Savatage

Per me i più belli sono hall, gutter Ballet e handful of Rain

 

Tranquillo, il sinfonico dei Sava è diverso da praticamente il sinfonico di tutti gli altri.

Sentirai che goduria

 

"Handful of rain" non mi va proprio giù, ha un paio di canzoni per cui impazzisco ed è il primo album loro che ho ascoltato (quindi nessun problema con la voce di Stevens) eppure nel complesso non sono mai riuscito a digerirlo come veramente vorrei

 

Io ho un debole per Handful of Rain, oscuro, a tratti lento e doloroso. Per me un grande album.

Io non amo la voce di Jon (quando troppo gridata) , né l'heavy metal puro dei primi Savatage. Quindi i miei preferiti sono Handful e Wake of Magellan. Nonostante mi piaccia il sinfonico e il prog, Dead Winter Dead non mi é mai entrato dentro. Poi grandi dischi per me sono anche Beethoven della TSO e Tage Mahal dei JOP (bellissimo!)

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A me piace tantissimo. E' anche l'ultimo album che reputo veramente Savatage prima che diventassero qualcos'altro pur manetenendone il nome.
Le uniche pecche di quell'album (al netto della mancanza di chi sappiamo purtroppo) sono Alone You Breathe non cantata da Jon ed i crediti che non rispecchiano davvero chi ha suonato sul disco.

 

È un album più malinconico (giustamente), con elementi quasi bluesy, e canzoni dimenticate ma bellissime come Castles Burning o Watching You Fall. Un album in realtà senza filler, a differenza di altri dischi dei Sava.
E sono d'accordo sul ritenerlo l'ultimo vero album della band, nonostante fosse praticamente un disco solista di Jon (che suona quasi tutto).
Anche Skolnick (che era un amico) fa un ottimo lavoro.

 

Io a parte la title track non impazzisco per nulla di edge of thorn

 

Cambia orecchie

 

Può essere ma lo trovo un album sopravvalutato che campa su una title track monumentale e poco altro

 

Jon Oliva, John Bush, David Defeis, Eric Adams. Carl Albert, Geoff Tate, Mike Howe, David Wayne, Rhett Forrester... che cantanti abbiamo avuto negli anni 80 a ripensarci.

 

beh... quel "poco altro" sono gli assoli di Criss visto che è il disco più incentrato sulla sua chitarra (scelta fatta con tutta probabilità per sopperire alla mancanza di Jon dietro al microfono).
Nell'album, poi, c'è un pezzo stupendo sottovalutatissimo anche dalla band stessa (Follow Me).
Il grosso, semmai, è la voce di Zak che è ancora acerba. Avesse cantato con la maturità che ha in Dead Winter Dead o lo avesse cantato (o anche ricantato) Jon il tutto ne avrebbe giovato.

 

Per me gli assoli devono essere la ciliegina sulla torta a grandi brani non la cosa più importante del brano, ripeto è un album che esclusa la title track alle mie orecchie non decolla, ci ho provato, riprovato ma niente

 

Alla fine sono sempre e solo gusti. Sbagliati, ma gusti