Grave Digger

Avanti un altro

 

Da tre lustri ormai non mi entusiasmano, se non per qualche canzone sparsa. Molto diluiti. L'ultimo disco che ho preso originale è Ballads of the hangman. Dal vivo recentemente non so come sono, l'utlima volta gli ho visti nel 2006 ed era un concerto fantastico! A fine serata sono venuti a bere al bancone con noi

 

Han preso Tobias Kersting come nuovo chitarrista, ex Orden Ogan e suona anche nell'attuale progetto di Chris Boltendahl.

 

Bah, uno vale l'altro, tanto è un gruppo che purtroppo non ha più niente da dire, qualità in discesa, e con Chris che ha altri gruppi tutti uguali non può che essere peggio.

 

Occasione persa, peccato. Peraltro ha ulteriore meno senso essendo già membro dell’altro gruppo di Boltendhal. Bollito a dir poco…

 

ora rimetto il mio disco preferito dei Grave digger: KNIGHTS OF THE CROSS! adoro ogni singola canzone di questo album. Per me è il picco della loro età d'oro 1995-2001. In germania nella seconda metà anni 90 il metal classico era potentissimo. Nota anche sulla produzione di questo album, Per me veramente godibile.

 

Difficilissimo per me scegliere il migliore dei loro dischi anni '90, ma questo è sicuramente quello che mi ha fatto più l'effetto DROGA una volta acquistato! Lo ascoltavo sempre

 

Si è vero!
Pensa che io all'epoca (nel 1998) andavo a rotazione con i Grave digger, Running wild e Blind guardian, alternando a Might and magic VI e Baldur's gate sul PC..... una bella epoca per essere un ragazzino la fine degli anni 90

 

Pensa che quello è invece l'album con cui ho perso interesse nella band perchè ha iniziato a darmi l'idea di riciclo.
Ovviamente va a gusti.

 

ma dai! Ed Exalibur come lo valuti? Per me sono tutti eccellenti, L'era UWE LULIS rimane per me la "golden age" anche se the grave digger con Manni Schmidt è ancora godibile, con Rheingold scricchiliamo già e poi è una minestra sempre più allungata a parte qualche pezzo memorabile quà e là direi.

 

Scova le differenze:

Axel Ritt era un pazzo completo, ancora non riesco a capacitarmi come si sia riuscito a imporre così tanto (manco fosse un Brian Robertson era 1983)

 

Sulla stessa linea di Knights of the Cross. Per me (sottolineo per me) la minestra scaldata parte da quest'ultimo ed i Grave Digger che mi piacciono compositivamente si fermano a Tunes of War.
(al netto del primo omonimo con Manni)

 

Anche per me i Grave Digger si fermano a Tunes of War e allora diedi la colpa, alla scarsa vena successiva, alla partenza del chitarrista Uwe Lulis che secondo me aveva un peso specifico sugli arrangiamenti, su come si sviluppava in modo dinamico la canzone, cosa che poi non ho più sentito non alla stessa maniera. A guardare le cose oggi forse è anche vero che l'ispirazione sarebbe prima o poi venuta a meno anche in presenza di Uwe.
Dal vivo lì ho visti due volte ultimamente e sono inguardabilii, una roba brutta nella misura in quanto sono mosci, e ormai poco credibili. Nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di Oleggio del 1997 (di supporto a Tunes of War appunto), uno dei concerti più divertenti a cui mi è capitato di assistere.

 

Uwe c'era ancora su Knight of The Cross (anche per me il loro apice, anzi, sarà perché li ho scoperti proprio quell'anno, ma direi che lo preferisco a tutto il resto, per distacco) ed Excalibur (altro discone).

Per me la fantomatica "trilogia medioevale" è sacra.

Il tracollo vero è arrivato dopo "Ballads" (album da 6 meno).

Dal vivo concordo, fanno pena.