Judas Priest

notevole, ho dato un occhiata
Halford nonostante la difficoltà in alcuni passaggi/canzoni, mi sembra molto migliorato rispetto ai video che ho visto del tour Invincible shield!

 

Godicchio anch'io.
Fa piacere che ogni tanto qualcuno blateri di metal e si indigni senza motivo.

Ho sempre rivendicato, nella nostra musica, la presenza di temi e di narrazioni inusuali. Alcuni di questi non mi interessano e/o mi strappano una risata però ci sono, fanno parte della storia del genere e siccome “spaventano” le persone che nella musica cercano solo tematiche da anestesia cerebrale, allora ben vengano.

Chiaro, noi sappiamo inquadrare il tutto nel giusto contesto e chi ci osserva dall'esterno ignora con quale vigore sappiamo disgiungere la nostra individualità da quella dei musicisti, oltre a saper cogliere una citazione letteraria, cinematografica o comunque extramusicale, là dove altri vedono solo pericolosi incitamenti a.

Loro credono che uno di noi ascolti i Mercyful Fate e il giorno dopo inizi a frequentare la Chiesa di satana, che i fan dei Cattle Decapitation siano tutti ecoterroristi e che quelli dei Blind Guardian passino la vita a rammendare la cotta di maglia.

Trovo divertente prendere in giro la superficialità delle persone, giocare con gli stereotipi. Lasciare credere a questi imbecilli che le cose stiano come pensano loro. Il tizio che ho nell'avatar ci ha costruito la parte migliore della carriera, su queste ambiguità.

Al contempo non nascondo l'unicità di una musica che almeno ci prova, a dire qualcosa di diverso. E nessun altro genere ci riesce così efficacemente. Ben vengano le riflessioni sul suicidio, le critiche alle religioni, i riferimenti alle parafilie, le storie di serial killer, il superomismo d'accatto, satana e altri supereroi immaginari, i discorsi sulla violenza insita nella natura umana... al posto della solita storiella d'amore e dei fottutissimi cuoricini.

Il metal che mette le mani avanti e si sente costantemente obbligato a smentire, a dare un'immagine sempre positiva e pulita, ha seriamente rotto i coglioni. Noi possiamo organizzare il Metal for Kids United senza per questo nascondere la parte più “scomoda” della medesima musica.

È un peccato che tanti ragazzi non avvertano più il brivido di accostarsi al metal in virtù della normalizzazione in atto da anni.

 

Sul discorso che sia una musica violenta, nel senso pensante e suonata con vigore, ovviamente è un campo di coltura per gli ignorantoni benpensati che fanno il binomio: musica violenta = gente violenta

E comunque in tutti i concerti a cui ho partecipato di violenza tra gli astanti quasi mai vista, si può dire lo stesso di chi si impasticca e ubriaca dento le discoteche (sempre che esistano ancora)?
E qui chiudo l'off topic.

E comunque la cotta di maglia la evito solo perchè d'estate fa caldo.

 

Aggiungo che per lo stesso motivo del caldo abbiamo pure smesso di bruciare le chiese. Abbiamo rinunciato ad un po' di satana per goderci del sano benessere borghese. Credo che nessuno possa chiederci di più.

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Comunque se non sbaglio è in uscita un documentario sulla band per quest'anno

 

Biglietto per stasera preso in extremis, c’è qualcuno?

Ho la maglietta di Ride The Lightning.

 

Vado ai lynyrd. Vale lo stesso?

 

Io vivo in Italia

 

Metto in moto e arrivo! Se in autobahn vado a 200 all'ora di media ce la faccio!

Ma cos'è sto posto dove suonano, tipo una enorme sagra paesana (organizzatissima ovviamente essendo teteschi)?

 

È la prima volta anche per me, penso di si ma ti saprò dire eventualmente più avanti. Dovrebbe essere cmq una una specie di sagra/festival/fiera della durata di dieci giorni.

Prima dall’autostrada ho potuto vedere il palco, il paco dove canterà il Metal God!

