Megadeth

Disco che di riffa o di raffa sto ascoltando almeno una volta al giorno da Lunedi scorso.
Semplicemente: ancora una volta, grazie Dave.

 

Arrivo con perfetto tempismo ( ) per dire brevemente la mia, che è un po' controcorrente.

L'album parte benissimo. La title track ha una bella intro, un bel crescendo, il riff principale è pienamente Megadeth, lo stacco melodico del ritornello funziona. Life in Hell e Night Stalkers sono due gran belle mazzate, riff ottimi, thrash puro che non sa manco troppo di rimasticato, chitarre al top, evviva. Dogs of Chernobyl bella, anche se al contrario di altri non mi pare eccellente: il ritornello non brilla, e l'accelerazione finale sicuramente martella, però sa un po' di già sentito. Fin qua, comunque, davvero nulla da dire.

Dopo, per me, inizia una parte centrale dove l'album alterna pezzi mediocri ad altri davvero scadenti.
Sacrifice non aggiunge e non toglie nulla. Junkie e Killing Time, piazzate una dopo l'altra con l'intermezzo Psycophaty, per me non sono dei semplici filler: sono proprio dei pezzi brutti. Segue Soldier On, dove vale quanto detto per Sacrifice: dopo due ascolti sbadigli.
Si tratta di quasi venti minuti di roba da saltare a piè pari fin dal terzo ascolto, e una parte centrale così non può che pesare fortemente sulla valutazione del disco.

Celebutante di sicuro uno dei picchi dell'album, gran tiro. Mission to Mars invece è il pezzo ruffiano che Mustaine ogni tanto deve fare, cascasse il mondo. Il ritornello potrebbe uscire diretto da Super Collider, e il testo in alcuni punti potrebbe averlo scritto un bimbo di seconda elementare (i wanna be an astronaut, i wanna wanna... Ma dai). Peccato perché il riff della strofa rende bene, un bel midtempo, ma non è certo roba che mi aspetto di trovare su un disco dei Megadeth.
We'll be Back, prima delle cover, per me resta il pezzo migliore, quello dove funziona tutto.

Confermo la mia prima impressione, e cioè che per me è un passo indietro netto rispetto a Dystopia: meno omogeneo qualitativamente, troppo dilatato. La prima parte regge tranquillamente il confronto, ma poi Dystopia non calava così, anzi. Gli stipendi sono simili, anche qua c'è spesso una ricerca del ritornello catchy, ma senza raggiungere le vette del precedente. Poi c'è la prestazione vocale di Mustaine, che per carità, la tecnologia fa miracoli e lui è pure bravo nella stesura delle linee vocali, però anche lì per me Dystopia era un gradino sopra. Resta comunque l'ottima prima parte, una prestazione dei singoli musicisti eccellente (Verbeuren inserito alla perfezione, e sui solo di Loureiro non serve più aggiungere altro) e l'impressione che Mustaine riesca sempre ad andare oltre il mero riciclo da compitino. Credo però che, passata questa prima fase, non tornerà spesso nel lettore.

 

Non sono d’accordo!

Per me le canzoni evitabili (quindi si, quelle da ELIMINARE dal disco) sono Sacrifice e… basta, credo.
Junkie è abbastanza cazzona e “ci sta”, Killing Time mi convince sempre più dopo ogni ascolto, così come Soldier On.
Mission to Mars è un po’ “meh”, se dovessi forzare una scelta, sarebbe la seconda che farei sparire.

Per il resto, al momento questo album è abbastanza (non nettamente, abbastanza) superiore a Dystopia, secondo me. In tutto: linee vocali, produzione, suoni, in definitiva… canzoni.

 

Mission To Mars mi pare abbastanza indifendibile, con quel testo e quel minutaggio poi

 

Mai fregato una cippa dei testi...mai letti quelli dei Manowar?

 

The Sick, The Dying... and the Dead! è veramente un grande album.
Anzi, grandissimo, considerando che per me siamo dalle parti di Endgame, qualitativamente parlando.
Al momento, confermo: meglio di Dystopia.

 

Quelli per lo meno rispecchiano il contesto

 

Oddio li sento, non è che posso tapparmi le orecchie e ti dirò di più, Mustaine, al di là delle sue opinioni e dei suoi deliri paranoidi, è uno che li sa anche scrivere in media, per quello che è il livello medio del genere.

 

Dopo svariati ascolti e a "freddo" dico:
- avercene di album del genere dalle band storiche;
- se non avesse tirato fuori le tre anticipazioni (Nightstalkers, ..be back, Soldier...), l'effetto sorpresa e il godimento sarebbe stato decisamente più efficace e maggiore;
- sarò strano io ma sento la mancanza del tocco alle quattro corde di Ellefson;
- probabilmente ad oggi sono la band Thrash mainstream con l'arsenale solistico più sofisticato e ispirato che ci sia;
- Dystopia a livello compositivo lo trovo un paio di gradini sopra.

 

Non sei strano, quella mancanza la sento anche io. Probabilmente deriva dalla differenza di sonorità del basso e modo di suonarlo (le plettrate metalliche di Ellefson le preferivo alle dita di Di Giorgio).

 

Ho aspettato due settimane prima di scrivere perché non riuscivo davvero a capire se il disco mi piacesse o meno....per essere una band anziana invecchia bene, dopotutto gli anni 2000 per i Megadeth sono stati a dir poco controversi e non fosse stato per il carisma di Mustaine oggi sarebbero nel dimenticatoio. La rinascita parziale é coincisa con l'arrivo di Loureiro, questo disco é meno tecnico del predecessore, più istintivo, richiama di più cose alla Peace Sells ma si ascolta volentieri. Il trittico iniziale é una goduria, davvero impossibile chiedere di più, Dogs Of Chernobyl carina ma mantiene meno di quel che promette, parte centrale di maniera, riscatto da Soldier On in poi (Mission To Mars é l'unico brano alla Youthanasia, e ci sta alla fine), disco da sette, meno elegante di Distopia ma più immediato, si ascolta bene, giusto così.

 

se è meglio di Dystopia , disco onesto ma che non mi ha fatto sobbalzare, allora vale la pena

 

E' il disco che ci si deve aspettare da una band storica, che ha già dato tutto il meglio che poteva dare.
Un disco che forse non esalterà, ma che non delude.
Con il taglio di qualche filler fisiologico e la gestione della durata andrebbe ancora meglio.

 

Disco sulla linea di Dystopia, trovo entrambi molto fiacchi ed inoffensivi. Ormai la band è come un pesciolino in un acquario, può sguazzare e contorcersi quanto gli pare ma il mare aperto non lo vedrà più.

Nel complesso sullo stesso livello di altre band storiche con album usciti di recente, passerebbero inosservati se non avessereo nomi importanti sulla copertina.