genere per finire un libro era un pò che non la facevo. Lento, a (lunghi) tratti incomprensibile, noioso come i servizi al TG sul gelato d'estate. Bocciato su tutta la linea. Salvo solo la parte finale che dà un pò di senso al resto del libro, ma non cancella la rottura di maroni fatta per terminarlo. Per quanto mi riguarda ho chiuso col maestro Gaiman; la sua scrittura evidentemente non fa per me

Ora sono passato a "La storia infinita" classico per ragazzi che mi ripromettevo di leggere da tempo. L'ho appena iniziato ma scorre via liscio, quindi sono molto fiducioso. Sicuramente un pò di leggerezza mi ci voleva dopo il mattone di cui sopra

 

Personalmente, l' unica critica che mi sento di fare ad American gods è quella di essermi sembrato in alcuni punti troppo simile a certe cose di Stephen King (parlo di certi atteggiamenti dei personaggi, certe atmosfere e certe descrizioni). Per il resto piacevole, ma ritengo che i suoi capolvaori siano altri, tipo Nessun dove oppure quella bellissima favola che è Stardust (che ti consiglio di leggere, anche perchè è decisamente più leggera di American gods). Altrimenti di carino c'è Buona apocalisse a tutti, scritto a quattro mani con Terry Pratchett.

P.S. e sarebbe anche ora che mi procurassi Sandman, tra l' altro

 

Finito di leggere Tutti a Zanzibar, classico della fantascienza di John Brunner. Affronta temi come la sovrappopolazione, il controllo delle nascite, il neocolonialismo economico (in pratica una multinazionale "compra" un povero staterello africano) in modo molto brillante. Davvero interessante, anche se il modo in è scritto (capitoli di trama inframmezzati a capitoli di "contesto", ovvero spezzoni di telegiornali, pubblicità, dialoghi messi per dare solidità allo stato delle cose) non sempre è scorrevole.