 

Largo ai vecchi​

(POV Judas Priest + Accept + Phil Campbell 2025)

Ebbene sii, largo ai vecchi primo perchè tra i 15000 presenti in questo open air (sold out da mesi) l’età media era, stando bassi 60 anni, ma soprattutto perché l’età media dei due cantanti di spicco della serata, ovvero Rob Halford e Mark Tornillo, è di qualcosa tipo 72 anni.
Ma andiamo per ordine:

I Judas Priest (o quello che ne rimane) hanno annunciato il tour estivo/dei festival qualche mese fa, e quando ho scoperto che erano a 5 km da casa hanno avuto la mia curiosità, mettici che hanno aggiunto poi anche Accept e Phil Campbell and the Bastard Sons e hanno avuto la mia attenzione. Nonostante questo però, non ho comprato subito il biglietto; mi sono imposto infatti primo un budget e soprattutto secondo la possibilità di poter scegliere in maniera spontanea e non mesi in anticipo. Il biglietto veniva 80€ (Front of Stage 100) e io alla fine l’ho preso tre ore prima dell’apertura dei cancelli a 55.

Avevo ri-sentito le settimane precedenti tutte le discografie dei suddetti gruppi notando che tutti e tre avevano in comune una cosa, ovvero andavano a peggiorare (eccezion fatta per “Firepower” e “Invincible Shield” che, anche se non ottimo ho dei ricordi stupendi dovuti a fatti personali).

Poi però, complice il fatto di avere sul serio tre giganti quasi dietro casa, ho voluto continuare coi live album, che nel caso dei JP vuol dire “Unleashed in the East” (che ovviamente già conoscevo), “Priest… live” e “Battle Cry”. I dubbi si sono dissolti immediatamente, la band dal vivo non si può non vedere, le Canzoni sono con la C maiuscola! Lo stesso è poi valso per gli Accept (“Restless & Live, 2017) e PCATBS (“Live in the North, 2023).

Sentire.Per.Credere. (Non sarebbe male anzi intavolare delle discussioni nei topic dei rispettivi gruppi)

Detto questo, arena piena, sole cocente (oltre 30 gradi), entrata personale alle 18:22 e inizio concerto puntuale alle 18:30.

Anticipazione (Spoiler): PCATBS

Sotto le note e la voce di Lemmy di “Nightmare/The Dreamtime” unita alla sirena di “Bomber” durante la quale ovviamente non mi sono messo a piangere, ma mi era entrato qualcosa nell’occhio, comincia Phil Campbell, i figli e il nuovo cantante. Per me è la prima volta, col nuovo cantante ovvio, questa band l’ho davvero vista tantissime volte. Il nuovo cantante è obiettivamente meglio, il precedente era un loser quindi di conseguenza più simpatico, questo invece è più figo e comunque e più cantante vero. Phil come sempre invece, panza, occhiali, gomma da masticare e lavoro duro. Quest’uomo è davvero mitico e la sua tenacia è ammirevole. Durante l’assolo di “Going to Brazil” purtroppo mi entra qualcos’altro nell’occhio, ma non sto assolutamente piangendo di nuovo (Lemmy ci manchi cazzo). Mezzora esatta e i nostri ci salutano, troppo breve forse, inaspettata anche l’assenza del bis.

Anticipazione (Spoiler): ACCEPT

Tempo dieci minuti e arriva lo Squadrone del Metallo, gli ACCEPT, sei lettere per sei musicisti super professionisti guidati da Wolf “Bruce Willis” Hoffmann e Mark Tornillo per un muro del suono incredibile. Potrei dilungarmi molto su di loro, sulla diatriba con gli U.D.O. ecc ma non serve a niente. Dico solo che abbiamo la fortuna di avere due band che suonano delle canzoni incredibili (quel trittico di album lì degli Accept è da isola deserta sul serio) e questo è solo un bene. Tornillo gracchia un po’ (che a 71 anni compiuti è comunque ottimo) ma il resto è in una parola, perfetto. La band migliore della serata, per quanto mi riguarda. Detto questo, le stesse canzoni suonate da Udo (visto 5/6 anni fa) hanno reso meglio, e non perché siano state più professionali (Wolf infatti non si batte) ma perché Udo è Udo. Tornillo rende meglio sui suoi pezzi, inutile nascondersi. E che pezzi, questi “nuovi” Accept infatti hanno un arsenale di pezzi veramente incredibili per una band in giro da 57 anni. Tanto per fare un esempio, hanno cominciato con “The Reckoning” che non mi aspettavo assolutamente rendesse così, pezzo in verità debole ma dal vivo assurdo, ma in generale sono tanti i pezzi degli ultimi 15 anni che sono ottimi, peccato per la discesa in studio degli ultimi due album. E per l’inserimento in scaletta di “Straight Up Jack” che personalmente continuo a vedere come pubblicità di Tornillo per prendere il posto di Brian Johnson negli AC/DC.

