Iron Maiden

Rolling Stone, Milano, 30 marzo 1981, uno dei migliori bootleg dell'epoca Di'Anno e una delle sue ultime esibizioni in piena forma

 

Il mio battesimo metal fu il 29 agosto 1980, con i Maiden di Paul ad aprire per i Kiss a Roma...
RIP Paul!

 

RIP Paul. Dispiace davvero tanto.

 

Ironia della sorte. Stavo ascoltando proprio oggi i primi due dei maiden dopo un bel po che non li ascoltavo
Non ho mai amato Killers ma il il primo disco è tra i miei preferiti della band

 

R.i.p. Paul

 

R.I.P. Paul.
Mi hai fatto godere insieme ai Maiden nei primi 2 album come pochi altri, e Killers rappresenta da sempre la mia artwork preferita della band. A breve una bevuta in tuo onore.

 

L'ho visto l'anno scorso ad ottobre a Birmingham. Ha detto in quell'occasione che forse riuscirà a camminare a breve.....ora non c'è più.

 

Sono sinceramente dispiaciuto che il primo cantante del mio gruppo preferito sia venuto a mancare.

 

R.I.P. Paul

 

A prescindere, un’icona.
RIP Paul

 

Non sono mai stato un suo fan e da decenni la sua valenza artistica era pressoché nulla, nella scena metal, ma è vero pure che ha cantato nell'album degli Iron che preferisco. Inoltre ho conosciuto la Vergine di Ferro con lui al microfono, grazie a una “Phantom of the opera” e a una “Murders in the Rue Morgue” beccate per caso in una compilation non destinata a me, e grazie a un live bootleg scovato (sempre per caso) in casa d'altri.
Doveroso passare di qui per rivolgergli un saluto.

Ovviamente ora la rete è invasa da “coccodrilli”; c'erano soggetti che fino a ieri non perdevano occasione per insultarlo e ora dicono che gli mancherà. Boh.
Per non parlare delle belle parole che ho letto in giro ai tempi del tour con Blaze.
Ma lasciamo perdere.

In questi anni sono state dette cose imprecise sulla sua produzione. Non posso affermare di conoscere a menadito tutta la musica che ha realizzato, anzi; però credo di averne ascoltata di più rispetto a quelli che sostengono che non abbia combinato nulla di buono dopo l'esperienza con gli Iron, teoria inutilmente tranchant e falsa, basata su poca conoscenza e molti luoghi comuni.

Si è barcamenato tra vari progetti fallimentari in ottica commerciale, ok, e non ha mai saputo dare una direzione precisa alla sua carriera, un errore che l'ottimo Blaze Bayley per esempio non ha mai compiuto, ma sotto il profilo musicale non ci lascia solo i due lavori con gli Iron. Chiaro: non bisogna attendersi il livello eccelso di quei due storici lavori, sarebbe ingeneroso e sbagliato per tanti motivi. Quelli rappresentano la vetta, sotto però non c'è solo il baratro.

Inizio dai Battlezone: i due album realizzati negli anni '80 non sono assolutamente disprezzabili. Au contraire. Mi riferisco a “Fighting back” e “Children of madness”, dischi piacevoli e in grado di tenere alto il nome dell'heavy britannico in un periodo di forte crisi per le sonorità tradizionali. E Paul cantava bene anche a metà anni '80, altroché.

Quanto ai Killers, “Murder one” (1992) è un album sorprendente per energia e dinamismo, infatti viene considerato da tanti il suo miglior lavoro al di fuori degli Iron. Non sarà il nuovo “Painkiller”, ma un bel dischetto di puro heavy metal sì, senza dubbio.

E siamo a 3.

Sul versante hard rock melodico, per passare alla musica cantata da Di'Anno ma scritta da altri, chi ne capisce più di me sostiene che ci siano cose interessanti nei due lavori realizzati con Dennis Stratton e Lea Hart dei Fastway, ovvero “The Original Iron Men 1 & 2”. Il primo è, curiosamente, “Bad Bad Girls” dei Fastway risuonato quasi per intero; nel secondo invece ci sono pezzi che poi finiranno, molti anni dopo, su “On Target Reworked”, sempre dei Fastway.
È chiaro, insomma, che al di là dei nomi in copertina fosse proprio Lea Hart il perno della collaborazione tra i due ex Iron Maiden. Non capisco il senso di questa operazione ma a suo tempo ho ascoltato qualcosa per curiosità, detestando in buona parte la proposta (non è proprio il mio genere) ma apprezzando il modo in cui Paul si destreggia con sonorità diverse dal solito.

Decisamente apprezzato (addirittura 8.8 su AllMusic), infine, è il live album registrato coi Praying Mantis, “Live at last”: non sono un fan della band e sulle note troppo alte Di'Anno fatica, tuttavia è interessante anche qui il contrasto tra la proposta dei Mantis e la voce rude di Paul.
Su TM l'album ha un voto positivo:
Recensione Live At Last - truemetal.it
per cui devo immaginare che qualcosa di buono ce l'abbia davvero.

Il mio unico rammarico: Paul aveva attitudine, aspetto e (in parte) voce da punk, essendo io un fan del genere avrei accolto con favore un suo album di punk old school, o meglio ancora punk-hardcore in stile Exploited.

Sull'uomo Di'Anno non ho nulla da dire: delle sue scelte di vita frega zero, a me interessava esclusivamente la sua musica.

 

I primi due dei Maiden restano, tuttora, tra i miei preferiti della loro produzione. La sua voce su quegli album perfetta e non sostituibile da altri.
Un ultima collaborazione con Harris&co. è mancata.. per una b-sides o come special guest in qualche canzone di repertorio dal vivo. Comunque, vedendo anche le sue condizioni di salute, tutto si può dire ma non che non abbia tenuto alta la bandiera fino alla fine.

 

Come ho scritto anche altrove è un bel tributo e capisco che come frontman il ruolo di portavoce spetta a Bruce, ma mi sarebbe piaciuto sentire due parole da parte di Steve* o Dave, o magari anche Adrian che è un po' più "social" (e che infatti ha scritto due parole su Instagram).

Alla fine, negli earliest days, con Paul, c'erano loro.

* Le cui parole sono state diffuse sui social media, ma intendevo di persona.

 

regalato!

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