E alla fine arrivano i Judas Priest, con il tour celebrativo di “Painkiller” e altre hit (che però mi salta a piè pari il mio pezzo preferito dell’ultimo album, ovvero “Panic Attack”). Di loro che dire, era la mia prima volta e Rob Halford (73 anni) è stato da non credere, specialmente negli acuti. Un qualcosa di veramente straordinario, andatevi a vedere i video di YouTube. Non riesco sul serio a capire come faccia (tranne “Painkiller”, peccato, tutte le canzoni eseguite ottimamente tranne solo quella, si vede la difficoltà è superiore; forse dovrebbe fare come Gillan con “Child in time” e smettere di farla). Per il resto leader superbo, speriamo duri ancora tanti anni. Gli altri abbastanza anonimi, Ian Hill è rimasto fermo tutto il tempo e i chitarristi idem (con tra l’altro Faulkner che non fa tutti gli assoli uguali alle versioni album). Andy Sneap ancora versione capelli lunghi buon ritmico mentre invece Tremotino / Scort Travis bestiale anche lui, non perde un colpo nonostante gli anni che passano. Concerto fenomenale e per il sottoscritto beer free (mi sono rotto il kaiser infatti di bere e poi anni dopo non ricordare niente dei concerti), bevo prima e/o dopo e festa finita.

Ah, si pronuncia Judas Prist comunque e non Praist come qui detto da qualcuno qualche tempo fa.

P.S. che spreco “Solar Angels” in scaletta e bella invece “Giants in the Sky” (dell’ultimo album) di cui segue una foto:



P.P.S. birre 0,4L a 6€ e magliette a 40 (support act) e 50 (headliner)

 

Ah! Intanto complimenti per aver scritto tutta sta roba dopo il concerto, io non ne sarei stato capace Hai visto per la prima volta i JP? Su certi pezzi Rob è ottimo, su certi più che dignitoso, e su certi (vedi painkiller) miagolante. Ma rimane sempre una grande emozione e tantissime cose entrate nell'occhio. Anche se ammetto che KK con la sua band mi entusiasma più dal vivo, ma qua vale lo stesso tuo discorso, due band anziane che suonano pezzi incredibili e fanno ancora date/tour!

Secondo me Solar Angels è benvenuta, specialmente se suonata come nei anni 80 (live) ultraveloce, con Dave Holland strafatto di cocaina. Sicuramente una Giants in the sky a me avrebbe fatto venire la "uallera" (cit.), dato che lo reputo un pezzo inutile.

A me Phil Cambell non è mai piaciuto dal vivo con la sua band, senza Lemmy i pezzi dei Motorhead semplicemente non hanno anima, il suo carisma era troppo grande putroppo.
Gli Accept attuali a me non piaccono molto dal vivo, sembrano molto sterili rispetto a Udo, che è una macchina da guerra TRUEMETAL™!
Mi dispiace per il paragone ma veramente Udo ogni volta che l'ho visto mi ha fatto piangere come un vitellino, Wolf&co boh carini ma non riescono ad accendere la fiamma dentro di me, non so perchè

Ma chi cacchio ha inventato ste birre da 0,4 non lo so Roba da girone infernale
A Munchen a febbraio al Zenith venivano 5 euro mezzo litro.

Nel 2025 ci sta ancora qualcuno che dice "pràist"? :P

 

Avevo tanta sete da smaltire.

Sinceramente è stato ottimo per quasi tutti i 20 pezzi tranne appunto Painkiller

 

Infatti, considerando che in tedesco, per essere pronunciato in quel modo dovrebbe essere scritto Preist e non Priest

ma forse parlate anche per i non tedeschi. Beh allora un po' come quelli che pronunciano VAIRUS in una frase in italiano